Dobbiamo passare alle Città Stato, il motore dello sviluppo, dell'innovazione sono le città.
Trilogy
Qual è la città con le migliori opportunità dal punto di vista sociale, occupazionale, economico, dei trasporti, salute e sviluppo delle tecnologie? Alla domanda prova a rispondere ogni anno PwC con una ricerca, intitolata "Cities of Opportunity", che prende in considerazione 60 variabili, cercando di approfondire le politiche e strategie che rendono più funzionali le città. Con queste ultime che poi ricevono un punteggio di sintesi che va da 27 (risultato migliore) a 1 (risultato peggiore). Lo scopo della ricerca non è il ranking in sé, ma la possibilità che essa offre alle città analizzate di misurarsi e confrontarsi con altre città globali, in modo che possano apprendere dalle best practice.
Vetta americana
Fatta questa lunga premessa, vediamo i risultati della ricerca. New York e Londra finiscono praticamente alla pari in testa alla classifica totale: infatti, anche se la prima ha la meglio su Londra per un punto, la città della Mela non risulta prima in nessuna delle singole categorie. Sul gradino basso del podio si piazza Toronto, che registra posizioni elevate (ma mai di vertice) in quasi tutti gli indicatori considerati. A ridosso delle prime si sono classificate Parigi, che guadagna quattro posizioni rispetto al 2011 raggiungendo il quarto posto, e Stoccolma, classificatasi quinta.
Da segnalare, rispetto alle ricerche degli anni scorsi, che le città dei Paesi emergenti stanno riducendo il gap per quanto riguarda gli indicatori economici. Sia Shanghai sia Pechino si classificano tra le prime cinque nelle categorie tempo libero e peso economico, con la capitale cinese alla guida di quest'ultima categoria.
Milano fa capolino
Milano, per la prima volta inserita in classifica (si tratta della quinta edizione), si piazza al 16esimo posto. Il capoluogo lombardo risulta primo in classifica per posti di lavoro nel settore finanziario rispetto alla forza lavoro occupata negli altri settori, quinto per sostenibilità ambientale, sesto per facilità di collegamento garantita tra i propri aeroporti e il business district in centro e nono per produttività.
«Lo studio evidenzia che le città di successo, oltre la forza economica, garantiscono standard elevati di qualità della vita, come ad esempio un sistema scolastico efficiente, una rete dei trasporti che funziona, strade sicure», spiega Ezio Bassi, territory senior partner di PwC Italia. «Inoltre, la forza di alcune città globali, che da decenni restano fortemente competitive, risiede nella loro capacità di adattamento ai cambiamenti di natura economica, tecnologica e sociale».
Gli indicatori chiave di Cities of Opportunity e le prime tre città in ciascuno di essi sono:
1.Capitale intellettuale e innovazione: Stoccolma, Toronto, Parigi.
2.Sviluppo delle tecnologie: Seoul, San Francisco, New York.
3.Trasporti e infrastrutture: Singapore, Seoul/Toronto (a pari merito al 2° posto), Tokyo.
4.Salute e sicurezza: Stoccolma, Toronto, Sydney.
5.Sostenibilità e ambiente naturale: Sydney, San Francisco/Toronto (a pari merito al 2° posto), Berlino.
6.Peso economico: Pechino, Parigi, Londra/New York (a pari merito al 3° posto).
7.Strumenti per le imprese: Singapore, Hong Kong, New York.
8.Costo della vita: Berlino, Seoul, Kuala Lumpur.
9.Demografia e vivibilità: Parigi, Hong Kong/Sydney (a pari merito al 2° posto), San Francisco.
10.Tempo libero: Londra, Parigi, Pechino
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