Ce la farà???
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RETROSCENA
Monti pronto al blitz sui costi della politica
"Serve un colpo d'ala, bisogna agire subito"
Il premier parla con il capo dello Stato e prepara un nuovo provvedimento. Amato al lavoro sul testo, c'è l'ipotesi di farlo passare per decreto. E si accelera sul voto sulla legge anti-corruzione
di LIANA MILELLA
ROMA - Se lo dicono al telefono Monti e Napolitano. In frenetici contatti tra New York e Roma che scandiscono una nuova giornata di preoccupazione per il futuro dell'Italia e della sua classe politica. Se lo ripetono Monti e Severino. Il Batmangate incombe. "Serve un colpo d'ala forte e deciso" dice il premier al suo ministro della Giustizia quasi stesse parlando con se stesso. E a Napolitano: "Presidente, ha la mia parola, il ddl anti-corruzione diventerà legge il più presto possibile". E poi, di seguito: "Ma faremo anche altro. Il lavoro di Giuliano Amato sui costi della politica non può restare nel cassetto. Deve diventare anche questo, in tempi rapidissimi, un provvedimento del governo".
L'urgenza è massima. La necessità di lanciare un segnale "forte e chiaro" anche. Sul Colle, come dimostrano le parole di Napolitano pronunciate dopo i contatti con il presidente del Consiglio, c'è la convinzione piena che la classe politica italiana, senza distinzione tra destra e sinistra, rischia fortemente e definitivamente la sua immagine, se questa volta non riesce a dimostrare che è capace di dare "il colpo d'ala". Per questo Monti lavora a un doppio intervento. Subito il voto sulle misure contro i corrotti, con la fiducia già programmata al Senato, e con una navetta rapidissima tra palazzo Madama, dove il primo voto è previsto per la metà di ottobre, e Montecitorio, dove il ddl, con l'accordo di tutti per una corsia
preferenziale, potrebbe diventare definitivamente legge per la fine del prossimo mese, al massimo per la metà di quello successivo. Ma, come ha detto Monti al suo Guardasigilli, "l'anti-corruzione adesso non basta più, non sono più sufficienti solo la prevenzione e la repressione, ora bisogna far capire agli italiani che la politica non dilapida i soldi pubblici". E qui entra in scena Amato e il suo lavoro sui costi della politica.
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