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vietato guarire

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

vietato guarire

Messaggioda mauri il 23/09/2012, 17:12

bella notizia ma vicenda assurda, ma siamo in italia e non mi stupisco più, caso mai del contrario
ciao mauri

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z27J1R0Cak
mauri
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Re: vietato guarire

Messaggioda franz il 23/09/2012, 22:53

mauri ha scritto:bella notizia ma vicenda assurda, ma siamo in italia e non mi stupisco più, caso mai del contrario
ciao mauri

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z27J1R0Cak

credo che si possa dire "ma siamo in Italia" solo perché si è atteso cosi' tanti anni per una sentenza che mi pare tuttavia perfetta e inoppugnabile, sul piano logico.
La persona è guarita, bene per lei, ma non esiste alcuna prova che sia guarita per una cura che non era riconosciuta allora e non lo è nemmeno oggi, che di fatto non se ne parla più. Morto il suo sostenitore infatti tutto è caduto nel dimenticatoio, cosa che dimostra la assoluta inconsistenza della cura stessa, che se fosse valida sopravviverebbe al suo ideatore.
Facciamo una prova diversa. Un santone dice che chi guida 5 ore al giorno una Ferrari Testarossa può guarire completamente da ogni forma di tumore. Uno ci crede e compra a sua spese la Ferrari. Grazie a qualche avvocato riesce anche ad avere un rimborso dalla ASL del costo pagato ma dopo 10 anni lo stato vince il ricorso e rivuole indietro i soldi. La persona è guarita (come sappiamo possono esserci remissioni spontanee, anche senza guidare una Ferrari) ma non ci sono prove che la guarigione sia dovuta alla guida costante della vettura sportiva. Lo Stato ha ragione. Non è vietato guarire ma è vietato avere un rimborso per cure mediche non riconosciute. Se volete avere prestazioni extra, al di fuori da quanto paga lo Stato, fatevi un'assicurazione sanitaria privata. Non esistono altri pasti gratis, a carico dei contribuenti.
E ve lo dice chi, alla fine degli anni 90, sperava fortemente che la cura di Bella potesse funzionare.
E chi allora era malato magari è stato anche attratto dalle sirene mediatiche, dalle aspettative e dalla speranza di una cura.
Secondo me tutte le notizia su nuove cure dovrebbero essere secretate, prima della decisione ufficiale sulla validità scientifica. Protocolli assolutamente sperimentali (con un minimo di validità legata a spermentazione seria) dovrebbero essere disponibili gratuitamente in casi particolari solo negli ospedali, senza causare allarmi sociali e atroci illusioni come nel caso Di Bella. Questa si' fu vicenda assurda tutta italiana.
Riesce fare vittime ancora oggi, a tanti anni di distanza.
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