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Gli ogm possono causare tumori?

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda franz il 22/09/2012, 17:02

trilogy ha scritto:Da quello che ho capito, nello studio in questione è stato utilizzato un metodo diverso.
Hanno costituito i tre gruppi di confronto, poi hanno fatto questa "pesca statistica".
In pratica per ogni gruppo di topi hanno estratto tutti quelli che si sono ammalati, e retroattivamente hanno ricostruito e ricavato con metodi statistici "le cause" della malattia per ogni organo.
Quindi la ricerca si basa su un metodo di questo tipo: alimento i topi in modo differente, poi estraggo da ogni gruppo, comunque alimentato, tutti i topi che si sono ammalati, poi mi chiedo: quante di queste malattie si possono ricondurre ad un effetto specifico della sostanza in esame o sono conseguenza della dieta in sé?

Francamente non conosco questo metodo (decisamente singolare) e mi chiedo se annalu ne sappia qualche cosa.
Sono perplesso e leggendo che il gruppo di ricercatori sarebbe definito (non so se a torto o ragione) del tipo "militante contro gli OGM" e che sarebbe finanziato da una multinazionale assai piu' potente in termini di fatturato di Monsanto, che certo non è l'unica ad avere interessi in campo alimentare, le perplessità crescono. In pratica questo metodo, di cui non ho per ora trovato traccia in Internet (a parte migliaia di pagine che riportano statistiche sulla pesca 8-) in decine di lingue), cerca il marcio e poi tenta di capire se le cause sono addebitabili al capro espiatorio di turno. Se poi per farlo si prende un ceppo di topi che, si scrive, sono sensibili piu' di altri nell'ammalarsi di tumori, il cerchio si chiude.

Intanto però ho verificato alcune cose.
1) il brevetto dell'erbicida Roundup è scaduto da piu' di 10 anni. Monsanto quindi non ha interesse a vendere mais resistente a questo erbicida tanto per vendere l'erbicida, perché se il brevetto è scaduto chiunque lo puo' produrre senza pagare diritti all'ex detentore. La fonte è http://en.wikipedia.org/wiki/Roundup_%28herbicide%29
L'interesse quindi è prevelentemente nel vendere il mais resistente ad un erbicida che è largamente usato negli stati uniti e nel mondo (il 70% delle piantagioni di mais in USA è resistente al roundup, come il 78% del cotone ed il 93% della soia).
Nota curiosa: esiste anche una variante della pianta di Coca, resistente al Roundup, sparso in colombia per distruggere le piantagioni di coca. http://en.wikipedia.org/wiki/Boliviana_negra

2) L'erbicida in questione è un veleno blando (classe 3 in una scala da 1 a 4 dove 4 è la piu' blanda), che si degrada nell'ambiente e non si accumula negli organismi (stessa fonte nelle pagine di diverse lingue) ma è pericoloso per l'ingestione ed inalazione diretta, tanto che si raccomanda di non entrare nei campi per 20 minuti dopo l'irrorazione. Direi che dare ai topi acqua appena contaminata con roundup è come sparargli. Il composto ha una persistenza in acqua tra 12 e 60 giorni (decisamente meno dell'atrazina) ed una persistenza al suolo ancora minore di quella in acqua. ed ha effetti mutageni (e quindi potenzialmente cancerogeni) anche se non è il principio attivo ad essere incriminato ma alcuni composti nella formula che sono uniti al prodotto.. Naturalmente visto che il ciclo del mais è di 90 gg minimo e 145 massimo, a seconda di varità e clima, il mais che circola in commercio non contiene piu' Glyphosate, ormai biodegradato.

3) La cosa strana, rimarcata da piu' fonti, è che il gruppo alimentato a mais OGM si è ammalato come quello che ha bevuto acqua contaminata. Forse il fatto è dovuto al singolare metodo (pesca statistica) oppure il mais OGM (resistente al roundup) è anche stato messo a contatto con il roundup per verificarne la resistenza.

Per fortuna gli studi scientifici, se veramente tali, possono essere replicati da altri laboratori, i quali condurranno test per verificare la bontà dei dati scaturiti dall'Università di Caen.
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda trilogy il 22/09/2012, 19:27

franz ha scritto:...In pratica questo metodo, di cui non ho per ora trovato traccia in Internet (a parte migliaia di pagine che riportano statistiche sulla pesca 8-) in decine di lingue) [..]


percorso complicato: per cercare di capire cosa significhi questa "pesca statistica" :mrgreen:

Prima mi sono imbattuto in questi commenti di vari scienziati. Sono scettici sui risultati, soprattutto non riescono a capire quale siano i dati relativi al gruppo di controllo...problema che deve avere a che fare con "la pesca statistica" ?

http://www.sciencemediacentre.org/pages ... umours.htm

Poi ho trovato questa nota critica dei ricercatori belgi:

[..]VIB points out that Séralini is a controversial researcher. "Séralini has published similar accounts before, but not one of them has withstood scientific scrutiny. That is because he draws conclusions that cannot be derived from the data. The European Food Safety Authority (EFSA) has examined Séralini’s previous study about GM maize for the European Commission. His conclusions were not followed on the basis of sound scientific elements and the EFSA repeated its recommendations concerning GM maize.[..]

Allora ho cercato questo scambio con EFSA, e ho trovato la citazione del metodo:

http://polska-wolna-od-gmo.org/doc/Bibl ... r_Feed.pdf

E da quello sono arrivato al paper di ricerca versione open access......
Articolo lunghissimo, da addetti ai lavori, molte cose mi risultano incomprensibli :oops:

https://email.rutgers.edu/pipermail/sne ... 04722.html

[..]Briefly, following the necessity to model and analyze the growth curves,
multivariate data analysis and data mining of all parameters can be used
to correlate, cluster, and select meaningful variables. This kind of
approach is not performed at all today.
Thereafter, the detailed
comparison between GM-treated and control groups, fed with the near
isogenic line (because the real isogenic line does not often exists
anymore), will necessarily be followed by the study of specific diet
effects, when there are non-substantially equivalent diets for reference
groups. For that purpose, the controls will be first compared using
multivariate inference with reference groups, and thereafter, similarly
GMO-treated groups with reference groups. The significant differences
linked to the GMO and/or the composition of the diet will be classified
according to organ and function.
The results will appear more clearly
than with the simple statistics accepted today by the authorities (that
is, comparison of the highest GM dose group with the mean value of all
six control groups), and will reveal in addition new information, as it
can be demonstrated.[..]



franz ha scritto:3) La cosa strana, rimarcata da piu' fonti, è che il gruppo alimentato a mais OGM si è ammalato come quello che ha bevuto acqua contaminata. Forse il fatto è dovuto al singolare metodo (pesca statistica) oppure il mais OGM (resistente al roundup) è anche stato messo a contatto con il roundup per verificarne la resistenza....


Si penso sia una effetto della pesca statistica. Quei topi hanno una predisposizione genetica ad ammalarsi di tumore, in particolare alla mammella.
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda franz il 23/09/2012, 8:15

trilogy ha scritto:Si penso sia una effetto della pesca statistica. Quei topi hanno una predisposizione genetica ad ammalarsi di tumore, in particolare alla mammella.

Corretto. Nel link che hai riportato (a proposito, grazie) si afferma che quel tipo di topi da laboratorio si ammala frequentemente, soprattutto se esposto ad una dieta non limitata. Nel senso che se lo tieni "a stecchetto" si ammala meno (ma sviluppa comunque tumori) ma se gli dai una quantità illimitata di mais (o oltro) con una dieta quindi non bilanciata e esagerata, si ammala molto piu' frequentemente.
Per questo qualcuno suggerisce un quarto gruppo di controllo, alimentato in modo equilibrato e "non-mais".
Altre critiche riguardano, oltre al metodo, il basso numero di topi usato nel gruppo di controllo, la qualità del mais, che oltre ad essere normale oppure ogm, deve essere assolutamente privo delle micotossine che si creano in caso di immagazzinamento improprio (e che se non erro sono oggetto di un altra modifica genetica che le neutralizza) e che possono creare i danni riscontrati.

In effetti mi pare che questo documento elenchi bene le principali obiezioni che si possono fare sullo studio, da parte dei colleghi, naturalmente.
http://www.sciencemediacentre.org/pages ... umours.htm
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda flaviomob il 23/09/2012, 17:08

Abstract
The health effects of a Roundup-tolerant genetically modified maize (from 11% in the diet), cultivated with or without Roundup, and Roundup alone (from 0.1 ppb in water), were studied 2 years in rats. In females, all treated groups died 2–3 times more than controls, and more rapidly. This difference was visible in 3 male groups fed GMOs. All results were hormone and sex dependent, and the pathological profiles were comparable. Females developed large mammary tumors almost always more often than and before controls, the pituitary was the second most disabled organ; the sex hormonal balance was modified by GMO and Roundup treatments. In treated males, liver congestions and necrosis were 2.5–5.5 times higher. This pathology was confirmed by optic and transmission electron microscopy. Marked and severe kidney nephropathies were also generally 1.3–2.3 greater. Males presented 4 times more large palpable tumors than controls which occurred up to 600 days earlier. Biochemistry data confirmed very significant kidney chronic deficiencies; for all treatments and both sexes, 76% of the altered parameters were kidney related. These results can be explained by the non linear endocrine-disrupting effects of Roundup, but also by the overexpression of the transgene in the GMO and its metabolic consequences.

Highlights
► A Roundup-tolerant maize and Roundup provoked chronic hormone and sex dependent pathologies. ► Female mortality was 2–3 times increased mostly due to large mammary tumors and disabled pituitary. ► Males had liver congestions, necrosis, severe kidney nephropathies and large palpable tumors. ► This may be due to an endocrine disruption linked to Roundup and a new metabolism due to the transgene. ► GMOs and formulated pesticides must be evaluated by long term studies to measure toxic effects..

...

I dettagli dello studio scientifico:


http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 1512005637


----

Il comunicato di Greenpeace:

Per due anni, ricercatori guidati da Gilles-Eric Seralini, professore presso l'Università di Caen e membro del CRIIGEN (Comitato per la ricerca indipendente e sull'ingegneria genetica), hanno studiato ratti alimentati con mais geneticamente modificato NK603. Lo studio pubblicato mostra risultati allarmanti: i ratti nutriti con il mais OGM sono morti precocemente o sofferto di danni a reni, fegato e tumori.

Il team del Prof. Seralini ha effettuato lo studio su 200 ratti. Un gruppo di ratti è stato alimentato direttamente con mais OGM non trattato con l'erbicida. Un secondo gruppo con il mais transgenico che è stato precedentemente trattato con l'erbicida Roundup. Un terzo gruppo di ratti è stato nutrito con mais convenzionale, ma nell'acqua era presente una dose di Roundup al di sotto della soglia autorizzata per l'acqua potabile. In tutti e tre i gruppi sono stati osservati tassi di mortalità più elevati o problemi a fegato e reni rispetto agli animali del gruppo di controllo. Maggiori informazioni sullo studio.

Il mais NK603, sviluppato dalla statunitense Monsanto, è stato geneticamente modificato per essere resistente al glifosato, erbicida comunemente noto con il nome di Roundup ed è stato approvato per l'importazione in Europa per l'utilizzo in alimenti e mangimi. Lo potremmo, quindi, trovare sotto forma di farina, amido, olio di mais o più probabilmente nei mangimi destinati agli allevamenti animali.

Già dal 2007 sono suonati i primi campanelli d'allarme sulla potenziale pericolosità del mais OGM NK603. Basandosi su studi sull'alimentazione commissionati dalla Monsanto, Gilles-Eric Seralini aveva evidenziato alterazioni funzionali in reni e fegato dei ratti.

Riguardo all’erbicida Roundup, i suoi impatti su ambiente e salute sono stati ampiamente denunciati. Scienziati e ambientalisti chiedono da tempo una nuova valutazione dato che l'uso di questo erbicida è in aumento in tutto il mondo dopo l'introduzione delle colture OGM.

La maggior parte delle coltivazioni OGM a livello mondiale hanno come caratteristica quella di essere resistenti agli erbicidi. Il loro utilizzo finale è quello di diventare mangimi per bovini, suini e polli nei paesi ricchi. Tutto ciò all'insaputa dei consumatori dato che i prodotti di origine animale come uova, latte, carne e formaggio non sono sottoposti a etichettatura obbligatoria.

L'ingegneria genetica è e rimane una tecnologia rischiosa. Questo nuovo studio è un’altra conferma che l'attuale procedura di autorizzazione e valutazione sulla sicurezza degli OGM è del tutto inadeguata e che l’effetto delle colture OGM sulla salute umana e animale rimane sconosciuto. Gli OGM non hanno nessun valore aggiunto né per i consumatori né per l'agricoltura. Rappresentano solo un rischio imprevedibile e perciò non dovrebbero arrivare in campo e nel nostro cibo. È necessario usare il buon senso e non correre rischi inutili: applicare il principio di precauzione e adottare una moratoria all'importazione e alla coltivazione di OGM in Italia e in Europa.
Per evitare gli OGM sulle nostre tavole abbiamo due modi:
- acquistare prodotti biologici;
- acquistare prodotti delle aziende che sono in grado di escluderne l'uso (anche nell'alimentazione animale) e lo specificano in etichetta in forma volontaria.
Con la salute, non possiamo correre rischi inutili.
Federica Ferrario, responsabile campagna OGM

http://www.greenpeace.org/italy/it/News ... log/42233/


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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda franz il 23/09/2012, 17:36

Flavio, credo che in campo scientifico abbiamo bisogno di studiare e ragionare, non dei comunicati stampa dei gruppi politicamente milianti che altro non fanno che ripetere le info di stampa già riportate, senza aggiungere nulla di nuovo.
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda trilogy il 23/09/2012, 18:11

flaviomob ha scritto:
Il comunicato di Greenpeace:

[...]Già dal 2007 sono suonati i primi campanelli d'allarme sulla potenziale pericolosità del mais OGM NK603. Basandosi su studi sull'alimentazione commissionati dalla Monsanto, Gilles-Eric Seralini aveva evidenziato alterazioni funzionali in reni e fegato dei ratti.[..]


Queste sono le conclusioni che non vennero confermate dall'EFSA nel giugno del 2007
I tedeschi pubblicano anche la cronistoria dei pareri su questo OGM

(28 June 2007) The European Food Safety Authority (EFSA) has published an opinion in which it once again assesses genetically modified MON863 Bt maize as safe for humans, animals and the environment. MON863 had met with repeated criticism, which always centred on a feeding study with rats submitted by the authorisation applicant Monsanto with its application documentation. In March, a working group led by French scientist Gilles Eric Séralini published another evaluation of the data and expressed doubts about the safety of MON863.

fonte: Ministero Educazione e Ricerca tedesco:
http://www.gmo-safety.eu/news/508.efsa- ... cerns.html

Vedi anche l'intervista ad una ricercatrice del Federal Institute for Risk Assessment (BfR) che spiega gli aspetti di metodologia statistica:
http://www.gmo-safety.eu/news/493.stati ... udies.html
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda franz il 28/09/2012, 7:56

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI
Studio choc: «Il mais ogm provoca il cancro»
E la Russia sospende l'import dalla Monsanto

Dalla Francia l'allarme: i topi nutriti con mais ogm muoiono di tumore. E Mosca vieta il prodotto della multinazionale

Mais ogm (Foto Web)Mais ogm (Foto Web)
La Russia ha sospeso l'importazione di mais geneticamente modificato, commercializzato dalla colosso dell'agroalimentare Monsanto, dopo la pubblicazione di uno studio choc sulla tossicità del mais Ogm di tipo NK603.

LA REPLICA - L'equipe di Gilles-Eric Séralini, professore di biologia molecolare all'Università di Caen in Francia, ha realizzato un allarmante studio che rileva come i ratti nutriti con mais geneticamente modificato siano più soggetti ai tumori o a gravi malattie. Morale, in Russia hanno deciso di correre ai ripari. «Finché non riceveremo una piena informazione sul caso, l'importazione e la vendita di mais NK603 geneticamente modificato sono temporaneamente sospese», si legge in un comunicato. Dalla Monsanto invece minimizzano e insinuano il dubbio che la sospensione dell'import sia più di natura commerciale che sanitaria: «La Russia è un grande esportatore di cereali. L'impatto sulle nostre vendite di questa decisione sarà minimo».

MAIS E PESTICIDI - Lo studio si è concentrato su due prodotti specifici: il mais Nk 603 e l'erbicida Roundup. Entrambi sono prodotti dalla Monsanto,. L'esperimento è stato condotto su 200 ratti divisi in tre diversi gruppi: il primo alimentato con il Nk 603 trattato con il Roundup, il secondo alimentato con il mais Ogm ma escludendo il potente erbicida, il terzo alimentato con mais non Ogm e non trattato. «La mortalità è molto più rapida e forte nel caso del consumo di entrambi i prodotti di Monsanto» ha affermato Séralini al Nouvel Observateur, la rivista francese che pubblicato lo studio. La ricerca però è stata duramente criticata perché i ricercatori francesi che l'hanno condotta hanno rifiutato la verifica dei risultati da parte dell'Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Gli scienziati dell'Università di Caen hanno sostenuto che l'Efsa non è imparziale dato che ha già approvato il mais ogm. E da parte della comunità accademica è arrivato il sostegno e l'invito a eseguire ulteriori approfondimenti. Ma altri istituti europei e statunitensi hanno messo in discussione la validità dello studio, sotto il profilo dell'ampiezza del campione e della completezza dei dati.

LA DENUNCIA DI ANONYMOUS - A denunciare da tempo i danni alla salute che i prodotti della Monsanto causerebbero sono gli hactivist Anonymous con un'operazione condotta a livello mondiale sotto il nome #OccupyMonsanto, che in questi anni ha portato alla pubblicazione di dati sottratti alla Monsanto stessa e al tango down (il blocco tramite attacco DDos) del sito della multinazionale. A prendere parte all'operazione sono stati anche gli hacker italiani del movimento che sul blog italiano del movimento scrivono: «Ci uniamo anche noi allo sforzo di tutti i gruppi coinvolti dicendo STOP STOP alla produzione di OGM finalizzati a conquistare fette di mercato sempre più ampie STOP a logiche di mercato quali la produzione dei prodotti RR2, resistenti agli effetti dei glifosati prodotti dalla stessa Monsanto, dannosi per la salute dell'uomo (si iniziano a documentare casi di malformazioni genetiche) e dell'ambiente (l'impoverimento e la sterilizzazione del terreno provocato dagli insetticidi e dalle monoculture)».

Marta Serafini
@martaserafini 27 settembre 2012 | 21:43 www.corriere.it
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda flaviomob il 28/09/2012, 11:19

Eppure pare che l'EFSA stia proprio verificando lo studio francese.

http://agronotizie.imagelinenetwork.com ... efsa/16429


Ogm, lo studio francese all'esame dell'Efsa

Sono attese per la prossima settimana le prime valutazioni dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, in merito allo studio di pubblicato in Francia sugli Ogm e sulla presunta tossicità del mais Gm Nk603 resistente al glisofate, che tanto scalpore ha suscitato.
Secondo l’autore dello studio, Gilles-Eric Séralini, professore di Biologia molecolare e ricercatore presso l’Università di Caen, l’analisi dimostrerebbe che “l’assunzione di questo mais, anche a dosi ridotte, agisce come un veleno potente e spesso mortale”.

Una task force multi-disciplinare istituita dall'Autorità analizzerà le carte con l'obiettivo di pubblicare un esame scientifico, come primo passo di un processo che si compirà in due fasi. Se emergeranno discrepanze tra lo studio e le valutazioni, l'Autorità chiederà agli autori ulteriori informazioni sulla metodologia utilizzata nei due anni di studio.
Questo materiale potrebbe contribuire ad una valutazione più completa che l'Efsa pubblicherà nelle prossime settimane.
In tutto questo processo l'Autorità opererà in stretta collaborazione con le agenzie nazionali per la sicurezza alimentare. La questione sarà portata anche all'attenzione dei rappresentanti nazionali che partecipano alla riunione del Comitato consultivo dell'Autorità di questa settimana.



Intanto, non accennano a placarsi le polemiche.
“Questa volta non serve neanche attendere del tempo, perché sono gli stessi ricercatori ad affermare, dopo solo qualche giorno, in un articolo su Nature, che i topi usati per dimostrare la presunta pericolosità del mais NK603 non erano i soggetti più adatti per questa sperimentazione, dal momento che naturalmente, nell’82% dei casi, sviluppano tumori entro i primi due anni di vita, che sono proprio quelli durante i quali è stata portata avanti la sperimentazione”. Così Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica.
“Si tratta dell’ennesimo caso in cui le bugie hanno le gambe corte, e questo è certo motivo di soddisfazione per chi lavora nel nostro settore con serietà” aggiunge Sidoli ricordando che “Il mais Ogm è sul mercato da 15 anni ed è stato utilizzato in tutto il mondo per l'alimentazione animale e umana, ovunque e senza evidenza di problemi. Anche l'Unione Europea ha investito molto sulla ricerca per le colture OGM, giungendo alla conclusione, frutto degli studi di oltre 500 gruppi di ricerca, che le colture Ogm non presentano rischi per la salute e l'ambiente diversi da quelli delle colture convenzionali".

Di segno, opposto, naturalmente le posizioni di Coldiretti. "Occorre che l’Italia eserciti subito la clausola di salvaguardia fino all’adozione delle misure comunitarie dirette a consentire a ciascuno Stato interessato di agire di propria iniziativa per quanto riguarda il divieto di proliferazione di organismi geneticamente modificati (Ogm)". A chiederlo è Coldiretti, dopo che la Russia ha sospeso temporaneamente l'importazione di mais geneticamente modificato commercializzato dal colosso americano agroalimentare Monsanto a seguito della pubblicazione dello studio choc francese".
"Risulta ormai inderogabile - sottolinea l'associazione - alla luce delle informazioni scientifiche e delle determinazioni economiche adottate a livello internazionale, assumere misure di sospensione dell’immissione sul mercato e di utilizzazione di prodotti geneticamente modificati importati da Paesi terzi a fronte del rischio di contaminazione di alimenti e mangimi".

_____________

PS I "grossi finanziatori" dello studio, potenti multinazionali secondo Franz, in realta sarebbero Carrefour e Auchan (mi pare), che vogliono semplicemente cautelarsi e non hanno alcun interesse alla vittoria di una parte o dell'altra.
Greenpeace è un'associazione autonoma che vive esclusivamente di donazioni e associati, per cui anche qui non è presente alcun conflitto di interesse, mentre le lobby OGM hanno una forte influenza su funzionari politici di tutto il mondo, anche attraverso atti di corruzione passati in giudicato (Indonesia).



PPS Il fatto che una razza particolare di topi sia predisposta allo sviluppo di certi tumori non toglie il fatto che una maggiore incidenza statistica di tumori, se significativa, rispetto alla media del gruppo di controllo, possa essere indice della tossicità di un fattore esterno.


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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda franz il 28/09/2012, 11:52

flaviomob ha scritto:PS I "grossi finanziatori" dello studio, potenti multinazionali secondo Franz, in realta sarebbero Carrefour e Auchan (mi pare), che vogliono semplicemente cautelarsi e non hanno alcun interesse alla vittoria di una parte o dell'altra.
Greenpeace è un'associazione autonoma che vive esclusivamente di donazioni e associati, per cui anche qui non è presente alcun conflitto di interesse, mentre le lobby OGM hanno una forte influenza su funzionari politici di tutto il mondo, anche attraverso atti di corruzione passati in giudicato (Indonesia).

PPS Il fatto che una razza particolare di topi sia predisposta allo sviluppo di certi tumori non toglie il fatto che una maggiore incidenza statistica di tumori, se significativa, rispetto alla media del gruppo di controllo, possa essere indice della tossicità di un fattore esterno.

Auchan non lo so ma di Carrefour avevo sentito. Nel caso, Monsanto fattura 8. miliardi all'anno, mentre Carrefour 101 ed è attiva nel campo dell'alimentazione BIO, che frutta un mucchii di soldi, soprattutto nel gruppo di consumatori prepoccupati per gli OGM. Quindi ha interessi. Eccome.
Per quanto riguarda il gruppo di controllo, il link fornito da Trilogy indica in 10 (su un totale di 200) il gruppo di controllo e le critiche dei ricercatori riportate in quel link sottolineano l'esiguità del numero per poter procedere alla verifica di "significatività" a cui fai riferimento. Infatti non sarebbe stato utilizzato il metodo normale (deviazione standard) anche perché (reminiscenze degli studi passati) su 10 individui è difficile valutare la deviazione standard perché il campione è troppo piccolo e servirebbero analisi particolari adatti ai piccoli campioni. Ed infatti sia l'articolo del corriere sia poi le indagini di Trilogy insistono sul fatto che è stato usato un metodo non standard, definito come "pesca statistica".

Poi è chiaro che anche se un domani altri laboratori o enti ufficali di verifica smentissero lo studio, intanto il tarlo del dubbio si sarebbe già insinuato nei piu' timorosi e la smentita non sarà mai soddisfacente.
Certi studi "strillati" a mio avviso servono proprio a questo.
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Re: Gli ogm possono causare tumori?

Messaggioda trilogy il 06/10/2012, 18:06

Comunicato stampa
4 ottobre 2012
Fonte: http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121004.htm

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare è giunta alla conclusione che un recente articolo che menziona l’esistenza di timori circa la potenziale tossicità del mais geneticamente modificato NK603 e di un erbicida contenente glifosato non ha una qualità scientifica tale da essere considerato valido ai fini di una valutazione del rischio.

La recensione iniziale dell’EFSA ha trovato inadeguati il disegno dello studio, la descrizione dei risultati e la loro analisi, così come descritti nell’articolo. Per poter comprendere appieno lo studio, l'Autorità ha invitato gli autori Séralini et al. a mettere a disposizione alcuni importanti dati supplementari.

Tali carenze comportano che l'EFSA, allo stato attuale, non è in grado di ritenere le conclusioni degli autori scientificamente fondate. I numerosi problemi riscontrati nella progettazione e nella metodologia dello studio, così come descritti nell’articolo, implicano l’impossibilità di trarre conclusioni circa l’insorgenza di tumori nei ratti oggetto dell’esperimento.

Pertanto, sulla base delle informazioni pubblicate dagli autori, l'EFSA non ravvisa la necessità di esaminare da capo la propria precedente valutazione della sicurezza del mais NK603, né di prendere in considerazione tali risultati nella valutazione del glifosato attualmente in corso.

L'EFSA ha valutato lo studio rispetto alle prassi scientifiche riconosciute come buone quali le linee guida per condurre uno studio e riferirne i risultati, concordate a livello internazionale

Il dott. Per Bergman, che ha diretto l’esecuzione di questo lavoro scientifico dell’EFSA, ha dichiarato: "Qualcuno potrebbe meravigliarsi che la dichiarazione dell'EFSA si concentri sulla metodologia dello studio in questione piuttosto che sui suoi risultati, ma ciò va al cuore della questione: quando si esegue uno studio, è fondamentale garantire l’esistenza di un contesto adeguato. Obiettivi chiari e una corretta progettazione e metodologia dello studio creano una base solida da cui poter trarre dati precisi e conclusioni valide. Senza tali elementi è improbabile che uno studio sia attendibile e scientificamente valido".

Il direttore della “Valutazione scientifica dei prodotti regolamentati” ha poi soggiunto che prendere in considerazione i possibili effetti a lungo termine degli OGM è stato, e continuerà a essere, un elemento centrale del lavoro dell'EFSA per proteggere animali, uomini e ambiente.

L’odierna analisi preliminare dell'EFSA è il primo gradino di un processo a due stadi. Una seconda analisi verrà portata a termine entro la fine di ottobre del 2012. Sarà considerata ogni informazione supplementare fornita dagli autori dello studio, cui sarà offerta la possibilità di fornire la documentazione e le procedure dello studio onde assicurare la più ampia comprensione possibile del loro lavoro. Questo secondo livello comprenderà anche un resoconto delle valutazioni dell’articolo effettuate dagli Stati membri e un'analisi condotta dalle autorità tedesche responsabili della valutazione del glifosato.

Risultati principali dell’analisi preliminare

La task force, i cui membri sono stati scelti tra gli addetti delle unità scientifiche dell’EFSA che si occupano di OGM, pesticidi e valutazione scientifica ha evidenziato una serie di problemi nello studio che avrebbero dovuto trovare risoluzione prima che lo studio potesse essere considerato ben condotto e riferito correttamente.

•Il ceppo di ratti utilizzati nello studio biennale è incline a sviluppare tumori durante la loro aspettativa di vita, che è di circa due anni. Questo implica che la frequenza di tumori osservata è alterata dalla naturale incidenza di tumori tipici in questo ceppo, indipendentemente da ogni trattamento. Ciò non viene né preso in considerazione né discusso dagli autori.

•Gli autori hanno diviso i ratti in 10 gruppi sperimentali, ma hanno posto in essere un solo gruppo di controllo. Di conseguenza non c'era controllo adeguato per quattro gruppi (circa il 40% degli animali), che sono stati tutti alimentati con mais geneticamente modificato trattato oppure non trattato con un erbicida contenente glifosato.

•Lo studio non ha rispettato standard e metodi riconosciuti a livello internazionale (noti come protocolli) per la progettazione e la conduzione di esperimenti. Molte di tali procedure vengono sviluppate dall'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

•Per uno studio di questo tipo le linee guida pertinenti dell'OCSE specificano la necessità di un minimo di 50 ratti per gruppo sperimentale. Séralini et al. hanno usato solo 10 roditori per gruppo. Il basso numero di animali utilizzati è insufficiente a distinguere tra incidenza di tumori dovuti al caso ed effetti specifici del trattamento.

•Gli autori non hanno dichiarato alcun obiettivo, ovvero le domande cui uno studio è concepito per rispondere. Gli obiettivi di ricerca definiscono fattori di primaria importanza quali il disegno dello studio, la corretta dimensione del campione e i metodi statistici utilizzati per analizzare i dati, tutti elementi che hanno un impatto diretto sull’attendibilità dei risultati.

•Nessuna informazione viene fornita circa la composizione del cibo somministrato ai ratti, come sia stato conservato o particolari sulle sostanze nocive in esso eventualmente contenute, come le micotossine.

•Non è possibile valutare con precisione l'esposizione dei ratti all'erbicida poiché non ne viene riferita con chiarezza l’assunzione. Gli autori riportano solo la percentuale di impiego del diserbante usato per spruzzare le piante e la concentrazione aggiunta all'acqua da bere dei ratti, ma non riportano dettagli circa la quantità di mangime o acqua consumati.

•L’articolo non utilizza un metodo di analisi statistica di uso comune né dichiara se il metodo sia stato dettagliato prima di avviare lo studio. La validità del metodo utilizzato è dubbia e ci sono questioni aperte sulla segnalazione dell’incidenza di tumori. Mancano nell’articolo dati importanti come ad esempio una sintesi degli abbandoni (drop out) e una stima imparziale degli effetti del trattamento.

•Molti punti terminali della ricerca o endpoint (ovvero ciò che si misura nello studio) non vengono riportati nell’articolo, incluse informazioni importanti sulle lesioni osservate, tumori esclusi. L'EFSA ha invitato gli autori a rendere noti tutti gli endpoint in nome dell'apertura e della trasparenza.

•Review of the Séralini et al. (2012) publication on a 2-year rodent feeding study with glyphosate formulations and GM maize NK603

•Letter to Prof. Séralini regarding EFSA’s Review of the Séralini et al. (2012) publication on a 2-year rodent feeding trial with Glyphosate Formulations and GM maize NK603 as published online on 19 September 2012 in Food and Chemical Toxicology, 4 October 2012


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Note per i redattori:

L'Autorità ha costituito una task force multidisciplinare in risposta a una richiesta urgente della Commissione europea di valutare l'articolo di Séralini et al. per decidere se le scoperte in esso riferite dovessero condurre l'EFSA a riconsiderare il proprio precedente parere sul mais NK603. Lo studio biennale, pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology il 19 settembre 2012, suggeriva che l’assunzione del mais geneticamente modificato e dei pesticidi contenenti glifosato, a livelli inferiori ai limiti di sicurezza ufficiali, è da collegarsi a un riferito aumento dell'incidenza di tumori nei ratti.
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