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Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda flaviomob il 01/09/2012, 16:57

Il cardinal Martini, grande figura del dialogo, ha rifiutato le cure salvavita a cui avrebbe potuto sottoporsi, scegliendo una fine dignitosa e umana. Ha potuto farlo perché cosciente fino all'ultimo, ma sarebbe giusto che questo diritto fosse riconosciuto chiaramente a tutti i cittadini, anche attraverso il testamento biologico, perché non sappiamo se arriveremo consapevoli all'estremo appuntamento...

Cappato sul FattoQ

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... ta/339809/


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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda franz il 02/09/2012, 8:25

Nel caso di una malattia chiaramente degenerativa com il morbo di Parkinson arrivata alla fase terminale io non parlerei di medicine salvavita, perché in quel caso nulla puo' salvare la vita ma puo' solo prolungare l'agonia. Piu' che rifiutare medicine salvavita ha rifiutato l'accanimento terapeutico. Cappato sostiene il contrario e la sua argomentazione è interessante ma a mio avviso errata.
Nonostante l’espressione stia rimbalzando ovunque, è bene precisare che il Cardinale Martini non ha rifiutato un “accanimento terapeutico” in senso tecnico (cioè un trattamento invasivo e inutile). Egli ha rifiutato un trattamento che gli avrebbe salvato la vita (grazie alla nutrizione e idratazione artificiale), ma in condizioni da lui ritenute inaccettabili. Proprio come fece Welby, il quale, dopo decenni di lotta contro la distrofia, chiese la sospensione di quel trattamento (respirazione artificiale) che non era un “accanimento”, ma era ciò che lo manteneva in vita.
.
I casi pero' sono diversi. Nel caso delle distrofia muscolare il paziente puo' rimanere in vita a lungo, se alimentato e idratato. Anche decenni. La distrofia colpisce in giovane età un corpo sano e la mente rimane solitamente lucida, prigioniera di un corpo immobile che deve essere alimentato, idratato ed anche la respirazione deve essere forzata. La condizione puo' soggettivamente essere intollerabile ma le cure mediche mantengono il paziente in vita a lungo. Qui se il paziente vuole porre fine alla sua agonia bisogna smettere le cure (alimentazione e ventilazione forzata). Il Parkinson colpisce soprattutto il cervello degli anziani e la progressione è lenta ed inarrestabile. A parte alcune terapia estremamente sperimentali (terapia genica e terapia con cellule staminali) ci sono le cure con farmaci ma essi perdono gradualmente di efficacia ed insorgono gravi effetti collaterali. Arrivati alla fase finale, in cui non ci si puo' alimentare piu da soli e si hanno piu' di 80 anni, come il Cardinale Martini, è lecito chiedersi se altre cure siano "salvavita" oppure "accanimento terapeutico". Per me è la seconda. Arrivati a 84 anni con un parkinson in fase terminale ogni ulteriore cura è oggettivamente inutile. Poi c'è anche la posizione della persona, che potrebbe volere o non volere questi trattamenti inutili. Martini non li ha voluti. Francamente discutere se lui non li ha voluti perché li considerava tali o accanimento potrebbe essere strumentale ma potremmo discutere di cosa penseremmo noi, se fossimo in quella situazione. Diciamo che ognuno potrebbe avere legittimamente posizioni diverse e nessuna legge non dovrebbe impedire che sulla base di queste decisioni si possa scegliere una strada o l'altra.
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda matthelm il 02/09/2012, 17:42

Il card. Martini non "condannò" Welby e si dimostrò grande anche in questo.
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda flaviomob il 02/09/2012, 18:02

http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... 00&typeb=0

La rabbia del Vaticano contro il cardinale Martini

Benedetto XVI tace all'angelus, Martini e le sue parole sulla Chiesa diventano un problema. La Curia vaticana si chiude nel palazzo mentre la gente sfila in Duomo.


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«Chiesa indietro di 200 anni »

Messaggioda franz il 02/09/2012, 18:50

L'ultima intervista: «Perché non si scuote, perché abbiamo paura?»

Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme , e Federica Radice hanno incontrato Martini l'8 agosto: «Una sorta di testamento spirituale. Il cardinale Martini ha letto e approvato il testo».

Come vede lei la situazione della Chiesa?
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».

Chi può aiutare la Chiesa oggi?
«Padre Karl Rahner usava volentieri l'immagine della brace che si nasconde sotto la cenere. Io vede nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell'amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace. Dove sono le singole persone piene di generosità come il buon samaritano? Che hanno fede come il centurione romano? Che sono entusiaste come Giovanni Battista? Che osano il nuovo come Paolo? Che sono fedeli come Maria di Magdala? Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque».

Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?
«Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?»

Lei cosa fa personalmente?
«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».

Georg Sporschill SJ, Federica Radice Fossati Confalonieri1 settembre 2012 (modifica il 2 settembre 2012)
http://www.corriere.it/cronache/12_sett ... d8dd.shtml
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda matthelm il 02/09/2012, 21:18

Grazie per aver proposto questa intervista che non avevo letto.
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda ranvit il 03/09/2012, 9:24

matthelm ha scritto:Grazie per aver proposto questa intervista che non avevo letto.




Ma....sei d'accordo o no?
Logica vorrebbe che non lo fossi....ma "le vie del cielo sono infinite" :D
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda matthelm il 03/09/2012, 10:04

ranvit ha scritto:Ma....sei d'accordo o no?


La provocazione/Ranvit. Tu devi chiedertelo se sei d'accordo.
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda ranvit il 03/09/2012, 10:13

Se la Chiesa fosse quella auspicata da Martini, le riserverei molto rispetto (quella attuale mi fa orrore....ricordo che sono un non-credente).

Invece tu?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il cardinal Martini sceglie la dignità umana

Messaggioda matthelm il 03/09/2012, 11:47

Io sono un "povero credente adulto" e del card. Martini ho letto e sempre apprezzato le sue riflessioni comprese quelle sui non credenti, quindi anche le tue. Vuoi dei consigli sui libri che ha scritto?
Vedi come sono aperto "fratello"? Un sorriso...
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