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EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda ranvit il 30/06/2012, 11:50

Che noia....diciamo sempre le stesse cose!

1) A me i mercati stanno bene per quello che fanno.
2) Mi sta bene l'incamminamento verso un percorso virtuoso dell'Italia (cosi' come della Spagna/Grecia/Irlanda/Portogallo/Cipro etc), anche se la riforma delle pensioni è stata troppo brutale con il rischio di far rientrare dalla finestra gli esodati buttati fuori dalla porta principale....e allora tanto valeva fare una riforma leggermente meno violenta (tipo un anno in piu' ogni due; visto che nessuno ce la chiedeva cosi' brutale....
3) La riforma del mercato del lavoro non cambia granchè le cose; si è solo ingarbugliata un po' di piu' (molte piu' norme e bizantinismi).
4) Il Governo attuale deve concentrarsi di piu' sulla spendig revue e cioè tagliare le spese con piu' incisività (a partire dai costi della politica; in particolare eliminando la selva infinita di società/enti parapubblici. Non tanto per gli stipendi che si pagano, quanto per lo sperpero di danaro pubblico in appalti e gestione).
5) Io non vorrei uscire dall'euro, anzi il mio sogno sin da bambino era e restano gli Stati Uniti d'Europa!
6) L'attuale classe dirigente europea sta mostrando una mediocrità spaventosa e suicida (emblematico il caso greco)!
7) La UE + Germania/Finlandia/Olanda devono capire (anche minacciando l'uscita dall'euro) che devono "mollare" su alcuni punti (come hanno iniziato a fare) ed avere una visione piu' lungimirante per superare la crisi....ma se non volessero capirlo, non è chinandosi a 90° che si puo' sperare di convicerli.

Passo e chiudo...
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda ranvit il 30/06/2012, 12:02

Guarda guarda...la riforma delle pensioni che rientra dalla finestra.

Tutto il resto....diciamo OK!

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-1
IL CASO
Il governo vuole tagliare 10 mila statali
Piano per mobilità e prepensionamenti
Spending review, la decisione del governo prevede la riduzione della pianta organica per la Pa. Per velocizzare le uscite dei dipendenti pubblici ipotesi deroga alla riforma Fornero. Giù la spesa per i farmaci
di ROBERTO PETRINI


ROMA - Spending review alla stretta finale. Girandola di riunioni ieri a Palazzo Chigi e al ministero della Sanità per mettere a punto il decreto che, dopo ulteriori verifiche previste tra oggi e domani, potrebbe essere varato già da lunedì, dopo i vertici con sindacati e Regioni. Le cifre sono ancora ballerine: restano aperte tutte le opzioni, ma dopo i risultati positivi di Bruxelles, di sicuro c'è solo che bisognerà reperire i 4,2 miliardi per la sterilizzazione dell'aumento dell'Iva di quest'anno, le risorse per il terremoto dell'Emilia e le spese inderogabili come quelle per le missioni internazionali. Forte anche del buon risultato del gettito Imu, ieri Monti ha escluso il ricorso ad una manovra di aggiustamento dei conti in corso d'anno. Resta tuttavia aperta l'ipotesi di portare l'arco temporale della manovra su tre anni (anche perché l'aumento dell'Iva ci sarà anche l'anno prossimo e la sua eliminazione costerà 13,2 miliardi). In questo caso si arriverebbe a 30 miliardi fino al 2014.

La sanità è al centro di un braccio di ferro nelle ultime ore. Riunioni tra i ministri interessati e lo stesso Balduzzi (titolare della Sanità) si sono tenute anche ieri: quello che è certo è che la spesa per i medicinali di Asl e ospedali dovrebbe scendere dall'attuale tetto del 13,2 per cento, ma il ministero della Sanità vorrebbe scendere di 2 punti mentre le richieste di Bondi sarebbero ben superiori (fino a 5 punti). L'obiettivo è comunque quello di ottenere risparmi complessivi di 1,5 miliardi.

Gran lavoro anche sul pubblico impiego: scontato il taglio dei buoni pasto da 7,5 a 5 euro al giorno, mentre come ultima cartuccia si tiene sempre pronta l'ipotesi di un rinvio del pagamento della tredicesima a gennaio del 2013. La manovra prevede la riduzione della pianta organica: del 20 per cento per i dirigenti, del 10 per cento i dirigenti di secondo livello e del 5 per cento per gli altri ruoli. In tutto sarebbero interessati 10 mila dipendenti: chi non accetterà la mobilità, cioè di spostarsi da un ufficio all'altro nell'ambito della Regione, passerà in "cassa" per 2 anni con l'80 per cento dello stipendio e poi 8 mesi in Aspi. A sorpresa spunta anche l'ipotesi di un rafforzamento della manovra: per favorire gli esodi si derogherebbe alla riforma Fornero in modo da mandare in pensione con le vecchie regole anche chi ha maturato i requisiti nei primi mesi di quest'anno.
La partita delle Province sembra farsi concreta: a fine anno la Corte costituzionale si pronuncerà sul sistema dei tagli previsto dal "Salva Italia", c'è la possibilità che le Province vincano il ricorso e dunque si dovrà nuovamente procedere con legge ordinaria. Si taglieranno da 10 a 40 province con il metodo dell'accorpamento in base a numero di Comuni, superficie e abitanti. Tagli anche per Tribunali e Prefetture: queste ultime in particolare scompariranno dove saranno cancellate le Province. Per i Comuni sopra i 5.000 abitanti è previsto che gestiscano obbligatoriamente i servizi in forma associata.

Nel mirino anche le società partecipate da parte di Regioni, Province e Comuni. Ieri è stata la stessa associazione delle Province (Upi) a sottolineare che esistono 3.127 società, consorzi ed enti strumentali di Regioni, Province e Comuni, con "sigle improbabili" create dal nulla "spesso per spartire poltrone e gestire potere". Costano al Paese 7 miliardi l'anno, di cui 2 per i soli Consigli di amministrazione.

(30 giugno 2012)
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda Robyn il 30/06/2012, 14:01

Praticamente ci risiamo con i vizi,con i prepensionamenti
Invece servirebbe l'introduzione del reddito minimo garantito per affrontare al momento situazioni contingenti come gli esodati,gli esuberi nel pubblico impiego,le coppie che non vedono la luce per il pagamento della rata del mutuo,aiutare chi è in povertà,dopodichè la misura può diventare universale.Invece con il prepensionamento si scaricano i costi sulle generazioni future.Il reddito minimo ,esistente in tutta Europa,si ricava facendo gravare l'assistenza sulla fiscalità generale e questo contemporaneamente aumenta i redditi,poichè l'assistenza che gravita solo sul lavoro dipendente può fluire sul reddito,lasciando al mondo del lavoro il pagamento della quota spettante per l'assistenza.Inoltre bisogna introdurre il merito ed eliminare gli scatti di anzianità che hanno determinato il fenomeno degli esodati.Il solo fatto di aver rotto l'egemonia franco-tedesca in Europa non ci dà licenza egemonica,perche l'Italia rimane al pari degli altri partner europei nelle scelte comuni.Quella che è emersa a Bruxelles è una linea di sintesi.Disciplina di bilancio/crescita.Gli articoli che si trovano sui giornali circa la Germania sfiorano il ridicolo e il provincialismo.La Germania è molto austera e disciplinata,può far sconfinare i suoi successi interni in fierezza ed egemonia,ma non bisogna mai offenderla,anche perche ogni paese ha i suoi pregi e i suoi difetti.Anzi noi italiani in fatto di austerità e disciplina dovremmo,almeno per questo aspetto,e nell'ambito delle nostre possibilità,prendere esempio da questo paese
ciao robyn
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chi non accetterà la mobilità, cioè di spostarsi da un uffic

Messaggioda franz il 30/06/2012, 16:23

Robyn ha scritto:Praticamente ci risiamo con i vizi,con i prepensionamenti

D'accordo, ci risiamo , ma ora vediamo quali partiti che sostengono Monti grideranno di NO, pestando i pugni ed organizzando anche scioperi generali al grido di "NO ai prepensionamenti".
L'articolo dice che è solo un'ipotesi (leggi "non sapevo come riempire la pagina e mi sono inventato sta storia oppure qualcuno, interessato, me l'ha suggerita") e se speriamo che sia un'ipotesi da centinare, non ci sono problemi, tra noi.
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda ranvit il 30/06/2012, 17:22

Nel frattempo nella Germania delle grandi e sole virtu'.... :

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 20738.html

Germania-choc: Hitler? Un difensore dei diritti umani
Studio, la meta' degli studenti tedeschi non sa chi era il Fuhrer

30 giugno, 15:27

ROMA - La metà dei liceali tedeschi non sa chi era Hitler, mentre un terzo di loro pensa che sia stato un protettore dei diritti umani. E' il risultato choc di un sondaggio condotto dai ricercatori della Free University di Berlino. Lo studio, dal titolo 'Vittoria tardiva delle dittature?', rivela una mancanza di conoscenza degli studenti tedeschi delle loro origini, secondo quanto riferisce il Daily Mail online.

"E' scioccante", ha commentato l'autore dello studio, Klaus Schroeder. In base alla ricerca, condotta intervistando più di 7.500 studenti intorno ai 15 anni, due terzi dei liceali non è in grado di dire se la Repubblica democratica tedesca, nata dopo la seconda guerra mondiale e crollata con la caduta del muro di Berlino, fosse uno Stato totalitario. Solo la metà è capace di affermare che l'ex Germania Occidentale era uno Stato democratico, mentre il 40% si dice incerto in quale tipo governo vive oggi. La ricerca rivela inoltre che il 40 per cento non sa distinguere fra nazismo, la Repubblica democratica tedesca e la repubblica federale prima e dopo la riunificazione della Germania.

"Questi studenti non hanno quasi nessuna conoscenza politica e non hanno nessuna idea di concetti come 'liberta' di parolà ('Meinungsfreiheit') o 'diritti umani. Le scuole dovrebbero prendere provvedimenti'', ha detto ancora Schroeder. Gli studenti in grado di dire la differenza fra dittatura e democrazia sono stati quelli degli ex stati dell'Est di Turingia e Saxony Halt mentre coloro che non avevano proprio idea provengono dall'Ovest, dal Nord Renania-Vestfalia, la più danneggiata, insieme a Berrlino, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda Iafran il 30/06/2012, 21:05

ranvit ha scritto: Per i Comuni sopra i 5.000 abitanti è previsto che gestiscano obbligatoriamente i servizi in forma associata.

Se dovessero privatizzare i servizi anche sotto questa nuova forma ... potremmo farne proprio a meno: quel che si dovrebbe fare per tutte le amministrazioni locali che si notano solo per le poltrone che si distribuiscono e per le spese che comportano ai cittadini (senza garantire l'efficienza dei servizi).
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda flaviomob il 03/07/2012, 8:14

franz ha scritto:Sarà una boiata ma un anno o due fa non avresti scommesso su una riforma del mercato del lavoro che comprendesse l'art 18.


Parlando con una giuslavorista esperta di Clifford Chance, ho saputo che nella maggioranza dei casi il lavoratore dipendente che vinceva una causa e veniva reintegrato col (vecchio) articolo 18 sceglieva - dopo la sentenza - di accordarsi con l'azienda per avere un risarcimento più alto di quello proposto (in genere le aziende offrono un risarcimento per evitare il processo e poi si tenta di accordarsi tramite i legali), rinunciando alla reintegra cui avrebbe avuto diritto.
Mediamente questa transazione avveniva con l'equivalente di 15 mensilità.
Sapete cosa succederà con la riforma Fornero? Probabilmente la transazione ora avverrà con un numero di mensilità equivalente o più alto... :D :D :D


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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda franz il 03/07/2012, 9:57

flaviomob ha scritto:Sapete cosa succederà con la riforma Fornero? Probabilmente la transazione ora avverrà con un numero di mensilità equivalente o più alto... :D :D :D

Molto probabile ma si risparmia il costo della causa (incerto) e lo si trasforma in un costo certo, determinabile.
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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda flaviomob il 03/07/2012, 15:43

No, anzi dovrebbe essere il contrario... prima era diventata una prassi che, se l'azienda perdeva, si arrivasse all'accordo sui 15 mesi, ora potrebbe essere maggiore (la riforma Fornero arriva fino a 24 mensilità in alcuni casi particolari). Morale della favola: prima le aziende, impaurite dalla possibilità di una condanna, cercavano di transare con un accordo e chiedevano agli studi legali: "che cosa ci conviene fare" ed ottenevano una risposta certa "transazione a 15 mensilità", oggi nemmeno gli studi legali sanno più cosa dire, anche perché ora un giudice ha il potere di dire che un licenziamento per motivi economici in realtà nasconde una disciplinare o un discriminatorio... e può succedere di tutto! :lol:


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Re: EZIO MAURO Cosa chiediamo alla Germania

Messaggioda ranvit il 04/07/2012, 16:27

Come prevedevo....

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 41053.html

Crisi: Diw, al ribasso crescita Germania
Mezzo punto percentuale rispetto previsioni aprile
04 luglio, 16:06



Crisi: Diw, al ribasso crescita Germania (ANSA) - BERLINO, 4 LUG - L'istituto economico tedesco Diw ha rivisto al ribasso le stime della crescita per la Germania: nel 2013 questa segnera' +1,9%, e cioe' mezzo punto percentuale in meno rispetto alle previsioni di aprile. Per il 2012 la previsione resta all'1%, in linea con i dati della scorsa primavera. A frenare in modo netto lo slancio della locomotiva tedesca sono gli effetti della crisi, ben piu' pesanti di quanto ritenuto nei mesi scorsi dagli analisti. (ANSA)
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