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Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda franz il 23/11/2008, 11:40

pagheca ha scritto:1) regole non scritte che creano confusione
2) la stanchezza della gente verso certe istituzioni che sembrano diventati meccanismi vuoti, meri strumenti di spartizione del potere
3) la totale indifferenza di Berlusconi e compagni verso qualsiasi forma di rispetto istituzionale
4) l'idea delle opposizioni che ancora si possa considerare la politica come una spartizione di poltrone (poltroncine, direi), per trovare una sistemazione a politici navigati incapaci di fare altro
5) la sensazione che comunque ci si muova il PD e l'opposizione in generale siano totalmente incompetenti, impotenti, e incapaci di comunicare
6) scrivete qui quello che pensate

saluti
pagheca

7) Anche le tante, troppe regole scritte generano confusione ... e nella confusione il furbo di solito si avvantaggia.

Hai ragione nel dire che "Ho l'impressione che qui si esemplifichino tutti i difetti del nostro paese".
I difetti nazionali si insinuano ovunque e capita spesso che un tema secondario si mostri, all'indagine approfondita, una sorta di vaso di pandora ed anche cartina al tornasole dello stato dell'intero paese.

Qui tuttavia (in questo thread, intendo) ci interessano i difetti nostri (centrosinistra) perché abbiamo dimostrato di essere ancora legati agli schemi partitocratici e spartitori che tenevano in piedi l'Unione. E questo per chi vuole presentarsi come il "nuovo" non va affatto bene. In pratica il PdL ha forzatamente osteggiato IDV e Orlando perché ha capito che tra PD ed IDV c'era un patto ed ha voluto vedere fino a quanto era possibile romperlo. Noi invece di cercare una soluzione win-win (nell'interesse generale) abbiamo eretto le barricate a difesa del patto tra due partiti. Ora che si scopre che la soluzione win-win esisteva (Zavoli) credo che la figura peggiore l'abbia fatta il PD. Nel senso che da CdL e IDV puo' aspettarti un certo comportamento. Dal PD no, visto che si presenta come portatore di un nuovo modo di fare politica.

Ciao,
Franz
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda ranvit il 23/11/2008, 12:02

pagheca ha scritto:Mi chiedevo come mai un argomento tutto sommato secondario (almeno rispetto per esempio alla crisi economica, o ad attacchi molto piu' gravi alla democrazia e al nostro senso di giustizia), nato tra l'altro da una "costola" di un altro argomento, abbia raggiunto un cosi' elevato numero di interventi. Ho l'impressione che qui si esemplifichino tutti i difetti del nostro paese. Provo ad elencarne alcuni possibili

1) regole non scritte che creano confusione
2) la stanchezza della gente verso certe istituzioni che sembrano diventati meccanismi vuoti, meri strumenti di spartizione del potere
3) la totale indifferenza di Berlusconi e compagni verso qualsiasi forma di rispetto istituzionale
4) l'idea delle opposizioni che ancora si possa considerare la politica come una spartizione di poltrone (poltroncine, direi), per trovare una sistemazione a politici navigati incapaci di fare altro
5) la sensazione che comunque ci si muova il PD e l'opposizione in generale siano totalmente incompetenti, impotenti, e incapaci di comunicare
6) scrivete qui quello che pensate

saluti
pagheca


Provo a dire la mia sui punti, che condivido, di pagheca.

1) Credo che di regole scritte ce ne siano sin troppe (forse ne manca qualcuna, ma ce ne sono tantissime) e anzi proprio per questo non vengono rispettate. Infatti ce n'è sempre una che consente di evaderne un'altra.
2) Di istituzioni percepite dalla gente come mera spartizione di potere ce ne sono a bizzeffe. Oltre alla famigerata Commissione di Vigilanza della Rai voglio citare le Province, le comunità montane, i Patti Territoriali, etc etc
Per non parlare dello spropositato numero di parlamentari.
3) L' indifferenza di Berlusconi & Co. alle forme di rispetto istituzionale fa da contraltare alla retorica ipocrita, asfissiante e pelosa da parte del centrosinistra.
4) La partecipazione alla politica è motivata spessissimo dalla possibilità di assicurare per se', la propria famiglia e gli amici un reddito (alla faccia di tutti gli altri). Nel centrosinistra (sinistra radicale compresa) questa motivazione è ampiamente prevalente e superiore di molto al personale politico del centrodestra (costituito in gran parte da professionisti e imprenditori, piu' o meno onesti). Insomma se di colpo fossero mandati tutti a casa, la gran parte dei politicanti del centrosinistra non saprebbero come vivere.
5) L'arrivo sulla scena politica del "biricchino" Berlusconi ha esaltato fortemente la mediocrità delle classi dirigenti del centrosinistra.

In conclusione, solo un rinnovo praticamente totale delle classi dirigenti del Cs, da ottenersi con primarie vere, potrebbe forse migliorarne almeno un po' il livello. Ma temo che servirà un'altra batosta elettorale.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Ernesto il 23/11/2008, 12:34

La tragicomica buffonata della vigilanza AI ha avuto una valanga di messaggi in quanto emblematica di una situazione: poichè nessuno dei deputati e senatori del PD è stato scelto dagli elettori, UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: chi ha scelto Villari? Chi ha scelto il LATORRE che manda pizzini a Bocchino? Bisognerebbe mandare via questi traditori e poi mandare via quelli cheli hanno scelti.
Temo che bisognerebbe mandare via mezzo partito, vero?
Ernesto
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Paolo65 il 23/11/2008, 12:58

Se il PD non vuole farsi ulteriormente male sulla vicenda RAI,lasci dov'è Villari e si comporti come un partito che ha a cuore le istituzioni.

Villari è stato legittimamente eletto ed è membro di minoranza:punto e basta.

Più si smuove questa storia, più puzza. L'unico a rimetterci è il PD che già naviga in cattive acque.

Paolo
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda carlo gualtieri il 23/11/2008, 18:45

scusate, sono molto latitante, ma ho visto che su questa cosa tutti, giustamente, voglioni dire la loro, e quindi mi sembra doveroso dire anch'io quel che penso.

Premesso il mio disagio per l'alleanza preferenziale del PD con un partito il cui leader ricerca elettori nelle aree in cui domina il moralismo antipolitico, e per questo si esprime con insulti pesantissimi, roba da codice penale, contro gli avversari e a volte anche contro qualche alleato.
L'opposizione giustamente negò il suo consenso all'impresentabile Pecorella, per la nomina a Giudice costituzionale, e alla fine la maggioranza accettò di cambiare cavallo e di chiedere consenso su un nome condivisibile. La nomina a presidente della Commissione di Garanzia RAI tocca all'opposizione, é vero, ma in un contesto in cui anche la maggioranza possa sentirsi garantita da quel Presidente: mi sembra ovvio che anche in questo caso é necessario indicare un nome condiviso.
Il nome c'era. E non era Orlando.
Come poteva la maggioranza accettare e condividere un nome di quel partito il cui leader si chiama Di Pietro? No, non poteva, e a ragione.
Ma il Segretario del PD ha deciso di tener duro, tanto a lungo che alla fine, in un quadro in cui c'era anche lo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, Berlusconi ha rotto gli indugi. Così é stato nominato Villari, che da buon DC non si dimette.
Solo dopo é uscito il nome di Zavoli! Incredibile, quel nome non sarebbe mai uscito se non fosse stato eletto Villari.
Eppure nel PD c'erano voci (tra le quali sempre esplicita quella dell'ottimo La Torre) che da tempo sostenevano la necessità di trovare un nome condiviso, ma, si sa, per come sono stati costruiti gli organismi interni al PD, tutti blindati con una schiacciante maggioranza veltroniana, nel mio partito non c'é spazio né per il dissenso, nè per qualsivoglia iniziativa volta a fare veramente politica, tanto che se si vuole discutere su temi importanti bisogna inventarsi altre tribune, come le fondazioni (a proposito, D'Alema da tempo si é dichiarato totalmente disponibile ad assumere qualsiasi incarico, non associando questa disponibilitè a nessuna richiesta di poltrona, ma il suo contributo é stato dal Segretario ritenuto non opportuno, tant'é vero che sta ancora ad aspettare di essere chiamato).
Quanto allo scambio di bigliettini tra colleghi Senatori della maggioranza e dell'opposizione (c'è anche il precedente tra Veltroni, allora maggioranza, e Casini, allora opposizione. a proposito del Senato imballato), non ci trovo niente di strano, succede di continuo, e significa solo, vivaddio, che Senatori della Maggioranza e Senatori dell'Opposizione sono avversari politici, non odiati nemici!
O forse il problema La Torre esiste perché, come ha detto Giorgio Tonini a RED, Striscia La Notizia ha un elevato indice di ascolto?
Quarant'anni fa, quando ero un militante del PCI, io al Congresso di Sezione tutti gli anni proponevo una mozione, che ovviamente veniva regolarmente respinta, contro il centralismo democratico. Abbiamo sciolto il PC, diamo passati attraverso il PDS, i DS, adesso siamo con altri riformisti nel PD, e rispunta il centralismo democratico! Sempre il sullodato Giorgio Tonini, su RED (gestiva il dibattito Lucia Annunziata), sosteneva praticamente che la propria opinione, nel partito, la si può esprimere solo negli organismi a ciò preposti, ma che, una volta che detti organismi hanno scelto una linea, anche chi non é d'accordo deve far finta di essere d'accordo. Penoso!
E in tutto questo il fatto che il consenso degli elettori PD nei confronti del partito continua a calare non viene citato: non solo non se ne parla, ma anzi sulla stampa (Repubblica con un vergognoso articolo di un suo giornalista, e sul Corriere con un'intervista a Bettini) si leggono esaltanti elogi di Veltroni che avrebbe vinto questa battaglia. Sono allibito.
Basta guardare qualcuno in faccia un po' di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti in uno specchio. (Paul Auster)
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pagheca il 23/11/2008, 19:41

moderatore ha scritto:
borghinolivorno ha scritto:Direi però, è una richiesta all'amministrazione, che l'intervento di pagheca, per il suo spessore e per l'attenzione che occorre dedicarvi, necessita di uno spazio specifico, cosi potremo più agilmente continuare a dibattere anche sulle tristi vicende della commissione di vigilanza TV che stanno scuotendo la repubblica da una parte, e sui caratteri della politica dall'altra.
a presto paolo borghi livorno

Ricevuto, forte e chiaro.
Invito pagheca a segnalarmi un titolo per questo nuovo thread scrivendo privatamente al moderatore e dopo provvedero' a creare un thread autonomo, con le repliche connesse.

(mod)


Caro moderatore,
ti ringrazio ma non ho capito bene cosa intendi. Non e' gia' questo un "thread" (=argomento) autonomo?
saluti
pagheca

p.s. per me qualsiasi scelta ragionevole va bene. Fate voi, non ci sono problemi.
Ultima modifica di pagheca il 23/11/2008, 19:44, modificato 2 volte in totale.
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pierodm il 23/11/2008, 19:42

Ho provato a far uscire il presente dibattito dallo schema che poggia sulla caccia all'errore di Veltroni, e sull'ormai rituale dileggio verso il PD - dico, io che ho avversato la nascita del PD stesso, e tuttora me ne tengo fuori.
Ci ho provato, ma inutilmente, per cui accetto la sconfitta, e mi adeguo alla scelta referendaria di dichiarasi pro o contro il modo in cui è stata condotta la vicenda, senza tanti ragionamenti.

- La vicenda è stata condotta male, ma non per le ragioni che sono qui prevalenti.
- L'indicazione di Orlando era un diritto del PD: a me Orlando non è mai piaciuto, ma ciò non cambia niente.
- Il problema Di Pietro esiste solo perché gli è stato lasciato uno spazio che qualunque forza d'opposizione avrebbe dovuto fare suo: i suoi toni sono, come sempre, un po' esagerati, ma la sostanza di quello che dice e la sua ostinazione sono perfettamente cònsone al ruolo di opposizione che merita un PDL come questo, e un personaggio come Berlusconi.
- Con questo genere di bipolarismo e di maggioranza, cercare una "vittoria" di forza implica o uno squallido inciucio, nel quale rimanere fregati, o il rimbalzo di una secca sconfitta. L'unica strada seria che rimane è quella della "questione di principio", sia che si tratta di un principio etico, sia di un principio di rispetto formale delle regole, scritte o non scritte.
- Con l'elezione di Villari, il PD ha fatto la figura del pollo, ma la vera figura miserabile l'ha fatta il PDL, come c'era da aspettarsi.
In queste condizioni, non serve a niente che si sollevi una canizza contro la debolezza e l'ingenuità del PD, perché dovrebbero essere cose ormai accettate.
Tanto meno si sente il bisogno di gente che batta la mano sulla spalla a Villari, o magari a La Torre, in una specie di cupio dissolvi: bisogna riuscire a conservare la capacità di distinguere, anche tra valori negativi, per esempio tra l'essere polli e ed essere dei traffichini che si passano il pizzino, o che fanno quattro parti in commedia.

Come ho già detto, non mi sarei proprio aspettato di dover essere io a fare obiezioni alle critiche verso il PD.
Ma ho l'impressione che ci sia un gran gusto a soffermarsi sui comportamenti, sul pettegolezzo, sull'esaltazione o sul disprezzo personale, invece che sulle ragioni politiche di un dissenso.
Ha ragione Franz, quando dice che bisogna guardare in casa nostra, o comunque da questa parte, più che fare le pulci alla parte avversa: ciò non significa però appiccare ogni volta un incendio purificatore nel quale buttare di tutto.
Io credo che sia questo il vero massimalismo, anche se non saprei dire di quale tinta ideologica - o magari lo so, ma è meglio che non lo dico.
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda moderatore il 23/11/2008, 21:12

pagheca ha scritto:Caro moderatore,
ti ringrazio ma non ho capito bene cosa intendi. Non e' gia' questo un "thread" (=argomento) autonomo?

Dettagli nella messaggistica privata oppure nel forum della moderazione.
Grazie
(mod)
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pinopic1 il 23/11/2008, 23:27

carlo gualtieri ha scritto:Quanto allo scambio di bigliettini tra colleghi Senatori della maggioranza e dell'opposizione (c'è anche il precedente tra Veltroni, allora maggioranza, e Casini, allora opposizione. a proposito del Senato imballato), non ci trovo niente di strano, succede di continuo, e significa solo, vivaddio, che Senatori della Maggioranza e Senatori dell'Opposizione sono avversari politici, non odiati nemici!
O forse il problema La Torre esiste perché, come ha detto Giorgio Tonini a RED, Striscia La Notizia ha un elevato indice di ascolto?
Quarant'anni fa, quando ero un militante del PCI, io al Congresso di Sezione tutti gli anni proponevo una mozione, che ovviamente veniva regolarmente respinta, contro il centralismo democratico. Abbiamo sciolto il PC, diamo passati attraverso il PDS, i DS, adesso siamo con altri riformisti nel PD, e rispunta il centralismo democratico! Sempre il sullodato Giorgio Tonini, su RED (gestiva il dibattito Lucia Annunziata), sosteneva praticamente che la propria opinione, nel partito, la si può esprimere solo negli organismi a ciò preposti, ma che, una volta che detti organismi hanno scelto una linea, anche chi non é d'accordo deve far finta di essere d'accordo. Penoso!
E in tutto questo il fatto che il consenso degli elettori PD nei confronti del partito continua a calare non viene citato: non solo non se ne parla, ma anzi sulla stampa (Repubblica con un vergognoso articolo di un suo giornalista, e sul Corriere con un'intervista a Bettini) si leggono esaltanti elogi di Veltroni che avrebbe vinto questa battaglia. Sono allibito.
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Scusa ma mi sembra di riascoltare Gualtieri che sempre a RED ha parlato di stalinismo a proposito del "processo" a Latorre.
Intanto non dare una mano all'avversario politico durante un dibattito televisivo non è un fatto di inimicizia ma appunto di convenienza politica. Evidentemente Latorre ha ritenuto politicamente più conveniente aiutare lui che il rappresentante del partito il cui esponente era sostenuto dal PD. Peccato che Latorre non sia stato invitato perché particolarmente telegenico ma in rappresentanza del PD. e quindi della linea fino a quel giorno sostenuta dal PD.
Scusa ma il centralismo democratico del PCI non c'entra niente. La disciplina di partito esiste ed è sempre esistita in tutti i partiti che abbiano qualche ambizione. Latorre poi non è uno qualsiasi, fa parte del gruppo dirigente. Se ognuno può fare quello che gli pare anche contro le decisioni prese, è inutile discutere e prendere decisioni perché ci sarà sempre qualcuno contrario e uno basta per boicottare tutto.
Naturalmente ognuno può manifestare le proprie idee anche in dissenso. Ma Latorre non ha fatto questo; non ha manifestato le proprie idee: ha agito da congiurato, nell'ombra; questo se mai è stalinismo.
Delle idee di Latorre siamo venuti a conoscenza solo grazie a Striscia e a Piroso. Senza il loro intervento non avremmo mai conosciuto le idee dell'On. Latorre. Eppure se avesse voluto qualche giorno prima scrivere un articolo sull'Unità o su Europa per spiegare le sue ragioni certamente lo spazio non gli sarebbe stato negato. Avrebbe fatto una bella figura lui e adesso saremmo qui a discutere dei dissensi in seno al PD su una questione concreta e non di trame, trabocchetti e pizzini.

PS: l'aiuto dato a Bocchino era anche una cavolata. Poteva funzionare solo su telespettatori poco informati. Abbiamo già discusso in questo forum del perché era inammissibile istituzionalmente la candidatura Pecorella. Quella di Orlando poteva non essere ammissibile politicamente, se ne può discutere, ma non c'era nessun problema di carattere istituzionale o di conflitto d'interessi. Tutto questo però Bocchino lo sapeva, per questo non aveva usato l'argomento; temeva appunto che Latorre ricordasse i motivi del no a Pecorella. Invece Latorre è riuscito a scrivere un pizzino con una doppia fesseria.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda carlo gualtieri il 24/11/2008, 11:39

[quote="pinopic1
Scusa ma mi sembra di riascoltare Gualtieri che sempre a RED ha parlato di stalinismo a proposito del "processo" a Latorre.
[/quote]
Non ero io, anche se il mio primogentito ha detto cose che condivido pienamente. Comunque, ne ho letti tanti, di post con diversisssimi punti di vista; li rispetto tutti, ma mi sia consentito di dire anche la mia.
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