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la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda trilogy il 06/06/2012, 10:05

Queste strutture sono del tutto estranee alla cultura politica italiana dove tutto e tutti sono schierati, dove tutti gli organismi pubblici vengono creati con il solo fine di distribuire poltrone di sottogoverno (costosissime per i contribuenti). Osservazione provocatoria :twisted: : se le chiudessimo tutte sarebbe un bel risparmio.....

Agcom, i partiti scelgono i commissari
in Parlamento si prepara battaglia
Martusciello e Preto per il PDL, Decina per il PD, Posteraro per il Terzo Polo. La quadratura del cerchio sulle nomine Agcom sembra riuscita. Catricalà ancora in corsa ma è Angelo Cardani ad essere in pole position per la presidenza dell'autorità garante nelle comunicazioni.
Le opposizioni e la società civile: "È un pasticcio" di ARTURO DI CORINTO

AGCOM, i partiti non mollano. Oggi si vota alla Camera e al Senato per l'elezione dei commissari dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e si sa già chi vincerà. Mentre c'è ancora qualche incertezza sul nome del presidente, dovrebbe essere Angelo Marcello Cardani, il bocconiano che ha già servito in Europa con Mario Monti al quale spetta la nomina governativa, per i commissari i nomi sono fatti. Antonio Martusciello già commissario Agcom e Antonio Preto, attuale capo di gabinetto di Antonio Tajani, per il PDL, il professore del Politecnico di Torino Maurizio Decina per il PD e Francesco Posteraro, vicesegretario della Camera per l'Udc/Terzo Polo. Si è creata quindi quella geometria variabile che avevamo anticipato 1, anche se i nomi sono diversi da quelli prospettati finora. L'incertezza relativa alla nomina del presidente riguarda invece il protagonismo assunto in queste ore da Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del consiglio che Monti pare vorrebbe sostituire, ma che accetterebbe solo per un incarico di grande influenza, la presidenza Agcom, appunto.

Quello che è certo è che i nomi non sono stati scelti tra le novanta candidature giunte al presidente della Camera Gianfranco Fini e quindi ai gruppi parlamentari. La scelta è rimasta in mano ai partiti che hanno deciso sulla base di criteri opachi e sconosciuti ai più, disattendendo le richieste sollevate da più parti per una revisione del metodo di selezione dei componenti le Autorità cui si era aggiunta la richiesta della pattuglia radicale di modificare il regolamento delle Camere in materia di elezioni dei membri degli organi di garanzia.

Anche le associazioni che avevano chiesto di rendere il meccanismo di selezione trasparente e scevro da conflitti d'interesse, candidando i propri campioni in base a criteri di competenza, indipendenza e trasparenza, sono rimaste deluse. Critiche dalla Open Media Coalition che aveva chiesto di mettere al centro il concetto anglosassone di accountability che informa le analoghe scelte di molte democrazie. Durissimo Roberto Natale della Fnsi: "Partiti e istituzioni non hanno capito la domanda di trasparenza che viene dall'opinione pubblica. Avere accettato la presentazione dei curricula e non aver permesso una discussione pubblica rischia di peggiorare ulteriormente il rapporto tra amministratori e amministrati. Le vecchie logiche di scambio politico non possono essere scambiate per pluralismo".

Finita nel dimenticatoio la richiesta di audizione dei candidati nelle commissioni competenti, VIII e IX di Camera e Senato, che devono esprimere il proprio parere anche per il presidente di nomina governativa. Deluso chi aveva chiesto di rendere pubblici eventuali conflitti d'interesse nei rispettivi settori che l'Agcom è incaricata di vigilare. Solo uno ha già risposto: Maurizio Decina ha dichiarato di essere pronto a lasciare incarichi e vendere azioni nel caso di una sua elezione come membro dell'Autorità. Deluso il web che aveva individuato i propri cavalieri in Quintarelli, un candidato tecnico appoggiato da Guido Rossi, Sergio Bellucci, appoggiato dal Partito Pirata e da un folto gruppo di intellettuali, Fulvio Sarzana di S. Ippolito appoggiato dalle associazioni dei provider e dei commercianti.

Anche la corsa alle (auto)candidature non è servita a niente. Protagonismo della società civile snobbato e di quote rosa nemmeno l'ombra. Forse ascoltato l'appello del comitato direttivo di Gender Interuniversitary Observatory (GIO) che aveva inviato ai presidenti di Camera, Senato, Consiglio e Repubblica una lettera per chiedere di aprire le autorità alle competenze femminili di cui è ricca l'Italia. Solo una donna, Licia Califano, è stata indicata, ma alla Autorità per la privacy, dal Partito Democratico.

Molti parlamentari sono furiosi. Beppe Giulietti (Gruppo Misto) ha detto: "Era chiaro che molti dei curricula girati in questi giorni non avevano nessuna chance. Ma doveva essere fatto uno sforzo di trasparenza. In queste condizioni domani non votiamo". Idem per l'Italia dei Valori che abbandonerà l'aula al momento del voto. Di Pietro annuncia per domani una conferenza stampa, in cui invocherà criteri trasparenti. Alcuni deputati indicheranno Giovanni Valentini e Stefano Quintarelli. Secondo Marco Perduca, radicale, "è grave che le commissioni competenti non abbiano potuto interagire, pubblicamente, coi candidati al fine di poter eleggere commissari non solo all'altezza del compito ma per conoscere le loro opinioni prima e non dopo del voto".


http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... ef=HREC1-2
(06 giugno 2012)
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda trilogy il 06/06/2012, 11:34

Ecco, appena uno si distrae un attimo creano l'ennesima fabbrica di poltrone a spese nostre. Basta! Tutti a casa.
Poi mettiamo un vincolo costituzionale con un massimale alla pressione fiscale.

Digitale, ecco l'agenzia di Passera

Il Governo stringe i tempi sull’Agenda digitale.

Un vertice organizzato al ministero dello Sviluppo economico lo scorso 25 maggio ha messo nero su bianco le linee guida del provvedimento per rilanciare l’innovazione che, sotto forma di un decreto, dovrà dare un segnale tangibile a Bruxelles che ha messo in evidenza i ritardi del nostro Paese.

Nel frattempo nelle stanze del ministero circola una bozza messa a punto dal ministro Corrado Passera che prevede l’istituzione di un’Agenzia per l’Italia Digitale sottoposta alla vigilanza del presidente del Consiglio dei ministri, dello stesso Passera e dei colleghi dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Gli obiettivi delineati nel documento sono molteplici: in particolare, si legge, l’Agenzia «contribuisce alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita economica, anche mediante l’accelerazione della diffusione delle Reti di nuova generazione».

Dovrà inoltre assicurare il necessario coordinamento tecnico dei sistemi informativi pubblici destinati ad erogare servizi ai cittadini ed alle imprese, garantendo livelli omogenei di qualità e fruibilità sul territorio nazionale, e diffondere le iniziative in materia di digitalizzazione dei flussi documentali delle amministrazioni. Verranno così accelerati i processi di informatizzazione dei documenti amministrativi ma anche garantiti i controlli «sulla qualità dei servizi e sulla razionalizzazione della spesa in materia informatica».

Impegno da perseguire con Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione) in modo da accelerare «i risparmi di spesa». L’Agenzia, recita sempre la bozza del decreto, promuoverà anche l’addestramento professionale dei dipendenti pubblici, oltre a monitorare l’attuazione dei piani di Information and Communication Technology (Ict) delle pubbliche amministrazioni. Dal punto di vista della governance, il timone dell’Agenzia verrà affidato a un direttore generale che verrà scelto da Mario Monti, di concerto con il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, con Passera e con il ministro dell’istruzione Francesco Profumo.

La nomina, di durata triennale, verrà effettuata fra «una rosa di tre persone di particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione».

Il direttore generale verrà affiancato da un Comitato di indirizzo di cui faranno parte un rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri, un rappresentante del ministero dello Sviluppo economico, uno del ministero dell’istruzione e due designati dalla Conferenza unificata. Il direttore potrà contare su un organico massimo di 150 unità. Non solo. Una volta partito il decreto verranno soppressi l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (DigitPA) e l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.

Con successivo decreto del premier Monti, saranno riorganizzate le strutture che esercitano le competenze della presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di innovazione tecnologica e sviluppo della società dell’informazione. L’obiettivo, almeno leggendo la bozza sulla nascita dell’Agenzia per l’Agenda Digitale, sembra quello di evitare che la nuova struttura possa diventare l’ennesimo carrozzone statale. Il documento si chiude infatti con un’ultima precisazione: «Dall’attuazione del decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

http://www3.lastampa.it/economia/sezion ... tp/457107/
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda ranvit il 06/06/2012, 11:53

Trilogy non hai pero' evidenziato l'ultimo paragrafo:

Con successivo decreto del premier Monti, saranno riorganizzate le strutture che esercitano le competenze della presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di innovazione tecnologica e sviluppo della società dell’informazione. L’obiettivo, almeno leggendo la bozza sulla nascita dell’Agenzia per l’Agenda Digitale, sembra quello di evitare che la nuova struttura possa diventare l’ennesimo carrozzone statale. Il documento si chiude infatti con un’ultima precisazione: «Dall’attuazione del decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

Sembrerebbe che ti vogliano smentire ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda trilogy il 06/06/2012, 12:02

ranvit ha scritto:Trilogy non hai pero' evidenziato l'ultimo paragrafo:

[..]«Dall’attuazione del decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».[/i][..]

Sembrerebbe che ti vogliano smentire ;)


Quella frase è rituale, c'è sempre, altrimenti la Ragioneria dello Stato boccia il Decreto per mancanza di copertura finanziaria. Nell'anno successivo alla creazione del nuovo centro di spesa, quando scrivono il nuovo DPEF (documento di programmazione economico finanziaria) trovi il costo e la copertura finanziaria dei maggiori oneri, nascosto nei capitoli di spesa dello Stato. Hai Agenzie nate con 3/4 dipendenti rimediati qua e là, che negli anni successivi hanno assunto centinaia di dipendenti e consulenti. Vuole aprire una nuova agenzia che costa 100? Va bene, ne chiude parallelamente un'altra che ne costa 150. Hai un risparmio e una riallocazione della spesa.
Ultima modifica di trilogy il 06/06/2012, 12:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda pianogrande il 06/06/2012, 12:05

Ho conosciuto un capo del personale che diceva, più o meno: I dipendenti vogliono lo stipendio solo perché timbrano il cartellino. Dopodiché, per fare qualcosa, vogliono aumenti, premi, elogi, riconoscimenti etc.
Così mi sembra facciano i nostri governanti.
Possibile che per aprire la finestra e vedere che tempo fa ci sia bisogno di una squadra di esperti magari strapagati?
Questo andrebbe bene per una struttura leggera che lavora a progetto ma questi marchingegni statali tendono ad essere come gli aumenti della benzina che corrispondono perfettamente alla definizione di semiretta.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda trilogy il 08/06/2012, 12:48

Prodi: «Senza limiti la spinta al suicidio del Pd»
Affondo del professore dopo le nomine per le Authority contro «chi ha avallato queste decisioni»


MILANO - «La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti». Romano Prodi è all'estero ma ha seguito passo dopo passo la polemica per le nomine alle Authority. E il suo è un commento sferzante, riferito ai vertici del Pd, o comunque «a chi ha avallato queste decisioni».

IL CASO - Parole pesanti che giungono proprio mentre è in corso una delicata direzione del partito democratico in cui tutti i temi del momento sono sul tavolo, dalla Rai alle primarie. La scelta di mercoledì in Parlamento sulle Authority era stata avallata da gran parte del partito. Poche le voci di dissenso come quelle, per citarne alcune di parlamentari vicini allo stesso Prodi, di Arturo Parisi («irresponsabile aver scelto il principio di spartizione») e Sandra Zampa («una delle peggiori pagine della vita del gruppo Pd»). Non è la prima volta in pochi mesi che Prodi interviene duramente su decisioni del Pd. L'ultima occasione è stata quella della legge elettorale.

http://www.corriere.it/politica/12_giug ... ddf8.shtml
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda flaviomob il 08/06/2012, 13:42

http://www.avaaz.org/it/italy_napolitan ... SRab&pv=25

E’ scandaloso! Ancora una volta i partiti con accordi dietro le quinte hanno piazzato i loro uomini in autorità pubbliche cruciali. Ora solo una persona può impedire loro di trasformare la nostra democrazia in una farsa: il Presidente della Repubblica.

Nonostante la promessa di una procedura pubblica trasparente, i principali partiti si sono accordati in segreto per assicurarsi il controllo totale delle nomine delle autorità che regolano l’informazione in Italia. Ieri la notizia della nostra manifestazione era su tutti i media, dando molta eco alla nostra campagna, ma ora la nostra unica speranza è convincere il Presidente Napolitano a rifiutarsi di dare il via libera.

Napolitano potrebbe ratificare le nomine da un momento all’altro: dobbiamo agire subito. Diciamo al Presidente che questo è il test definitivo per la nostra democrazia: se non faremo in modo che queste nomine avvengano attraverso una procedura pubblica, questo episodio segnerà il crollo definitivo della fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Firma questa storica petizione al Presidente Napolitano e gira l'appello a tutti!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda pianogrande il 08/06/2012, 16:15

E' ora di finirla con i controllori eletti dai controllati che diventano i datori di lavoro dei controllori.
Le autorità indipendenti debbono essere scelte da organismi indipendenti.
L'individuazione di un organismo indipendente che possa eleggere un altro organismo indipendente, purtroppo, nel nostro paese, è come la storia dell'uovo e la gallina.
Il super garante potrebbe però essere il Quirinale che è, appunto, l'organo di garanzia per eccellenza.
Queste organismi di garanzia dovrebbero essere inquadrati come la magistratura.
Diversamente da così, a cosa servono?
Ne abbiamo già tanti di politici!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: la farsa all'italiana delle Autorità "indipendenti"

Messaggioda matthelm il 08/06/2012, 17:26

E' drammatico che non si riescano a capire queste semplici e logiche osservazioni.
Ma dove vivono!!!
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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SOS PD

Messaggioda Robyn il 09/06/2012, 10:54

SOS PD
PD al 23% Grillo al 20%
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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