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Spending review

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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 07/06/2012, 9:19

trilogy ha scritto:Intanto si precisano i poteri del «supercommissario» Enrico Bondi. Quest'ultimo potrà decidere di tagliare autonomamente la spesa sanitaria delle Regioni in deficit, e dunque commissariate, ma non intervenire sugli altri capitoli del bilancio.

Ha carta libera solo ai tagli ... se è rimasta ancora qualcosa da tagliare a quei 9 milioni di italiani che sono all'asciutto di assistenza sanitaria (secondo il rapporto Censis, http://www.repubblica.it/salute/2012/06 ... -36579133/).

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Re: Spending review

Messaggioda trilogy il 07/06/2012, 10:47

Iafran ha scritto:Ha carta libera solo ai tagli ... se è rimasta ancora qualcosa da tagliare a quei 9 milioni di italiani che sono all'asciutto di assistenza sanitaria (secondo il rapporto Censis, http://www.repubblica.it/salute/2012/06 ... -36579133/).

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Se non fanno i furbi, devono tagliare il costo di produzione del servizio, non il servizio. Invece a causa della premessa politica che la buorcrazia è intoccabile, si finisce per erogare meno servizi, mantenendo inalterato il costo di produzione del servizio stesso. Come se un'azienda che produce auto con problemi di bilancio mantiene inalterato il costo di produzione dell'auto, aumenta il prezzo di vendita, ma non ti fornisce le ruote. Quelle se le vuoi le paghi a parte. Un'azienda così fallirebbe in due settimane, lo Stato fa fallire noi.
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Re: Spending review

Messaggioda flaviomob il 07/06/2012, 10:59

Sì, ma anche in presenza di sprechi la sanità italiana è una delle meno costose d'Europa e limitarsi a questo ambito di intervento è assurdo. Poi è molto più facile tagliare con l'accetta che mettere in piedi una rete informatica di controllo, accompagnata dalle necessarie riforme politiche, che riduca lo scandalo dell'evasione diffusa ed impunita... Perché io devo pagare le tasse anche per chi non le paga e poi vedermi ridurre i servizi pubblici?


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Re: Spending review

Messaggioda trilogy il 07/06/2012, 11:26

flaviomob ha scritto:Sì, ma anche in presenza di sprechi la sanità italiana è una delle meno costose d'Europa e limitarsi a questo ambito di intervento è assurdo. Poi è molto più facile tagliare con l'accetta che mettere in piedi una rete informatica di controllo, accompagnata dalle necessarie riforme politiche, che riduca lo scandalo dell'evasione diffusa ed impunita... Perché io devo pagare le tasse anche per chi non le paga e poi vedermi ridurre i servizi pubblici?


Certamente, ma il bilancio a cui si guarda è quello complessivo dello Stato. Quell'emenamento, è giusto ma non risolve nulla perchè il bilancio degli organi costituzionali è intoccabile. Così se non puoi toccare il costo di un commesso parlamentare devi tagliare 4 infermieri o 2 chirurghi.

[..]E non si tratta dell'unico paradosso che spunta dalle tabelle retributive di Montecitorio e Palazzo Madama. Scorrendole, si scopre pure che i commessi possono portare a casa più dei magistrati e le segretarie (8 mila netti mensili) quasi il doppio (4.500 netti) del primario di un reparto di neurochirurgia del Sistema sanitario nazionale.[..]

articolo completo: http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2168722//0
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Re: Spending review

Messaggioda franz il 07/06/2012, 15:08

flaviomob ha scritto:Sì, ma anche in presenza di sprechi la sanità italiana è una delle meno costose d'Europa e limitarsi a questo ambito di intervento è assurdo.

Il problema non è il costo (appunto basso) ma il rapporto qualità prezzo. Se il prezzo è basso ma la qualità è scadente o disomogenea ...
Per una sanità migliore si deve poter spendere i piu' ma occorre capire come distribuire il costo tra i pagatori.
Oggi, considerando gli evasori (da 7 a 11 milioni di evasori totali e parziali), ci sono molti che si curano a sbaffo o pagando molto meno di quello che dovrebbero.
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Re: Spending review

Messaggioda flaviomob il 07/06/2012, 16:56

Le regioni in cui la sanità è migliore, spesso con punte di eccellenza, hanno una spesa pro capite nella media o sotto la media, evidentemente non è questo il problema nel paese col record di evasione e di economia "sommersa". E di inefficienze a macchia di leopardo nella PA.
Dove invece la spesa sanitaria è più elevata e la qualità inferiore, non bisogna intervenire solo con i tagli ma facendo fuori dirigenti ed eventualmente personale incompetente. Anche se spesso la spesa cresce per appalti e consulenze esterne poco trasparenti.

OT:
https://fbcdn_sphotos_h-a.akamaihd.net/ ... 1485_n.jpg


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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 07/06/2012, 23:19

trilogy ha scritto:
Iafran ha scritto:Ha carta libera solo ai tagli ... se è rimasta ancora qualcosa da tagliare a quei 9 milioni di italiani che sono all'asciutto di assistenza sanitaria (secondo il rapporto Censis, http://www.repubblica.it/salute/2012/06 ... -36579133/).

"Il cane morde sempre e solo a chi vive di stenti"

Se non fanno i furbi, devono tagliare il costo di produzione del servizio, non il servizio. Invece a causa della premessa politica che la buorcrazia è intoccabile, si finisce per erogare meno servizi, mantenendo inalterato il costo di produzione del servizio stesso.

E poi si vorrebbe che i cittadini non siano dei NIMBY (not in my back yard)?
Che fanno per favorire la spontanea partecipazione degli italiani alla vita di uno Stato, che fa di tutto per essere molto "lontano" dai loro bisogni?
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Re: Spending review

Messaggioda pianogrande il 11/06/2012, 9:13

Dipendenti, quadri e dirigenti per pochissime pratiche all'anno.
Stipendi intorno ai centomila Euro all'anno

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... he/258875/

E' ancora lì nonostante il rigore e l'equità.

Quando lo saprà la Fornero che ha pianto per i pensionati scoppierà il finimondo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Spending review

Messaggioda trilogy il 11/06/2012, 10:43

pianogrande ha scritto:Dipendenti, quadri e dirigenti per pochissime pratiche all'anno.
Stipendi intorno ai centomila Euro all'anno

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... he/258875/

E' ancora lì nonostante il rigore e l'equità.

Quando lo saprà la Fornero che ha pianto per i pensionati scoppierà il finimondo.


L'Italia è piena di queste strutture, costano alcuni miliardi l'anno. Ma in questo caso è normale che abbiano fatto solo 5 pratiche di finanziamento, in quanto hanno solo 7 lavoratori a progetto, cioè i precari che lavorano e tengono in piedi il paese.
Una seconda osservazione è che l'attività svolta da questo ente potrebbe essere tranquillamente delegata ad una banca o più banche.

[..]All’Isa, infatti, ci sono 34 dipendenti (4 dirigenti, 16 quadri e 13 impiegati) e per i loro stipendi, più quelli di 7 collaboratori a progetto e dei vertici dell’Istituto, lo Stato paga ogni anno 5 milioni e 721 mila euro. Cioè una media di oltre 100 mila euro l’anno a compenso. L’obiettivo della società, con un capitale di 300 milioni, è quello di promuovere lo sviluppo agroindustriale con prestiti a tassi vantaggiosi per le imprese che possono restituirli in 10 anni. Una volta questo compito era svolto da Sviluppo Italia ma per volontà dell’allora ministro Gianni Alemanno poteri e soldi furono trasferiti sotto il controllo diretto del ministero di via Cristoforo Colombo. Che però finanzia una media di 20 milioni l’anno a una platea evidentemente ristretta di fruitori. “Le aziende che avrebbero bisogno di questo tipo di incentivi sono almeno 2500 – spiega il responsabile Agricoltura dell’Idv, Ignazio Messina – ma fonti interne all’istituto mi hanno confermato che quest’anno per ora gli interventi finanziati sono solo 3. Una situazione che grida vendetta”.[..]

Ultima osservazione, questo ente da solo immoblizza 300 milioni di capitale, parallelamente non riescono a trovare 100 milioni per il Decreto Sviluppo.....
Come recitava un celebre fumetto: "Sire, i mostri del fossato muoiono di fame!" "Oh no, poveri noi!"
"Sire, i contadini non hanno più acqua, muoiono di sete!" "...comincio a intravedere una soluzione..."



Si gioca su 100 milioni la sorte del decreto sviluppo. Una somma apparentemente modesta, se non modestissima, quando si pensa che il bilancio dello Stato «lavora» circa 500 miliardi di euro. E però di fronte alle resistenze della Ragioneria e del Tesoro, è su questa posta di bilancio che il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera sta cercando soluzioni acconce per finanziare il suo pacchetto di misure per la crescita. Per adesso, l’ipotesi più accreditata riguarda una modifica della tassazione sulle compagnie assicurative estere.
fonte: http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/457761/
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Re: Spending review

Messaggioda trilogy il 20/06/2012, 22:44

Ma questi ancora pagano il telefono a consumo? Qualcuno li informi che il resto d'Italia usa tariffe flat :oops:

Spending review: per gli impiegati della Funzione pubblica solo chiamate urbane

Solo telefonate urbane per gli impiegati del ministero della Funzione Pubblica: lo prevede una circolare dello stesso Dipartimento che, nell'ottica della spending review, vuole ridurre i costi legati alla telefonia da parte del personale. Solo per i dirigenti chiamate nazionali e verso i telefonini.

Il provvedimento rientra «nell'ottica del piano di spending review varato dal Governo e in linea con la Direttiva generale del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ispirata ai principi del contenimento e della razionalizzazione della spesa per l'anno 2012».

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pertanto emanato una circolare «con l'intento di ridurre i costi legati alla telefonia da parte del personale del Dipartimento».

Le utenze saranno abilitate esclusivamente alle chiamate urbane ferma restando l'assegnazione al personale dirigenziale delle utenze abilitate alle chiamate nazionali e verso direttrici mobili, nonché alle chiamate all'estero per i soli Direttori degli uffici e per i dirigenti competenti per le attività internazionali.

A ciascun dirigente sarà affidata la responsabilità per le spese derivanti dall'utilizzo delle linee assegnate, verificando ed assicurando un corretto utilizzo anche di quelle utenze specificatamente autorizzate.

«L'amministrazione pubblica é come la nostra casa - afferma il ministro Filippo Patroni Griffi - Dobbiamo sempre più tagliare le spese inutili, quelle superflue, quelle evitabili. A cominciare da quelle che appaiono piccole. La spending review é anche questo: una rivoluzione del buonsenso».
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