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Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Manuela il 22/11/2008, 0:31

Penso che tu stia sbagliando le premesse, Paolo Borghi. In democrazia gli organismi di vigilanza "toccano" all'opposizione, perché non ci può (non ci potrebbe) essere coincidenza fra vigilante e vigilato.
Partendo da questa premessa, l'atteggiamento della maggiorranza è stato di arroganza (e di cafoneria istituzionale).... quello della minoranza è stato quel brutto pasticcio che sappiamo.
Che il PD, da questa storia, comunque la si valuti, esca malissimo, è un dato di fatto.

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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda borghinolivorno il 22/11/2008, 8:30

Manuela ha scritto:Penso che tu stia sbagliando le premesse, Paolo Borghi. In democrazia gli organismi di vigilanza "toccano" all'opposizione, perché non ci può (non ci potrebbe) essere coincidenza fra vigilante e vigilato.
Partendo da questa premessa, l'atteggiamento della maggiorranza è stato di arroganza (e di cafoneria istituzionale).... quello della minoranza è stato quel brutto pasticcio che sappiamo.
Che il PD, da questa storia, comunque la si valuti, esca malissimo, è un dato di fatto.

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Il fatto che un organismo "tocchi" alla minoranza o alla maggioranza è un fatto politicamente o giuridicamente determinato, ma il fatto che la minoranza o la maggioranza possano fare a meno di cooperare per il miglior equilibrio istituzionale possibile (visto che le istituzioni sono di tutti e i presidenti delle istituzioni, anche se espressione di chi li deve votare sono essi stessi organi di garanzia) è un fatto molto negativo (iniziato per altro in stagioni politiche in cui il centro sinistra fortissimo di ben 2-3 senatori in più non volle dare il buon esempio e in cui si pretese addirittura di cambiare la costituzione a colpi di maggioranze risicate per poi non farne nemmeno di niente!).
Cosi' il fulmine di Orlando ora messo in carbolina.....prima di Villari cascato dal cielo, e dopo villari - arrivato a mantenere la guida di una istituzione contro tutto e tutti -, ora zavoli in attesa, finalmente, finalmente cercando di rimediare all'arrosto a fuoco lento con cui il centro-sinistra si è bello e strinato da solo (evidentemente con la maggioranza che non ha fatto altro che portare fascine e attendere la bruciatura proprio dell'arrosto in salsa idv).
Il guaio è che all'arrosto del centrosinistra, si è associata un'altra bella strinata delle istituzioni, e con una leggerezza tale che la dice lunga sulla deriva della politica in italia che evidentemente continua impunemente a credere che giocare a nascondino sia una soluzione ai problemi di questo paese.

Ai tifosi che si sono prodigati a favore di Orlando si possono fare alcune domande:
a) ma se fosse stato Zavoli dal primo minuto saremmo arrivati alla grave crisi istituzionale che sta scuotendo la istituzione bicamerale della commissione di garanzia?
b) e avremmo sfavorito il cacciucco tra commissione parlamentare e organismi societari e di direzione della RAI-TV? (problema di cui si è discusso a latere dei fuochi di artificio della vigilanza)
c) e Avremmo favorito o non una attività di controllo e garanzia sugli organi di informazione che in tutti questi mesi non c'è stata credo con grande goduria del Cavaliere?

Ai tifosi che ora riscoprono il conflitto nel PD su quello che è accaduto occorre dire semplicemente: ma dove erano fino ad ora?

Che guaio la confusione tra i ruoli delle persone, e la buona politica, ma piu' che altro l'identificazione dei messia di turno con la buona politica e con le ragioni in campo nei conflitti e nelle battaglie politiche!!!!!
a presto Paolo Borghi Livorno
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Manuela il 22/11/2008, 19:13

Sono assolutamente convinta che maggioranza e minoranza dovrebbero "cooperare per il miglior equilibrio istituzionale possibile"; e sono anche convinta che errori in questo senso non sono mancati da entrambe le parti, e non da adesso.
Ma mantenere il buon equilibrio istituzionale non può significare confondere le responsabilità; anzi, proprio per un buon equilibrio istituzionale queste dovrebbero essere chiare e separate. Ora, se si accetta che i presidenti delle commissioni di garanzia debbano venire indicati dalla minoranza, significa che la maggioranza accetta il controllo della minoranza. Il che è, esattamente, democratico.
L'idea di "mettersi d'accordo" su un nome condiviso, è a mio parere, in questo caso (non, per esempio, nel caso dei presidenti delle assemblee), proprio il contrario di un buon equilibrio istituzionale, perché significa che i controllati si scelgono i controllori. E questo mette molte ombre sul modo come questo controllo verrebbe espletato.
Poi si può discutere (io non sono certo una fan di Orlando, al contrario), se il PD avrebbe potuto concordare con l'IdV un nome diverso o una rosa di nomi (teniamo anche conto che, comunque, il veto della maggioranza non era verso Orlando, ma verso qualsiasi nome indicato dall'IdV... e questo la dice lunga sulla correttezza istituzionale della maggioranza). Ma questo non ha niente a che vedere col punto di principio che si doveva accettare il nome (qualunque nome) indicato dalla minoranza. Altrimenti più che di correttezza istituzionale si parla di pasticcio istituzionale, in cui le responsabilità, essendo "condivise", in realtà non sono di nessuno. Esercizio molto, molto, italiano.

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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda borghinolivorno il 22/11/2008, 20:53

Manuela ha scritto:
questo non ha niente a che vedere col punto di principio che si doveva accettare il nome (qualunque nome) indicato dalla minoranza. Altrimenti più che di correttezza istituzionale si parla di pasticcio istituzionale, in cui le responsabilità, essendo "condivise", in realtà non sono di nessuno. Esercizio molto, molto, italiano.



Di preciso in democrazia c'è molto poco (fortunatamente).
A questo punto Orlando doveva rimanere ancora in lizza e Zavoli è un compromesso scelto dalla maggioranza?.
Il guaio di una democrazia maggioritaria che intenderebbe essere ancora con caratteristiche parlamentari per molte cose (ambiguità che non contribuisce al riequilibrio dei poteri) e' che finisce in un angolo quando si riduce a dire questo è mio e questo è tuo, come se i cittadini e la loro partecipazione e opinione si potessero contentare di veder tutti al loro posto......anche se si prendono decisioni sbagliate o si ha una relazione tra forze politiche che guarda a tutto escluso ai loro interessi.
Non vorrei aggiungere che mentre si litiga per il presidente della Vigilanza ben poca attenzione si pone alla deriva delle reti pubbliche (sempre più omologate) e alla Direzione della RAI-TV (sempre più incolore e tollerante verso le incursioni della politica su programmi, programmazione, linguaggi televisivi e pesonale della stesssa rai-tv)
A presto. Paolo Borhi - Livorno
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pagheca il 22/11/2008, 22:00

Mi chiedevo come mai un argomento tutto sommato secondario (almeno rispetto per esempio alla crisi economica, o ad attacchi molto piu' gravi alla democrazia e al nostro senso di giustizia), nato tra l'altro da una "costola" di un altro argomento, abbia raggiunto un cosi' elevato numero di interventi. Ho l'impressione che qui si esemplifichino tutti i difetti del nostro paese. Provo ad elencarne alcuni possibili

1) regole non scritte che creano confusione
2) la stanchezza della gente verso certe istituzioni che sembrano diventati meccanismi vuoti, meri strumenti di spartizione del potere
3) la totale indifferenza di Berlusconi e compagni verso qualsiasi forma di rispetto istituzionale
4) l'idea delle opposizioni che ancora si possa considerare la politica come una spartizione di poltrone (poltroncine, direi), per trovare una sistemazione a politici navigati incapaci di fare altro
5) la sensazione che comunque ci si muova il PD e l'opposizione in generale siano totalmente incompetenti, impotenti, e incapaci di comunicare
6) scrivete qui quello che pensate

saluti
pagheca
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda franz il 22/11/2008, 23:30

Manuela ha scritto: In democrazia gli organismi di vigilanza "toccano" all'opposizione, perché non ci può (non ci potrebbe) essere coincidenza fra vigilante e vigilato.

Corretto ma gli organismi di vigilanza se giustamente toccano all'opposizione non per questo toccano per forza a IDV (per salvare particolari equilibri tra IDV e PD) e tanto meno ad un politico in particolare. Dopo un certo numero di votazioni infruttuose (vedere l'elezione del presidente della repubblica) si abbandona la posizione di stallo e si cerca di convergere su altre personalità, sempre dell'opposizione, che hanno amaggiore consenso.
Il fatto che si sia trovato Zavoli, significa che esistevano anche prima.

Ciao,
Franz
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda borghinolivorno il 23/11/2008, 10:19

pagheca ha scritto:Mi chiedevo come mai un argomento tutto sommato secondario (almeno rispetto per esempio alla crisi economica, o ad attacchi molto piu' gravi alla democrazia e al nostro senso di giustizia), nato tra l'altro da una "costola" di un altro argomento, abbia raggiunto un cosi' elevato numero di interventi. Ho l'impressione che qui si esemplifichino tutti i difetti del nostro paese. Provo ad elencarne alcuni possibili

1) regole non scritte che creano confusione
2) la stanchezza della gente verso certe istituzioni che sembrano diventati meccanismi vuoti, meri strumenti di spartizione del potere
3) la totale indifferenza di Berlusconi e compagni verso qualsiasi forma di rispetto istituzionale
4) l'idea delle opposizioni che ancora si possa considerare la politica come una spartizione di poltrone (poltroncine, direi), per trovare una sistemazione a politici navigati incapaci di fare altro
5) la sensazione che comunque ci si muova il PD e l'opposizione in generale siano totalmente incompetenti, impotenti, e incapaci di comunicare
6) scrivete qui quello che pensate

saluti
pagheca


La RAI-TV è sempre stata una cartina tornasole della politica nella prima repubbica, il fatto che lo continui ad esserlo ora significa che la riforma della TV non si è fatta (si è fatto qualcosina per intorbidare ancora più le acque concedendo all'opposizione posizioni minoritarie di garanzia rispetto a maggioranza che fanno cosa gli pare!).
C'è una abitudine strabiliante a ridurre il confronto politico a singoli eventi specifici su cui si arriva a fare le barricate e si scatenano furori, emozioni e entusiasmi (come se far ingoiare Orlando a Berlusconi - e a Veltroni-D'Alema avesse potuto cambiare qualcosa di significativo oltre mettere una bandierina e seguire la scia successiva di tensioni e incidenti istituzionali prevedibili e addirittura per qualcuno auspicabili). Il problema non è questo, il problema è che si chiacchiera spesso su eventi senza riguardo ai rapporti di forza e al consenso politico ed elettorale...come dire spesso si fanno chiacchiere tanto per farle e far vedere che ci siamo e chi siamo.
C'è una difficoltà a misurarsi con processi politici di più ampio respiro (un esempio....la crisi in cui rischa di affogare il paese, il problema delle tensioni nel PD e la richiesta che sta allargandosi di Congresso del pd prima delle elezioni europee).
I punti di vista dpendono dalle proprie culture, dalla posizione soggettiva e oggettiva che si ha e che si vorrebbe acquisire, dalle attese maturate per l'evoluzione del quadro politico, dalla percezione dei rapporti di forza in atto , prevedibili ,e che si vogliono sostenere.

Direi però, è una richiesta all'amministrazione, che l'intervento di pagheca, per il suo spessore e per l'attenzione che occorre dedicarvi, necessita di uno spazio specifico, cosi potremo più agilmente continuare a dibattere anche sulle tristi vicende della commissione di vigilanza TV che stanno scuotendo la repubblica da una parte, e sui caratteri della politica dall'altra.
a presto paolo borghi livorno
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pierodm il 23/11/2008, 10:23

"Mi chiedevo come mai un argomento tutto sommato secondario ...nato tra l'altro da una "costola" di un altro argomento, abbia raggiunto un cosi' elevato numero di interventi" - dice Pagheca.

Domanda interessante, provo a rispondere.

Uno - I problemi aperti, di vario genere, nel nostro sistema sono così tanti e così pesanti, che offrono ampio spazio ad approfondimenti, anche quando si tratta di temi di secondo o terzo piano rispetto a quelli più gravi.

Due - Le tematiche sono come la rete stradale: partendo da qualunque parte si arriva in qualunque altra parte, via via che il discorso si ramifica.
Questo è tanto più vero, laddove alcuni di noi sono praticamente monotematici, ossia obbediscono ad un mantra che costituisce la luce che li guida in ogni genere di discussione.

Io, per esempio - afflitto da una cronica smemoratezza - quando mi collego al forum, so di aver detto qualcosa, ma non so mai dove l'ho detta, ossia sotto quale intestazione, quale argomento, dato che spesso si tratta del medesimo intreccio dialettico, stesse obiezioni e stesse risposte, o quasi.
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda annalu il 23/11/2008, 11:05

pagheca ha scritto:Mi chiedevo come mai un argomento tutto sommato secondario (almeno rispetto per esempio alla crisi economica, o ad attacchi molto piu' gravi alla democrazia e al nostro senso di giustizia), nato tra l'altro da una "costola" di un altro argomento, abbia raggiunto un cosi' elevato numero di interventi. Ho l'impressione che qui si esemplifichino tutti i difetti del nostro paese. Provo ad elencarne alcuni possibili

1) regole non scritte che creano confusione
2) la stanchezza della gente verso certe istituzioni che sembrano diventati meccanismi vuoti, meri strumenti di spartizione del potere
3) la totale indifferenza di Berlusconi e compagni verso qualsiasi forma di rispetto istituzionale
4) l'idea delle opposizioni che ancora si possa considerare la politica come una spartizione di poltrone (poltroncine, direi), per trovare una sistemazione a politici navigati incapaci di fare altro
5) la sensazione che comunque ci si muova il PD e l'opposizione in generale siano totalmente incompetenti, impotenti, e incapaci di comunicare
6) scrivete qui quello che pensate


Non sono intervenuta prima su questo argomento, ma adesso dico la mia al volo.

Concordo coi punti indicati da Pagheca, vorrei comunque sottolineare quello che mi ha più colpito in tutta la vicenda.
1. Il PdL si impunta su un veto non solo contro un nome (se si fosse trattato di un problema di competenza, la cosa avrebbe anche potuto venir presa in considerazione) ma contro un partito, e questo è inaccettabile;
2. L'impuntatura su Orlando, dato il punto 1, appare legittima sul piano dei principi, però un escamotage si poteva sempre cercare, per uscire dal vicolo cieco;
3. Villari è stato regolarmente eletto. Coloro che si erano accordati per votarlo, sapevano ciò che facevano, oppure credevano di stare soltanto giocando?
4. Non fraintendetemi, non intendo in alcun modo difendere la posizione di Villari, semplicemente incollato alla nuova poltrona, però ... però vi pare normale? Ormai siamo così abituati che il voto sia solo una formalità, che tutti, dal Pd a Berlusconi, passando per i presidenti di Camera e Senato (con la sola eccezione del saggio Napolitano), ritengono ovvio che le elezioni non contano nulla, e si stupiscono se qualcuno non segue prontamente le "indicazioni" delle segreterie.

Insomma, a mio parere tutta la vicenda sta a significare che nelle regole democratiche in Italia non crede più nessuno:
- i parlamentari, eletti "senza vincolo di mandato", sono in realtà cooptati dalle segreterie (e quindi il vincolo di mandato ce l'hanno nei fatti).
- le nomine a tutti gli incarichi sono decise con criteri spartitori sempre dalle stesse segreterie, che non sentono nemmeno il dovere di dare valutazione nel merito delle loro scelte;
- le votazioni, ad ogni livello, sono atti puramente formali, le vere decisioni si prendono altrove, ed a quelle tutti hanno il dovere di uniformarsi. Se una votazione elegge qualcuno non conforme alle decisioni delle segreterie, quella votazione è ovviamente nulla e non valida.

Rendiamoci conto del paese nel quale viviamo, e della situazione che si è venuta a creare.
Se a questo si aggiunge che c'è chi cerca di ricondurre tutto alla pluridecennale inimicizia tra Veltroni e D'Alema ... che dire? A me cadono le braccia.

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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda moderatore il 23/11/2008, 11:26

borghinolivorno ha scritto:Direi però, è una richiesta all'amministrazione, che l'intervento di pagheca, per il suo spessore e per l'attenzione che occorre dedicarvi, necessita di uno spazio specifico, cosi potremo più agilmente continuare a dibattere anche sulle tristi vicende della commissione di vigilanza TV che stanno scuotendo la repubblica da una parte, e sui caratteri della politica dall'altra.
a presto paolo borghi livorno

Ricevuto, forte e chiaro.
Invito pagheca a segnalarmi un titolo per questo nuovo thread scrivendo privatamente al moderatore e dopo provvedero' a creare un thread autonomo, con le repliche connesse.

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