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Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda flaviomob il 01/06/2012, 11:42

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La Spagna oggi è, di fatto e molto di più di quanto forse appaia dallo spread sul suo debito pubblico e dalla caduta dell’Ibex, sull’orlo del baratro e lo è a causa di una parte del suo sistema finanziario: le “cajas” pubbliche ed un pezzo piccolo della banca privata. Le cajas sono le nostre vecchie casse di risparmio, tali e quali. Controllano più della metà del sistema bancario spagnolo e le due più grandi (La Caixa, catalanissima, e Caja Madrid ora Bankia dopo una serie di fusioni una più demente dell’altra, madrilena) sono rispettivamente la terza e la quarta banca del paese (Santander e Bbva son la prima e la seconda). Le cajas sono quasi tutte fallite (fatta eccezione forse per La Caixa ma non è più il caso di mettere la mano sul fuoco per nessuno) e lo sono perché sono state il motore finanziario della bolla speculativa 2005-2007 legata al ladrillo, noto da noi come mattone. Le cajas sono da sempre in mano ai partiti e lo sono così esplicitamente che gli spagnoli parlano ufficialmente di “cajas del PP, del PSOE, di CyU” e così via. Il buco si stima attualmente fra gli 80 ed i 120 miliardi di euro ma, visto che Bankia (del PP, appena “nazionalizzata”) è passata da un buco stimato di 10 ad uno rivelato di 40, meglio anche qui non mettere la mano sul fuoco.
...

...lo stato spagnolo non è oggi in grado di indebitarsi sul mercato per i 100-120 miliardi di euro addizionali di cui avrebbe bisogno per nazionalizzare. Se provasse a farlo rischierebbe la sindrome irlandese, avvitandosi. Ha quindi bisogno di aiuti esterni che possono venire solo dallo Efsf/Esm...
...
non è detto che ai politici spagnoli piaccia l’idea di dover perdere per sempre i loro giocattolini chiamati cajas che finirebbero per essere gestiti da tecnocrati provenienti dai quattro angoli d’Europa invece che dai loro amici di provincia. Perché forse sarà anche vero che questa crisi infinita è frutto dell’irrazionalità dei mercati ma, da quanto mi risulta, quella spagnola è tutta e solo figlia della voracità e del cinismo dei politici. E non è la sola.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... ro/247461/


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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda franz il 01/06/2012, 12:17

flaviomob ha scritto: ...lo stato spagnolo non è oggi in grado di indebitarsi sul mercato per i 100-120 miliardi di euro addizionali di cui avrebbe bisogno per nazionalizzare. Se provasse a farlo rischierebbe la sindrome irlandese, avvitandosi. Ha quindi bisogno di aiuti esterni che possono venire solo dallo Efsf/Esm...

Ma la domanda sorge spontanea. Bisogna veramente salvarle quelle “cajas”?
Perché? Per poter dire che è vero che si privatizzano i debiti e si socializzano le perdite? Una cosa sia chiaro che non ci piace ma che qualcuno a quanto pare propone per poter poi avanzare la critica? Mi pare che nei decenni scorsi ci fu una serie di fallimenti impressionanti delle piccole banche rurali americane. Non mi pare che furono salvate. Furono lasciate fallire. E cosi' che si faccia con con queste casse spagnole. Per prima cosa c'è la salvaguardia sul deposito contante (e chi tiene in contanti piu' di 100'000 euro merita di perdere l'eccedenza perché un poco sprovveduto lo è) ed in secondo luogo titoli (abbligazioni e azioni) sono per definizioni dei "depositi" e quindi non fanno parte della massa fallimentare nel caso la banca fallisca. Sono cose dei risparmiatori che la banca custodisce, non un suo patrimonio. Naturalmente questo non vale per azioni ed obbligazioni bancarie ma è qui che uno stato puo' farsi avanti e garantire (comprandone una parte per poi rivenderle come ha fatto per esempio il governo svizzero quando ha salvato l'UBS da una situazione di palese difficiltà nel 2008 ... guadagnandoci pure un miliardo circa). Insomma se Merkel dice che non vuole salvare le banche spagnole ha ragione. Il discorso vero sul sistema bancario europeo mi pare un altro. Piene come sono di titoli tossici (obbligazioni statali dei PIIGS) cosa succederebbe a questi titoli se le banche fallissero? Chi li comprerebbe a prezzi di saldo? Questo è il punto, che vogliono evitare.
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda matthelm il 01/06/2012, 12:34

a margine di questo ho letto che un P.M. ha chiesto la condanna dell'agenzia di S&P per comportamento censurabile nel fornire le proprie analisi... Senza se e senza ma ha fatto bene il P.M..
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda trilogy il 01/06/2012, 12:41

franz ha scritto: Insomma se Merkel dice che non vuole salvare le banche spagnole ha ragione. Il discorso vero sul sistema bancario europeo mi pare un altro. Piene come sono di titoli tossici (obbligazioni statali dei PIIGS) cosa succederebbe a questi titoli se le banche fallissero? Chi li comprerebbe a prezzi di saldo? Questo è il punto, che vogliono evitare.


l'effetto contagio, per le banche tedesche esposte con le banche spagnole dovrebbe assommare a 121 miliardi di euro, non è chiara quanto sia l'esposizione sull'immobiliare dove si concentra il bubbone spagnole, a parte commerzbank con 4 miliardi.

link: http://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/s ... 63952.html
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda Robyn il 01/06/2012, 12:44

Praticamente la Merkel vuole prima che vengano finanziate le banche spagnole e solo dopo il salvataggio con il fondo di garanzia dell'Fsm il che sarebbe pericoloso per l'euro,quando invece deve essere il contrario.La Merkel ha intrapreso una strada contraria di quella dei suoi predecessori,Khol e Smidt e che volevano un'Europa federale.La prima cosa da fare è mettere in sicurezza l'euro dopodiche devono cambiare gli equilibri politici,per poter realizzare l'Europa Federale.Quando all'SPD che dice no agli eurobond lo fà evidentemente solo per mantenere voti ciao robyn
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda trilogy il 01/06/2012, 13:31

comunque l'idea del Governo spagnolo di rifinanziare Bankia non in contanti ma cedendo alla banca 19 miliardi di titoli pubblici di nuova emissioneè un delirio. Le banche spagnole ricevono carta dalla BCE per comprare i titoli di debito pubblico. Ne hanno comprati per oltre 300 miliardi accumulando perdite per 30-40 miliardi. Poi il governo ricapitalizza le banche dando loro nuovi titoli pubblici. Questi titoli vengono dati in garanzia alla BCE per ottenere nuova carta, con cui comprare altri titoli pubblici.... Charles Ponzi in confronto al premier spagnolo era un nobel dell'economia :mrgreen:
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Utili idioti

Messaggioda franz il 01/06/2012, 13:44

1 giugno 2012 • alberto bisin (*) su http://noisefromamerika.org/articolo/utili-idioti

Uno sfogo come un altro davanti ad una crisi che ci sta scivolando di mano.

Vorrei proporre una sintetica interpretazione di cosa stia succedendo in almeno un sottoinsieme dei paesi Europei travolti dalla crisi, diciamo Grecia, Italia, e anche Francia (la dinamica della crisi per Spagna e Irlanda e' diversa; del Portogallo non so nulla). Argomentero' poi che almeno parte della colpa di cosa sta succedendo vada addossata alla piega che ha preso il dibattito economico in questi paesi (e nel resto d'Europa). Infine trarro' le mie conclusioni su chi guadagna da questa situazione. Questo mi aiuta ad identificare gli utili idioti della situazione.

Cosa sta succedendo. I nostri tre moschettieri (Grecia, Italia, Francia) hanno goduto di tassi di interesse sui debiti sovrani molto favorevoli dalla nascita dell'EuroZona nel 1999 per Italia e Francia; dalla sua entrata nel 2001 per la Grecia. E' stato cosi' fino alla crisi (l'estate scorsa, piu' o meno). Essi hanno pero' evitato il riconsolidamento del debito pregresso (Italia e Francia) o addirittura (Grecia), hanno finanziato una espansione fiscale. La crisi finanziaria del 2008 e la realizzazione delle situazione critica della Grecia (che aveva addirittura maneggiato le statistiche per nasconderla) hanno reso nervosi i mercati dei capitali (i creditori di Italia, Francia, e Grecia), e gli spread sono saliti. Di qui tutto il can-can.

Il dibattito. I tre moschettieri hanno quindi iniziato a chiedere a gran voce l'intervento della Germania, in varie forme e con varie argomentazioni. Per spirito analitico possiamo distinguere le argomentazioni in due tipologie principali: gli argomenti economici errati, le minacce. Tra i primi vanno per la maggiore i seguenti:

i) non siamo noi moschettieri ad essere poco produttivi, sono i tedeschi ad esserlo troppo;
ii) i tedeschi hanno guadagnato per anni da questa situazione - a chi hanno venduto le loro BMW?;
iii) i tedeschi stanno guadagnando ora da questa situazione, visto che i capitali scappano in Germania e loro si trovano con un tasso vicino a 0;
iv) il problema e' che l'Europa non ha un prestatore di ultima istanza come la FED, la BCE dovrebbe comprare i titoli sovrani emessi dai tre moschettieri (e da altri paesi in crisi);
v) il problema e' che non c'e' abbastanza Europa, avanti con l'integrazione e gli Eurobond;
vi) la crisi di domanda si combatte con investimenti pubblici, o anche spesa pubblica tout court, a debito.

La minaccia invece e' una sola: se ci costringete all'austerita' noi diventiamo fascisti ( o comunisti, che e' lo stesso), andiamo in strada, e sarebbe la terza volta che l'Europa e' distrutta per colpa vostra, tedeschi maledetti.

Il risultato. La Germania ha avuto gioco facile a rifiutarsi di prendere in considerazione un intervento a sostegno dei moschettieri (che poi non finirebbe solo li', che Spagna e Portogallo sarebbero a ruota, suppongo). I tedeschi non sono flessibili e hanno poco senso dell'ironia, ai bambini capricciosi tendono a rispondere come si deve ai bambini capricciosi. E poi conveniva anche a loro temporeggiare, io credo, per vari motivi. ma non e' questo il punto, il punto e' che non sono stati mai affrontati con proposte serie e ragionevoli che non supponessero un atteggiamento "chiagni e fotti".

A furia di temporeggiare stiamo rischiando brutto pero'. Ci sono indicazioni che fanno temere una corsa ai depositi (intesi generalmente come liquidita') in Euro: guardare agli avanzi e disavanzi del sistema di pagamenti della BCE, Target2. A quel punto, speriamo non succeda, bisognera' intervenire - sospetto che la stessa Germania lo fara'. Saranno interventi sulle banche - in mezzo al panico del pubblico e dei regolatori- come negli Stati Uniti nel 2008.

Chi ci guadagna? Le banche. Quelle che avevano prestato ai tre moschettieri sovrani e che hanno continuato a farlo su loro suggerimento fino ad oggi (o a ieri). Le banche, il cui peccato originario e' una componente fondamentale di tutto 'sto casino. Le banche, la cui mancata integrazione in Europa e' servita e serve a mantenerle sotto il controllo della politica. In Italia, lo sappiamo, attraverso le Fondazioni, istituzioni private solo sulla carta ma in realta’ legate a (e dipendenti da) la politica. Le recenti inchieste giudiziarie riguardanti il Monte dei Paschi e la Banca Popolare di Milano non rappresentano che la degenerazione estrema di una gestione economica fallimentare del sistema bancario, piegato agli interessi della politica. L’esposizione delle banche nei confronti dei titoli pubblici ne e’ un’altra, gravissima, rappresentazione. [In Spagna, le cose non stanno molto diversamente a quanto capisco su questo punto: alla radice della crisi bancaria sta la stessa commistione di interessi economici e politici che osserviamo in Italia - non per niente la Caja Madrid (la maggior cassa di risparmio in Bankia) e’ da tempo legata alla comunita’ autonoma di Madrid e la Catalunya Caixa alla amministrazione provinciale di Barcellona.

Ci guadagneranno le banche perche' quando i risparmiatori corrono agli sportelli e i capitali volano che e' un piacere poi non si puo' andare troppo per il sottile, e si finisce sempre che un Paulson qualunque va in Parlamento a chiedere una montagna di miliardi che senno' domani chiudiamo i Bancomat.

E allora chiudiamo il cerchio. Quelli che, a seconda delle interpretazioni, hanno costretto o aiutato i tedeschi a temporeggiare, quelli che hanno prodotto tutti quegli argomenti errati di cui sopra conditi con la minaccia di un arrivo di un nuovo baffone (o pelatone), quelli li', sono gli stessi che odiano il neo-liberismo, gli speculatori, i mercati, che occupano Wall Street, che .... Alla fine, stanno aiutando le banche a uscire da questa situazione coi soldi dei contribuenti, come negli Stati Uniti.

Utili idioti.


(*) Nato a Milano. Laurea in Bocconi e dottorato a Chicago in economia. Lavori di ricerca a MIT e poi a NYU.
Interessi di ricerca in economia matematica, finanza, sociologia, teoria delle decisioni.
Dati personali: due genitori, una moglie, un figlio, un cane, due limoni, un fico, una decina di ulivi, una moto.
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Re: Utili idioti

Messaggioda trilogy il 01/06/2012, 14:20

franz ha scritto:1 giugno 2012 • alberto bisin (*) su http://noisefromamerika.org/articolo/utili-idioti

Uno sfogo come un altro davanti ad una crisi che ci sta scivolando di mano.

[..] il cui peccato originario e' una componente fondamentale di tutto 'sto casino. Le banche, la cui mancata integrazione in Europa e' servita e serve a mantenerle sotto il controllo della politica. In Italia, lo sappiamo, attraverso le Fondazioni, istituzioni private solo sulla carta ma in realta’ legate a (e dipendenti da) la politica.


come promemoria :D
Le Fondazioni bancarie hanno origine da un processo di riassetto del sistema bancario avviato con la Legge 218/1990 e il successivo D.lgs. n. 356/90 (legge “Amato”).... ...

David Zervos strategist di Jefferies è più critico :mrgreen:

[..]"Non esiste purtroppo alcuna separazione tra la situazione finanziaria degli stati membri e la situazione finanziaria delle banche, nel sistema finanziario europeo che abbiamo immaginato. Allora qual è la fine del gioco? Bene, dopo che i californiani hanno tolto tutti i loro dollari dalle banche della California, Alexis si sarebbe reso conto che se la Banca centrale della California avesse fatto default insieme con il resto delle sue banche, la pazienza dei cittadini gli avrebbe permesso di mantenere la loro ricchezza in dollari e lo Stato avrebbe ricominciato emettendo nuovi dollari con la foto di Mr. Baldwin stampata sopra (o forse la foto del Che). Questa svalutazione competitiva/default della California lascerebbe nel bilancio multi miliardario della Fed un buco, e quindi i restanti e più responsabili stati membri degli Stati Uniti avrebbero dovuto pagare il conto. Alexis una volta tornato a Washington avrebbe minacciato di uscire dalla confederazione, a meno che i dollari e gli altri benefit non continuassero ad arrivare.

"Ed è qui che ci troviamo con l'attuale rissa in corso in Europa!

"Può qualcuno qui negli Stati Uniti immaginare di progettare un sistema così viziato? E' pazzesco! Senza una qualche forma di assicurazione come la FDIC e senza alcuna Autorità Bancaria nazionale in grado di risolvere i problemi, il Sistema monetario europeo sicuramente andrà in mille pezzi. In realtà, mentre gli squilibri del Target2 crescono, è chiaro che la Germania ha già messo un’assicurazione sui depositi periferici dei greci e degli altri paesi. Il sistema è di fatto assicurato, e addirittura nessuno nel sud Europa pagherà una tassa per tutto questo. Pazzia!

articolo completo: http://itforum.it/newsletter/2012-101/i ... -crac.html
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda trilogy il 01/06/2012, 15:49

comunque anche l' america è un pozzo senza fondo, e la FED prepara una nuova immissione di dollari...

USA analisti, deboli payrolls accrescono attese per QE3 della Fed
Oggi, 15:37
La frenata del mercato del lavoro a maggio pone nuovamente d'attualità la possibilità di un nuovo piano di quantitative easing (QE) da parte della Federal Reserve. "Le aspettative di QE torneranno prepotentemente dopo il report di maggio sul mercato del lavoro Usa - commenta a caldo Rob Carnell di Ing - anche se pensiamo che è ancora troppo presto per aspettarsi una mossa del genere nella riunione di giugno". L'esperto di Ing si aspetta soprattutto che verrà aperta una porta a più ampie misure supplementari, forse un'estensione del "Twist" in scadenza il mese prossimo. QE3 ormai questione di tempo secondo Vincenzo Longo, Market Strategist di IG Markets Italia. "A nostro avviso resta da definire la tempistica e la modalità di intervento per l’istituto centrale statunitense - commenta Longo - ci aspettiamo un intervento sul mercato immobiliare vista la situazione delicata che sta attraversando già dal prossimo meeting di metà giugno (quando scadrà l’operazione twist)".

fonte: finanza.com
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Re: Amato: La Germania vuole buttarci fuori

Messaggioda Robyn il 01/06/2012, 16:06

La salvezza delle banche serve ad evitare che il crollo sia peggiore del salvataggio.Inoltre è importante la garanzia che la Bce da ai risparmiatori per evitare il ritiro del risparmio.Però il salvataggio delle banche,dà tutto il diritto alle autorità europee di regolarle,toglierle dalle mani della politica,e di ripulirle dai titoli tossici ed eventualmente cambiare i manager delle banche che hanno amministrato male i risparmi investendoli in titoli tossici
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