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Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

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Re: Jens Weidmann : "Croire que les eurobonds résoudront la

Messaggioda trilogy il 28/05/2012, 22:25

franz ha scritto:
Jens Weidmann, 44 ans, préside la Bundesbank, la banque centrale allemande. A la tête d'une institution éminemment respectée outre-Rhin, gardienne de l'orthodoxie monétaire, ce membre-clé du conseil de la Banque centrale européenne (BCE) livre sa vision de la crise de la zone euro.[..]
[..]Outre-Atlantique, certains jugent que la BCE devrait acheter plus de dette d'Etat à l'instar de la Réserve fédérale américaine [Fed]. Mais nous ne sommes pas un Etat fédéral et la Fed n'achète pas de dette californienne ou de la Floride.[..]


Molto politico per essere un banchiere tedesco. D'accordo, la credibilità europea non è solo un problema finanziario ma anche e soprattutto di governance, però se aspettiamo gli Stati Uniti d'Europa per emettere 1 eurobond c'è il rischio che si dissolva anche L'Unione Europea
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Re: Jens Weidmann : "Croire que les eurobonds résoudront la

Messaggioda franz il 29/05/2012, 7:41

trilogy ha scritto:Molto politico per essere un banchiere tedesco. D'accordo, la credibilità europea non è solo un problema finanziario ma anche e soprattutto di governance, però se aspettiamo gli Stati Uniti d'Europa per emettere 1 eurobond c'è il rischio che si dissolva anche L'Unione Europea

Certo, la politica monetaria, pur autonoma (come sono autonomi - o dovrebbero esserlo - gli altri poteri politici) è pur sempre politica. Ma è comunque vero che i bond federali americani, che hanno senso in un contesto federale, servono solo per finanziare il debito federale e non quello degli Stati. Qui in Europa siamo alla costante ricerca di qualcuno che possa finanziare il nostro debito, di scappatoie. Se l'unione si dissolve ognuno rimane con il suo debito e chi ne ha troppo finirà per fare default. Per questo il ragionamento greco (non oserete sbatterci fuori) è un forte collante. Uniti dai debiti invece di un progetto comune. Deludente ma è così.
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda trilogy il 30/05/2012, 15:09

CRISI: Bankitalia, in un anno spariti 200 mld euro (MF)

MILANO (MF-DJ)--Prosegue quasi inarrestabile il deflusso di capitali dall'Italia verso il Nord Europa. La chiave di volta di una notizia che tiene banco da mesi e che e' stata commentata anche dal premier Mario Monti, trova per la prima volta conferma ufficiale in un passaggio del Bollettino della Banca d'Italia sull'evoluzione "dei saldi del sistema di pagamento Target 2".

Dietro al titolo dell'analisi di certo non accattivante c'e' pero' un dato significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro. Le cifre ufficiali si fermano pero' a dicembre del 2011, quando l'emorragia era da tempo in atto e sfiorava 200 miliardi; a tanto ammonta infatti la "passivita' verso l'Eurosistema" della Banca d'Italia, ovvero tutti i pagamenti, importazioni e investimenti all'estero, del sistema Italia, intermediati dalle banche del Belpaese per via della banca centrale e che diventano un debito nei confronti della Bce, che funge a sua volta da cassa di compensazione finale. "Dall'avvio della crisi del debito sovrano si e' registrato un forte incremento dei flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento transeuropeo Target 2 dai Paesi dell'area maggiormente interessati dalla crisi verso quelli ritenuti piu' solidi dagli operatori di mercato", scrivono gli economisti di Palazzo Koch. "Tali andamenti hanno determinato ampie variazioni nella posizione creditoria o debitoria, registrata nella voce altri investimenti della bilancia dei pagamenti di un Paese, delle diverse banche centrali nazionali nei confronti della Banca centrale europea".
Via Nazionale addebita questa emorragia alle tensioni sul debito pubblico e alla crisi dell'economia italiana che fa fuggire gli investitori stranieri e anche i capitali domestici. Con effetti pessimi sulle banche.

(END) Dow Jones Newswires
May 30, 2012 02:54 ET (06:54 GMT)
http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/m ... 55&lang=it
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda franz il 30/05/2012, 15:31

trilogy ha scritto:Dietro al titolo dell'analisi di certo non accattivante c'e' pero' un dato significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro. ... "Dall'avvio della crisi del debito sovrano si e' registrato un forte incremento dei flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento transeuropeo Target 2 dai Paesi dell'area maggiormente interessati dalla crisi verso quelli ritenuti piu' solidi dagli operatori di mercato"

Da notare che questo flusso non è illegale, fatto per nascondere altrove i frutti del sommerso, ma perfettamente alla luce del sole. Sono capitali legittimi, non nascosti al fisco, che preferiscono trovare "casseforti" più sicure.
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda trilogy il 30/05/2012, 16:04

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:Dietro al titolo dell'analisi di certo non accattivante c'e' pero' un dato significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro. ... "Dall'avvio della crisi del debito sovrano si e' registrato un forte incremento dei flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento transeuropeo Target 2 dai Paesi dell'area maggiormente interessati dalla crisi verso quelli ritenuti piu' solidi dagli operatori di mercato"

Da notare che questo flusso non è illegale, fatto per nascondere altrove i frutti del sommerso, ma perfettamente alla luce del sole. Sono capitali legittimi, non nascosti al fisco, che preferiscono trovare "casseforti" più sicure.


Se non ci fosse stato l'euro, un movimento di capitali di queste dimensioni avrebbe fatto collassare la lira in pochi giorni.
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda franz il 30/05/2012, 16:43

trilogy ha scritto:Se non ci fosse stato l'euro, un movimento di capitali di queste dimensioni avrebbe fatto collassare la lira in pochi giorni.

Vero, ed è anche vero che anni fa un simile movimento sarebbe stato illegale, perché non si potevano esportare capitali se non in casi eccezionali. E chi lo faceva doveva farlo clandestinamente, soggetto quindi al reato di esportazione clandestina di valuta.
Non so quando sia entrata in vigore la libera circolazione dei capitali ... credo nel 1988.
Molte persone, detentori di capitali legali, che spaventati dall'inflazione galoppante degli anni 70 mettevano al sicuro i risparmi all'estero, oggi passano per evasori.
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda trilogy il 06/06/2012, 9:51

Moody's taglia il rating a sei banche tedesche: c'è anche la Commerzbank
Declassate anche le tre più grandi banche austriache
Il declassamento a causa della loro esposizione alla crisi finanziaria nei paesi dell'Europa dell'est

Il Ceo diCommerzbank Martin Blessing (Epa)Il Ceo diCommerzbank Martin Blessing (Epa)
MILANO - L'agenzia di rating Moody's ha declassato nella notte di un gradino sei banche tedesche e una sussidiaria tedesca di un gruppo straniero, mentre ha confermato il rating di un gruppo. Lo afferma l'agenzia sul suo sito web.

LE AUSTRIACHE - Tra le banche declassate ci sono le filiali di New York e di Parigi di Commerzbank, la seconda banca della Germania. Inoltre Moody's ha anche declassato le tre più grandi banche austriache - Erste Bank, Raiffeisen Bank International (Rbi) e Bank Austria, filiale del gruppo italiano Unicredit - a causa della loro esposizione alla crisi finanziaria nei paesi dell'Europa dell'est.

http://www.corriere.it/economia/12_giug ... 5fc6.shtml
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda trilogy il 06/06/2012, 14:38

(ANSA) - BRUXELLES, 6 GIU - Tra il 2008 e il 2011 gli Stati Europei hanno speso, in aiuti di stato per le banche in crisi, 4.500 miliardi di euro. Lo ha detto il commissario Ue per il mercato unico, Michel Barnier, sottolineando che ''oggi non e' possibile ricapitalizzare le banche spagnole con l'aiuto diretto del meccanismo europeo'' Efsf: ''questa e' una possibilita' che deve essere presa in considerazione seriamente in futuro. Oggi non e' possibile''
fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 90114.html
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda franz il 06/06/2012, 16:09

trilogy ha scritto:Moody's taglia il rating a sei banche tedesche: c'è anche la Commerzbank
Declassate anche le tre più grandi banche austriache

Chissà anche anche là c'è un pretore a Tränink, che indaga per aggiotaggio?
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Re: Del mito per cui le banche italiane sono "sane"...

Messaggioda trilogy il 11/06/2012, 15:40

Oggi la borsa italiana è la peggiore; c'è da dire che siamo in piena recessione, con il Pil che arretra dello 0,8% tra due trimestri e dell' -1,4% annuo. Tutte le componenti della domanda interna sono in calo, con l'eccezione della ....... provate a indovinare :mrgreen:

Piazza Affari peggiore d’Europa, spread in rialzo. Citi: con escalation crisi Italia ha bisogno di aiuti

E se dopo Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna fosse il turno dell’Italia? E’ questa la domanda che serpeggia nelle sale operative ed è questo il dubbio che ha fatto girare in negativo Piazza Affari, complice la repentina risalita dello spread. L’avvio di seduta era stato davvero promettente, con le banche tricolori a guidare il Ftse Mib (arrivato fino a 13.778 punti) e il differenziale tra il Btp decennale e il Bund tedesco sceso sotto i 420 punti base. E’ bastata qualche ora per capovolgere completamente la situazione: banche in rosso sul paniere principale di Milano (Intesa e Unicredit cedono circa il 2%) e spread sopra 460 punti base con il rendimento del bond decennale italiano a sfiorare il 6 per cento.

A raffreddare gli entusiasmi per il piano Ue da 100 miliardi di euro a favore delle banche spagnole è arrivata in mattinata la notizia che Angela Merkel appoggerà fortemente l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. Le parole di Steffen Seibert, portavoce della cancelliera, sono una risposta ad un articolo pubblicato nel fine settimana dal "Der Spiegel”, che spiegava che la Merkel non è intenzionata ad appoggiare questa tassa. Secondo Seibert, la leader tedesca solleverà la questione durante il vertice del prossimo 22 giugno, a cui prenderanno parte Germania, Francia, Italia e Spagna.

A peggiorare l’umore di Piazza Affari, dove il Ftse Mib cede lo 0,25% a 13.420 punti registrando la peggiore performance tra le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente, anche un report di Citigroup. Gli analisti della banca Usa si concentrano proprio sull’Italia e le loro previsioni sono tutt’altro che positive. "Una significativa accelerazione nei rendimenti dei titoli di Stato potrebbe estendere la recessione ed aumentare il rapporto tra il debito e il Pil”, scrivono gli esperti di Citi nella nota odierna. Con una rapida escalation della crisi, "noi crediamo che l’Italia ad un certo punto abbia bisogno probabilmente di aiuti esterni”.

L’analisi di Citi non si ferma: "ci aspettiamo che il Governo non riesca a raggiungere i target di deficit prefissati ed anche in assenza di ulteriori shock sui rendimenti, il debito del Paese rispetto al Pil è visto aumentare significativamente nei prossimi anni”. Secondo il broker americano, viste le deboli prospettive dell’economia italiana "il Paese rimane suscettibile alle oscillazioni dei rendimenti e con un aggravarsi delle tensioni sui mercati finanziari l’Italia chiederà con molte probabilità qualche forma di intervento da parte di Bce, EFSF/ESM e Fondo monetario internazionale”.

Fonte: Finanza.com
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