da Robyn il 25/05/2012, 11:51
In quel sistema era la classe dirigente che sceglieva i candidati leader che poi sottoponevano ai loro iscritti.Invece devono essere gli iscritti a proporre una rosa di nomi per la canditatura del leader.Inoltre se è chi è al vertice che propone le canditature per qualsiasi tipo di elezione,amministrative e parlamento che poi gli elettori sceglieranno anche qui non è proprio gerontocrazia ma delfinaggio.In sostanza è dal basso che bisogna determinare la classe dirigente cioè conta la base degli iscritti.Quando si indice un congresso si blocca il tesseramento e il leader uscente rappresenterà tutti.Inoltre i dirigenti scelti intorno al leader non possono andare in base al numero di tessere ma sulla base del merito e vanno scelti anche nella minoranza.Il voto di ogni tesserato deve essere libero e segreto.Infine concordo con pianogrande.Praticamente all'interno dei partiti si sono verificate delle disfunzioni che alla fine hanno reso i partiti verticistici e li hanno indeboliti.Infatti nel basso,a livello locale,a livello assembleare di partito locale,esistevano delle vere e proprie faide interne che altro non hanno fatto che allontanare la partecipazione,che investe immense energie sfiancandosi e senza risultati.Si tratta in breve di regolamentare la democrazia interna ai partiti magari rendendo i partiti più agili e meno burocratici,affinche ci sia un "filtro" della classe dirigente,affinche chi non intende la politica come bene comune ma come bene personale non sia attratto dai partiti,ne stia fuori,ma al contrario siano attratte persone capaci,competenti,elettori e cittadini che abbiano voglia di costruire qualcosa di positivo.Sul come realizzare oggi un partito al passo con i tempi è tutto da capire.Forse mi viene da pensare che sia tutto un problema italiano,che con le stesse regole di democrazia interna ai partiti,in altri paesi europei certe disfunsioni non si verificano ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone