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Italia Futura è un Partito?

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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda flaviomob il 23/05/2012, 15:58

Anche Berlusconi, Fede, Tremonti, Bossi facevano ridere.


Ma a loro insaputa... :lol:

Il problema nasce quando la guida di un partito o movimento non è un leader democratico, ma un "capo":

http://www.unita.it/italia/pizzarotti-g ... o-1.413776


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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda franz il 23/05/2012, 16:47

flaviomob ha scritto:Il problema nasce quando la guida di un partito o movimento non è un leader democratico, ma un "capo":

Questa definizione di "capo" sta bene affibiata a Berlusconi, Bossi, Di Pietro, Grillo.
Alcuni poi sono comici consapevoli, altri inconsapevoli.
Fa ridere se pensiamo a Bersani, ... non che Bersani non faccia ridere, a suo modo (altrimenti crozza e company sarebbero disoccupati) ma fa ridere a volerlo vedere come "capo".
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Iafran il 23/05/2012, 17:31

ranvit ha scritto:Il vero problema è che siamo (come Paese) nella cacca per colpa di una classe politica cialtrona. Vero è che tutto sommato è la corrispondente espressione dei peggiori difetti della maggioranza degli italiani....ma, perbacco, in Italia ci sono anche tante persone, a sinistra come a destra, di livello etico e civile molto piu' elevato.

Concordo, ma siamo sempre alle prese con "ammiragli che cercano primi ufficiali per meglio soggiogare e sfruttare la ciurma": la strada nuova è ben altra ... e si chiama democrazia.
I partiti non sono in crisi, sono i dirigenti dei partiti che non vogliono farli funzionare, perché non vogliono rapportarsi ai cittadini e non gradiscono il loro contributo.
È un peccato originale da lungo tempo, storico (secondo me).
A questo punto le uniche organizzazioni coese (escludendo le religioni) sono quelle massoniche (facile ad essere "deviate" o incanalate) e le cupole mafiose ... che fanno quel che vogliono (anche "polpette") delle liste "politiche" personali dei tanti "capitani di ventura".
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda flaviomob il 23/05/2012, 18:25

Bersani è stato eletto da milioni di persone.


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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Manuela il 24/05/2012, 8:58

Non so se e come Italia Futura entrerà in politica. Ha ragione Franz, il "come" è importante. Non sono d'accordo con chi sostiene che i partiti non sono in crisi, ma lo è la classe dirigente. I partiti, a mio avviso, sono in crisi, perché la "forma partito", la loro struttura, i loro meccanismi interni, erano adatti ad una società statica e ad un paese diviso in blocchi. Oggi, nell'era della globalizzazione, i partiti non sono più in grado di misurarsi con una società "liquida" e risultano essere solo macchine per l'occupazione del potere.
Inevitabilmente prendono piede movimenti che si muovono agilmente e con rapidità (che, peraltro, dovranno misurarsi con le contraddizioni della gestione del potere).
Non so come procederà Montezemolo, ma immagino che non potrà ricalcare né la struttura dei vecchi partiti, né limitarsi ad essere movimento tipo 5S, ma dovrà immaginare una struttura leggera, all'americana, per intenderci, con la vocazione di governare, non di spartirsi incarichi. Ovviamente una struttura del genere non può che essere "maggioritaria" (occasione sprecata a suo tempo dal PD, che resta invischiato in improbabili alleanze e foto sbiadite).
Se resta il dubbio riguardo al "come", il "cosa" è abbastanza chiaro: basta leggere gli articoli di Italia Futura, per conoscerli. Personamente li trovo quasi sempre condivisibili, e niente affatto "di destra"; al contrario mi sembrano incarnare la mia idea di riformismo e di innovazione. Così che, se persone competenti si presentassero alle elezioni con queste idee, tirerei un gran sospiro di sollievo, perché infine saprei per chi votare.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda franz il 24/05/2012, 9:17

flaviomob ha scritto:Bersani è stato eletto da milioni di persone.

Appunto, ed infatti è un segretario, non un "capo".
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda franz il 24/05/2012, 9:36

Manuela ha scritto:Oggi, nell'era della globalizzazione, i partiti non sono più in grado di misurarsi con una società "liquida" e risultano essere solo macchine per l'occupazione del potere.

Intendi "i partiti tradizionali" oppure la "forma partito" in generale?
Perché nel secondo caso avremmo una Costituzione che affida un ruolo importantissimo ad una struttura che oggi non è piu' in grado di esercitare quel ruolo. In ogni caso, alle elezioni si presentano liste che sono ovviamente "partiti" (tranne alle comunali dove è sempre piu' frequente la presenza di liste civiche). Se questi partiti non sono piu' in grado, come dici, il vuoto viene riempito da altri. In primo luogo le persone (il leader carismatico) ed in secondo luogo i gruppi parlamentari, che diventano il vero luogo di elaborazione della proposta politica invece dei partiti. Tuttavia i gruppi parlamentari sono solo parzialmente rappresentativi della società (anche sul piano professionale, vedi quanti avvocati e professori) ed agiscono senza vincolo di mandato, da qui la crescita costante del fenomeno "casta" e quindi di gruppi che rappresentano o se stessi oppure un "capo" che è "padre-padrone".
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Iafran il 24/05/2012, 9:39

Manuela ha scritto:I partiti, a mio avviso, sono in crisi, perché la "forma partito", la loro struttura, i loro meccanismi interni, erano adatti ad una società statica e ad un paese diviso in blocchi. Oggi, nell'era della globalizzazione, i partiti non sono più in grado di misurarsi con una società "liquida" e risultano essere solo macchine per l'occupazione del potere.
Inevitabilmente prendono piede movimenti che si muovono agilmente e con rapidità (che, peraltro, dovranno misurarsi con le contraddizioni della gestione del potere).
Non so come procederà Montezemolo, ma immagino che non potrà ricalcare né la struttura dei vecchi partiti, né limitarsi ad essere movimento tipo 5S, ma dovrà immaginare una struttura leggera, all'americana, per intenderci, con la vocazione di governare, non di spartirsi incarichi.

Come fare per evitare che si ripropongano le storture (combine, corruzione, razzismo, odi, etc.) e la prassi (cambio di allenatori dopo 4-5 partite, sperperi, etc.) del campionato di calcio nella politica italiana?

(Le associazioni di liberi cittadini - i partiti - non dovrebbero risultare "macchine per l'occupazione del potere", né per "spartirsi incarichi")
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda ranvit il 24/05/2012, 10:24

Condivido quanto dice Manuela, con un'eccezione: è importante comunque verificare se le proposte di Italia Futura, che anch'io condivido in gran parte, saranno sostenute da personaggi di destra o di sinistra.
Insomma oggigiorno la differenza tra centrodestra e centrosinistra, a parità di proposte, è quasi impalpabile....è la loro attuazione che puo' essere differente, anche molto!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Robyn il 24/05/2012, 12:12

Manuela ha ragione non è possibile più immaginare i partiti come erano una volta.La differenza tra me e Manuela e che invece vedo la riforma dei partiti all'interno dei partiti stessi che devono essere un pò più agili rispetto ad una volta.Diverse cose sono state fatte,dall'introduzione delle mailing list,alla rete you dem,ma non è sufficente.Andrebbe introdotta la possibilità di tesserarsi via web.Ma il problema di fondo è l'organizzazione interna ai partiti che per quanto agile essa sia deve essere un'organizzazione democratica.Non è più possibile dividersi in correnti e spartirsi il potere in base alle tessere non può esserci la cooptazione,ma le responsabilità vanno assegnate secondo le capacità e secondo i meriti con metodo democratico.Inoltre anche usare la terminologia segretario di partito è superata ,ma và usata la parola leadership.Se una leadership è eletta dalla maggioranza questa leadership non potrà fare riferimento esclusivo a chi l'ha eletta ma dovrà integrare,per l'unità del partito,le richieste della minoranza.Inoltre è centrale il merito in un partito non il numero di tessere.Infatti se una delle cause del declino di una società può essere la mancanza di merito,questo declino per mancanza di merito può esserci anche per i partiti.In merito al fenomeno Grillo questo parla molto alla pancia,ma è anche un sensore delle disfunzioni dei partiti e del sistema.La classe dirigente deve cambiare costantemente per adattarsi ai cambiamenti della società.In sintesi la classe dirigente è la radiografia di un paese e se queste due cose si separano abbiamo il fenomeno Grillo.In un partito moderno devono contare le idee e il merito e non il potere.Inoltre non ho mai creduto a chi dice che la differenza fra destra e sinistra non esistono più.La sinistra sarà sempre più attenta alle fasce più deboli ciao robyn
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