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Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda flaviomob il 16/05/2012, 13:35

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... to/231372/

Lega, Bossi indagato per truffa. I figli Riccardo e Renzo per appropriazione indebita
La truffa contestata al Senatur è relativa ai rimborsi elettorali. Mentre per i due figli l'accusa è di appropriazione indebita relativa alle spese personali dei due ragazzi con i soldi del partito. Al senatore Stiffoni contestato il peculato


Il senatore Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato in concorso con l’ex tesoriere Francesco Belsito. L’iscrizione per l’ex segretario del Carroccio e ora presidente è relativa ai rimborsi elettorali incassati dalla Lega nel 2010 con il relativo rendiconto del 2011. Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche i figli del Senatur Renzo e Riccardo per appropriazione indebita, reato relativo alle spese personali che sono state sostenute per i due ragazzi con i soldi del partito. La Procura di Milano ha indagato anche il senatore Piergiorgio Stiffoni e Paolo Scala, che aveva gestito l’affare della Tanzania. Quest’ultimo risponde di riciclaggio. Per il senatore l’accusa è quella di peculato per aver utilizzato i soldi che erano sui conti della Lega a Palazzo Madama.

...


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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda Iafran il 16/05/2012, 15:27

L'Umberto del Carroccio aveva scoperto l'America (l'antimeridionalismo) e la "casta" gli ha fatto fare una bella carriera...
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda pianogrande il 16/05/2012, 20:18

Se vi ricordate, Bossi aveva detto che quelli erano soldi loro e potevano farci quello che volevano.
Altro che romaladrona!
Con i soldi dello stato (o anche delle tessere ma non dovrebbe fare molta differenza) hanno fatto quello che hanno voluto e deve anche andare bene così.
Adesso vedremo se la lega è davvero un partito diverso o se i discorsi roboanti, tonanti e altisonanti di Maroni valgono solo per i piani bassi.
Povero popolo leghista (quello che ci aveva creduto davvero).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda franz il 16/05/2012, 20:56

Il mito della "diversità" ha origini antiche ed ha lasciato dietro di se' innumerevoli disillusi.
Forse per questo c'è un senso strano di appagamento quando qualcuno si aggiunge all'elenco.
Certo che ricordando la cassa del mezzogiorno ed il terremoto dell'irpinia (e rispettive mangiatoie per decine di migliaia di miliardi di vecchie lire) da una parte e la "milano da bere" di tangentopoli dall'altra, il confronto si fa duro.
Tuttavia osservando chi paga ufficlialmente le imposte in Italia (da dove viene geograficamente il gettito) forse con quel "sono soldi nostri" il Bossi si riferiva a ben altro. E naturalmente sbagliava perché associava "sovieticamente" il suo partito al territorio ed allo Stato. Vedendo i suoi trascorsi politici ("Nei primi anni settanta ha militato, in rapida successione, nel gruppo comunista de il manifesto, nel Partito di Unità Proletaria per il comunismo, di estrema sinistra, nell'Arci e nei movimenti ambientalisti") qualcuno si stupirà, qualcuno no. E anche Maroni forse non dovrebbe sorprendere ("All'età di 16 anni, nel 1971, Roberto Maroni milita in un gruppo marxista-leninista di Varese; fino al 1979 frequenta il movimento d'estrema sinistra Democrazia Proletaria ").
Insomma, chi si meraviglia?
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda Iafran il 18/05/2012, 0:48

franz ha scritto:Certo che ricordando la cassa del mezzogiorno ed il terremoto dell'irpinia (e rispettive mangiatoie per decine di migliaia di miliardi di vecchie lire) da una parte e la "milano da bere" di tangentopoli dall'altra, il confronto si fa duro.
Tuttavia osservando chi paga ufficlialmente le imposte in Italia (da dove viene geograficamente il gettito) forse con quel "sono soldi nostri" il Bossi si riferiva a ben altro.


(Già, da dove è venuto geograficamente il reddito delle due Italia?)

Prendo spunto per riportare delle notizie storiche sui molteplici contributi del popolo meridionale all'economia del resto dell'Italia, che pare dovevano essere d'obbligo (per ragioni di compromessi e di atrocità), ma che si vogliono sottacere.

. . . .

Da Pino Aprile “Terroni”, Ed. Piemme, Milano 2010.

(Pag. 139) Ma la vera miniera furono le rimesse degli emigranti, che salvarono il bilancio dello stato: nel 1938, un’inchiesta parlamentare calcolò che, di quelle documentabili, ne erano arrivate in Italia per 450 milioni di lire all’anno, di cui 350, oltre il 70%, da meridionali. Secondo una successiva indagine, nel dopoguerra, si confermò che la cifra era quella, ma in dollari (409 milioni). Mentre le somme non documentabili (inviate per lettera o portate di persona) erano il doppio di quelle “ufficiali”. Un fiume di denaro che, nato dall’afflizione del Sud, fu drenato dalle banche del Nord.

(Pag. 141) Il professor Antonio Mastrodonato, dell’Università di Bari, in "Capitali Umani" (così si chiamano gli emigranti), calcolò a quanto corrispondesse la ricchezza acquisita dal Centro-Nord, per i 5,1 milioni di meridionali che vi si trasferirono dal 1952 al 1981. Con i dati ufficiali del costo della vita e applicando (come fece Manlio Rossi Doria) <<agli emigrati i metodi di calcolo usati nella stima degli animali da lavoro>>, ottenne che il “Capitale Umano” che il Sud cedette al Nord, in quei trent’anni, fu di 547.000 miliardi di lire, a prezzi del 1986. Rapportando allo stesso anno la somma impiegata dalla Cassa per il Mezzogiorno, nello stesso trentennio (102.800 miliardi), <<si rileva che essa è meno di un quinto della perdita subita>> dai meridionali, con l’emigrazione.

(Pag. 152) Ancora oggi si strepita sulle “migliaia di miliardi” (scarsi 140 miliardi, in euro) della Cassa per il Mezzogiorno, in 40 anni. Costituivano lo 0,5% del prodotto interno lordo. Altri conteggi spingono la cifra allo 0,7. Addirittura! È tanto? È quasi niente; fra un centicinquantesimo e un duecentesimo della ricchezza annua dell’Italia; 3,5 miliardi di euro l’anno: più o meno quanto “il gettito dell’ICI prima casa abolito dal governo Berlusconi” (La Stampa, 3 agosto 2009) … Dopo la Cassa, senza la Cassa, per interventi al Sud si spende lo 0,8: non meno, più. Significa qualcosa? Sì: solo negli ultimi anni della Casmez si è andati a vedere se quei soldi si aggiungevano davvero alle normali spese dello stato, o no. Risposta: no; con quei soldi, si facevano cose finanziate, nel resto dell’Italia, per via ordinaria… Ora statemi vicino che non sono forte con i numeri: 100-0,7= 99,3… Ora incarichiamo il tenente Colombo di scoprire dove è stato speso il 99,3% di cui non si scandalizza nessuno. Poi chiediamoci il perché dell’ineguale spartizione di pane e pesci (filoni e filetti al Nord, briciole e lische al Sud)...

. . . .

Se ci si dimentica di come è stata "fatta" l'Unità d'Italia (350-500.000 morti per rappresaglia, 81 paesi bruciati, lager per gli irriducibili e un bottino di 443 milioni di lire-oro, più beni e oro circolante, per un totale oggi di 1500 miliardi di euro) e delle discriminazioni sociali, economiche e politiche che essa ha comportato al popolo meridionale (in tutti i suoi 151 anni) si finisce per parlare solo per luoghi comuni (che lasciano il tempo che trovano), ma anche per evidenziare facili pregiudizi, analisi incomplete e per aggiungere nuova cattiveria, in una botte strapiena.
Non è questa la strada per creare una nazione di pari, una nazione "robusta".
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda franz il 18/05/2012, 8:29

Secondo me l'incapacità, conclamata, della classe dirigente meridionale, di saper costruire nel meridione un tessuto produttivo stabile e non drogato da sussidi di stato è stata la causa dell'emigrazione interna ed anche di quella verso altri paesi del mondo. L'emigrazione non è quindi una scusa del sud o una colpa del nord (o della germania, della francia, del belgio, degli stati uniti o dell'argentina). Il piu' feroce critico della cassa del mezzogiorno democristiana, per le sue ruberie e per le sue disorsioni, fu proprio il PCI degli anni 60 e 70. Sta di fatto che per tanti fattori, oggettivi ma reversibili, il reddito in Italia è distribuito in modo non omogeneo e viene prodotto piu' in alcune parti del paese che in altre. Questo è un fatto. Sulle cause si puo' discutere. Sulle responsabilità pure. Lo stato unitario (uno ed indivisibile) costuito come sappiamo non è certo il mio modello ed ha come conseguenze la situazione che vediamo. I trasferimenti sono molti di piu' di quelli citati. Basta vedere le entrate tributarie per regione e le spese per regione. Ci sono regioni del nord che incassano 100 e spendono 50 ed ovviamente ci sono regioni del sud in cui avviene il contrario. Il saldo è un trasferimento annuale stimabile tra 83 e 55 miliardi (ipotesi massima e minima) e per l'ipotesi minima ci sarebbe un trasferimento di 55 miliardi dal NORD, una decina verso il Lazio ed il resto verso il sud. Importi da finanziaria lacrime e sangue, direi. Se non si capisce questo non si capisce come la Lega abbia avuto in alcune zone del nord un cosi' grande successo, mentre al sud il successolo hanno avuto forze che hanno fatto del clientelismo il loro cavallo di battaglia (prima la DC, poi il PSI, ora il centrodestra). Di fatto non esiste solo una questione meridionae ma anche una questione settentrionale (http://it.wikipedia.org/wiki/Questione_settentrionale )
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda Iafran il 18/05/2012, 11:20

L’emigrazione (non gratuita, all'inizio, ma con una "ferocissima tassa pro-capite" per i meridionali, soggetti ad una "emigrazione per miseria" a favore dei gelatai-stagionali che emigravano in Svizzera per "ricerca di maggior fortuna"; poi, addirittura, si convenne di interdire l'emigrazione dei "sud-ici" verso il Nord e di favorire quella dei nordici al Sud, nelle aree bonificate con soldi pubblici) è stata la conseguenza dei motivi di base della casa sabauda di invadere il Sud (rimpinguare le sue casse in deficit a spese degli averi, in oro ed in beni, dai possidenti del Regno delle due Sicilie – ne ha scritto anche Friedrich Vochting "La Questione Meridionale", la cui riserva aurea rappresentava i 2/3 di quella degli stati dell'intera Penisola) e di pensare alle popolazioni meridionali come vacche, anche se denutrite, da mungere continuamente, fino al midollo osseo, o da mandare al macello nella guerra del 1915-18.

Convengo con te che
Di fatto non esiste solo una questione meridionae ma anche una questione settentrionale

e che queste continueranno ad esistere se non si analizzerà con onestà e rigore scientifico la storia italiana e non si restituirà dignità e valori alle popolazioni meridionali, derubate, umiliate e derise dai "poteri forti" che le governano tuttora e le hanno soggiogate.

Antonio Gramsci, non è da adesso che ha scritto che <<La "miseria" del Mezzogiorno era "inspiegabile" storicamente per le masse popolari del Nord, esse non capivano che l'unità non era avvenuta su una base di uguaglianza, ma come egemonia del Nord sul Mezzogiorno>> e che <<il suo incremento economico-industriale era in rapporto diretto con l'impoverimento dell'economia e dell'agricoltura meridionale.>>
Ancora non lo si vuol capire ... fa comodo alla "casta" avere dei subalterni sempre più deboli (e inconsapevoli) da sfruttare.
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda franz il 18/05/2012, 12:28

Iafran ha scritto: Convengo con te che
Di fatto non esiste solo una questione meridionae ma anche una questione settentrionale

e che queste continueranno ad esistere se non si analizzerà con onestà e rigore scientifico la storia italiana e non si restituirà dignità e valori alle popolazioni meridionali, derubate, umiliate e derise dai "poteri forti" che le governano tuttora e le hanno soggiogate.

Oltre all'analisi chiaramente bisogna cambiare strada, perché questa dello stato unitario che distribuisce risorse prelevandole da una parte del paese per spenderle in un'altra, sia pur appare inizialmente un'ottima idea ridistributiva, non funziona e dopo 100 anni che una cosa non funziona pur con mille aggiustamenti (ed anzi i differenziali aumentano invece di diminuire) si deve prendere atto che si deve cambiare radicalmente, smettendola con gli aggiustamenti.
Iafran ha scritto:Antonio Gramsci, non è da adesso che ha scritto che <<La "miseria" del Mezzogiorno era "inspiegabile" storicamente per le masse popolari del Nord, esse non capivano che l'unità non era avvenuta su una base di uguaglianza, ma come egemonia del Nord sul Mezzogiorno>> e che <<il suo incremento economico-industriale era in rapporto diretto con l'impoverimento dell'economia e dell'agricoltura meridionale.>>
Ancora non lo si vuol capire ... fa comodo alla "casta" avere dei subalterni sempre più deboli (e inconsapevoli) da sfruttare.

Appunto e se uno stato unitario si costituisce proprio grazie egemonia di una parte sull'altra, all'opposto troviamo lo stato federale, che nasce e si mantiene solo come patto (foedus) tra pari, quindi al contrario del concetto di egemonia. Concetto che Gramsci come sappiamo conosceva molto bene, tanto che circa 90 anni fa proponeva (il grassetto è mio):
Io propongo - scrive Gramsci il 12 settembre - come
titolo _L'Unita'_ che avra' un significato per gli operai e avra'
un significato piu' generale, perche' credo che, dopo la decisione
dell'esecutivo allargato sul governo operaio e contadino, noi dobbiamo
dare importanza specialmente alla questione meridionale, cioe' alla
questione in cui il problema dei rapporti fra operai e contadini si
pone non solo come problema di rapporto di classe, ma anche e specialmente
come un problema territoriale, cioe' come uno degli aspetti della questione
nazionale
. Personalmente io penso che la parola d'ordine "governo operaio
e contadino" debba essere adattata all'Italia cosi':
"Repubblica federale degli operai e dei contadini">>

Gramsci quindi individuava una questione territoriale nazionale e una soluzione federale.
Non stupisce che i fascisti, fanatici sostenitori del nazionalismo e dell'unità nazionale lo abbiano messo a tacere.
Stupisce di piu' che invece nel dopo guerra i messaggi suoi, di einaudi, di sturzo siano stati ignorati per preservare quel sistema di potere che sappiamo quali disastri ha combinato.
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda pianogrande il 19/05/2012, 16:26

Se ne va, non se ne va, resta, si alza, si siede, si appoggia, fa il giro della sedia, meglio con, meglio senza ...... bastaaa!!

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER1-1

Proporrei di smettere di parlare di questa gente che anche insultarla è fargli un favore.
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Re: Ciumbia! M'indagano l'Umberto...

Messaggioda flaviomob il 22/05/2012, 19:27

franz ha scritto:Vedendo i suoi trascorsi politici ("Nei primi anni settanta ha militato, in rapida successione, nel gruppo comunista de il manifesto, nel Partito di Unità Proletaria per il comunismo, di estrema sinistra, nell'Arci e nei movimenti ambientalisti")


Del resto il suo nome completo è UMBERTO PALMIRO BOSSI... anche se il secondo nome omette di usarlo... :lol:


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