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elezioni Grecia

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

elezioni Grecia

Messaggioda trilogy il 07/05/2012, 8:24

Grecia, crollano i partiti pro-euro Minacce di neofascisti in alcuni seggi
Nuova Democrazia in testa, segue Syriza. Pasok punito dagli elettori.
Alba d'Oro entra in Parlamento per la prima volta


MILANO- Un terremoto scuote la Grecia. Quella che esce dalle urne è l'immagine di un Paese stanco e arrabbiato per le misure di austerità. Così alle urne sono stati puniti Nuova Democrazia (centro destra), il Pasok (socialisti) e tutti quei partiti che anche per un breve periodo hanno appoggiato il governo tecnico di Lucas Papademos. E se da una parte il 40 per cento dei greci ha deciso per l'astensione, il resto ha puntato su chi si oppone ai piani imposti dalla Troika. La grande rivelazione è Syriza che, secondo le proiezioni del ministero dell'Interno, diventa il secondo partito con il 16,09 per cento dei voti. Premiato anche Alba D'Oro, di ispirazione neofascista, che arriva quasi al 7 per cento e per la prima volta entra in Parlamento con 21 seggi.

I RISULTATI E IL FUTURO - Il panorama politico è sconvolto, compromesso. Nuova Democrazia si attesta come primo partito con il 20 per cento dei voti. Il leader Samaras ha già escluso un ritorno alle elezioni e vorrebbe formare «un governo di salvezza nazionale». Della stessa opinione Evangelos Venezilos, a capo del Pasok (13 %), insieme potrebbero riuscire ad arrivare oltre i 151 seggi in Parlamento, cioè la maggioranza. Una coalizione che non includerà Syriza, che si è sempre opposto alle misure di austerity. Alexis Tsipras che guida il partito ha spiegato: «Questo voto è un messaggio a favore di una rivoluzione pacifica e avverte che la politica di austerità della Germania di Angela Merkel è stata sconfitta». Un voto, insomma, che indica una rabbia sempre più diffusa in tutto il Paese.

ALBA D'ORO E DISORDINI- È proprio con il risultato di Chrissy Avhi (Alba D'Oro), guidato da Nikolaos Michaloliakos, che si conferma una tendenza europea verso l'estremismo di destra, così come è successo in Francia con il 18 per cento ottenuto da Marine Le Pen al primo turno. Il partito vuole minare i confini della Grecia, cacciare tutti gli immigrati clandestini e reintrodurre la pena capitale per gli spacciatori. «State attenti, stiamo arrivando. Continueremo la nostra lotta dentro e fuori dal Parlamento», ha sottolineato Michaloliakos. Durante la conferenza stampa il leader del partito ha fatto cacciare i giornalisti che al suo arrivo non si sono alzati in piedi. Metodi aggressivi che sono sempre più usati. I militanti di Alba D'Oro in mattinata hanno minacciato elettori in alcuni seggi di Atene. «Sono arrivati in auto. In una quindicina hanno bloccato la strada. Poi all'interno dei seggi hanno insultato elettori e rappresentanti di sinistra». La denuncia del partito Antarsya. Due attacchi sono stati confermati dalla polizia che però ha deciso di non fornire dettagli. Tre persone sono state arrestate perché cercavano di comprare voti per Nuova Democrazia: in cambio benzina gratis.

LE REAZIONI- L'incertezza scatena diverse reazioni. La prima quella della Germania che guarda con grande apprensione al Paese. Rabbia e delusione sono evidenti sulla stampa tedesca. Bild titola che «La Grecia ha eletto il caos», aggiungendo che adesso «la paura in Europa è grande». «Per dirla chiara», commenta Bild, «adesso è del tutto incerto se il prossimo governo greco manterrà gli impegni con gli altri Paesi dell'euro». «I fascisti entrano in parlamento», titola la progressista Sueddeutsche Zeitung, mentre anche il quotidiano economico 'Handelsblatt' titola «Estremisti in parlamento ad Atene», con l'Hamburger Abendblatt che preconizza: «Adesso arriva la bancarotta di Stato?».

http://www.corriere.it/esteri/12_maggio ... 7f23.shtml
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda franz il 07/05/2012, 11:58

Borse asiatiche in ribasso sulle crescenti preoccupazioni per la crisi del debito
Europa in forte calo dopo le elezioni
Atene a picco: -7,6%. Crollano banche. Milano apre in forte calo (-2,3%). Parigi -1,57% dopo il successo di Hollande. Spread a 400

MILANO - Crollo in apertura per la Borsa di Atene, giù del 7,6%, all'indomani del risultato elettorale che ha visto la bocciatura dei due principali partiti del Paese, fautori della politica di austerità voluta dall'Unione europea, e la salita della sinistra radicale e dei neo-nazisti. Nei primi scambi gli indici peggiorano rispetto all'apertura e vanno a picco soprattutto le banche, con National Bank of Greece a -18% , Efg Eurobank a -19% e Alpha Bank a -21%.

PROFONDO ROSSO - In profondo rosso un po' tutte le borse europee. L'indice principale Ftse Mib ha aperto in calo del 2,27% a 13,597 punti, mentre il Ftse Italia All-Share segna -1,95%. Apertura in rosso per Parigi dopo il successo elettorale del socialista Francois Hollande. L'indice principale Cac40 ha aperto in ribasso dell'1,57%. Negativi anche gli altri indici europei, sui cui pesa soprattutto il risultato del voto in Grecia. La peggiore Francoforte, che ha aperto in ribasso dello 0,7% e ha accelerato a -2,2%. Madrid -1,56%. Deciso ribasso, con cali oltre il 2%, anche per le principali Borse asiatiche, sulle crescenti preoccupazioni per la crisi del debito. Gli investitori guardano con timore al periodo di incertezza che potrebbe ora aprirsi in Europa dopo che i risultati elettorali di ieri hanno riacceso le preoccupazioni sulla tenuta delle politiche di rigore.

TITOLI DI STATO - Cresce la tensione sul mercato dei titoli di stato, con lo spread Btp/Bund intorno a 400 punti, mentre sono in forte calo le banche. L'euro, sceso questa mattina sotto quota 1,30 dollari per la prima volta dal 25 gennaio, tratta a 1,3007 (1,3109 venerdì) e 103,83 yen (104,7). Dollaro/yen a 79,84 (80,20). Il petrolio cede l'1,32% a 97,19 dollari al barile.

IL VOTO - Molti i timori per la stabilità dell'eurozona che vacilla. Le urne bocciato le misure di austerity dell'eurozona. Ad Atene il blocco dei partiti artefici dell'austerity non riesce ad assicurarsi la maggioranza in parlamento, un risultato che fa riemergere lo scenario di un'uscita del paese dall'euro e di un nuovo inasprimento delle tensioni finanziarie all'interno dell'area. In Francia come atteso la presidenza va al socialista Francois Hollande, ma il mercato sembra già attendere il neo eletto al varco delle prime iniziative concrete dopo una campagna elettorale in cui l'accento è stato posto sulla necessità di rimettere al centro del dibattito la crescita e di diluire l'indirizzo rigorista di derivazione tedesca attualmente prevalente nella zona euro.

Redazione online 7 maggio 2012 | 10:17 www.corriere.it
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda trilogy il 07/05/2012, 14:36

Grecia: Prodi, rattristato ma non stupito da voto
Data : 07/05/2012 @ 13:08
Fonte : MF Dow Jones

"Sono molto rattristato ma per nulla stupito dal voto greco. Quando a un Paese vengono imposti sacrifici dopo che il governo ne ha fatte di tutti i colori sui bilanci, o vengono date prospettive o il Paese si ribella. C'e' la perdita di speranza di una Grecia in cui la politica non riesce a proporre qualcosa di positivo. Ô la paura che domina. Con 50 mld subito, secondo me anche 30", si poteva risolvere la questione greca e "si poteva evitare che la tragedia si estendesse a tutto il Continente".

Lo ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi a margine della presentazione del saggio "Economia oltre la crisi. Riflessioni sul liberalismo sociale", scritto da Alberto Quadrio Curzio.

Passando poi ad analizzare l'esito delle elezioni francesi, Prodi ha spiegato che "con la vittoria di Hollande si puo' sperare in una maggiore collaborazione in ambito europeo. Bisogna dare al mercato il messaggio che c'e' un cane grosso europeo che difende l'euro e i bond, che c'e' solidarieta' tra i Paesi. La Francia deve tornare a fare la Francia. Non e' una questione di destra o sinistra, ma del carattere del presidente precedente (Nicolas Sarkozy, ndr) che, nei suoi pre-vertici con la Merkel, faceva arrabbiare gli altri 25 Paesi e poi nel vertice faceva sempre il perdente. Francia e Germania non sono piu' uguali. Se non ci sara' un riassestamento sara' molto difficile andare avanti".

"Siamo all'esproprio dei governi", ha concluso Prodi. "La sovranita' e' stata tolta anche alla Gran Bretagna, i cui segni meno non sono diversi dalla media europea. Ma non e' colpa dell'euro. Il grado di liberta' si sta restringendo in Europa, meno negli Usa e in Cina, che sono cani grossi. In un mondo che si e' globalizzato o ci riuniamo e creiamo una massa, o non andiamo avanti, o l'Europa si mette insieme o non ce la fa. E questo e' anche il tema di sopravvivenza dell'industria italiana. Quello che non capisce la Germania e' che i sacrifici per la Grecia tornano indietro moltiplicati. Quello che colpisce e' la mancanza di visione del futuro, cosa che e' la piu' pericolosa per la nostra democrazia". alb/gfn
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda Iafran il 07/05/2012, 16:45

trilogy ha scritto:"... Quando a un Paese vengono imposti sacrifici dopo che il governo ne ha fatte di tutti i colori sui bilanci, o vengono date prospettive o il Paese si ribella. C'e' la perdita di speranza di una Grecia in cui la politica non riesce a proporre qualcosa di positivo ..." Lo ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi

Come estranei ci aspetteremmo che la vecchia classe politica greca si dovrebbe fare carico del danno che ha provocato, e (come primo provvedimento) dovrebbe ridursi considerevolmente stipendi e privilegi (la nuova classe politica greca non dovrebbe essere da meno, se ha a cuore le sorti della sua popolazione).
Come italiani, dai nuovi che si propongono a governare l'Italia, non dovremmo aspettarci questo (oltre ad una riduzione drastica del numero dei parlamentari)?
E, i "vecchi" della casta?
Dovrebbero scomparire dallo scenario che hanno occupato finora (nazionale, regionale, provinciale, comunale), se si vuole dare il segno del vero rinnovamento politico.
A B1 e B2 (e ai loro rispettivi "cucuzzari") tanti calci (veri) sul loro lato B.
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda Iafran il 09/05/2012, 9:50

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... si/223361/

Monti: “Vittime crisi? Devono far riflettere chi l’ha causata, non chi vuole risolverla”

. . . .
Una bella denuncia (per chi ha orecchie)!
Se fosse il Presidente del Consiglio della Grecia tutti, in Europa, concorderemo con Monti a richiamare la classe politica greca a fare il mea culpa e a solidarizzare bene con i cittadini, condividendo i sacrifici che stanno facendo (riducendosi al minimo tutti i loro stipendi e privilegi).
Siamo in Italia e dovrebbe essere chiaro a "quelli della casta" (in special modo) ciò che i cittadini si attendono per affrontare con spirito costruttivo (e ottimistico) la crisi nazionale.
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io non c'ero, se c'ero dormivo

Messaggioda franz il 09/05/2012, 13:23

Iafran ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/08/monti-suicidi-dovrebbero-riflettere-provocato-crisi/223361/

Monti: “Vittime crisi? Devono far riflettere chi l’ha causata, non chi vuole risolverla”

. . . .
Una bella denuncia (per chi ha orecchie)!

Dovrebbe riflettere prima di tutto chi oggi è contro il governo Monti.
In prima linea quelli che prima ne facevano parte, come la Lega.
In seconda battuta, visto che la crisi ha origini lontane (come minimo 15-20 anni) anche chi era nei governi precedenti.
Sostanzialmente l'alternanza non ci ha salvato, anzi dobbiamo dire che pur con responsabilità ben diverse (il cd ha il 70% delle responsabilità dal 94 ad oggi) nessuno puo' dirsi esente e dire "io non c'ero, se c'ero dormivo". Meriti e demeriti sono diversamente distribuiti ma nessuno è esente da colpe.
Poi naturalmente oggi il fatto che ci si renda conto che un governo come quello di MM va sostenuto, anche per limitare i danni di un eccessivo rigore, è importante. Se fosse anche accompagnato da una ammissione di responsabiltà passate, ancora meglio.
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda trilogy il 10/05/2012, 14:05

Bloomberg Global Poll: Grecia fuori dall´euro entro un anno per il 57% del campione

Nei prossimi mesi i membri di Eurolandia scenderanno a 16. È quanto si evince da una ricerca condotta da Bloomberg Global Poll su un campione di 1.253 tra investitori, analisti e trader. Secondo il 57% degli intervistati entro un anno assisteremo all´uscita di Atene dalla moneta unica. A gennaio solo l´11% aveva predetto un restringimento di Eurolandia.
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Re: elezioni Grecia

Messaggioda Iafran il 11/05/2012, 19:01

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... si/223361/

Monti: “Vittime crisi? Devono far riflettere chi l’ha causata, non chi vuole risolverla”

. . . .
Una bella denuncia (per chi ha orecchie)!

Poi naturalmente oggi il fatto che ci si renda conto che un governo come quello di MM va sostenuto, anche per limitare i danni di un eccessivo rigore, è importante. Se fosse anche accompagnato da una ammissione di responsabiltà passate, ancora meglio.

Se quelli che sono in parlamento (ed i collegati esterni) si tirano fuori da ogni responsabilità (oggi, per radio, ho sentito uno del PdL che non aveva gradito "la recente uscita del professore Monti") i cittadini sanno che il loro contributo farà aumentare solo sprechi e ruberie (forse non oggi, sicuramente domani): è come se ognuno portasse la sua piccola quota d'acqua per riempire una botte alla cui base attingono, ben nascosti, tanti rubinetti aperti (naturalmente quelli posti "dalla casta") che defluiscono in serbatoi privati-personali.
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Atene verso l'uscita dall'euro?

Messaggioda franz il 12/05/2012, 17:38

DOPO IL VOTO. Il Paese ellenico rischia di perdere anche l'euro
Grecia, anche Venizelos rimette il mandato
Fallisce il tentativo di formare un governo di unità nazionale. Atene verso il ritorno alle urne, sabato le ultime consultazioni


MILANO - Anche il venerdì non ha portato consiglio allaGrecia. L'ex ministro, e leader del partito socialista, Evangelos Venizelos non è riuscito a trovare l'accordo con gli altri politici per formare una nuova coalizione e ad Atene, ora, resta un solo passaggio prima del ritorno al voto. Venizelos è infatti il terzo incaricato di formare un nuovo governo nel giro della settimana successiva al voto, e il terzo a fallire. Sabato restituirà al presidente della Repubblica Karolos Papoulias il mandato, e questi tenterà un ultimo accordo con i leader di tutti i partiti (dalle urne è emerso che Nuova Democrazia è il primo con il 20 per cento dei voti, troppo pochi per sperare di governare con la stabilità che l'Europa richiede) ma lo scetticismo cresce. Venizelos si è raccomandato ai colleghi: «Spero che durante i negoziati con Papoulias tutti si dimostrino più maturi e responsabili»

AUSTERITÀ AGO DELLA BILANCIA - L'ostacolo principale si chiama Syriza, ed è palesemente contrario alle misure di austerità cui Atene è costretta dopo il prestito da 240 miliardi di euro dall'estero. Syriza, guidata da Alexis Tsipras, è arrivata al 16.8% dei voti e ora rifiuta di unirsi a qualsiasi coalizione filo europeista: «Non è Syriza a opporsi - ha ribadito Tsipras, che ha sua volta aveva tentato un mandato esplorativo - ma il popolo greco, che si è già espresso con il voto. Nessun governo ha il diritto di implementare il piano di austerità».

CROLLO IN BORSA - La Borsa risente di queste schermaglie, e venerdì ha chiuso con un calo (il quarto in cinque giorni) del 4.52% che ha preceduto il fallimento di Venizelos. In realtà il primo ministro incaricato aveva annunciato di aver trovato un accordo con i Democratici di sinistra (Fotis Kouvelis) e con la Nuova Democrazia di Samaras, ma ancora una volta l'ago della bilancia si è dimostrato il partito di Tsipras, dato che Kouvelis ha ribadito di non poter entrare in un governo senza Syriza, che sarebbe la favorita - secondo i sondaggi - in caso di ritorno alle urne. Secondo l'agenzia di rating Fitch le probabili nuove elezioni «o la formazione di un governo che non voglia attenersi ai programmi dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale aumenterebbero il rischio di veder la Grecia lasciare l'Eurozona».

Redazione Online11 maggio 2012 | 22:39
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«Scegliamo fra euro e dracma»

Messaggioda franz il 16/06/2012, 9:35

ATENE AL VOTO
«Scegliamo fra euro e dracma»
Ultimo appello agli elettori greci

Domenica il Paese ritorna alle urne, l'Europa promette incentivi

ATENE - Carrefour se ne va. I manager della catena di supermercati francesi considerano il Paese troppo rischioso. Meglio vendere la quota al socio locale (per 220 milioni di euro) e concentrarsi su altri mercati. Comunque votino i greci domenica, Atene fa paura agli investitori stranieri. Anche se adesso l'Unione Europea sembra promettere di dare una mano al vincitore delle elezioni. Esisterebbe un piano - racconta il quotidiano Financial Times - per ammorbidire le misure d'austerità, una riduzione dei tassi d'interesse sui miliardi di euro da restituire e una dilazione nei pagamenti dei debiti.

Il pacchetto-premio - spiega una fonte da Bruxelles - è pensato a immagine e somiglianza della figura solenne e seriosa di Antonis Samaras, il leader conservatore di Nuova Democrazia che i sondaggi (gli ultimi resi pubblici risalgono a due settimane fa) danno al primo posto. «Se dovesse diventare primo ministro, esigerebbero da lui l'impegno a rispettare il Memorandum e poi lo aiuterebbero: ecco che cosa possiamo offrire per rendere la vita dei greci un po' meno difficile». Il Memorandum è l'intesa sui tagli e le misure economiche concordata con la troika (Unione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale) che Alexis Tsipras, capo della sinistra radicale Syriza e principale avversario di Samaras, considera già carta straccia.

Il sostegno di Bruxelles a Samaras è meno plateale di quello pubblicato in prima pagina dall'edizione per la Germania sempre del Financial Times . Che in un editoriale in tedesco e greco invita a scegliere Nuova Democrazia: «Cari greci, votate con coraggio per le riforme invece che con rabbia contro i necessari e dolorosi cambiamenti strutturali. Il vostro Paese riuscirà a restare nell'euro solo con partiti che accettino le condizioni dei creditori internazionali. Rifiutate la demagogia di Tsipras». L'intervento è stato criticato e respinto da tutti i politici, anche dal portavoce di Nuova Democrazia: «Siamo un popolo orgoglioso. Non accettiamo ordini da nessuno».
Nel comizio finale in piazza Syntagma, davanti al Parlamento, Samaras ripete di «voler uscire dalla crisi non dall'euro». Presenta il voto come una scelta tra la moneta unica e la dracma: «Il ritorno al passato ci farebbe arretrare di cinquant'anni, domenica decidiamo il futuro dei nostri figli».

Anche lui promette di voler rinegoziare il Memorandum, un'ipotesi respinta da Michael Spindelegger, ministro degli Esteri austriaco, che considera l'accordo intoccabile. Il voto di domenica è stato trasformato in un referendum sull'euro, quella consultazione che l'allora premier socialista George Papandreou aveva proposto a novembre dello scorso anno. «E' stato Nicolas Sarkozy (all'epoca presidente francese, ndr ) a bloccare il progetto - spiega in un colloquio con la stampa estera - forse perché la mia idea gli ha sottratto la ribalta al vertice Ue di Cannes. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, mi aveva assicurato di essere d'accordo».
Un mese fa nessuno dei partiti è riuscito a ottenere la maggioranza di 151 deputati e le trattative dopo il voto non hanno portato alla nascita di un esecutivo di coalizione. Anche questa volta è improbabile che il vincitore possa governare da solo. I socialisti del Pasok continuano a crollare nei sondaggi e il leader Evangelos Venizelos ha già proclamato di essere disponibile a un «governo di salvezza nazionale». Nuova Democrazia e Pasok, che alternandosi hanno dominato la politica greca per 38 anni, potrebbero trovare un'intesa con Sinistra Democratica, fondato dall'avvocato Fotis Kouvelis e da altri fuoriusciti di Syriza.

Davide Frattini 16 giugno 2012 | 8:19 www.corriere.it


Info: il sistema elettorale greco http://it.wikipedia.org/wiki/Politica_della_Grecia
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