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Ichino: non ha senso dividersi in rigoristi e sviluppisti

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Re: Ichino: non ha senso dividersi in rigoristi e sviluppisti

Messaggioda franz il 01/05/2012, 11:50

Robyn ha scritto:Franz Ma non si può diminuire le uscite mantenendo inalterate le entrate e la differenza buttarla sul debito pubblico.I risparmi di spesa vanno riallocati nella diminuzione delle tasse in modo da poter provocare crescita e gettito.Solo una parte del gettito dovuto alla crescita và gradatamente a ridurre il debito.Inoltre il taglio selettivo della spesa permette una più facile lotta all'evasione perche se diminuisce la spesa diminuiscono le tasse.Quello che è importante è avere una direzione chiara.La crescita inoltre crea più lavoro e quindi ci sono più contributi all'Inps che alla fin fine servono ad asili nido,assegni familiari,edilizia etc ciao robyn

Non si puo' ma la Svezia fa proprio cosi'.
In primo luogo l'abbattimento del debito pubblico ci viene imposto dal fiscal compat. ogni anno 1/20 della differenza tra l'attuale 120% e l'obiettivo del 60% del PIL. Significa che quel 60% di troppo, va diminuito di un ventesimo per volta, quindi 3% all'anno. Crediamo veramente di cavarcela scommettendo per 20 anni su una crescita ininterrota del PIL del 3% annuo? Noi possiamo anche crederci ma Bruxelles ed i mercati no. In secondo luogo se abbattiamo il debito, scende anche l'onere degli interessi ()oggi circa 80 miliardi) e quindi diminuire il debito è un modo per dimunire le spese e quindi le tasse.

Prodi fece sostanzialmene cosi' tra il 1996 ed il 1998 (usando i fondi delle privatizzazioni). Comunque sono d'accordo che una parte delle maggiori entrate debba poter andare anche a riduzione delle aliquote (quindi una parte per abbattere debito ed interessi ed una parte per diminuire le imposte) ma il succo è che un paese torna a crescere se si libera di due pesi immensi: 1) un debito enorme, 2) una spesa pubblica troppo elevata (superiore a quella tedesca e tra un po' forse anche a quella svedese) e di tipo non produttivo (clientelismo e corruzione).
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Re: Ichino: non ha senso dividersi in rigoristi e sviluppisti

Messaggioda Robyn il 02/05/2012, 18:35

Dai tagli selettivi della spesa si ricavano circa 290mld.Di questi 48 vanno a ridurre il debito ogni anno.Le eventuali dismissioni potrebbero dimezzare questa cifra,ma bisogna pensare bene cosa vendere,perche 400mld di dismissioni significa sostanzialmente che lo stato diventa meno ricco.Ma magari si possono vendere cose inutili ciao robyn
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Re: Ichino: non ha senso dividersi in rigoristi e sviluppisti

Messaggioda franz il 02/05/2012, 20:20

Robyn ha scritto:Dai tagli selettivi della spesa si ricavano circa 290mld.Di questi 48 vanno a ridurre il debito ogni anno.Le eventuali dismissioni potrebbero dimezzare questa cifra,ma bisogna pensare bene cosa vendere,perche 400mld di dismissioni significa sostanzialmente che lo stato diventa meno ricco.Ma magari si possono vendere cose inutili ciao robyn

Caro Robyn, non so da dove ricavi questi 290 miliardi di tagli alla spesa (fonte, per favore) ... sono una cifra enorme!
Probabilmente è la cifra in "tot" anni, perché se fosse ogni anno nel giro di 3 anni non esiste piu' lo stato! Imploso.
Eppure i 48 milardi che citi sono ogni anno. Quindi attendo le fonti.
Qui si arrabattano per 4 miliardi e tu ne indichi addirittura 290? Come, dove e quando!
Sulla ricchezza dello stato bisogna bel capire cose si vende. Se sono beni che non generano reddito ma solo spese, megllo vendere, ammesso che qualucno voglia comprare perché pensa di essere piu bravo a ricavarci qualcosa. E se generalno reddito ma i privati possono generare redditi piu' alti, anche qui meglio vendere. Quindi a parte beni legati a monopoli naturali, meglio vendere oppure affittare a prezzo di mercato.
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