Ecco, i soliti i..oti

[franz]

Tutti qui lo abbiamo fatto,quindi perchè giochicchiare con le parole ?

Tutti? Negativo! Almeno due non lo hanno fatto ed anzi hanno loro si' che hanno giochicchiato con battute infantili che suonano come collateralismo mascherato dal sorrisino.
E c'è chi ha giochicchiato con parziali giustificazioni sul "sacrosanto diritto alla contestazione" che non c'entra una beata fava con il thread. Qui il problema italiano non è che ci sono troppo pochi contestatori ma che sono pochi quelli in grado di andate oltre l'esibizione del puro dissenso (che in alcuni casi viene caricata di violenza) e di avanzare proposte concrete (e non velleitarie). Non che non ci siano ma quei pochi non contestano: si rimboccano le maniche per far procedere le loro proposte. Di loro si parla poco, anche perché la stampa dà piu' spazio a chi tira uova.

[Stefano'62]

Ma chi sarebbero i due che non lo hanno fatto ?
Luca lo ha fatto e io ho quotato TUTTO,mi pare sufficiente senza mettersi a ridire tutto daccapo.
Un conto è dare un giudizio,altro è ravanarci sopra tutto il giorno,io ho anche altro da fare.
Comunque fa più indignare la cialtroneria di finti tecnici molto sopravvalutati che ci danneggiano tutti quanti,che un paio di intemperanze che alla fine non hanno fatto male a nessuno.
Questione di pesi e di misure.

[franz]

Ma chi sarebbero i due che non lo hanno fatto ?

Basta rileggere bene il thread. Non è intervenuto solo matthelm, luca tu ed io
Poi ognuno si indigna per quello che vuole.

[matthelm]

Nessuno qui li ha giustificati.
Ma una cosa è esecrare il metodo (violento),altro è mettere il dubbio il sacrosanto diritto alla contestazione.

Tu li stai giustificando. O pensi che "contestazione violenta" sia solo l'accoltellamento.
Non giocare con le parole e parla chiaro.

[soloo42001]

Non giocare con le parole e parla chiaro.

C'e` chi gioca al "collateralismo", IPOTESI ammessa da certi accusatori, ma NON CONCESSA dagli accusati, perche` cosi` non e`.

Ma c'e` anche chi gioca alla drammatizzazione e alla demonizzazione.
Tipicamente questo secondo gruppo tollera apertamente chi da fuoco ai campi rom e chi pesta i barboni da due decenni.
Ma poi si indigna se un paio di disoccupati lanciano un po' di uova marce.
Gente che usa mettere sullo stesso piano repubblichini e partigiani considerandoli entrambi "violenti".

Chi fa piu` MALE all'a societa` italiana, lo decidono i lettori alla luce degli eventi e degli esiti di questi ultimi 20 anni.

Ciao.

soloo42001

[Stefano'62]

Io non gioco,sono chiarissimo,e ci sono tanti modi legittimi di contestare senza ricorrere alla violenza.
E ci sono anche tanti modi per speculare e arrivare a conclusioni forzate,vedo.
Il lupo perde il pelo.....

[Iafran]

In questo forum, più di una volta, si sono avute discussioni sulle modalità di dissenso e di contestazione delle linee governative (anche quelle del "presidente bunga bunga" erano definibili così ) da parte di studenti, cittadini, estremisti. Il malcontento c'è (a ragione, da parte mia) ... e le forme di protesta possono essere diverse (anche non esplicitate). Dobbiamo dire continuamente come la pensiamo sulle "intemperanze" dei contestatori ... per verificare se qualcosa (in noi) è cambiato?
Non dovrebbe essere il caso. Penso, infatti, che meditare sulle forme "violenti" di dissenso alle cosiddette "proposte politiche" (della casta) non sia tanto un compito della base quanto di coloro che sarebbero deputati ad ascoltare (in tempo) la voce dei cittadini e a portare i bisogni di questi ultimi ad essere discussi nelle aule parlamentari.

[soloo42001]

Dobbiamo dire continuamente come la pensiamo sulle "intemperanze" dei contestatori ... per verificare se qualcosa (in noi) è cambiato?

E certo.
Lo scopo e` delegittimare le ragioni della protesta.

Protesti in modo "violento"?
Allora per me non esisti, e non esistono neanche le ragioni per cui protesti.


Badate che questa forma di delegittimazione e` duplice.

1. delegittima il contestatore in base a "una misurazione del grado di violenza" molto soggettivo; per molti "liberisti de' noantri" e` sufficiente scendere in piazza per considerare la protesta "una forzatura antidemocratica della volonta` della maggioranza silente"
2. delegittimato il contestatore si passa alla delegittimazione delle ragioni della protesta dal dibattito pubblico: se sono le ragioni di un violento allora per forza di cose sono "non ragioni"

E` un giochetto sottile.
Volto impedire il corretto funzionamento del terzo principio della dinamica in politica.
Ad ogni azione segue una reazione uguale e contraria.
A forza di giochetti retorici, vogliono poter compiere azioni politicamente "inique", senza dover subire la legittima reazione dei danneggiati.

Ciao.


soloo42001

[franz]

Dobbiamo dire continuamente come la pensiamo sulle "intemperanze" dei contestatori ... per verificare se qualcosa (in noi) è cambiato?
Non dovrebbe essere il caso.

Certo, non dovrebbe essere il caso, in un contesto normale. Ma come vedi, cosi' come i soliti su citati "i..oti" ribadiscono la loro esistenza, e trovano anche un certa pur ridotta accondiscendenza e compatimento (come ai tempi dei "compagni che sbagliano") così è giusto che noi si ribadisca ogni volta che una contestazione violenta tendente ad impedire all'altro di parlare (quindi un attentato ad una libertà democratica) non ha alcuna giustificazione. Proprio perché invece c'è chi si sforza di trovarne qualcuna. In democrazia occorre reagire ad ogni attentato alla libertà di espressione, che sia quella di Fornero o che sia quella di chiunque altro.

[Iafran]

In democrazia occorre reagire ad ogni attentato alla libertà di espressione, che sia quella di Fornero o che sia quella di chiunque altro.

Concordo.
Attenzione, però, che i furbacchioni (per la propensione all'indignazione immediata) potrebbero "denunciare attentati" alle libertà o alle persone (belpietro, lettieri, forse alfano, etc.) nelle circostanze più inverosimili ... per raccogliere simpatie e consensi: "il presidente bunga bunga" non per niente si è guadagnato democraticamente questo appellativo e ... alla luce del sole.