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Caso Englaro

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Caso Englaro

Messaggioda Robyn il 15/11/2008, 20:38

Cari amici,
La decisione della cassazione sul caso Eluana non è discutibile sul piano legale.Infatti la costituzione recita che "nessuno può essere sottoposto a trattamento sanitario se non per disposizione di legge".E discutibile invece sul piano delle convinzioni personali o meglio sul piano etico-religioso.Infatti la decisione della cassazione apre la strada all'eutanasia attiva per cui urge una legge che regolamenti il fine vita.Questa vicenda s'inserisce anche sul piano del superamento della disione laici-cattolici o meglio tra cattolici laici e cattolici non laici.Il punto vero del superamento delle divisioni stà nella laicità positiva o giusta laicità.In termini laici significa fare delle leggi con dei limiti in senso cattolico dare a dio quel che è di dio dare a cesare quel che è di cesare.Non credo che la chiesa sia contraria ai diritti civili per le coppie gay ,ma non intende riconoscerle come unione o famiglia o con dei figli,per cui la strada più percorribile è quella di alcune modifiche al diritto comune in cui si riconoscono i diritti civili essenziali più l'eredità per le coppie gay,e qualche diritto per le coppie etero per evitare di indebolire quello che è il modello sociale di riferimento che è la famiglia.Dato che questi sono temi che agitano ed interrogano molto la coscienza una volta fatta la legge sul fine vita,la modifica di alcune norme del diritto comune per le coppie etero e non,fatta una leggera modica alla legge sullinterruzione volontaria di gravidanza,banche del sangue etc non se ne parla più,scende cioè il silenzio perpetuo,nel futuro programma del PD non ci sarà più nessun riferimento ai temi eticamente sensibili o alle coppie etero e non .Si tratterà da quel momento di dedicarsi unicamente alle famiglie povere,alle famiglie medie ai lavoratori ai pensionati,alle fasce deboli in generale.Legiferando sulle materie eticamente sensibili etc si rendono quindi più tranquilli i credenti Robyn
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Paolo65 il 17/11/2008, 9:54

Neppure la sentenza della Cassazione ha messo la parola fine al caso Englaro ed alle vicissitudini del povero papà della ragazza.

Adesso sta lottando perchè una struttura pubblica del paese accolga la ragazza,manco fosse un'appestata, per il suo ultimo passaggio terreno.

Friuli,Lombardia e Toscana hanno detto no; il Piemonte timorosamente muove passi verso il papà della ragazza.

Spesso ci sono stati scontri durissimi,a parole, nel sito e nel paese sulla laicità dello Stato; oggi il silenzio è assordante e sia i partiti ,sia i giornali ed in primo luogo le istituzioni dimostrano chiaramente che sono poco interessati alla laicità.

Quando ci si scontra sulla laicità il motivo è solo politico strumentale per attaccare la Chiesa o l'avversario politico.

Di fronte ad una sentenza della Cassazione, uno Stato laico basato sul diritto, si adopera perchè essa venga fatta rispettare.

Quando nemmeno Regioni in mano al CS si oppongono o non vengono in soccorso all'espletamento della sentenza, si dimostra la strumentalità delle polemiche sulla laicità dello Stato.

Anche i giornali di fatto raccontano solo gli eventi senza che nessuno prenda posizione per denunciare che in uno Stato laico e di diritto, quella sentenza deve essere fatta rispettare.

Come hanno spiegato bene i legali della ragazza, nemmeno ci si può nascondere dietro l'obiezione di coscienza, in quanto la legge lo prevede per altri casi non per questo.

Inoltre, da tempo sono del parere che nessun dipendente dello Stato può esercitare il diritto di obiezione, in quanto tutti paghiamo le tasse perchè lo Stato fornisca dei servizi, e non esiste che uno al quale diamo dei soldi nostri possa opporsi per coscienza.

Questo può accadere nel pivato, non pagato dai cittadini,non nelle strutture publiche.

Concludo: guardando in casa nostra il PD ha qualcosa da dire politicamente sulla vicenda, oppure non può dire nulla per non innescare la polemica con l'ala cattolica?

Dove starebbe il riformismo di cui si riempie tanto la bocca il PD?

Non basta neppure una sentenza di Cassazione per gridare a piena voce che in uno Stato di diritto e laico, le strutture dello Stato devono assoggettarsi alla sentenza e non trattare Eluana come una reietta?

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Re: Caso Englaro

Messaggioda Robyn il 17/11/2008, 12:00

Sono d'accordo con te che la laicità è sempre stata utilizzata storicamente da entrambi le parti in modo strumentale per attaccare l'una o l'altra parte.E un vizio storico duro a morire.Per quel che riguarda l'obiezione di coscienza questa è invece fondamentale perche non si può costringere una persona a fare cose che non vuole fare Ciao Robyn
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Paolo65 il 17/11/2008, 12:34

Caro Robyn, l'obiezione di coscienza ha dei limiti imposti dalla legge e comunque non dovrebbe riguardare i pubblici dipendenti, che come tali sono pagati da tutti i cittadini, anche dalla famiglia Englaro.

La legge, da quanto risulta, limita l'obiezione all'aborto ed alla leva militare.Se non ci fossero i limiti della legge, ognuno potrebbe fare obiezione di coscienza su ciò che vuole, in base alla sua coscienza,facendo cadere la società nel caos.

A mio modesto parere, i responsabili delle strutture pubbliche ed il personale medico che non dessero seguito alla sentenza della Cassazione,dovrebbero essere perseguiti penalmente in quanto non fornirebbero un servizio per cui sono pagati dalla comunità.

Nel privato, dove non ci sono soldi pubblici, il discorso è diverso in quanto l'esercizio della coscienza non è pagata dai cittadini.

Uno Stato laico e di diritto, dopo aver messo i paletti dalla legge, deve eseguire la sentenza della magistratura, non boicottarla.

Vedrai che la famiglia andrà all'estero, e questo sarà l'ennesimo schiaffo che riceveremo dagli altri paesi,ma dopo non ricominciamo a discutere di laicità,specie il PD che si definisce laico e riformista.

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Re: Caso Englaro

Messaggioda lucameni il 17/11/2008, 14:37

Lo dico come cattolico: non riesco a comprendere l'accanimento delle gerarchie vaticane (e relativi politici appecoronati) su questo caso, ove peraltro non riesco a vedere "eutanasia" di sorta.
Mi sbaglio.
Forse, ma ben venga una sana laicità alla De Gasperi (cattolico).
Per ora si è visto solo un ateismo alla Odifreddi e uno speculare ed inaccettabile confessionalismo (il tutto condito da situazioni risibili come il family day sponsorizzato da divorziati, separati e cornificanti).
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Robyn il 17/11/2008, 16:27

Caro Paolo a questo punto dovrebbe essere così anche nel pubblico,perche anche nel pubblico c'è chi se la sente e chi no di praticare l'interruzione volontaria di gravidanza.L'obiezione come giustamente dici non è universale ma riguarda alcune cose.Per quando riguarda il servizio di leva l'obiezione ha perso significato,perche la leva è ormai facoltativa.In merito al caso Eluana,che rimane come i tanti un caso complesso non si sà con certezza se la stessa abbia dato disposizioni circa il suo fine vita ed per questo che è necessaria una legge che regoli il fine vita.L'accanimento terapeutico è sbagliato quanto l'eutanasia ,perche se nell'eutanasia decidono terzi e non l'interessato,l'accanimento dal canto suo si configura come la pretesa della medicina di mantenere in vita a tutti costi un malato terminale.Nel fine vita in cui c'è l'assenso a non ricevere delle terapie si pensa di decidere della propria vita,ma non è così.Può succedere che si rimanga in vita o che si muoia.Quindi la cosa non è determinata ,non si contraddice il principio secondo il quale non si può decidere della propria vita.Nell'accettazione delle terapie c'è la convinzione di rimanere in vita ma non è così.Si puo rimanere in vita o si può morire ,la cosa non è cioè determinata,quindi anche qui non si contraddice il principio secondo il quale nessuno può decidere della propria vita.Invece si configura come eutanasia quel gesto che permette ad altri di decidere della tua vita senza il consenso informato.Mi chiedo come si faceva un tempo che non c'erano tutte queste apparecchiature,com'era concepita la morte naturale,.Comunque sia nessuno può decidere della propria vita,altri non possono decidere della tua vita,altri non possono decidere della loro vita ,noi non possiamo decidere della vita degli altri Ciao Robyn
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Robyn il 18/11/2008, 12:33

Comunque nel caso che,con il consenso informato,si verifichi la fine della vita di una persona ,ci dev'essere l'accompagnamento dolce verso la fine della vita,con anestesia idratazione etc.Il superamento della divisione tra laici non cattolici e laici cattolici c'è ma non è una passegiata.Bisognerà continuare a confrontarsi con lealtà e serenità Ciao Robyn
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Paolo65 il 18/11/2008, 13:26

Caro Robyn, in uno Stato di diritto a cosa servono le sentenze della Cassazione se poi non vengono eseguite?

I tuoi dubbi e quelli di molti altri sulla vicenda Eluana, se ella avrebbe dato il consenso,hanno trovato un risposta nei termini previsti in uno Stato di diritto: la sentenza definitiva della Cassazione.

Se neppure quella serve, allora ritorniamo allao stato di natura, dove il papà di Eluana non avrebbe chiesto alcun nulla osta e avrebbe già fatto quello che riteneva giusto per lui e sua figlia.

Il punto dolente di questa vicenda,sotto l'aspetto sociale e della convivenza di una comunità,è che non si rispettano neppure le sentenze di un'istituzione preposta a questo.

So di vivere in Italia e non negli USA o GB,ma poi alla prossima volta che si discute di laicità delle istituzioni, ricordiamoci di quello che è accaduto in questi giorni.

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Re: Caso Englaro

Messaggioda Robyn il 19/11/2008, 11:23

Spesso nelle democrazie,ed è il caso della,GB esistono consuetidini che non sono regolate per legge ma che hanno valore di legge.Quindi nel caso dell'Italia queste andranno regolate.L'obezione di coscienza è sacrosanta nel pubblico e nel privato e può trovare estensioni Robyn
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Re: Caso Englaro

Messaggioda Paolo65 il 19/11/2008, 14:03

Possono andare bene tutti i ragionamenti, poi per coerenza spero di non sertire parlare a sproposito sullo Stato di diritto e sulla laicità dello Stato e delle sue istituzioni.

La vicenda della povera Englaro dimostra in pieno che non abbiamo a cuore nè l'uno nè l'altro, e che spesso(mi riferisco in generale)si accusano le gerarchie vaticane e altri di gruppi di potere, di illecite pressioni per "cattolicizzare" e rendere succube lo Stato.

Il caso Englaro dimostra con chiarezza che non è colpa del Vaticano o di altri gruppi di potere se lo Stato è confessionale e se ha poco riguardo al diritto; sono le istituzioni, i partiti ed anche un nutrito numero di cittadini che non lo è ,o meglio, orienta la propria laicità ed il suo senso del diritto in modo soggettivo.

Quando in uno Stato non si eseguono le sentenze della Cassazione o della Corte Costituzionale,anzi altre istituzioni si mettono di traverso, ed i cittadini ritengono che il soggettivismo debba prevalere,non si possono che allargare le braccia.

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