La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

La sberla di Prodi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

La sberla di Prodi

Messaggioda flaviomob il 17/04/2012, 22:25

Prodi molla una bella sberla a Bersani

Romano Prodi molla una bella sberla a Bersani (e a Casini e Alfano) sul tema della riforma elettorale. Secondo Prodi, la bozza a cui i tre dell'Abc starebbero lavorando farebbe segnare un clamoroso ritorno alla prima repubblica e segnerebbe in qualche modo la morte del bipolarismo. Prodi ha pubblicato su questo tema un intervento sul suo sito. Eccolo.

L’ondata degli scandali ha fatto scomparire dalle prime pagine dei giornali il problema della riforma elettorale.
Prima che esso ritorni e il dibattito entri in una fase operativa, è opportuno fare alcune telegrafiche osservazioni sui principi generali a cui una utile legge si deve attenere.
Anche se nelle bozze presentate la confusione regna ancora sovrana, l’accordo tra i partiti sembra prevedere un sostanziale ritorno al proporzionale, con alcune variazioni marginali sul tema (quale ad esempio una indefinita soglia di sbarramento di cui non è stata nemmeno precisata l’altezza).
L’indicazione del premier è una delle altre proposte che non servirà a nulla perché, inserita nel sistema proporzionale, non può servire a nulla.
L’accordo tra i partiti sulla bozza presentata era abbastanza prevedibile, perché in questo modo la loro forza viene protetta.
E la scelta sul governo viene rinviata a dopo le elezioni, in modo da tener conto il meno possibile della volontà degli elettori.
Ritorna quindi la prospettiva dell’ingovernabilità della prima repubblica, resa ancora più probabile dalla moltiplicazione e dall’ulteriore frammentazione dei partiti stessi.
Nell’esaminare queste proposte e nel leggere le mille sparse dichiarazioni della maggioranza degli esponenti politici, il vero nemico pare essere il bipolarismo, cioè proprio il metodo elettorale che meglio conferisce stabilità ai sistemi democratici.
Come se i problemi recenti dell’Italia fossero dovuti al bipolarismo e non al mancato compimento del bipolarismo stesso.
Proprio perché si voleva completare il bipolarismo la proposta referendaria era stata sostenuta da una volontà popolare imponente e spontanea.
Di questo non sembra si voglia tener conto. In questo modo si finirà con il pagare un prezzo ancora più grande di quello che si è pagato in passato.


di Claudio Cerasa

http://www.ilfoglio.it/cerazade/2415


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: La sberla di Prodi

Messaggioda Iafran il 17/04/2012, 23:04

flaviomob ha scritto:Secondo Prodi, la bozza a cui i tre dell'Abc starebbero lavorando farebbe segnare un clamoroso ritorno alla prima repubblica e segnerebbe in qualche modo la morte del bipolarismo.

Il Professore ci ricorda che tutto quello che può decidere questa "casta politica" è finalizzato solo alla perpetuazione della sua esistenza ... a danno degli "straccioni", anche di quelli che credono nella democrazia.
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: La sberla di Prodi

Messaggioda franz il 18/04/2012, 8:15

Non sono del tutto convinto sul potere salvifico del maggioritario e che il proporzionale rappresenti tutto il male possibile.
E non mi pare che, a parte i due anni del primo e indimenticabile governo prodi, la cosiddetta seconda repubblica, abbia dimostato di essere migliore della prima. Sarà una coincidenza ma da quegli anni l'Italia ha smesso di crescere, non sono state fatte le riforme necessarie, si è arrivato in questi mesi ad un semi-comissariamento sotto il governo Monti per evitare un disastro nei conti pubblici. Questo perché a mio avviso un maggioritario si fonda sulla presenza di due poli maturi, moderati e omogenei. Tutto il contrario delle coalizioni disomogene, rissose, dedite a periodiche "verifiche di governo" e veti incrociati che abbiamo visto a partire dal 1994. E non sono mancate le crisi di governo e le elezioni anticipate. Non credo che tutto il demerito vada all'incompletezza del sistema maggioritario.

Anzi la causa maggiore è da ricercarsi nella classe politica, oggi giunta ai minimi storici di credibilità ed alla mancanza di omogeneità dei poli. Da una parte una destra che cercava di unire (negli intenti) la destra sociale corporativa (AN) con la destra dello stato minimo (FI) e quella del protezionismo colbertista del Nord (Lega). La risultante, come in fisica, di queste forze divergenti è stata "zero" ed il sistema politico del centro destra si è bloccato, dedicandosi solo alle leggi ad personam del Capo. Dall'altra parte il tentativo unire una sinistra composita, che spazia dalla socieldemocrazia, al laburismo, con alcune frange piu' dure che ancora fanno riferimento al comunismo, ad un centro popolare cattolico e qualche traccia di liberal-democratico. Il tutto poi connotato da divergenze nette sui temi della laicità. Anche qui la risultante è stata minima e l'immobilismo ha prevalso, perché è chiaro che non si puo' tenere insieme mastella, dini, binetti e due partiti comunisti.

Non è un problema di legge elettorale, a mio avviso perché queste forze cosi' diverse esistono nel paese e se vengono votate è giusto che siedano in parlamento. Non credo che sia auspicable un meccanismo che spazzi via rappresenzanza, almeno per come la penso io. E per questo ritengo che il sistema proporzionale, senza alcun sbarramento, sia il piu' democratico possibile.

Il problema riguarda eslusivamente la formazione del Governo, che è un potere (esecutivo) ben diverso dal Parlamento (legislativo) ma in Italia il primo dipende dal secondo (perché cosi' dice la Costituzione) per cui per tentare di rendere stabili i governi si è tentato di rendere stabili i parlamenti, tramite leggi elettorali maggioritarie e con sbarramenti vari.

Qui è stato l'errore e ritengo che sia piu' giusto arrivare ad un cambio di paradigma. Il popolo elegge contestualmente ma con schede elettorali diverse parlamento e governo (quindi è il popolo che dà la fiducia) e quindi il governo non dipende piu' dai salti della quaglia parlamentari. Si tratta tra l'altro di realizzare una maggiore indipendneza tra i due poteri e quindi di una riforma che andrebbe nella direzione di una maggiore separazione dei poteri http://it.wikipedia.org/wiki/Separazione_dei_poteri
In questa situazione non c'è piu alcun motivo che il parlamento sia di tipo maggioritario con sbarramento ma puo' adottare un proporzionale puro, che è il massimo della democrazia e della rappresentanza. Il governo invece, solo lui, sarebbe eletto su base maggioritaria. E qui ci sono varie ipotesi di studio.

Il tutto, visto che comporterebbe un cambiamento profondo della Costituzione, dovrebbe essere sottoposto a votazione popolare. E qui ritengo giusto, con Prodi, che se il popolo come ricordato ha votato nel 1993 la fine del proporzionale, sempre il popolo debba essere coinvolto per ogni radicale modifica del sistema di elezione e governo della cosa pubblica.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: La sberla di Prodi

Messaggioda Robyn il 29/04/2012, 15:53

La riforma non prevede neanche la possibilità di scegliere i candidati.Invece servirebbe il doppio turno con primarie di collegio per i candidati.I candidati da scegliere devono essere capaci e non coinvolti in fatti giudiziari devono avere un'etica,essere al servizio del paese,devono slegati da lobbyes e ostili al populismo.Inoltre servirebbe una scuola di alta formazione per la formazione della classe dirigente.Della classe dirigente non si può fare di tutta l'erba un fascio ma una parte è assolutamente da non riconfermare per il bene del paese e della democrazia ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11311
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52


Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti

cron