Tracollo dei passeggeri in settembre
"Sì" condizionato alla privatizzazione. La compagnia di bandiera dovrebbe restituire allo Stato 300 milioni
Il calo registrato nel periodo più acuto della crisi della compagnia aerea
Crollo dei passeggeri a settembre -28,3%. Nei primi nove mesi dell'anno calo del 19,1%
Alitalia, la Ue dice no al prestito
Privatizzazione sotto esame
ROMA - Dati ancora in calo, con un picco negativo a settembre, per i passeggeri di Alitalia. Una notizia che arriva mentre da Bruxelles arriva un sì condizionato al piano di privatizzazione e un no al prestito-ponte da 300 milioni di euro versato nelle casse della compagnia di bandiera dal governo Prodi lo scorso aprile ed in seguito trasformato in capitale netto della società aerea dal governo Berlusconi con un secondo decreto. Sarebbero queste le decisioni che la Commissione europea si accingerebbe a prendere e che dovrebbero essere rese note entro metà novembre.
La scelte della Ue. Secondo fonti dell'esecutivo europeo vicine al dossier Alitalia, i servizi del commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, non avrebbero riscontrato nel piano di privatizzazione elementi di per sè in contrasto con la normativa comunitaria. Ma, sulla scia di quanto deciso di recente per la privatizzazione della compagnia aerea Olympic, il via libera di Bruxelles sarebbe condizionato al rispetto degli impegni presi, a partire da quelli sul fronte della cessione degli asset.
Due le richieste già da tempo avanzate dalla Commissione Ue: gli asset in questione dovranno essere venduti a prezzo di mercato e tra la vecchia e la nuova Alitalia ci dovrà essere effettiva discontinuità.
Per quanto riguarda il prestito ponte sembrerebbe scontata oramai la bocciatura. Per i servizi del commissario Tajani il versamento di quella cifra sarebbe un aiuto di Stato illegale, incompatibile con le regole europee sulla concorrenza, visto che nell'erogare i milioni non sarebbero state rispettate le condizioni di mercato. A questo punto, il rimborso sarebbe inevitabile. Resta da capire se a carico della società commissariata da Augusto Fantozzi o della Cai di Roberto Colaninno.
Meno passeggeri. Secondo i dati dell'associazione europea delle compagnie aeree, Aea, a settembre il calo è stato del 28,3%, dopo una flessione del 21,4% a agosto. Settembre è il mese del picco della crisi della compagnia aerea: le stesse agenzie di viaggio sconsigliavano alla propria clientela l'acquisto dei biglietti, per via della durissima trattativa tra la Cai e i sindacati.
In termini di traffico, considerato il rapporto tra ricavi per passeggero a chilometro, il calo a settembre (rispetto allo stesso mese dello scorso anno) è del 25%. Mentre la capacità di posti offerti per chilometro, sotto la scure del "piano di sopravvivenza" per ridurre i costi, si è ridotta del 17,6%.
Lo scorso agosto, rispetto a agosto 2007, il calo del traffico si era attestato al -8,5%. Nei primi 9 mesi dell'anno (gennaio-settembre), rispetto allo stesso periodo del 2007, ad una riduzione del numero dei passeggeri del 19,1% corrisponde un calo in termini di traffico del 18,4% ed in termine di capacità del 12,8%.
Settore in crisi. A parte la crisi di Alitalia, l'intero settore dà segnali di sofferenza. Secondo il segretario generale dell'Aea i dati sono "i più deboli in 25 anni, e con le maggiori economie ancora in una fase di passaggio verso la recessione non è possibile attendersi un recupero nell'immediato futuro" Negli ultimi anni sono stati vissuti altri momemti difficile, ricorda l'Aea, "dopo l'11 settembre, o gli effetti della Sars e della Guerra del Golfo" ma "oggi assistiamo alla prima perdita di traffico passeggeri dall'inizio degli anni '80 che sia attribuile essenzialmente a fattori economici".
( 22 ottobre 2008)
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