Apro qui una discussione che intendo e voglio lontana dai temi delle malversazioni (antiche e moderne) di cui si parla ora.
Il tema è: un finanziamento pubblico è giusto o sbagliato?
Occorre che in qualche modo, visto il ruolo che la Costituzione affida ai partiti, essi ricevano un finanziamento dalla collettività e che proprio per questo poi si adeguino a normative di controllo molto piu' strette di una normale associazione?
Oppure devono finanziarsi in modo autonomo, in modo che i piu' ricchi finanziano di piu' i loro partiti ed i piu' poveri si arrangiano?
Io sono per la prima soluzione, che non esclude su base volontaria, la seconda.
Nel sondaggio propongo alcune varianti ma voi potete aggiungere le vostre proposte.