Contro la scelta dei 30.000 palermitani che hanno votato alle primarie vinte da Fabrizio Ferrandelli, di fronte alla possibilità che il giovane ex IDV possa vincere al primo turno, arriva la candidatura di Luoluca Orlando.
Orlando, per una disputa personale oggi contrappone la sua candidatura proprio per non consentire la vincita all’insubordinato Ferrandelli che aveva rifiutato i suoi dictat, questo, costi quel che costi.
- Ansa il 26 febbraio 2012. I giornalisti gli avevano chiesto cosa avrebbe fatto in caso di vittoria alle primarie di Fabrizio Ferrandelli. - “Io sono sempre candidato”.
In tempi non sospetti avevamo pubblicato un articolo dal titolo “Muoia Sansone con tutti i Filistei” proprio prevedendo quello che sarebbe successo ed evidenziando l’incoerenza dell’ex sindaco di Palermo. Una di queste è palesata in un video recentissimo che gira nei social network dove Orlando dice: “Come lo devo dire in aramaico? Non mi candiderò mai più a sindaco di Palermo”. In questo video parla anche della sua candidatura di fatto alle primarie accanto alla parlamentare europea Rita Borsellino. E’ suo lo slogan, “votate il sindaco BorsOrlando”. Orlando ha però perso le primarie, ma non accettando la sconfitta e contraddicendo se stesso, ora si candida al primo turno vanificando lo sforzo unitario del centrosinistra.
Palermo è una città difficile con grandi condizionamenti dove il centrosinistra raramente riesce a vincere, ma dopo lo sfascio evidentissimo provocato dal centrodestra, l’impresa di portare aria nuova a Palazzo delle Aquile pareva possibile. Oggi di fatto la scelta di Orlando rischia di riconsegnare la città ai fautori del dissesto. Erano dunque vere le segnalazioni pervenuteci d’incontri tra “i grandi vecchi”: Orlando (idv), Vizzini (ex pdl), Musotto (mpa) per decidere le sorti di Palermo? Chi è nei fatti il vero alleato del centrodestra?
Avevamo la palla di vetro quando abbiamo previsto quello che oggi accade? No, chi vive a Palermo e chi da tempo conosce cose e persone, leggendo tra le righe di dichiarazioni e comportamenti antecedenti alle primarie, poteva già capire.
Riepiloghiamo
– Quando alcuni candidati alla sindacatura erano già in piena campagna elettorale, tra questi Ferrandelli, Orlando si proponeva quale candidato fuori dalle primarie chiedendo ai partiti di non disputale per sostenere lui. L’impresa non gli riuscì, e probabilmente le statistiche che lo vedevano al terzo posto dietro Ferrandelli e la Borsellino lo convinsero a desistere.
- Iniziarono così i contatti con i candidati alle primarie ai quali Orlando offriva il suo ritiro in cambio, di……. ?? Non ci è dato a sapere, di certo c’è solo che Ferrandelli ha risposto: “no grazie”, e che dopo l’accordo con la Borsellino, qualora avesse vinto, il vicesindaco sarebbe stato il delfino orlandiano Giambrone.
Nel caso in cui la Borsellino non avesse abbandonato il parlamento europeo, Giambrone sarebbe stato di fatto il vero sindaco di Palermo, ma è arrivata la vincita di Ferrandelli a rompere le uova nel paniere.
Proseguiamo.
- Parte quindi la campagna d’attacco politico al probabile vincitore con l’accostamento, sempre smentito dal protagonista, con il presidente della regione siciliana Lombardo.
Nonostante l’appoggio alla Borsellino, Orlando non ha però mai abbandonato l’idea di candidarsi al primo turno.
- Il 12 Novembre 2011 dalla segreteria del pd: “Mi auguro che dietro il comportamento dei dipietristi siciliani non ci sia il tentativo di far saltare o addirittura fallire le primarie”.
L’operazione anti primarie da parte di Orlando è quindi continuata, prima per farle saltare, dopo per delegittimarle. Le denunzie di brogli antecedenti allo svolgimento delle consultazioni la dice lunga, perchè oggi risultano propedeutiche a giustificare la sua candidatura.
L’ex sindaco di Palermo non è nuovo a tali comportamenti, infatti tutte le volte che ha perso ha sempre denunziato brogli:
- lunedì 14 maggio 2007 21.58 Sicilia: amministrative, Orlando chiede annullamento votazioni
- lunedì 04.01.2010 ore 11.59, La Repubblica: Palermo, Cammarata vince, Orlando contesta: "Ci sono stati brogli"
Intanto Ferrandelli, che ricordiamo alle primarie non aveva l’appoggio di nessun partito, ora da vincitore ha quello del PD, di SEL e della quarta alle primarie Antonella Monastra con le associazioni che l’appoggiano. Non poteva essere che così, visto che l’accordo firmato da tutti i partecipanti alla competizione e dai partiti prevedeva che il vincitore sarebbe stato appoggiato da tutta la coalizione, perdenti inclusi. Regola di democrazia purtroppo lontana all’operato dell’IDV Palermitana e soprattutto del suo leader Leoluca Orlando. Per la stima che abbiamo nutrito per Di Pietro ci rammarichiamo per un suo mancato interveto per scongiurare la perdita di un’intera città. La scelta prevaricatrice nei confronti del popolo delle primarie trasforma oggi “BorsOrlando”, come si era autodefinito un mese fa, in “bossOrlando” come definito dagl’indignati cittadini palermitani comunque unici sconfitti. Si, perché in caso di disfatta l’ex sindaco che dopo le altre due precedenti sconfitte aveva abbandonato Palermo dicendo che i palermitani non lo meritavano, potrà ripetere la litania tornarsene tranquillamente nella poltrona della camera.
Il testo di un brano del repertorio della storica folk-singer palermitana Rosa Balistreri scritto dal poeta Ignazio Buttitta recitava:
“N’arrubbaru lu suli, lu suli, Arristammu a lu scuru, chi scuru Sicilia chianci ”.
http://www.radio100passi.net/radio/inde ... i%E2%80%9D