
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 54723.html
Roma, 28 mar. - (Adnkronos) - ''Uilm proclama a livello nazionale 4 ore di sciopero generale di tutta categoria perche' il governo tuttora ci deve altrettante risposte rispetto a: la modifica dell'articolo 18 per la parte relativa ai licenziamenti economici; la risoluzione del problema sospeso dei lavoratori 'esodati'; la decontribuzione degli aumenti contrattuali e dei premi di produzione; l'insostenibile pressione fiscale''. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, lo afferma in occasione della riunione della Direzione nazionale.
''Per quanto concerne la specificita' del primo punto siamo consapevoli che l'azione per condizionare i passaggi del Disegno di Legge sulla Riforma del mercato del Lavoro sara' articolato e prolungato -aggiunge Plaombella-. In tal senso, non escludiamo ulteriori manifestazioni ed azioni di lotta, oltre a quella enunciata oggi, perche' ci prefiggiamo di ottenere un risultato utile per i lavoratori prima dell'avvento della stagione estiva''.
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“Esodati” e ricongiunzioni onerose, sciopero unitario il 13 aprile
TAG: antonio mastrapasqua, cgil, cisl, elsa fornero, esodati, giorgio napolitano, inps, pensioni, sciopero, ugl, uil
ROMA – La questione “esodati” si fa incandescente: tutte le organizzazioni sindacali si sono date appuntamento il 13 aprile a Roma per uno sciopero unitario. Lo stato di agitazione è stato indetto per costringere il governo a varare misure di protezione per una platea di 350 mila lavoratori sospesi nella terra di nessuno dei senza stipendio e senza pensione. Una situazione che riguarda un numero enorme di persone, di cui già definire l’entità è un’impresa.
Comunque un esercito, considerando che è di 22 milioni il totale dei trattamenti pensionistici (considerate le pensioni doppie) per 17 milioni di titolari di un assegno previdenziale: gli esodati rappresenterebbero un 2% che concentrato nel breve volgere di qualche mese è una cifra rilevantissima. Ai sindacati non bastano le rassicurazioni differite nel tempo: vogliono che la riforma Fornero non si applichi a loro o quantomeno preveda un’uscita controllata e tutelata. Tiene banco anche la questione delle ricongiunzioni onerose. Parliamo della possibilità di riunire tutte i cespiti contributivi dentro un’unica cassa previdenziale: ottenere il ricongiungimento spesso vuol dire sborsare somme che i sindacati giudicano inique e penalizzanti.