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Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda franz il 22/03/2012, 13:55

flaviomob ha scritto:Ma stiamo dando i numeri? Certo che le aziende in difficoltà economica possono intervenire riducendo la manodopera, ma il licenziamento è un'altra cosa. Ci sono strumenti come la cassa integrazione che preserva il posto di lavoro e garantisce un sussidio ai lavoratori: l'ingiustizia è che non sia estesa a tutti i lavoratori...

Ok, quindi c'è o non c'è, lo strumento?
Ovvio che ora non c'è per tutti (perché la CIG e la CGS sono a disposizione solo di alcune tipologie aziendali e taglio occupazionale) ma anche ovvio che la CIG non è lo strumento adatto per tutte le situazioni. Puo' esserlo solo se esiste una crisi temporanea o una necessità di ristrutturare e vuoi (e puoi) mantenere il posto di quei lavoratori. Questo copre al massimo il 10-15% delle possibilità. Il 85-90% è dato dalla dinamica classica per cui uno viene licenziato e dopo un tot di tempo con un sussidio (vero) di disoccupazione ed eventuale riqualificazione professionale, viene assunto da un'altra azienda. Anzi il sussidio di disoccupazione, se universale, può coprendere al suo interno la funzione di CIG, volendo.

Ma non esiste solo la difficoltà economica temporanea. Prendiamo la Kodak. Finita l'era delle pellicole, la sua crisi ormai è definitiva, se non si ricicla per tempo in altre attività (per cui servirà ben altro personale e skill).

Poi che ci siano anche altre cause alla crisi italiana è noto ma il mercato del lavoro va riformato, tutto. Questo è noto, così come è noto chi si oppone da decenni. Ma molti mali italiani (per esempio il precariato ed il sommerso) nascono proprio dalle distorsioni del nostro mercato del lavoro.
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda franz il 22/03/2012, 14:09

Manuela ha scritto:Quanto al PD, ieri sera a Porta a Porta Bersani mi ha creato una imbarazzante sensazione di déjà vu... poi ho realizzato che si stava comportando come Bertinotti col governo Prodi: sostiene il governo (quindi fa parte della maggioranza), ma parla come se fosse all'opposizione. E' l'immagine plastica di una classe dirigente che non è in grado di assumersi nessuna responsabiltà: che, complessivamente, ha fatto guasti enormi ed è stata incapace di mettervi rimedio; che è stata costretta ad affidarsi ad un governo che rimedi come può a questi guasti; che, ancora incapace di assumersi responsabilità, non riesce né a far propri i provvedimenti del governo (come sarebbe ovvio per chi fa parte della maggioranza), né a votar loro contro, facendo cadere il governo.
Uno spettacolo davvero poco edificante, che fa ritenere molto improbabile che questo paese possa salvarsi.

Anche io ho avuto l'impressione di grande imbarazzo, di pesce fuor d'acqua, perché sa che dovrebbe dire SI ma è costretto a dover dire NO. A differenza di un ben piu' giovane Blair che ha saputo predere decisioni nette e coraggiose, dimostrando leadership e capacità a livello internazionale. Notevole anche la gaffe fatta con Angeletti, quando Bersani ha cercato di evidenziare come "targate PD" le cose buone della riforma e il sindacalista gli ha fatto capire che era poco corretto prendersi tutti meriti e che anche gli altri avevano fatto il loro lavoro per arrivare all'accordo attuale.

Bersani mi è parso assai in difficoltà, per rinfrancato per certi sondaggi.
Forse non realizza (ma lo farà a breve) che pur essendo decisamente contrari alle riforme sulle pensioni e all'imu, gli italiani appoggiano Monti, in modo crescente, e sono convinti che ce la farà. E anche se sono contrari all'art 18, credo che continieranno ad appoggiare chi fa questa riforma, finalmente.

Negli italiani appare uno strano comportamento. Del tipo "Sono contrario alla riforma A (perché penso che sia contraria al mio interesse) ma sostengo chi la fa - e sperio ci riesca - perché è l'unico modo di uscire dal guano in cui ci siamo cacciati.
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda Stefano'62 il 22/03/2012, 14:35

franz ha scritto:Chi lavora nel terzo, quarto e sesto mondo, non è un subumano che non ha diritto di lavorare.

Incompleto......
ha tutti i diritti di lavorare "con le piene tutele che si devono ad un essere umano".
Quindi occorre un sistema che impedisca alle aziende di approfittarsene e schiavizzarlo nel nome del profitto mascherato da libertà di scelta.
Altrimenti avrebbe ragione quel pedofilo che si difendeva dicendo che scoparsi le bambine (indonesiane) in cambio di 10 euro al mese era un atto di carità cristiana.

Bisogna agire al rialzo dei diritti,non al ribasso.

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Agganciare il destino dei dirigenti a quello dell'azienda :
a) se imbarca acqua si licenzia (prima) chi ha dato gli ordini sbagliati,non la truppa (dopo) che ha obbedito.

In effetti mi pare che in FIAT abbiano fatto così. Prima hanno mandato via Romiti, cambiandolo con Marchionne.

Non mi risulta che Romiti stia nella stessa miseria di quelli che ha rovinato,e nemmeno che abbia restituito qualcosa da restistribuire agli stessi poveracci.
Ultima modifica di Stefano'62 il 22/03/2012, 14:38, modificato 2 volte in totale.
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda Stefano'62 il 22/03/2012, 14:37

Cancellalo
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda pianogrande il 22/03/2012, 16:31

A prescindere da come la vedo io (che così non va bene e che ha ragione Bersani), il fatto che la casta non tocchi i suoi e cioè i dipendenti pubblici mi sembra un gesto di estrema debolezza.
Sempre a prescindere da quanto sopra, mi sarebbe piaciuto assistere alle reazioni che sarebbero state di tutt'altra natura.
Altro che Vietnam parlamentare!
Mi dispiace perché Monti è l'alternativa a Berlusconi e la sua banda ma la dicitura forte con i deboli, adesso se la merita a pieno titolo e lo prego di estenderla a mio nome alla durissima Fornero.
Ve li immaginate gli stenografi parlamentari che guadagnano più di Obama e Napolitano e Giulio Cesare e Lawrence d'Arabia messi assieme?
Mi viene tristemente da sorridere.
Non è tuto oro quello che luccica (neanche le lacrime).
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda flaviomob il 22/03/2012, 19:02

I dipendenti pubblici devono essere trattati come tutti gli altri.

L'articolo 18 si applica alle aziende che vengono sanzionate da un giudice, non a tutte le aziende che per problemi economici licenziano o utilizzano altri strumenti per ridurre la forza lavoro. Ergo, se un'azienda licenzia per motivi economici e viene sanzionata, significa che questi motivi non esistono. E allora perché uno deve comunque perdere il posto di lavoro? Si intervenga invece sulla qualità e sulla produttività dei posti di lavoro.

Comunque il "tutti d'accordo" mi pare, come al solito, uno dei tanti "desiderata" di alcuni.

I metalmeccanici di tutte le sigle stanno già organizzando scioperi spontanei.

Bonanni ora è contrario (forse dopo che ha letto le note della CEI):
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 32166.html


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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda Robyn il 22/03/2012, 19:55

Per il gmo non può esserci il reintegro ma solo l'indennità perchè si ripropone la precarietà in ingresso.Quello che si può fare è mettere un filtro sindacale per il gmo,la selezione su basi di equità sociale,la ricollocazione.Inoltre no alla monetizzazione in azienda.Il tentavo di conciliazione obbligatorio non c'è più perchè non serviva a nulla.Diciamo che dobbiamo lasciare perdere di fare riferimento alla Germania e fare la regolazione italiana che poi è simile a quella
francese ciao robyn
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda pianogrande il 22/03/2012, 20:31

Stavolta, Bersani ha avuto il fiuto e le palle.
Ha capito che così non poteva andare e lo ha detto a chiare lettere.
Adesso pare che il PD non si spacchi affatto anzi si compatti su questa faccenda.
Inoltre, chi si era sbilanciato troppo comincia a ripensarci.
Questo Pier Luigi comincia ad avere l'aria di quel leader che ci mancava.
Mi illudo?
Intanto, è bello cominciare a credere in qualcuno.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda matthelm il 22/03/2012, 20:39

Vediamo prima come finisce e poi diremo se Bersani ha avuto le palle.
Secondo me quì ce le lascia se Monti... stringe.
Questa è un'occasione unica per dimostrarsi leader di un partito riformista o di sinistra e basta.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Riforma del lavoro. Tutti d'accordo tranne la CGIL

Messaggioda franz il 22/03/2012, 22:30

pianogrande ha scritto:Stavolta, Bersani ha avuto il fiuto e le palle.
Ha capito che così non poteva andare e lo ha detto a chiare lettere.
Adesso pare che il PD non si spacchi affatto anzi si compatti su questa faccenda.
Inoltre, chi si era sbilanciato troppo comincia a ripensarci.
Questo Pier Luigi comincia ad avere l'aria di quel leader che ci mancava.
Mi illudo?
Intanto, è bello cominciare a credere in qualcuno.

Se è per quello anche Bossi, a stare ad una agenzia rilanciata dal TG3, sarebbe contrario.
Ha la palle anche lui? :lol: O solo il suo è populismo?
Ma, no! Si sa che la Lega aveva altre carattesitiche di "durezza" da quelle parti. ;)

Vedremo quello che farà il Parlamento (dove i numeri li sappiamo).
Se è per evitare abusi, si possono inserire norme anti-abusi.
Ma non si puo' lasciare l'art 18 come è adesso.
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