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Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda pianogrande il 07/03/2012, 22:42

Ormai è chiarissimo che, più che di destra e di sinistra si debba parlare di sopra e sotto.
Chi sta sopra, di destra o di sinistra, sguazza nell'abbondanza a cura e spese di chi sta sotto.

Un po' di considerazione per tutti e un po' di equilibrio delle opportunità di riuscita nella vita sono indispensabili ma le caste tengono durissimo.

In ogni caso, meglio un onesto (e magari anche corretto) di destra che un ladro di sinistra (sperando che comincino a pensarla così in molti).

Gli elettori di destra si renderanno conto sempre più di quale masnada di predoni abbiano protetto ipnotizzati dalla lotta alla sinistra.

Il rischio che la cosa si ripeta a squadre invertite è altissimo, se non cambia niente nella attuale classe politica.

Cominciamo a orientarci ad una lotta tra sopra e sotto.
Una distinzione che è evidentissima e che non ha l'aria di poter essere superata come quella tra destra e sinistra.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda franz il 07/03/2012, 23:14

flaviomob ha scritto:Che cosa ha cambiato Monti?
Le liberalizzazioni sono state un fiasco. Ha aumentato l'IVA. Ha alzato l'età pensionabile anche per lavori pesantissimi (e non è equo). Imposta sugli immobili back again. Sicuramente ha rassicurato i mercati, ma fino a quando? Le grandi riforme non si sono viste. Bersani fece molto di più.

Confondi la storia con la cronaca.
Monti c'è da 100 giorni o poco piu' ed ha fatto quello che nessuno è riuscito per ora a fare.
Che poi quello che ha fatto non ti piaccia non lo dubito.
Ma per per ora gli italiani apprezzano al 60%.
E dopo le batoste date è tantissimo.
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda flaviomob il 07/03/2012, 23:41

Ok. Le liberalizzazioni in che cosa hanno consistito? Quanto costa la benzina oggi?
I patrimoni non sono stati toccati. L'economia reale sì e il PIL calerà. Bene la lotta all'evasione. Bene il contributivo. Ma un governo con una maggioranza "politica" potrebbe fare di più, senza la zavorra del PDL.


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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda franz il 08/03/2012, 8:36

La benzina è aumentata ovunque in europa.
Anche le case sono patrimoni.
Con le prossime elezioni, spero con una legge elettorale diversa, vedremo quale maggioranza politica emergerà.
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda flaviomob il 08/03/2012, 13:31

http://www.sondaggibidimedia.com/2012/0 ... ca-la.html

Pare che un "partito dei tecnici" sottrarrebbe all'UDC metà dei suoi elettori. Un dato molto vicino a quello di FLI.


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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda franz il 08/03/2012, 14:12

flaviomob ha scritto:http://www.sondaggibidimedia.com/2012/03/sondaggio-ipr-per-la-repubblica-la.html

Pare che un "partito dei tecnici" sottrarrebbe all'UDC metà dei suoi elettori. Un dato molto vicino a quello di FLI.

Non mi sorprende. Piu' si va verso gli estremi (DX e SX) e meno un governo serio è credibile e apprezzato. ;)
Come minimo gli estremi non ci perdono (SEL, La Destra, Verdi, Fed Sin), anzi in certi casi ci guadaganano (Lega).
Anche piccoli partiti come i radicali avrebbero tutto da perdere (il 75% del già loro scarso elettorato) ed i socialisti (50%).
Da notare che proporzionalmente IDV perderebbe quasi il 29% del suo elettorato, piu' di PdL (22.7) e PD (21.4).
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda gabriele il 08/03/2012, 16:56

pianogrande ha scritto:Ormai è chiarissimo che, più che di destra e di sinistra si debba parlare di sopra e sotto.
Chi sta sopra, di destra o di sinistra, sguazza nell'abbondanza a cura e spese di chi sta sotto.

Un po' di considerazione per tutti e un po' di equilibrio delle opportunità di riuscita nella vita sono indispensabili ma le caste tengono durissimo.

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Una distinzione che è evidentissima e che non ha l'aria di poter essere superata come quella tra destra e sinistra.


Ottima riflessione.

Ormai la politica come la conoscevamo non esiste più. Il mondo si è depolarizzato con la fine della guerra fredda e il crollo dell'Unione Sovietica e quello che emerge sempre di più è un cittadino che pretende risposte più che ideologie.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda flaviomob il 08/03/2012, 18:16

In ogni caso, meglio un onesto (e magari anche corretto) di destra che un ladro di sinistra.


Questa frase deriva da una percezione diffusa nella società, oggi: fa il paio con la massima di Mao, che recita "non mi interessa se il gatto è bianco o nero, basta che catturi il topo".

Io non sono del tutto d'accordo, non per la dicotomia destra-sinistra, ma perché non si può accettare qualsiasi progetto politico in funzione dell'onestà personale, o del "topo" che si desidera ingabbiare.
Per fare un esempio estremo: il primo decennio del fascismo vide una lotta radicale alla mafia siciliana, che fu costretta in massa a trasferirsi oltreoceano (con le conseguenze che sappiamo). Le modalità di questo risultato, però, furono in parte legate alla possibilità che la dittatura aveva di incriminare e incarcerare eventuali "sospettati" senza alcun obbligo di fornire prove, nella più totale discrezionalità e al di fuori, inutile aggiungerlo, di ogni parvenza di stato di diritto.
Un altro esempio paradossale può essere quello di un dittatore onesto (o di un seguace di un'ideologia totalitaria) da contrapporre a un politico democratico ma corrotto.
E poi che cosa ce ne facciamo di un "onesto" di destra (ad esempio, mi verrebbe da dire Fini o Tosi) se poi questi tollera che nella sua parte politica ci siano pratiche diffuse di illegalità, di malaffare, di "rapporti gelatinosi"?
Io penso che, invece, dobbiamo rivendicare il nostro diritto di scegliere la parte politica che preferiamo con la garanzia di essere rappresentati da una persona pulita, onesta e perbene, che non scenda a compromessi neppure con la propria parte politica. Per questo ci vuole una magistratura in grado di operare con efficienza e un'informazione trasparente e indipendente, irriverente con i poteri forti.


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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda gabriele il 08/03/2012, 19:08

"il primo decennio del fascismo"
"dittatore onesto"
Molto estremi come esempi. Direi, un po' fuorvianti. Essere di destra non vuol dire essere a favore di dittature.

"E poi che cosa ce ne facciamo di un "onesto" di destra (ad esempio, mi verrebbe da dire Fini o Tosi) se poi questi tollera che nella sua parte politica ci siano pratiche diffuse di illegalità, di malaffare, di "rapporti gelatinosi"?"
Un politico onesto, in generale, che gira lo sguardo dall'altra parte quando vede cose poco chiare nel proprio partito o nella propria coalizione, a mio modo di vedere, non è poi così tanto onesto...

"Io penso che, invece, dobbiamo rivendicare il nostro diritto di scegliere la parte politica che preferiamo con la garanzia di essere rappresentati da una persona pulita, onesta e perbene, che non scenda a compromessi neppure con la propria parte politica."
E' questo il punto. La politica non è più così polarizzata e semplice. E' qualcosa di molto più complesso.

Nella Val di Susa, ad esempio, c'è uno scontro di idee, prima che di bastonate. Una parte che vuole la localizzazione della produzione e dei consumi e un altro che vuole un'Europa globale fino all'eccesso della mobilità.

Cosa c'entra allora la destra e la sinistra in tutto ciò?

Usciamo da questi vecchi schemi e cerchiamo di capire cosa occorre fare e perchè, ovvero leghiamo l'"agire" ad una meditata e condivisa visione della società a largo raggio (spaziale e temporale). Per fare ciò occorrono due cose prima di tutto:
- avere degli statisti (veri) nelle fila dei partiti,
- capire lo sviluppo della tecnologia nel futuro e applicare formule politiche che sappiano legare le richieste della nostra società alle risposte che la tecnologia potrà fornire.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Voglia di un partito dei tecnici - boom di consensi

Messaggioda flaviomob il 08/03/2012, 19:17

In val di Susa e in Savoia ci sono posizioni effettivamente slegate dalla polarizzazione destra-sinistra, se pensiamo ai no tav italiani che hanno i maggiori riferimenti a sinistra e ai no tav francesi, che sono maggioritari nell'UMP locale.
Ciò non toglie che la scelta di un politico onesto "a prescindere" non garantisce un miglioramento delle condizioni della società. Il vecchio Msi candidava di norma personaggi integerrimi, ma l'obiettivo politico non mi sembra fosse tanto appetibile. Così come oggi l'Italia dei Valori pare avere un tasso di inquisiti inferiore alla media nazionale, ma ciò non garantisce che qualche Scilipoti faccia poi il salto della quaglia, per dire...
Dovremmo prendere esempio dalla CDU tedesca, che quando pescò la mela marcia seppe isolarla e farla fuori per tempo, fregandosene se nel breve termine c'era da pagare uno scotto elettorale. Ora è ancora lì, mentre la DC italiana non esiste più.


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