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Le primarie di Palermo

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Le primarie di Palermo

Messaggioda flaviomob il 19/02/2012, 11:33

dal Fatto:

Palermo, primarie del centrosinistra: Partito democratico spaccato nel tutti contro tutti

Dopo anni di centrodestra al governo la città è allo stremo, ma per scegliere il candidato sindaco la coalizione 'sfidante' è attraversata da lotte intestine e colpi bassi. Rita Borsellino: "Alla rissa non ci sto". Gori e Renzi sponsor del 'rottamatore' Faraone

Per capire cosa sta succedendo sotto il Monte Pellegrino bisogna aggrapparsi disperatamente a un libro, “Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo”, si intitola. Lo ha scritto Roberto Alajmo e raccoglie decine di storie di palermitani, simpatici ma un po’ matti. Perché solo la follia può spiegare la lotta feroce che sta dilaniando Pd e centrosinistra per la scelta del candidato che dovrà tentare di strappare il Comune al centrodestra e ai comitati d’affari. Breve riepilogo. A maggio si vota e il centrosinistra ha la possibilità di vincere. Palermo è allo stremo, indebitata fino al collo. Diego Cammarata, una volta pupillo e “pupo” di Gianfranco Micciché, ha scelto il metodo Schettino. Si è dimesso prima del tempo, prima di assistere al crollo del suo sogno. “Palermo città cool”, aveva promesso dieci anni fa.

Oggi i cumuli di “munnizza” ingrassano gabbiani e topi nei quartieri della periferia. Le aziende per la raccolta rifiuti non hanno più un cent, dopo che milioni di euro sono stati dissipati in fantasiose iniziative nell’Africa del nord accompagnate da quelli che qui chiamano “i bagordi di Dubai”. Cene da 800 euro a cranio e notti in suite da favola allo Sheraton, il pozzo senza fondo. Delle grandi opere pubbliche promesse – il passante per punta Raisi, il tram e la metropolitana leggera – neppure l’ombra. Cammarata fugge e il Pdl è alle corde, schiacciato dal Grande Sud di Gianfranco Micciché, dal Terzo Polo e dal Mpa di Raffaele Lombardo. Tanto che Angelino Alfano, ieri è volato a Palermo e ha indossato il saio del penitente. “Se Gianfranco non vuole le primarie, noi non le faremo, il nostro obiettivo è allargare l’alleanza”. Angelino sa che qui si gioca tutto, ma sa anche che i tempi d’oro del 61 a 0 sono ormai un ricordo del passato.

E il centrosinistra che fa? “Da quando qualcuno – scrive sul suo blog lo scrittore Alajmo – ha immaginato che perfino a Palermo si può vincere, si sono scatenati gli istinti peggiori”. Analisi lucidissima e drammaticamente vera. Il 4 marzo si vota per le primarie e il Pd va in mille pezzi, si frantuma Italia dei Valori. Ma il dato più drammatico è che si spacca il fronte degli uomini e delle donne che in questi anni sono stati i simboli della lotta alla mafia. Rosario Crocetta e Sonia Alfano appoggiano Fabrizio Ferrandelli, tessera Idv in tasca, insieme all’ex presidente dell’Antimafia Beppe Lumia e all’ala del Pd che sostiene il governo regionale di Raffaele Lombardo. Leoluca Orlando, invece, si batte per Rita Borsellino. La ginecologa Antonella Monastra, attivissima sul fronte sociale, corre per conto suo. Sull’altra sponda Davide Faraone, deputato regionale e “rottamattore”.

Per sostenerlo ieri è sceso a Palermo Matteo Renzi. Un teatro e un palco un po’ Big-Bang e un po’ Celentano (una panchina verde, un bidone di benzina al centro e un tavolo scarno), il tutto ideato da Giorgio Gori, in città da giorni. E altre dosi di veleno portati da Firenze. Renzi gioca a Palermo la sua partita nel Pd. Per lui la Borsellino è “incoerente. Si fa bandiera della società civile ma poi ha dietro gli apparati di partito. Che tristezza!”. Faraone, 35 anni, ha parole di fuoco per il suo partito. “Sono l’unico candidato con la tessera del Pd, queste primarie sono un guerra civile, un congresso di partito camuffato. In ballo c’è l’alleanza con Lombardo. Gli altri candidati? Due pupi. Ferrandelli di Cracolici e Lumia, la Borsellino voluta da Bersani. Come finirà? Male, perché non è detto che chi vincerà le primarie avrà l’appoggio degli altri candidati”.

E Giù colpi bassi, come quello, sferrato da Faraone e Renzi, sui finanziamenti del Pd. “Bersani ha dato 40 mila euro alla Borsellino, ho le prove”. Se non basta questo a dar il quadro di primarie avvelenate sentite l’altro candidato, il trentunenne Fabrizio Ferrandelli. “Palermo non può avere un sindaco come la Borsellino, qui il lavoro da fare sarà durissimo, troppo per una persona di 67 anni”. Toni sprezzanti. “Affatto, Rita la rispetto, ma lei e Leoluca Orlando appartengono ad un’altra stagione. Orlando è impazzito quando mi sono candidato, perché lui non permette a nessuno di crescere. Mi accusano di essere sostenuto dall’area del Pd che sostiene Lombardo, ma non esiste un Pd antilombardiano. Faraone da deputato regionale è con la maggioranza”.

Ferrandelli è appoggiato anche da Sonia Alfano. “Non capisco queste primarie avvelenate – dice l’europarlamentare eletta in Idv -. Rita è una persona perbenissimo, a settembre avevo sostenuto la sua candidatura scontrandomi anche con Orlando, poi ho notato che la cosa non era gradita. Stiamo scegliendo tra il meglio e nessuno dica che Ferrandelli è il pupo di quella parte del Pd filo-lombariana, Cracolici e Lumia sono gli stessi che hanno votato per la Borsellino alle europee”. Rotture anche nel partito di Di Pietro, perché Luigi de Magistris, invece, si schiera con Rita Borsellino. “Ha il mio appoggio massimo, la sua storia, il suo spessore civile, l’affetto che mi lega alla sua famiglia me lo impongono. La sua candidatura rappresenta un doppio segnale di cambiamento, perché è una donna e perché la legalità e la lotta alla mafia sono il suo grande dna civile”. Tutti si agitano, Rita Borsellino è tranquilla. Sorride dai manifesti e lo fa di più dal vivo. “Non mi faccio trascinare nella rissa, le primarie dovrebbero essere un confronto tra gente che ha identici valori e obiettivi. Evidentemente non è così. Io sto facendo una battaglia per Palermo, altri non so. Lo scontro non è sulle alchimie delle alleanze, Lombardo rappresenta una concezione della politica e del governo che non è la mia, e non è quella che può rinnovare Palermo e la Sicilia”.


....

A mio parere in Sicilia non esiste un problema specifico del PD, ma di tutta la classe politica, disgregata tra veleni e lotte intestine. Sarà un compito arduo svolgere le primarie in un contesto di regolarità e, dopo di esse, ritrovare lo spirito giusto per tornare ad essere coesi e presentare un progetto politico condiviso. Credo che il candidato più adatto a riportare la "pace" sia proprio la Borsellino che non si lascia andare a dichiarazioni avvelenate e avventate...


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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda franz il 19/02/2012, 12:28

Non conosco i personaggi ma preferisco i giovani a chi ha 60 anni ed oltre.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda Iafran il 19/02/2012, 20:30

flaviomob ha scritto:Gori e Renzi sponsor del 'rottamatore' Faraone

Giorgio Gori, forse il gost writer del nostro "rottamatore" per eccellenza! Da "l'Isola dei famosi" alla politica del PD!
Un bel programma "politico" per gli italiani ...
Si rinnova la scalata all'Italia ... (partendo) dalla Sicilia (ovvero "niente di nuovo sotto il sole")
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda pianogrande il 20/02/2012, 0:31

C'è un certo materiale che più lo muovi più puzza.
Così è questa classe politica e il PD non fa eccezione, meno che mai in Sicilia.
Le primarie possono essere il mezzo per accorgersi (o per non far finta di non sapere) che razza di gente ha il PD in giro per l'Italia.
Visto che si deve chiedere il consenso alla popolazione, il marciume interno tende ad uscire dalle sedi di partito.
La gente ne sa qualcosa di più a proposito di chi gli chiede il voto.
Questo è positivo perché costringerà, alla lunga, a presentare gente presentabile.
Poi sarà il popolo delle primarie a decidere.
Certo.
Anche lì ci sono condizionamenti pesanti.
Abbiamo, però, quanto meno, una segreteria mooolto allargata.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda franz il 05/03/2012, 9:22

Primarie, vince Ferrandelli
ma la Borsellino chiede il riconteggio
I risultati finali premiano l'ex Idv che precede Rita Borsellino di 165 voti. I sostenitori del consigliere comunale uscente festeggiano in strada, lo staff della Borsellino vuole che vengano ricalcolati i voti. Boom dell'affluenza: in circa trentamila sono andati alle urne
di ANTONIO FRASCHILLA e SARA SCARAFIA

Le primarie di Palermo le vince Fabrizio Ferrandelli. Per una manciata di voti. Che lo staff di Rita Borsellino è già pronto a contestare: ci sarebbero 100 schede sospette e diverse irregolarità ai seggi. "Col riconteggio possiamo passare in vantaggio", dicono dal comitato dell'eurodeputata. Ma mentre nella sede del Pd di via Bentivegna ci si prepara a riconteggiare i voti, in via Roma - davanti al comitato elettorale dell'ex capogruppo di Idv - è già festa. Centinaia di sostenitori di Ferrandelli si sono riversati per strada ad acclamare il proprio candidato. I dati definitivi alle due di notte lo danno vincitori con 9.942 voti. Rita Borsellino lo segue con 9.804preferenze. Straordinario il risultato di Davide Faraone, terzo con 7968 voti. Antonella Monastra ottiene 1707 preferenze.

Ferrandelli, 31 anni, è la vera sorpresa delle primarie: il consigliere comunale che ha sbattuto la porta e abbandonato Idv ("Un partito patriarcale") è sceso in campo come candidato della società civile e, in corsa, ha ottenuto il sostegno del Pd che appoggia Raffaele Lombardo. Ferrandelli festeggia ma lo staff della Borsellino è pronto a dare battaglia: oggi pomeriggio organizzerà una conferenza stampa per denunciare le irregolarità e comunicare i risultati ottenuti dopo il nuovo conteggio delle schede. Intanto, resta il boom dei partecipanti alle primarie. Poco meno di 30 mila persone (29.400) si sono recate alle urne .

La giornata del voto, del resto, è stata ancora una volta scandita dalle polemiche: "Le primarie sono state aspre e dai toni non corretti. Personalmente non ho partecipato a questo gioco al massacro, anche se ne sono stata oggetto", ha detto ieri la Borsellino. "Non tornerei assolutamente indietro anche perché non credo di avere usato toni scorretti", ha risposto Faraone.

Lunghe code per votare sin dall'apertura dei 31 seggi nei quali si poteva votare per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. Gazebo aperti fino e oltre le 21. I dati sull'affluenza hanno subito annunciato il boom. Alle 13, erano andati a votare circa 10.800 cittadini. Fabrizio Ferrandelli e Antonella Monastra hanno votato intorno alle 10,30 al gazebo di piazza Politeama. Rita Borsellino ha votato invece al gazebo di via Ammiraglio Rizzo alle 11,30. Davide Faraone, che non votava perché residente a Carini, ha comunque raggiunto il gazebo del Politeama.

I veleni del voto
Non sono mancati i disservizi: come il caso di una sezione fantasma che avrebbe dovuto votare in corso Calatafimi e che invece non risulta negli elenchi. E non mancano le polemiche: Saverio Romano, leader del Pid, accusa Fabrizio Ferrandelli di essersi "recato a casa di esponenti autorevolissimi del mio partito a chiedere sostegno". Un accusa che arriva dopo che Ferrandelli aveva denunciato che il Pid era pronto a sostenere la Borsellino. "È vero, preferisco un avversario serio e leale come la signora a un giovane saltimbanco dell'arrampicata", ha detto Romano. "Un volgare tentativo di condizionare il voto", ha ribattuto Ferrandelli. I candidati hanno girato per i gazebo. La Borsellino, dopo il voto, ha scelto di andare a messa al Don Orione. Attenderà il verdetto delle urne a casa con i suoi familiari.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda pianogrande il 05/03/2012, 11:07

Sì.
Il problema è generale della classe politica e, magari, non solo della Sicilia.
Il merito del PD è quello di portare queste sporche guerre fuori dal chiuso delle segreterie.
Le porta fuori a prendere aria.
Potrebbe essere aria di democrazia.

Ci vorrà tempo e sofferenza ma, per me, questa è la strada giusta e piano piano, appassionerà la gente sempre di più.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda matthelm il 05/03/2012, 12:34

E' la strada giusta se ci saranno regole chiare per chi ha diritto di voto e chi si candida. L'immagine devastata che ne emerge altrimenti può uccidere le primarie. La massa coglie solo questo e la massa vota!
Quante volte ancora dobbiamo verificarlo caro Bersani? Sbagliare è umano, perseverare...
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda chango il 05/03/2012, 13:08

comunque vada il riconteggio, Bersani dovrebbe dimettersi da segretario.
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Primarie, ennesima sconfitta di Bersani

Messaggioda franz il 05/03/2012, 17:20

Letta: "Basta con Vendola e Di Pietro"
La bocciatura di Rita Borsellino rilancia la polemica della componente contraria all'alleanza con Sel e Idv.
Ma nel partito c'è chi non ci sta. Orfini: "Indecente strumentalizzare per vicende nazionali".


ROMA - All'indomani di una tornata di elezioni primarie per la scelta dei candidati locali, il Pd si trova per l'ennesima volta a fare i conti con una pesantissima debacle. Questa volta, dopo la recente batosta di Genova, ad agitare i corridoi di Sant'Andrea delle Fratte è l'esito della consultazione di Palermo, con Rita Borsellino sconfitta da Fabrizio Ferrandelli malgrado il sostegno del segretario Pier Luigi Bersani e dell'ala sinistra della coalizione composta da Sel e Idv. Un'alleanza che, secondo il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, rappresenta "il passato". "I nostri elettori e militanti a Palermo ci hanno chiesto altro, un accordo di altro genere, che guardi al centro - continua Letta - E' cambiato tutto, dopo Monti nulla è come prima. Le alleanze e il futuro si costruiscono sulle cose da fare".

Sul tavolo ci sono casi eclatanti. Città come Genova (dove il Pd si è diviso tra due candidati favorendo l'affermazione di Marco Dorioa e le dimissioni dei vertici regionali) o Milano (con la travolgente affermazione di Pisapia che alle primarie aveva battuto il democratico Boeri) dove i candidati sostenuti dai democratici hanno subito sonore sconfitte. Senza dimenticare Firenze (dove l'attuale sindaco Matteo Renzi vinse le primarie
"a dispetto" del Pd) o le regionali in Puglia (dove Vendola travolse il candidato del Pd, Boccia).

Commenta Matteo Orfini, responsabile Cultura del Pd, ex dalemiano ora considetato vicino a Bersani: "E' indecente che si cerchi di strumentalizzare i risultati delle primarie di Palermo per vicende nazionali. Mi sembra una chiara mancanza di rispetto, sia nei confronti dell'autonomia del partito che degli elettori palermitani, i quali hanno il diritto di discutere con serenità su coloro che vogliono eleggere per la guida della loro città",

"Ha vinto Ferrandelli e tutti lo sosteniamo - aggiunge Orfini - E' infine evidente che il risultato indichi una direzione dello schema politico cittadino sul quale il centrosinistra intende costruire la vittoria elettorale del 6 maggio: l'allargamento dei confini della coalizione che ha sostenuto Rita Borsellino con la capacità di espansione di Fabrizio Ferrandelli".

Ma la minoranza interna al Pd è di tutt'altro avviso e dà invece una lettura completamente diversa. Paolo Gentiloni, della componente moderata del partito, spiega: "Le ragioni sono locali, a Palermo, Milano, Napoli, Genova. Ma il problema del Pd è nazionale. Discutiamone, senza accusare le primarie".

Se in quasi tutti i casi precedenti a uscire sconfitta era stata una linea di eccessiva moderazione, il risultato di Palermo, con la vittoria del "centrista" Ferrandelli, ribalta anche questo schema e ridà fiato a chi si oppone da sempre a uno spostamente del partito verso sinistra. "A Palermo tre quarti degli elettori del centrosinistra (in gran parte del Pd) hanno votato contro la proposta ufficiale del Pd", scrive su Facebook il veltroniano Giorgio Tonini. "Hanno votato contro - sostiene Tonini - non Rita Borsellino, che è e resta un'icona della politica buona e pulita, ma un'ipotesi politica, l'Unione di Vasto, che ogni giorno che passa perde un pezzo di credibilità e di plausibilità. Bersani ha giustamente rispedito al mittente la proposta berlusconiana di Grosse Koalition pre-elettorale, in nome della democrazia dell'alternanza, basata sulla competizione tra proposte di governo alternative. Ma qual è la proposta di governo del Pd? Forse è arrivato il momento di parlarne: per esempio convocando la direzione, che non si riunisce ormai da molti mesi".

(05 marzo 2012) www.repubblica.it
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L'errore di fondo

Messaggioda franz il 05/03/2012, 19:03

L'errore di fondo della mentalità centralista è quella di ipotizzare e promuovere la stessa alleanza, da Milano a Palermo.
Con il risultato che essendo due realtà assai diverse, l'esito è drammaticamente divergente ed in entrambi i casi perde il candidato sponsorizzato dalla segreteria romana. L'altro errore è che la segreteria romana debba sponsorizzare o appoggiare candidati locali alle primarie. Ma è chiaro che ogni candidato PD tira la giacchetta a Bersani, il quale se sta al gioco finisce con essere il perdente della situazione.
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