franz ha scritto:chango ha scritto:La maggiore spesa della Germania o della Francia o della Danimarca, non è determinata solo da una maggiore produttività ma anche dal fatto che decidono di spendere una quota maggiore delle risorse in spesa sociale. per ogni 100 euro di spesa pubblica l'Italia ne spende 29, la Germania 31, Francia e Danimarca 33 in spesa per la protezione sociale. A parità di produttività spenderebbero comunque più di noi.
Dimentichi che noi, a causa della spesa per il debito pubblico (quindi per i presunti pasti gratis del passato) spendiamo forzatamente di meno per il sociale sul totale. 80 miliardi per interessi e 55 per pensioni di anzianità sono un macigno sulla spesa sociale di oggi che altri paesi (piu intelligenti o meno "furbi") non hanno.
gli 80 miliardi di interessi esistono anche per le altre voci spesa o servono a giustificare la bassa spesa sociale?
i 300 milioni per il ponte sullo stretto di messina o il lievitare dei costi per la TAV e in generale degli appalti pubblici hanno a che fare con il debito pubblico?
perchè sta storia del debito pubblico mi sembra che serva o per ridurre la spesa sociale o per ridurre gli investimenti in istruzione, università e ricerca, mentre per tante altre spese sembra che il debito pubblico non ci sia.
55 miliari di pensioni di anzianità fanno parte della spesa sociale.
abbiamo un sistema sbilanciato, ma questo non può giustificare il non investire adeguatamente nel welfare, aggiungendo risorse.
franz ha scritto:chango ha scritto:il rischio di pensare che le spesa sociale sia strettamente legata all'andamento dell'economia, vuol dire porla sempre in posizione subordinata rispetto alla stabilità dei conti e all'andamento del PIL, con al conseguenza di renderla sempre sacrificabile (tagliabile).
Ma certo che è cosi'! ma l'unione sovietica non vi ha ancora insegnato nulla? pensate che i soldi per il welfare si trovino sugli alberi o si stampino la sera in cantina? Da dove cavolo possono vernir fuori se non dall'andamento dell'economia?![]()
a parte che gli istituti di welfare servono maggiormente quando l'economia va male.
pensare di aumentare la spesa sociale quando l'economia va bene e ci sono meno esigenze di spesa e tagliarla quando l'economia va male e il sistema di welfare deve svolgere appieno la sua funzione mi pare una teoria abbastanza bislacca.
si vede che l'attuale crisi non ti ha insegnato nulla.
a furia di mantenere la stabilità dei conti si sta portando l'europa in recessione. recessione che provocherà un peggioramento dei conti, e così via.
in questo ciclo demenziale, la spesa sacrificabile sarebbe la spesa sociale che funziona da armottizatore?
che permette di evitare una totale caduta del reddito?
oppure si tagliano i fondi ai disabili ? si sa che con la crisi economica un disabile diventa meno disabile.
franz ha scritto:chango ha scritto:per quanto riguarda la disoccupazione, la gestione della perdita del posto di lavoro di tipo europeo richiede risorse economiche che non si ottengono con la riforma della cassa integrazione e ancora meno con l'abolizione dell'art.18.
quando Monti dice che vuole che gli italiani parlino danese e poi sento la Fornero dire che non ci sono risorse disponibili, mi viene da pensare che gli italiani più che danese rischino di parlare italiano con accento cinese.
le risorse, come appare anche dall'analisi comparata che ho indicato, emergono riducendo l'enorme spesa per pensioni e superstiti (60% della spesa sociele italiano contro il 40% in germania). Tuttavia anche la sistemazione dell'art.18, che ora comporta gradi spese per le aziende (in termini di contenzioso e avvocati di entrambe le parti) puo' portare risorse. Preferisco pagare direttamente il lavoratore, che i suoi ed i miei avvocati.
l'enorme spesa per pensioni grosso modo quella è, a meno che tu non stia proponendo di ridurre tutti gli assegni erogati.
dall'art.18 ricavi cosa? qualche milione quando si ragiona nell'ordine dei miliardi di euro.
non è chiaro cosa ci sia di così sbagliato nell'alzare la quota di PIL speso per la protezione sociale.
p.s.
stai discutendo con me, non con un fantomatico noi. quindi sei pregato di evitare frasi del tipo "l'unione sovietica non vi ha ancora insegnato nulla?".