Già che lei è professore, caro Monti, perché non ci spiega un paio di cose?
di Rita Pani
È vero, siamo menti semplici e non riusciamo nemmeno a immaginare i grandi numeri di cui voi vi occupate, anzi, ammetto candidamente che probabilmente non saprei nemmeno scriverli correttamente, ma c’è una cosa che non capisco: come c’entra la crisi economica globale, nella carestia italiana?
Le spiego, affinché lei abbia la pazienza di insegnarmi.
La crisi economica globale, è un dato di fatto anche se ancora – mi creda – per molti di noi è difficile comprendere come un immobiliarista americano (per altro condannato a un centinaio d’anni di galera) abbia potuto mettere in ginocchio il globo, senza che nessuno, nemmeno una delle menti illuminate che governano il destino di tutti i popoli, avesse mai sniffato l’odore di bruciato. Ammettendo per assurdo che questa crisi economica sia reale, e non l’ultima arma in mano ai capitalisti per poter continuare a compiere i massacri di cui sappiamo, restando impuniti o essendo addirittura acclamati come salvatori delle patrie, che c’entra l’Italia?
È di questi giorni la notizia secondo la quale, il suo predecessore alla presidenza del consiglio, ha evaso circa una trentina di milioni di euro al fisco italiano, riciclandoli ai Caraibi. Di questi giorni anche la notizia dei superesperti assunti e pagati a peso d’oro dalla presidenza del consiglio (messi poi alla porta dopo l’insediamento dei tecnici), tra cui anche una manciata di agopunturiste, che probabilmente avevano l’obbligo di indossare gli stessi perizomi delle fisioterapiste che massaggiavano bertolaso senza preservativo. Sappiamo che lo stato, nelle persone di qualche ministro o sottosegretario, sperperava danaro pubblico in mignotterie spicciole, inserite a bilancio come “consulenze”. Sapendo quel che sappiamo, e limitandoci a questi piccoli esempi, per non stilare una lista troppo lunga da tollerare, ma senza scordare gli appalti truccati, la corruzione, il nepotismo, il ladrocinio, la mafia e quant’altro le possa venire in mente di putrido e marcescente, le domando: “Che c’entra la crisi globale?”
Posto che guadagno 352 euro netti al mese (ci pago le tasse), quindi assai meno di un pulitore di cessi (con tutto il rispetto dovuto alla categoria) di un Autogrill, e posto anche che non so nemmeno bene fino a quando continuerò a guadagnarli, mentre lo stato per anni (almeno 17) ha foraggiato con i soldi nostri, i vizi privati di una cosca malavitosa, perché non è stata nemmeno ventilata l’ipotesi di un’inchiesta tesa a trovare, processare e condannare gli autori della strage?
Perché un’idea non mi abbandona, ossia quella che per ogni uomo o donna che si uccide, che muore per disperazione, per ogni vecchio malato di Alzheimer che muore in solitudine, per ogni malato terminale che muore senza assistenza, per ogni disabile abbandonato al proprio destino, per ogni senzatetto che muore di freddo, in Italia, la colpa non sia della crisi, ma di chi di questa crisi s’è fatto alibi e coperta. Siano essi politici, imprenditori, mafioso, amici degli amici, faccendieri, piduisti, intermediari, “asuoinsaputisti” … chi ha colpa deve pagare.
Si chiama responsabilità, può essere sia penale che civile.
La stessa che vi accingete a discutere in Parlamento per la Magistratura.
Ci insegni anche questa Professore.
Rita Pani (APOLIDE)
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