franz ha scritto: dal proprio giornale uno puo' fare le critiche che vuole. Poi è chiaro che chi riceve le critiche le definisce "attacchi" per lesa maestà

Ma, caro Celentano, usare il servizio pubblico (ammesos che lo sia ancora) per attaccare chi ti ha criticato mi sembra decisamente scorretto, anche se lo si fa gratis.
Quelli del giornale privato per prima cosa non sono tanto d'accordo nel definirlo tale dato che hanno la pretesa di parlare per tutti soprattutto quando (stra)parlano di certi temi (eutanasia per dirne uno solo ma esemplare).
In secondo luogo il giornale sarà anche privato ma il "servizio pubblico" di tv e altri giornali non-privati gli ha fatto da megafono a senso unico nell'attaccare celentano.
In terzo luogo quando un privato cittadino va in tv e parla di temi pubblici fa un uso privato della cosa pubblica o dice qualcosa che altri possono anche apprezzare ringraziandolo per avergli dato voce ?
L'uso privato del pubblico esiste,ma i veri esperti in questo sport sono proprio quelli che attaccano celentano per avergli rubato il giochino per un attimo.
A me questa cosa che la gente quando finisce davanti ad una telecamera e con un microfono in mano,non possa denunciare le cose che non vanno o dire come vorrebbe che fosse,senza venire tacciata di populismo o di uso improprio di mezzo pubblico,non piace nemmeno un pò.
E' la quintessenza della censura,quella che vorrebbe azzittire la già debole voce di chi voce ne ha già poca.
Certi temi,anzi nessun tema (che non abbia indubitabile valenza scientifica) deve essere riservato ad una ristretta cerchia di "addetti ai lavori";basta con le oligarchie.
Il 90 per cento di ciò che celentano ha detto io lo approvo,e vorrei ringraziarlo per averlo finalmente detto al posto mio e di tanti altri che invece non possiamo.
Se ad altri non sta bene che a volte si parli anche per noi invece che solo per loro,ebbene chissenfrega,benvenuti in democrazia.