La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Responsabilità civile dei giudici, sì della Camera

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Re: Responsabilità civile dei giudici, sì della Camera

Messaggioda lucameni il 03/02/2012, 22:09

La colpa o il dolo esiste se viene meno il rispetto delle procedure e di un iter logico nel giungere a sentenza. Tutto quanto scritto, magari male e con poca applicazione, nella legge già esistente.
Sicuramente protagonismo e poca preparazione sono elementi che possono portare a conclusioni giudiziarie ad minchiam.
Ma è chiaro - e Travaglio, come al solito molto bravo, ha fatto un esempio calzante - che il fine qui è l'intimidazione di un potere dello Stato che infastidisce non poco i politici, i loro sodali e fans acritici.
La medicina e la giurisprudenza sono materie ben diverse, dove la certezza del diritto è un punto di approdo, una tensione ideale ma non una realtà.
Fosse tutto chiaro come un teorema matematico o come i componenti di una medicina non esisterebbe appello e non esisterebbe cassazione.
Quindi ritengo chiarissimo il messaggio che si vuole lanciare e sicuramente non volendo così difendere il povero sfigato che capita in tribunale e inizia una via crucis.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Responsabilità civile dei giudici, sì della Camera

Messaggioda flaviomob il 03/02/2012, 23:47

Provvedimento tra l'altro approvato di soppiatto e contro la volontà del governo. Strani questi sostenitori di Monti...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Responsabilità civile dei giudici, sì della Camera

Messaggioda trilogy il 09/02/2012, 17:28

Giulio Petrilli racconta. "Ho subito un'ingiusta detenzione. Il senatore si è commosso e mi ha voluto aiutare"
Il beneficiato della norma-Lusi
"Sì, l'ha colpito il mio carcere ingiusto"
Potrà ottenere fino ad un massimo di 516 mila euro. Con l'emendamento il diritto al risarcimento è stato retrodatato di quindici mesi. "Ora presenterò la richiesta" di GIUSEPPE CAPORALE

Il beneficiato della norma-Lusi "Sì, l'ha colpito il mio carcere ingiusto" Giulio Petrilli

L'ultimo emendamento approvato dal Senato e proposto da Luigi Lusi - prima di essere travolto dallo scandalo sui tredici milioni di euro sottratti dal conto della Margherita - era un provvedimento "ad personam". Un provvedimento che adesso consentirà a un dirigente del Pd abruzzese, Giulio Petrilli, di poter ottenere un risarcimento per "ingiusta detenzione". L'emendamento inserito nella legge di conversione del decreto sulle carceri, sostanzialmente, retrodata di appena un anno e mezzo il diritto al risarcimento. La nuova norma riguarda una legge in entrata in vigore dall'ottobre del 1989 che però consentiva (prima della modifica) il risarcimento delle ingiuste detenzioni solo a partire da quella data in poi. Senza effetti retroattivi. Con l'emendamento Lusi le lancette dell'orologio del diritto al risarcimento sono state spostate, ma di pochissimo: appena quindici mesi. Avranno diritto al risarcimento solo quelli che hanno subito un'ingiusta detenzione dal luglio 1988 in poi. E tra questi rientra proprio Giulio Petrilli, "responsabile giustizia del Pd dell'Aquila fino a gennaio scorso" spiega. "Poi ho dato le dimissioni, perché sono in disaccordo con il sindaco della mia città, Massimo Cialente". Petrilli non nasconde di essere l'ispiratore e il promotore dell'emendamento Lusi. E, soprattutto, non nasconde di essere un beneficiario della nuova norma approvata. "Ma non ho fatto la battaglia solo per me..." racconta imbarazzato "ma per tutti quelli che hanno subito un'ingiusta detenzione". In quei quindici mesi.

Petrilli, ha sollecitato lei Lusi per l'emendamento?
"Sì, certo. Credo di averlo colpito dal lato umano. E' rimasto impressionato dalla mia storia".

Ce la racconti.
"Fui arrestato il 23 dicembre 1980 con l'accusa di partecipazione a banda armata, per un presunto coinvolgimento nell'organizzazione Prima Linea. Non avevo neanche ventidue anni, all'epoca, ed era iscritto alla facoltà di Lettere dell'Università dell'Aquila. In primo grado fui condannato a 8 anni, che cominciai a scontare passando da un carcere all'altro in un regime detentivo peggiore dell'attuale 41-bis, regolato allora dall'articolo 90, che prevedeva l'isolamento totale. Appena un'ora d'aria al giorno e le restanti 23 in cella, con non più di tre o quattro libri nei quali poter cercare conforto, o riparo dal buio sfibrante della solitudine. In appello fui riconosciuto innocente e la sentenza fu confermata anche dalla Cassazione - e a maggio uscì finalmente dal carcere: sei anni di detenzione ingiusta. Anni che nessuno potrà mai restituirmi. Il mio è uno dei tanti errori giudiziari mai risarciti, perché l'assoluzione è arrivata prima alla riforma del codice di procedura penale che nel 1989 ha introdotto la riparazione per detenzione. Da tempo mi batto perché questa forma di discriminazione venga sanata e siano discusse le proposte di legge che introducono la retroattività. La legge deve essere uguale per tutti".

L'emendamento Lusi riguarda solo lei e pochi altri.
"Lo so... Ma credo si sia trattato di un problema di fondi. Erano disponibili solo cinque milioni di euro come copertura finanziaria. Lusi in estate aveva tentato di far passare un emendamento che prevedesse di introdurre il principio della retroattività nel suo complesso. Poi a gennaio ha deciso di stringere su un arco temporale breve che però consente di far passare il principio della retroattività della legge. Un primo passo".

Un primo passo che le consentirà di presentare domanda e ottenere il risarcimento.
"Sì è vero, ma se doveva accontentare solo me bastavano pochi mesi, credo quattro... Devo rivedere le carte... Invece si è voluto affermare un principio".

In media lo Stato riconosce 100mila euro per ogni anno di detenzione ingiusta, fino a un massimo di 516mila euro.
"Questi particolari li vedrà il mio avvocato"

Che opinione ha di Lusi?
"Mi ha aiutato, mi ha ascoltato. Si è battuto ed ha ottenuto un risultato. Credo che la mia storia lo abbia colpito dal punto di vista umano".

(09 febbraio 2012)
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC2-6
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Responsabilità civile dei giudici, sì della Camera

Messaggioda franz il 09/02/2012, 17:43

Interessante ma non so se c'entra con l'argomento del thread.
Mi spiego. Se l'errore giudiziario è un errore sistemico (sbaglia l'accusa, la difesa, il magistrato giudicante, la giuria o quant'altro) esiste già il diritto al risarcimenti, che l'emendamento Lusi retrodata di 15 mesi. Qui è lo stato, nella sua totalità che paga.
Se invece l'errore giudiziario nasce dal dolo (per esempio un poliziotto o un giudice accusatore che costruscono prove false oppure volutamente nascondono prove a discolpa) ecco che oltre alla responsabilità dello stato puo' sorgere anche il problema della responsabilità personale.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Precedente

Torna a Sicurezza, Giustizia, Informazione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite