franz ha scritto:Stefano'62 ha scritto:A mio parere invece non esiste nessun tipo di conoscenza che possa essere legittimamente resa accessibile solamente a qualcuno,e invece negata ad altri,sulla base di una qualsiasi altra discriminante che non sia il libero arbitrio del diretto interessato.
E' ora di inserire negli Ordinamenti Nazionali il diritto alla cultura.
Non è il problema di "negarla" ma che ogni cosa in questa società ha un prezzo.
I libri si pagano, i corsi pure. L'università anche.
Solo perchè è inevitabile.
Ma un popolo civile che vuole il massimo da se stesso,cerca di fare in modo che costi il meno possibile e per la maggior parte di persone possibile.
Perchè il sapere non deve assolutamente essere riservato in modo esclusivo a finalità lavorative o "produttive",per i motivi che ho spiegato sopra,e per far si che dalle urne non esca più un cazzone come berlusconi (frutto dell'ignoranza e della pochezza spirituale degli italiani) o qualcosa si peggio,come per esempio il bossi delirante,razzista,rivoluzionario e potenzialmente criminale degli ultimi tempi,sostenuto e istigato precisamente dalla ignoranza cosmica e più che imbarazzante (per l'Italia) della sua "gente" (ma li avete sentiti ultimamente ?).