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Tassa.li smaschera gli evasori

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Tassa.li smaschera gli evasori

Messaggioda flaviomob il 28/01/2012, 16:00

http://tassa.li/

Startup Weekend è un'organizzazione che mette insieme giovani imprenditori del settore IT e che organizza eventi in tutte le città del mondo.

L'obiettivo di questi incontri è di creare un progetto in soli due giorni, passando dall'idea al business plan completo di demo.

Durante l'evento i partecipanti presentano la loro idea di business attraverso un pitch di 5 min.

Si votano le idee migliori che verranno sviluppate.

Si formano i gruppi coinvolgendo i partecipanti in base ai loro profili professionali.

Si lavora per tutto il weekend con l'obiettivo di creare il progetto in 48 ore.

A Torino eravamo circa in 60, 30 idee presentate con tanta energia. Di queste idee solo una decina sono state sviluppate.

tassa.li è stata presentata per gioco, ma, sebbene non rientrasse pienamente nell'oggetto della manifestazione in quanto progetto senza scopo di lucro, è stata votata e sviluppata.

Il team è stato formato senza nessuna difficoltà, ogni membro ha dato il meglio di sè nel suo settore, e alla fine del weekend l'applicazione era pronta.

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dal Corriere (ed. Roma)

Ecco « Tassa.li», il sito internet
per smascherare i «furbetti»
In otto mesi ha ricevuto da tutta Italia più di 17 mila segnalazioni; 2200 da Roma: ristoranti, bar, negozi e bancarelle

ROMA - Il commerciante non rilascia lo scontrino? Il ristoratore con indifferenza dà solo il pre-conto (documento senza alcun valore fiscale) e glissa sulla ricevuta? L'artigiano propone lo sconto, «ma senza fattura»? Per denunciare l'evasione fiscale adesso non c'è solo il numero della finanza da chiamare (117). Per i cittadini tecnologicamente più smaliziati, e soprattutto dotati di I-Phone, I-Pad o di smartphone con sistema Android, la segnalazione può viaggiare online. Con un click. Non ha il valore di una denuncia. Come si fa? Basta scaricare l'applicazione gratuita su App Store o su Android Market.



La homepage del sito Tassa.Li
Pochi secondi. E il telefonino diventa uno strumento per stanare chi non vuole pagare le tasse. Anonimo resta chi inoltra la segnalazione. Anonimo (ma comunque identificabile) è chi ha frodato il fisco. Ma tutto viene registrato. E cioè il luogo in cui è stata omessa la ricevuta fiscale. La somma evasa. E il tipo di merce o il servizio per il quale l'esercente ha dribblato il fisco. E poi i dati appaiono in una mappa su Internet all'indirizzo http://tassa.li.
L'idea è di un giovane ingegnere del Politecnico di Torino, Edoardo Serra. E l'ha messa a punto alla fine dello scorso inverno, nel corso di un week-end dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali ai tempi di Internet. Il sito da diversi mesi è operativo. Curato da un pool di giovani che hanno deciso di dichiarare guerra ai furbetti delle tasse: oltre all'ideatore Serra, dietro il sito che dà la caccia agli evasori ci sono Riccardo Triolo, che sulle pagine di Tassa.Li si definisce «profondamente appassionato di imprenditoria e startup web»; Ciro Spedaliere, che parla di sé come di «un tossico dell'innovazione»; Mattia Gobbo, che racconta di essersi trasferito «a Londra un anno fa»; Nicoletta Donadio, che «ama fare le foto e tappezzare ogni muro con esse»; e infine un non meglio identificato Bruno Bellissimo.

Al di là dei toni un po' goliardici di presentazione, il sito Internet è uno strumento interessante, anche se certamente non scientifico, per mappare l'evasione; e per far sentire il fiato sul collo (virtualmente parlando, s'intende) ai furbetti. Sabato sera il contatore generale del sito indicava la ragguardevole cifra di oltre 17 mila segnalazioni in otto mesi, per un totale di somme evase di quasi 2,7 milioni di euro.

E la Capitale è ai primi posti nella classifica delle segnalazioni: circa 2200, molte riguardanti ristoranti anche nel centro storico e addirittura a ridosso del Quirinale e anche di Palazzo Chigi, cioè proprio da dove il premier Mario Monti continua a promettere lotta senza sosta agli evasori fiscali. Molte segnalazioni arrivano al sito dal Nord-Italia, meno invece dal Sud. Ma sarebbe sbagliato pensare che ci sia più evasione nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali.

Forse, più semplicemente, l'applicazione per denunciare gli evasori è più diffusa e utilizzata al nord che al sud. E del resto, per ammissione degli stessi ideatori, il sito Tassa.Li non ha pretese di rappresentare in maniera scientifica la massa dell'evasione. In ogni caso se la Guardia di finanza desse di tanto in tanto un'occhiata alla mappa, avrebbe sicuramente degli spunti di lavoro interessanti. E soprattutto ben localizzati.

Paolo Foschi


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