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E brava Lega

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: E brava Lega

Messaggioda flaviomob il 13/01/2012, 14:47

Il patto scellerato
di ROBERTO SAVIANO

NON TIRI un sospiro di sollievo, Onorevole Cosentino, trattenga ancora il fiato. Non creda che questa congiura dell'omertà che si è frapposta tra lei e le richieste della magistratura, possa sottrarla dal dovere di rispondere di anni di potere politico esercitato in uno dei territori più corrotti del mondo occidentale. Non tiri un sospiro di sollievo, Onorevole Cosentino, perché quel fiato non dovrà usarlo solo per rispondere ai giudici. Il fiato che risparmierà lo deve usare per rispondere a chi ha visto come lei ha amministrato - e lo ha fatto nel peggiore dei modi possibile - la provincia di Caserta, plasmando una forma di contiguità, i tribunali diranno se giudiziaria ma sicuramente culturale, con la camorra.

Onorevole Cosentino, per quanto ancora con sicumera risponderà che le accuse contro di lei sono vacue accuse di collaboratori di giustizia tossicodipendenti. I pentiti non accusano nessuno, dovrebbe saperlo. I pentiti fanno dichiarazioni e confessioni; i pm ne riscontrano l'attendibilità ed è l'Antimafia a formulare l'accusa, non certo criminali o assassini. Lei, ribadisco, non è accusato da pentiti, lei è accusato dall'Antimafia di Napoli. Ma anche qualora i tribunali dovessero assolverla, lei per me non sarebbe innocente. E la sua colpevolezza ha poco a che fare con la fedina penale. La sua colpa è quella di avere, per anni, partecipato alla costruzione di un potere che si è alimentato di voti di scambio, della selezione dei politici e degli imprenditori peggiori, il cui unico talento era l'attitudine al servilismo, all'obbedienza, alla fame di ricchezza facile. Alla distruzione del territorio. La ritengo personalmente responsabile di aver preso decisioni che hanno devastato risorse pubbliche, impedito che nelle nostre terre la questione rifiuti fosse gestita in maniera adeguata. Io so chi è lei: ho visto il sistema che lei ha contribuito a produrre e a consolidare che consente lavoro solo agli amici e alle sue condizioni. Ho visto come pretendevate voti da chi non aveva altro da barattare che una "x" sulla scheda elettorale.

Sono nato e cresciuto nelle sue terre, Onorevole Cosentino, e so come si vincono le elezioni. So dei suoi interessi e con questo termine non intendo direttamente interessi economici, ma anche politici, quegli interessi che sono più remunerativi del danaro perché portano consenso e obbedienza. Interessi nella centrale di Sparanise, interessi nei centri commerciali, nell'edilizia, nei trasporti di carburante, so dei suoi interessi nel centro commerciale che si doveva edificare nell'Agro aversano e per cui lei, da quanto emerge dalle indagini, ha fatto da garante presso Unicredit per un imprenditore legato ad ambienti criminali.

Onorevole Cosentino, per anni ha taciuto sul clan dei casalesi e qualche comparsata ai convegni anticamorra o qualche fondo stanziato per impegni antimafia non possono giustificare le sue dichiarazioni su un presunto impegno antimafia nato quando le luci nazionali e internazionali erano accese sul suo territorio. Racconta che don Peppe Diana sia suo parente e continua a dire essere stato suo sostenitore politico. La prego di fermarsi e di non pronunciare più quel nome con tanta disinvoltura. È un uomo già infangato per anni, i cui assassini sono stati difesi dal suo collega di partito Gaetano Pecorella, peraltro presidente della commissione bicamerale sulle ecomafie e membro della Commissione Giustizia. Perché non è intervenuto a difendere la sua memoria quando l'Onorevole Pecorella dichiarava che il movente dell'omicidio di Don Diana "non era chiaro" gettando, a distanza di anni, ancora ombre su quella terribile morte? Come mai questo suo lungo silenzio, Onorevole Cosentino? Sono persuaso che lei sappia benissimo quanto conti questo silenzio. È il valore che ha trattato in queste ultime ore con i suoi alleati politici. È questo suo talento per il silenzio a proteggerla ora. E' scandaloso che in Parlamento si sia riformata una maggioranza che l'ha sottratta ai pubblici ministeri. Ma in questo caso nessuno, nemmeno Bossi - anche al prezzo di spaccare la Lega- poteva disubbidire agli ordini di un affannato Berlusconi.

Perché lei, Onorevole Cosentino, rappresenta la storia di Forza Italia in Campania e la storia del Pdl. E lei può raccontare, qualora si sentisse tradito dai suoi sodali, molto sulla gestione dei rifiuti, e sulle assegnazioni degli appalti in Campania. Può raccontare di come il centro sinistra con Bassolino, abbia vinto le elezioni con i voti di Caserta e come magicamente proprio a Caserta il governo di centro sinistra sia caduto due anni dopo. Lei sa tutto, Onorevole Cosentino, e proprio ciò che lei sa ha fatto tremare colleghi parlamentari non solo della sua parte politica. Sì perché lei in Campania è stato un uomo di "dialogo". Col centro sinistra ha spartito cariche e voti. Onorevole Cosentino, so che il fiato che la invito a risparmiare in questo momento lo vorrebbe usare come fece con Stefano Caldoro, suo rivale interno alla presidenza della Regione. Ha cercato di far pubblicare dati sulla sua vita privata. Ha cercato di trovare vecchi pentiti che potessero accusarlo di avere rapporti con le organizzazioni criminali. Pubblicamente lo abbracciava, e poi lanciava batterie di cronisti nel tentativo di produrre fango. Onorevole Cosentino, so che in queste ore sta pensando a quanti affari potrebbe perdere, all'affare che più degli altri in questo momento le sta a cuore. Più del centro commerciale mai costruito, più dei rifiuti, più del potere che ha avuto sul governo Berlusconi. Mi riferisco alla riconversione dell'ex aeroporto militare di Grazzanise in aeroporto civile. Si ricorda la morte tragica di Michele Orsi, ammazzato in pieno centro a Casal di Principe? Si ricorda la moglie di Orsi cosa disse? Disse che lei e Nicola Ferraro eravate interessati alla morte di suo marito. Anche in quel caso ci fu silenzio. Michele Orsi aveva deciso di collaborare con i magistrati e stava raccontando di come i rifiuti diventano soldi e poi voti e poi aziende e poi finanziamenti e poi potere.

Lei si è fatto forte per anni di un potere basato sull'intimidazione politica e mi riferisco al sistema delle discariche del Casertano che a un solo suo cenno avrebbero potuto essere chiuse perché la maggior parte dei sindaci di quel territorio erano stati eletti grazie al suo potere: il destino della monnezza a Napoli - cui tanto si era legato Berlusconi - era nelle sue mani. Onorevole Cosentino, non tiri un sospiro di sollievo, conservi il fiato perché le assicuro che c'è un'Italia che non dimenticherà ciò che ha fatto e che potrebbe fare. Non si senta privilegiato, non la sto accusando di essere il male assoluto, è solo uno dei tanti, ahimè l'ennesimo.
Lei per me non è innocente e non lo sarà mai perché la camorra che domina con potere monopolistico ha trovato in lei un interlocutore. Non aver mai portato avanti vere politiche di contrasto, vero sviluppo economico in condizioni di leale concorrenza e aver difeso la peggiore imprenditoria locale, è questo a non renderle l'innocenza che la Camera dei Deputati oggi le ha tributato con voto non palese. Onorevole Cosentino prenderà questo atto d'accusa come lo sfogo di una persona che la disprezza, può darsi sia così, ma veniamo dalla stessa terra, siamo cresciuti nello stesso territorio, abbiamo visto lo stesso sangue e abbiamo visto comandare le stesse persone, ma mai, come dice lei, siamo stati dalla stessa parte.

(13 gennaio 2012, Repubblica)


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Re: E brava Lega

Messaggioda Iafran il 13/01/2012, 15:19

flaviomob ha scritto:Il patto scellerato
di ROBERTO SAVIANO
...

Tutto il "casino" che c'è a Napoli e dintorni (fino a Milano) ... non è importato e a piangerne sono solo gli onesti cittadini (a goderne ... i soliti ... della "cricca").
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Re: E brava Lega

Messaggioda pianogrande il 13/01/2012, 19:08

Ecco che la lega continua il suo suicidio politico.
Che Dio ci conservi Bossi e il cerchio magico.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ni/183658/

Eccolo il partito di lotta (quanto al governo stendiamo un velo).
Lotta contro il giornalista che dedica la vita a far prendere coscienza al paese sulla esistenza delle mafie.
Saviano non rappresenta Milano in nessun modo, tuona il genio leghista.
Se fossi milanese mi offenderei e gli darei un sentito consiglio di gabinetto (i milanesi ci mettono quella <g> che fa tanto fine).
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Re: E brava Lega

Messaggioda flaviomob il 13/01/2012, 22:23

E loro chi rappresentano? I "cretini" della loro base?

http://video.repubblica.it/politica/cos ... 5633?video


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Re: E brava Lega

Messaggioda flaviomob il 14/01/2012, 0:55

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ta/183706/


Lega, è guerra aperta, Bossi cancella i comizi di Maroni.
Lui va alla conta

Nella Lega è guerra aperta. E non sono più le ricostruzioni dei giornalisti a dirlo, interpretando sibili e frasi a mezza bocca. Sono gli stessi leader a renderlo esplicito. Il primo colpo lo ha sparato Umberto Bossi che ha sospeso tutti gli incontri pubblici di Roberto Maroni. Lo ha fatto con una lettera ufficiale inviata a tutte le segreterie provinciali del Carroccio. “E’ fatto divieto di organizzare incontri pubblici alla presenza di Roberto Maroni”, si legge nella comunicazione del Senatùr. Lo stesso ex ministro dell’Interno leghista in un post pubblicato sulla propria pagina face book attorno alle 22 ha commentato amaramente la notizia: “Mi hanno appena chiamato per comunicarmi che la segreteria nazionale ha deciso di impedirmi di tenere gli incontri pubblici già programmati in tutta la Lombardia”. Parole scritte in maiuscolo, urlate nella Rete: “Non so perché, nessuno me l’ha spiegato, sono stupefatto, mi viene da vomitare”, scrive ancora quello che sembra destinato a diventare l’ex numero due leghista: “Qualcuno vuole cacciarmi dalla Lega, ma io non mollo!!!”.

Poche parole che scatenano la reazione veloce e concitata di tutto il popolo maroniano. È un susseguirsi di telefonate tra colonnelli e militanti, tutti concordi nell’affermare che nessuno permetterà che il progetto di fare fuori il Bobo possa avverarsi: “Si sta scatenando qualcosa di grande a livello generale – spiegano i bene informati – lo stanno tutti invitando a tenere incontri pubblici nei propri Comuni”. Una reazione forte dei soldati fedeli a Maroni per provare a convincere Umberto Bossi a non farsi ammaliare dalle sirene del cerchio magico. “Vogliamo fare capire a Bossi che Bobo non vuole mettersi contro di lui, vogliamo provare a convincerlo di non stare ad ascoltare quello che dicono i suoi cattivi consiglieri”.

Ma con l’invio della lettera sembra partita la resa dei conti finale all’interno del Carroccio, ultimo atto dopo lo scontro nato sul caso Cosentino. “Se pensano che io esca dalla Lega si sbagliano di grosso”. La reazione di Maroni va oltre il social network: “Andremo alla conta”, avrebbe sottolineato l’ex responsabile del Viminale, forte del sostegno di un folto gruppo di militanti, tutti convinti che le scelte di Maroni siano state quelle più coerenti con la linea del partito.

Intanto l’attenzione si rivolge tutta alla grande manifestazione di Milano prevista per il 22 gennaio prossimo. Una manifestazione su cui incombe il pericolo di reciproche contestazioni tra le avverse fazioni che si stanno fronteggiando nella Lega. Non è difficile immaginare a cosa stiano puntando in queste ore i maroniani che parlano più o meno apertamente di congresso federale, un congresso che ormai manca da troppi anni e che in molti vedono come unica soluzione per tenere in piedi un partito profondamente lacerato.


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Re: E brava Lega

Messaggioda Iafran il 14/01/2012, 9:54

Si pensava che il fondo prima o poi si doveva toccare ... ma questi scavano sempre più in basso!
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Re: E brava Lega

Messaggioda pianogrande il 14/01/2012, 13:38

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER1-1
Chi nega la realtà (Bossi con le sue censure e le sue scomuniche) è, semplicemente, fuori dalla realtà.
Per sopravvivere, dovrebbe tenere fuori dalla realtà tutta la sua banda.
Tutto sommato e per non poco tempo, altri ci sono riusciti.
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Re: E brava Lega

Messaggioda franz il 14/01/2012, 15:25

pianogrande ha scritto:http://www.repubblica.it/politica/2012/01/14/news/base_leghista_in_rivolta-28090296/?ref=HRER1-1
Chi nega la realtà (Bossi con le sue censure e le sue scomuniche) è, semplicemente, fuori dalla realtà.
Per sopravvivere, dovrebbe tenere fuori dalla realtà tutta la sua banda.
Tutto sommato e per non poco tempo, altri ci sono riusciti.

Forse è il tempo di iniziare anche una riflessione piu' vasta.
Non solo è entrato il crisi il partito di plastica per definizione, quello di Berlusconi, ma ora si incrina anche la Lega di Bossi, dove questo è il dominatore incostrastato e padre padrone che in passato ha già eliminato altri pericolosi contendendenti (Miglio messo da parte, Rocchetta, Pagliarini ed ora Maroni).
Ma un altro partito di plastica basatto sul suo padre padrone a vita (per norma statutaria) potrebbe iniziare a vacillare. l'IDV di Di Pietro.
Forse scopriamo che la crisi del berlusconismo significa la fine dei partiti dittatoriali basati su personaggi padronali (Berlusconi, Bossi, Di Pietro). Vedere per esempio le fortissime critiche interne a Di Pietro per le sue posizioni contro Napolitano e Monti. O vedere altre vittime illustri dello strapotere dipietrista all'interno del suo partito (un nome tra tutti: Elio Veltri, co-fondatore di IDV).
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Re: E brava Lega

Messaggioda pianogrande il 14/01/2012, 16:20

Sono d'accordo Franz.
Nessuno, sul simbolo di un partito, deve mettere il suo nome.
La personalizzazione porta, inevitabilmente, al formarsi dei vari cerchi magici che, nel tentativo di conservare il potere del capo, finiscono per portare a fondo tutta la nave.
In pratica,tenere il partito in ostaggio.
Dovrebbe valere anche per Casini che, addirittura, è, o tende a diventare, padroncino di tre partiti (se concediamo questo status anche alla zattera di salvataggio di Rutelli).
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Re: E brava Lega

Messaggioda pianogrande il 15/01/2012, 0:23

Bossi Maroni.
Va tutto bene.
Ancora marcia indietro.

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER1-1

A questo punto, l'unica vera marcia indietro che potrebbe fare Bossi (ormai fratello siamese del berlusca) sarebbe di mantenere, una volta, la parola spiazzando tutti.
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