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La vera rivoluzione

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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda lodes il 04/01/2012, 13:17

Questo è un luogo di discussione politico dove si affrontano temi che stanno, appunto, dentro la sfera politica. Se si discutesse di filosofia o di letteratura il forum sarebbe un altra cosa e i partecipanti sarebbero con ogni probabilità altri. Questo per dire che ancora una volta si introduce il tema della religione -in questo caso "vera rivoluzione" : quella del Vangelo- come strumento di costruzione del pensiero politico. Se la vera rivoluzione è il Vangelo tutto il pensiero politico che ha diverse fondamenta culturali è sbagliato. I partecipanti a questo forum, che è parte di quella platea più grande che è formata da milioni di cittadini, discutono partendo da se stessi, da come si sono formati, da come hanno elaborato le loro esperienze e la realtà vissuta, ma la partecipazione è finalizzata alla ricerca/costruzione di politiche -siano esse di governo della polis che di sviluppo/crescita sociale- e non, come detto, alla trattazione di temi importanti ma parziali quale potrebbe essere "la letteratura" o la "religione". Quindi ancora una volta mi sembra si insista nel voler "forzare" la discussione con l'intento di affermare un primato: quello "della vera rivoluzione". E' evidente che questo (ri)mette al centro il tema della laicità. Mi spiace per i cattolici che qui sono ben rappresentati, ma questo insistenza nel voler affermare la superiorità della "vera rivoluzione" a dispetto delle convinzioni degli altri che non la vivono è veramente fastidiosa e di fatto esiziale alla costruzione di una politica in cui i cittadini possono trovare soluzioni di governo della polis all'altezza dei bisogni materiali e di convivenza civile. In linea con quanto qui scritto non sarei intervenuto in un thread in cui si parla di "vera rivoluzione", ma la discussione ha rafforzato l'evidenza che questo tipo di temi non fa che del male alla ricerca politica e di una costruzione di un soggetto politico in cui potersi riconoscere a prescindere dalle nostre origini. Cari cattolici pensateci bene se questa è la strada migliore per affermare i vostri valori.
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda pianogrande il 04/01/2012, 15:28

Vabe' Lodes.
Adesso vogliamo stabilire di cosa si deve (o si può) discutere quando si parla di politica?
Di tutto si può discutere quando si parla di politica.
Di letteratura, di filosofia, di fisica nucleare, di economia, di climatologia, tutto ciò che ha attinenza con la vita delle persone.
La religione ha attinenza con la vita delle persone?
Influenza i comportamenti?
Sì!
Allora?
Quale è il problema?

Vogliamo discutere di religione su un forum solo religioso?
Frequentato solo da adoratori del solito grande cocomero?

Non mi interessa.
Discutere di politica significa discutere, innanzitutto, di interazioni.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda Loredana Poncini il 04/01/2012, 16:20

LA VERA RIVOLUZIONE che auspico avvenga in me per prima è quel capovolgimento di valori, prospettiva ed opzioni fondamentali che può permettermi di non lasciarmi massificare dal Capitalismo attuale delle Multinazionali Imperante nel Globo.
E rispondendo a Ranvit, purtroppo, mi è venuto da rispondere, sinteticamente con l'incipit dell'ultima enciclica sociale del Papa...un errore fatale, in Italia !
Un altro errore, di cui prendo atto, è far riferimento al Vangelo discorrendo in internet . (Lo scrivo senza "!" e senza emoticon allegate).
Il Vangelo resta "parola di vangelo", per pochi, anche tra i cristiani che vanno a messa, temo.
Quindi per questo neonato 2012 Vi prometto di non tirar più fuori né aggettivi come "VERA", né sostanziosi sostantivi come "RIVOLUZIONE", ricordandomi che internet può ambirvi, ma in realtà o ne abusa o non li sopporta del tutto.

FELICE 2012 !
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda matthelm il 04/01/2012, 16:48

"La vera rivoluzione rispetto al "sistema" non può essere che una profonda conversione dell'intelligenza.
Non si deve parlare più di progresso, né ricercare un illusorio benessere, in cui i bisogni naturali ed essenziali di aria ed acqua pura, di quiete e di contemplazione siano repressi, mentre vengono imposti bisogni futili e spesso dannosi all'umanità.
Ed è vano rivolgersi al liberalismo ed al socialismo come ad ideologie in grado di correggere l'attuale situazione, perché essi sono l'espressione più compiuta di quella mentalità produttivistica tesa inconsapevolmente all'avvilimento dell'uomo, al "capitalismo totalitario", in cui il primato spetta all'economia.
Soltanto una critica radicale di tutti i dogmi moderni, compreso quello dello scientismo, può permettere una "insurrezione generale dello spirito", ma dev'essere una critica che ci aiuti a liberarci da quel complesso d'inferiorità che è una specie d'inibizione del giudizio e della volontà di fronte a questo modo di vivere.
(da un mio foglio manoscritto, inserito nel diario del 1976)"


Questo scriveva, molto chiaramente, Loredana. (che non ha bisogno certo della mia difesa)
Quello che è scritto non enuncia nessun fondamentalismo, nessuna pretesa di sconfessare i " religiosi" di altre dottrine umane. Ma dove lo leggete? Qual è il problema? Non è che sono altri quelli che hanno pretese?

Pianogrande ha chiaramente espresso un'opinione che io condivido.

O forse abbiamo a che fare con "atei devoti" di altre "religioni"?
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda franz il 04/01/2012, 17:28

matthelm ha scritto:Quello che è scritto non enuncia nessun fondamentalismo, nessuna pretesa di sconfessare i " religiosi" di altre dottrine umane. Ma dove lo leggete?

Ci provo:

Non si deve parlare più di progresso, né ricercare un illusorio benessere, in cui i bisogni naturali ed essenziali di aria ed acqua pura, di quiete e di contemplazione siano repressi, mentre vengono imposti bisogni futili e spesso dannosi all'umanità.
Ed è vano rivolgersi al liberalismo ed al socialismo come ad ideologie in grado di correggere l'attuale situazione, perché essi sono l'espressione più compiuta di quella mentalità produttivistica tesa inconsapevolmente all'avvilimento dell'uomo, al "capitalismo totalitario", in cui il primato spetta all'economia.


A me pare che il linguaggio sia abbastanza imperativo, inzia con quello che non si deve fare (parlare di progresso) e prosegue con altre cose da non fare (cercare benessere illusorio, rivolgersi al liberalismo o al socialismo o a qualsiasi altra ideologia). Adesso Loredana dice che auspica in se' questo rovesciamento di valori ed una società libera è sicuramente libera, come tutti di provarci. L'impressione iniziale tuttavia è che quelle cose da fare e non fare (con l'uso del verbo dovere) fossero in quanto vera rivoluzione radicale, un messaggio universale, rivolto a tutti, non solo privato.
Uno non dice sono a sé cosa deve fare ma lo dice anche agli altri. Non è un blando consiglio da amico. E' una forma molto piu' forte e dice "qui c'è la verità" e negli altri "ismi" non troverete nulla (è vano rivolgersi ...).

Se permetti qualche critica mi pare ben motivata ... o non si può?
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2012, 17:38

lodes ha scritto: Mi spiace per i cattolici che qui sono ben rappresentati, ma questo insistenza nel voler affermare la superiorità della "vera rivoluzione" a dispetto delle convinzioni degli altri......

Ma a me non sembra che ci sia stata questa insistenza.
Loredana ha semplicemente espresso la sua idea,dicendo più o meno che il mondo andrebbe meglio se la gente fosse più virtuosa nel senso cristiano del termine,e da lì è nata una discussione di carattere più che altro speculativo.
Ma nessuno si è incaponito a ribadire,in questa sede,che la religione deve stare sopra ad ogni cosa.
Io almeno non me ne sono accorto.
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda franz il 04/01/2012, 17:54

Stefano'62 ha scritto:Loredana ha semplicemente espresso la sua idea,dicendo più o meno che il mondo andrebbe meglio se la gente fosse più virtuosa nel senso cristiano del termine,e da lì è nata una discussione di carattere più che altro speculativo.
Ma nessuno si è incaponito a ribadire,in questa sede,che la religione deve stare sopra ad ogni cosa.
Io almeno non me ne sono accorto.

Nell'ambito speculativo è scaturito (e ci voleva poco perché tutti lo sappiamo) che le religioni tendono ad essere dogmatizzate e pretendere di stare sopra ogni cosa. Non c'è bisogno che chi ha fede lo dica perché ci pensa il Pontefice ad ogni occasione a ricordarlo. Comunque anche Loredana si è chiesta "la vera rivoluzione, quella annunciata nel Vangelo, se espressa in un forum, è una mera ideologia tra le altre ?" e la risposta è che naturalmente ogni rivoluzione che pretende di essere vera pretende anche, per forza di cose, di essere diversa dalla altre, di non essere nel mucchio "tra le altre".
O almeno ci prova. Poi nel dialogo tra noi magari alcune cose vengono ridimensionate e ci si capisce (forse).
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda matthelm il 04/01/2012, 18:15

franz ha scritto:L'impressione iniziale tuttavia è che quelle cose da fare e non fare (con l'uso del verbo dovere) fossero in quanto vera rivoluzione radicale, un messaggio universale, rivolto a tutti, non solo privato.
Uno non dice sono a sé cosa deve fare ma lo dice anche agli altri. Non è un blando consiglio da amico. E' una forma molto piu' forte e dice "qui c'è la verità" e negli altri "ismi" non troverete nulla (è vano rivolgersi ...).


Il messaggio virgolettato auspica che si debbano fare quelle valutazioni, per chi crede alla sua parola.
Noi tutti auspichiamo qualche cosa, per tutti, che reputiamo migliore di altre.
Embeh! Cosa c'è di strano solo , cosa dovremmo dire? E' un'opinione di un capo religioso secondo una sua analisi... e qualcuno lo segue. Come per gli altri "capi".
L'intelligenza, la maturità, il libero arbitrio faranno poi la loro parte. Ma tutti possono esprimere quello che ritengono giusto (anche Grillo.... non solo il Papa) Poi tutti possono dire e fare il contrario. Rientra nel dibattito politico o no.
Ma di che cosa stiamo parlando?
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2012, 21:03

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Loredana ha semplicemente espresso la sua idea,dicendo più o meno che il mondo andrebbe meglio se la gente fosse più virtuosa nel senso cristiano del termine,e da lì è nata una discussione di carattere più che altro speculativo.
Ma nessuno si è incaponito a ribadire,in questa sede,che la religione deve stare sopra ad ogni cosa.
Io almeno non me ne sono accorto.

Nell'ambito speculativo è scaturito (e ci voleva poco perché tutti lo sappiamo) che le religioni tendono ad essere dogmatizzate e pretendere di stare sopra ogni cosa. Non c'è bisogno che chi ha fede lo dica perché ci pensa il Pontefice ad ogni occasione a ricordarlo. Comunque anche Loredana si è chiesta "la vera rivoluzione, quella annunciata nel Vangelo, se espressa in un forum, è una mera ideologia tra le altre ?" e la risposta è che naturalmente ogni rivoluzione che pretende di essere vera pretende anche, per forza di cose, di essere diversa dalla altre, di non essere nel mucchio "tra le altre".
O almeno ci prova. Poi nel dialogo tra noi magari alcune cose vengono ridimensionate e ci si capisce (forse).

Okkey,tutto vero;
ma io intendevo dire che nessun forumista qui in questo thread mi ha dato l'impressione di cercare volontariamente e consciamente di porre la propria visione sopra a quella altrui in modo prevaricante o supponente.
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Re: La vera rivoluzione

Messaggioda franz il 05/01/2012, 9:58

Stefano'62 ha scritto:Okkey,tutto vero;
ma io intendevo dire che nessun forumista qui in questo thread mi ha dato l'impressione di cercare volontariamente e consciamente di porre la propria visione sopra a quella altrui in modo prevaricante o supponente.

Su questo concordo anche io.
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