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Il messaggio di fine anno di Napolitano

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda pianogrande il 02/01/2012, 19:33

Certo.
Dovrebbe esistere anche una giustizia fiscale.
Sicuramente.
La più grossa ingiustizia è, altrettanto sicuramente, permettere l'evasione e vessare i deboli (di conseguenza).
Insomma.
Per la legge della giungla non ci vuole un genio e non c'è bisogno della politica.
I più forti si godono la vita e i più deboli pagano per tutti.

La giustizia richiede che la forza sia usata per proteggere i più deboli e non per fare da guardaspalla ai più forti.
Diciamo per equilibrare un po'.
Sta qui il nocciolo politico del discorso.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda gabriele il 02/01/2012, 22:39

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Spreco è dove c'è un privilegio. Privilegio è dove è dato più di quanto dovuto.

Mi sembra un'ottima definizione di base ma immagino che sarà contestata.
Direi che si finisce per concedere un privilegio ha chi è forte e pesta i pugni (e ottiene piu' del dovuto) mentre chi ha bisogno ma è piu' debole, prende meno del dovuto. In questo senso il privilegio è doppiamente ingiusto.
Sul fatto che evadere sia come rubare io sono d'accordo ma solo fino ad un certo punto.
Se evade un milionario hai mille volte ragione.
Se evade un povero cristo che guadagna 12'000 euro e non vuole vedersi portar via la metà in tasse e contributi (considerando che con i 6'000 rimanenti non ci campa e che gli mancano quei sussidi e aiuti sociali per via del priviliegi dati ad altri di cui sopra) allora per me è piu' un fatto di sopravvivenza. E questi casi sono milioni, in Italia.
Grillo invita a riflettere sugli attentati ad Equitalia. Io invito a riflettere sulla eccessiva criminalizzazione del sommerso.
Sarà anche rubare ma chi ruba una mela per mangiare di solito a sinistra non viene criminalizzato.


Puntualizzo.
Rubare è rubare. Il reddito personale non fa differenza. Però c'è differenza fra chi ruba è un povero o un ricco. Un povero che ruba, magari per sfamare la propria famiglia, dimostra in primis che la società ha fallito.

Chi è forte prende per sè. Non gli viene concesso, ma accaparra. E' qui che sta il problema. Lo Stato non concede privilegi. E' l'azione di forza che esercita il potente che crea il privilegio per mezzo dello Stato.

riporto dal blog di Grillo, perchè già da televideo si vedono le solite forzature giornalistiche per mettere alla gogna il comico (vedremo gli altri giornali):

"I botti di fine anno di Equitalia

Continuano gli attentati contro gli uffici di Equitalia, nelle ultime ore sono avvenuti a Foggia e Modena. Si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro con la differenza però che durano tutto l'anno. Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze. Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l'ingiunzione "entro e non oltre" non sa più cosa può succedergli. Non c'è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza."
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda franz il 03/01/2012, 0:03

gabriele ha scritto:Puntualizzo.
Rubare è rubare. Il reddito personale non fa differenza. Però c'è differenza fra chi ruba è un povero o un ricco. Un povero che ruba, magari per sfamare la propria famiglia, dimostra in primis che la società ha fallito.

Già ma che dire di un povero che senza il prelievo dello stato (la società che cosi' ha deciso) avrebbe il doppio dei soldi?
Si, la società italiana ha fallito, ma ora tocca a me puntualizzare.
La società è rappresentabile come l'insieme di tre sottosistemi, interconnessi.
Quello economico, quello culturale, quello politico.
Le responsabilità di questo fallimento sono un po' di tutti ma il principale colpevole è la politica, secondo me.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda gabriele il 03/01/2012, 10:59

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Puntualizzo.
Rubare è rubare. Il reddito personale non fa differenza. Però c'è differenza fra chi ruba è un povero o un ricco. Un povero che ruba, magari per sfamare la propria famiglia, dimostra in primis che la società ha fallito.

Già ma che dire di un povero che senza il prelievo dello stato (la società che cosi' ha deciso) avrebbe il doppio dei soldi?
Si, la società italiana ha fallito, ma ora tocca a me puntualizzare.
La società è rappresentabile come l'insieme di tre sottosistemi, interconnessi.
Quello economico, quello culturale, quello politico.
Le responsabilità di questo fallimento sono un po' di tutti ma il principale colpevole è la politica, secondo me.


In un sistema sociale "normale" avresti ragione, ma dove ci sono forzature enormi dovute a entità come la mafia e la massoneria...per non dimenticare l'enorme peso delle multinazionali che controllano l'economia mondiale.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda franz il 03/01/2012, 11:38

gabriele ha scritto:In un sistema sociale "normale" avresti ragione, ma dove ci sono forzature enormi dovute a entità come la mafia e la massoneria...per non dimenticare l'enorme peso delle multinazionali che controllano l'economia mondiale.

Non mi quadra e quindi non capisco. Chiedo lumi.
La mafia non evade (quindi non ruba in quel modo, lo fa in un altro).
Le criminalità organizzate gestiscono principalmente attività illegali, su cui non è possibile pagare imposte e contributi.
Poi (OK) gestiscono anche la corruzione con il potere (politico, appunto) per continuare a fare affari anche una parte piu' grigia.
Le multinazionali non hanno bisogno di evadere. La nostra maggiore (FIAT) nel 2010 ha pagato 682 milioni di euro, per tasse sue. Da lavoro a quasi 200'000 lavoratori, i quali a loro volta pagano tasse e contributi. Perché non dovrebbe avere un "peso"? E' assolutamente normale che in tutto il mondo le aziende maggiori abbiano una grande influenza in campo economico e politico. Non ci fossero (esempio INTEl, AMD e Microsoft e Apple) noi in saremmo qui a discutere.
Cosa c'entra con il discorso che stiamo facendo?
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda Stefano'62 il 03/01/2012, 12:07

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:In un sistema sociale "normale" avresti ragione, ma dove ci sono forzature enormi dovute a entità come la mafia e la massoneria...per non dimenticare l'enorme peso delle multinazionali che controllano l'economia mondiale.

Non mi quadra e quindi non capisco. Chiedo lumi.

Poi Gabriele dirà la sua,ma la sua frase che condivido,per me significa che a differenza dei sistemi "normali" dove le dinamiche politiche sono espressione del consenso democraticamente espresso da un insieme di "cittadini"....
invece nella realtà italiana (ma non solo,purtroppo) le dinamiche politiche sono "drogate" dall'ingerenza di tante lobbies di diverso tipo,da quelle criminali come la mafia o certi tipi di massoneria,a quelle di tipo più o meno lecito come le multinazionali e le corporazioni,che tutte insieme spostano l'attenzione delle Istituzioni verso i loro interessi,passando sopra alle teste della gente con metodi più o meno sotterranei e poco puliti,oppure cinici e immorali nella migliore delle ipotesi.

Certo si può ribattere che questa si può annoverare tra le colpe della politica,ma queste forze,soprattutto col nostro sistema elettorale creato a bella posta per esaltare l'influenza già elevatissima delle lobbies,decidono nomi e cognomi dei nostri politici.
Quindi le colpe stanno molto a monte della politica,esattamente dove dice Gabriele.
Tanto da farmi dire con estrema convinzione,che in Italia la cosidetta "anti-politica" non sono i vari Grillo o i Di Pietro o coloro che puntano l'indice sulle inefficienze sul dolo e sui costi diretti e indiretti di QUESTI politici e che pretendono il ritorno di una politica sana ed espressione democratica,cioè di una somma di individui,ma sono esattamente quei politici e burocrati di partito sui quali è puntato quel dito,e che di fatto impediscono alla politica,quella buona,di emergere e lavorare per noi invece che per altri;e che per rigirare la frittata accusano di anti-politica quelli altri che auspicando il ritorno della politica vera minacciano di rompergli il giocattolo.
E il PD non è esente da complicità.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda franz il 03/01/2012, 13:10

Stefano'62 ha scritto:Poi Gabriele dirà la sua,ma la sua frase che condivido,per me significa che a differenza dei sistemi "normali" dove le dinamiche politiche sono espressione del consenso democraticamente espresso da un insieme di "cittadini"....
invece nella realtà italiana (ma non solo,purtroppo) le dinamiche politiche sono "drogate" dall'ingerenza di tante lobbies di diverso tipo,da quelle criminali come la mafia o certi tipi di massoneria,a quelle di tipo più o meno lecito come le multinazionali e le corporazioni,che tutte insieme spostano l'attenzione delle Istituzioni verso i loro interessi,passando sopra alle teste della gente con metodi più o meno sotterranei e poco puliti,oppure cinici e immorali nella migliore delle ipotesi.

Ho compreso, se è questa la spiegazione, tuttavia sono d'accordo fino ad un certo punto. Per prima cosa le lobby (tante) sono comunque espressione di potere (punta di diamante) di moltitudini. Tassisti e farmacisti, avvocati e ignegneri, notai e medici (gli ordini professionali protetti in genere) messi insimee sono centinaiaa di migliaia ma anche i pensionati di anzianità (alcuni milioni) e i lavoratori ipertutelati (idem). Mafie, gilde e lobby abbondano in Italia e caso mai non abbondano le multinazionali (ma a sinistra non metterle sotto accusa è considerato reato di tradimento per cui vi capisco), mentre dove abbondano (es USA) abbiamo meno evasione e pressione fiscale, pur avendo un sistema in cui il lobbismo è fatto ad arte ed istituzionalizzato. Quindi per me le multinazionali non c'entrano, anzi se ne avessimo una trentina, staremmo molto meglio. Sia dal punto di vista economico (lavoro, reddito e pressione fiscale) sia politico.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda gabriele il 03/01/2012, 14:10

grazie Stefano. Hai "esploso" con eccellenza il mio ristrettissimo riassunto

per Francesco:

Un pugno di società controlla il mondo
Ecco la rete globale del potere finanziario
Una ricerca svizzera traccia il quadro delle relazioni tra grandi gruppi: meno di 150 multinazionali dettano le regole del mercato e strozzano la concorrenza: "Controllo sproporzionato, si rischiano ripercussioni disastrose". Unicredit nella top 50
di LIVIA ERMINI

Una cravatta il cui nodo è costituito da un nucleo piccolo ma solido di aziende che, dettando le regole, strozzano la concorrenza e gli Stati. Una rete di controllo di banche e multinazionali che tiene sotto scacco i mercati influenzandone la stabilità. E' l'immagine, colorita ma efficace, che emerge da una ricerca dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo dal titolo "La rete globale del controllo societario" secondo cui 147 imprese nel mondo sono in grado di controllare il 40% di tutto il potere finanziario.

Lo studio, pubblicato da New Scientist, prende in esame le connessioni fra 43.060 multinazionali evidenziando un piccolo gruppo di 1.318 società transnazionali (la cui punta di diamante sono proprio le 147) che esercita un potere enorme, "sproporzionato" lo definiscono i relatori, sull'economia globale. Goldman Sachs, Barclays Bank e JPMorgan sono solo alcuni dei nomi delle corporation, quasi tutte finanziarie, che figurano ai primi 20 posti della "mappa del tesoro".

TABELLA I primi 50 gruppi di controllo 1

Ma non si tratta della solita tesi complottistica utilizzata dagli analisti per spiegare il saliscendi di titoli che, più che seguire una logica, sembrano obbedire ai comandi della mano di un burattinaio. In questo caso ci troviamo di fronte ad un'analisi che non concede nulla alla speculazione e agli schemi
ideologici, ma si basa esclusivamente su dati statistici. Lo studio, infatti, intreccia modelli matematici con un database delle aziende mondiali (Orbis 2007) ricostruendo reti di relazioni e partecipazione che costituiscono nodi di potere sui mercati globali, senza essere frutto di accordi sottobanco.

I tre autori (Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston) infatti hanno precisato che tali collegamenti tra compagnie, in una prima fase di crescita economica, possono risultare vantaggiosi per la stabilità dell'intero sistema. In tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, però, queste correlazioni potrebbero risultare molto pericolose perché, come in tutte le concentrazioni di potere, il collasso di una compagnia può avere ripercussioni disastrose sul resto dell'economia del pianeta.

"Quali sono le implicazioni per la stabilità mondiale?", si chiedono gli autori. "Si sa che le istituzioni costituiscono contratti finanziari, con diverse altre istituzioni. Questo permette loro di diversificare il rischio, ma, allo stesso tempo, li espone al contagio. In una situazione così interrelata, connotata da forti rapporti di proprietà, perciò il rischio di una contaminazione a catena è dietro l'angolo".

Per quanto riguarda l'Italia, oltre a Unicredito Italiano Spa tra i primi 50 gruppi di controllo, lo studio effettua uno screening della struttura del gruppo Benetton (GUARDA 2) che mostra le diramazioni del controllo della capogruppo alle subsidiaries, alle consociate a livello internazionale.

http://www.repubblica.it/economia/finan ... ef=HREC2-1
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda gabriele il 03/01/2012, 14:16

franz ha scritto:Ho compreso, se è questa la spiegazione, tuttavia sono d'accordo fino ad un certo punto. Per prima cosa le lobby (tante) sono comunque espressione di potere (punta di diamante) di moltitudini. Tassisti e farmacisti, avvocati e ignegneri, notai e medici (gli ordini professionali protetti in genere) messi insimee sono centinaiaa di migliaia ma anche i pensionati di anzianità (alcuni milioni) e i lavoratori ipertutelati (idem). Mafie, gilde e lobby abbondano in Italia e caso mai non abbondano le multinazionali (ma a sinistra non metterle sotto accusa è considerato reato di tradimento per cui vi capisco), mentre dove abbondano (es USA) abbiamo meno evasione e pressione fiscale, pur avendo un sistema in cui il lobbismo è fatto ad arte ed istituzionalizzato. Quindi per me le multinazionali non c'entrano, anzi se ne avessimo una trentina, staremmo molto meglio. Sia dal punto di vista economico (lavoro, reddito e pressione fiscale) sia politico.


Farei una differenza netta fra lobby e mafia, o massoni. Le lobby slavaguadano gruppi economici e si fanno sentire in un sistema democratico con il peso che hanno. Mafia e massoni (parlo dei massoni italiani) cercano di smorzare o abbattere il sistema democratico per imporre una propria logica di predominio economico, politico e culturale.
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Re: Il messaggio di fine anno di Napolitano

Messaggioda franz il 03/01/2012, 15:02

gabriele ha scritto:Farei una differenza netta fra lobby e mafia, o massoni. Le lobby slavaguadano gruppi economici e si fanno sentire in un sistema democratico con il peso che hanno. Mafia e massoni (parlo dei massoni italiani) cercano di smorzare o abbattere il sistema democratico per imporre una propria logica di predominio economico, politico e culturale.

Fin qui sono d'accordo. Prendo atto che le multinazionali, inizalmente citate, si sono perse per strada.
Eppure io farei volentieri cambio.
Meno mafie, piu' multinazionali.
Se invece abbiamo il contrario, un motivo ci sarà.
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