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L'Italia malata

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

L'Italia malata

Messaggioda flaviomob il 20/12/2011, 16:06

Gino Strada denuncia: “Questa Italia è la nuova terra straniera”

Il fondatore dell'Ong lancia SOS Emergency: "Ci vuole più impegno sul fronte interno. Negli ambulatori di Palermo e Marghera la presenza di connazionali è in aumento. E sono sempre più poveri"

Gino Strada, la campagna “S. O. S. Emergency” per la raccolta fondi si concentra molto sull’Italia. Il nostro paese è una delle nuove frontiere del disagio dove sempre più persone hanno bisogno di aiuto?
A me sembra che l’Italia sia sempre più terra straniera, un luogo in qualche modo alieno, non solo per le necessità degli stranieri, ma anche di molti cittadini italiani. Da anni mi sono reso conto che i bisogni non sono solo oltre frontiera, in altri paesi, dove noi siamo presenti da tempo, ma sempre più qui, in patria. Per questo abbiamo aperto il poliambulatorio a Palermo per i migranti, dove curiamo, in modo del tutto gratuito, persone che vengono da oltre 70 paesi. E poi a Marghera, nato con lo stesso obiettivo e dove, con il passare del tempo, ci siamo accorti che che la presenza degli italiani è salita oltre il 20 % del totale: nuovi poveri, scesi sotto la soglia della miseria. E poi gli ambulatori mobili, che seguono i braccianti nei loro massacranti lavori stagionali.

La sanità italiana è sempre più malata, e questo si riflette sulla vita di tutti. La via della guarigione passa sempre più attraverso soluzioni economiche. C’è un’altra via?

Non mi pare che ci sia bisogno di gran consulto di economisti, bastano quattro amici al bar per dare formule economiche. Ma bisognerebbe ribaltare la questione: non è quanti risparmi si possono fare sulla sanità, ma quante e quali sono le necessità e recuperare i fondi altrove. Perché non tagliare i soldi per la guerra? Nessuno lo ha mai veramente fatto, nemmeno questo governo mi pare, almeno per ora. Perché noi i costi delle guerre in questa situazione proprio non ce le possiamo permettere, ed è un esercizio che pare si faccia solo per susseguio alla potenza a stelle e strisce. E l’altro problema è smetterla con la bestemmia che bisogna trasformare gli ospedali in aziende. Faccio un esempio: scommetto che se il ministero della Sanità o chi per lui potesse darci in gestione San Raffaele decidendo quale è il budget adeguato, saremmo in grado di curare tutti gratuitamente, senza far pagare alcun ticket, tenendo i conti a posto. E questo perché la differenza la fa il profitto del privato, mentalità e sistema che si è infiltrata nelle strutture pubbliche. Facciamo il caso dell’intervento di sostituzione mitralica che è sovvenzionato dal servizio pubblico con 25 mila euro ma il cui costo di base è di 2. 000. O le pulizie, appaltate all’esterno, mentre l’igiene di un ospedale non può essere considerato una possibilità di lucro. Negli ultimi decenni l’idea di servizio pubblico si è sgretolata a tappe successive, anche per via della casta medica: l’arrivo della libera professione all’interno degli ospedali, l’aziendalizzazione, l’esternalizzazione dei servizi; la quantità al posto della qualità. Pubblico e privato devono poter rimanere separati, e le case di cura camminare con le proprie gambe. È un discorso che vale anche per un altro pilastro della nostra repubblica: l’istruzione.

Per questo chiederete ai vostri sostenitori uno sforzo per impegnarsi anche in Italia. Ma i fondi mancano perché si riduce il numero dei donatori o la quantità di denaro che arriva?
Il numero di donatori di Emergency è per fortuna in costante aumento, ma essendo in gran parte normali cittadini, hanno meno soldi, e il flusso generale si è ridotto. Chiediamo 5 milioni di euro, per continuare i nostri 47 progetti con i quali siamo presenti in 7 paesi, e per aprire 5 nuovi ambulatori in Italia, nelle città dove il bisogno è maggiore: penso a Bari, Napoli, Roma… Con questo impegno all’estero abbiamo guadagnato il rispetto delle popolazioni che abbiamo assistito; in Italia un buon servizio pubblico, il rispetto del bene comune, ridà fiducia nei confronti dello Stato. Per noi è un’avventura di civiltà che deve continuare, nonostante le difficoltà, anche burocratiche come, per esempio, i due anni di tempo che lo macchina statale ci mette a stabilire ed erogare il 5 x 1000. In fin dei conti alle difficoltà siamo abituati: penso ad Azzarà e alla sua vicenda in Sudan, che si è conclusa bene; ma penso anche ai successi dei nostri centri in Afghanistan dove abbiamo già raggiunto e superato di molte volte gli obiettivi del millennio sulla mortalità materna che l’Onu si è prefissato per il 2015. E mi ricordo anche che storicamente, è nei momenti di crisi che i cittadini si sentono più solidali.

Quale è la cosa che le farebbe più piacere poter fare, l’impegno che sente più urgente e personale.
Sono un chirurgo, vorrei poter tornare a operare; vorrei poter dedicare più tempo alla sala operatoria, a curare i miei malati.

da Il Fatto Quotidiano del 20 dicembre 2011


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Re: L'Italia malata

Messaggioda ranvit il 20/12/2011, 17:25

Sono un chirurgo, vorrei poter tornare a operare; vorrei poter dedicare più tempo alla sala operatoria, a curare i miei malati.



Finalmente una cosa su cui concordo con Gino Strada!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Italia malata

Messaggioda Iafran il 21/12/2011, 0:12

ranvit ha scritto:Sono un chirurgo, vorrei poter tornare a operare; vorrei poter dedicare più tempo alla sala operatoria, a curare i miei malati.

Finalmente una cosa su cui concordo con Gino Strada!

Invece, quanto ha detto sull'istruzione e sulla sanità è tutto falso e che i cittadini siano altamente soddisfatti di questi servizi, come lo sono per la ricerca e per la mobilità fisica (giustificando, magari, i tagli indiscriminati alle tratte ferroviarie notturne "per non perdere ore di sonno")? :o
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Re: L'Italia malata

Messaggioda ranvit il 21/12/2011, 9:58

Iafran, so bene che tra noi....te e me, radicali di sinistra e riformisti...è un dialogo tra sordi, quindi inutile.
Personalmente credo che sarebbe ora di fare chiarezza nel Pd come anche in questo forum: l'intento iniziale era, e dovrebbe essere, quello di un forum di centrosinistra (l'Ulivo). Quindi dovrebbero esserne esclusi tutti coloro che si rifanno al Gino Strada di turno cioè alla sinistra-sinistra.
Intendiamoci, non ho alcun intento censorio (premesso che non ne ho il potere) ma solo un invito per migliorare il dialogo.
Questo forum è lo specchio del Pd e del centrosinistra in particolare: si vuole per forza, chissà perchè, stare insieme tra diavolo ed acqua santa (non diro' chi è l'uno e chi l'altro :D ).....ma è impossibile :roll:

Il tutto si riduce ad un continuo botta e risposta con slogan e battute che non risolvono alcun problema.
Mi rendo conto che l'intento iniziale era di un confronto tra le diverse anime della sinistra italiana. Ma il fallimento è sotto gli occhi di tutti....e per colpa dei sinistri-sinistri che dall'alto del loro misero 10 o 15% vorrebbero imporre al restante 85 0 90% degli italiani le loro utopie, non concepiscono alcun compromesso accusando i loro piu' vicini interlocutori politici con i termini di "socialdemocratici", "revisionisti", "servi del padrone", "berluschini"....e poi si lamentano del mio innocuo "infantili e velleitari" :D

Pace e bene.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Italia malata

Messaggioda Iafran il 21/12/2011, 10:42

ranvit ha scritto:Iafran, so bene che tra noi....


Per me hanno molta importanza i fatti e la coerenza delle idee.
Mi sembra che hai voluto ancora una volta alzarti su un piedistallo ... senza fondamenta (campato in aria, insomma), facendo a meno di entrare nel merito degli argomenti toccati da Gino Strada (e che io ho ripreso).
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Re: L'Italia malata

Messaggioda ranvit il 21/12/2011, 11:19

Iafran ha scritto:
ranvit ha scritto:Iafran, so bene che tra noi....


Per me hanno molta importanza i fatti e la coerenza delle idee.
Mi sembra che hai voluto ancora una volta alzarti su un piedistallo ... senza fondamenta (campato in aria, insomma), facendo a meno di entrare nel merito degli argomenti toccati da Gino Strada (e che io ho ripreso).


Forse non hai capito....non si tratta di piedistallo ma di diversità di vedute sulle soluzioni. Sappiamo tutti che molte cose non vanno bene, sono le risposte da dare ai problemi che ci dividono. Insomma è del tutto inutile "entrare nel merito dei problemi" con chi sai già che propone ricette assurde, utopiche e velleitarie.
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Re: L'Italia malata

Messaggioda flaviomob il 22/12/2011, 15:23

Ranvit

...per colpa dei sinistri-sinistri che dall'alto del loro misero 10 o 15% vorrebbero imporre al restante 85 0 90% degli italiani le loro utopie,


Come la vittoria ai referendum (95% di Sì, 57% di partecipazione) o di Pisapia a Milano? :lol:
Vittorio, i tuoi numeri sono velleitari e il tuo tentativo di "metter fuori" chi non la pensa come te è infantile e presuntuoso :mrgreen:


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Re: L'Italia malata

Messaggioda ranvit il 22/12/2011, 18:38

Anche tu hai il solito vizio dei sinistri? Quello di voler mettere il cappello su risultati elettorali o di referendum in cui hanno giocato tante considerazioni. Guarda che "la gente", al contrario dei sinistri, non ha un pensiero unico....non è accecata dall'ideologia e quindi vota laicamente.
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Re: L'Italia malata

Messaggioda flaviomob il 22/12/2011, 19:10

Tu invece hai il vizio di certi "destri"... fuori chi non la pensa come me! Apriremo un nuovo forum... ventotene.it :lol:

Comunque nessuno mette il cappello su nulla, semplicemente ci sono idee e proposte che, nate a sinistra, hanno avuto un consenso maggioritario nel paese. Tutto qui. Mettiti il cuore in pace :mrgreen:


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Re: L'Italia malata

Messaggioda ranvit il 22/12/2011, 20:09

Comunque nessuno mette il cappello su nulla, semplicemente ci sono idee e proposte che, nate a sinistra, hanno avuto un consenso maggioritario nel paese. Tutto qui. Mettiti il cuore in pace

Che dire? Sono contento che tu sei contento... :D
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