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E piange anche la Casta dei giornali sostenuti dallo Stato

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E piange anche la Casta dei giornali sostenuti dallo Stato

Messaggioda franz il 13/12/2011, 21:44

Caro presidente Monti, lei rischia di assestare un colpo mortale alla libertà di stampa

Come Lei certamente sa la manovra che il Suo governo ha predisposto rischia di assestare un colpo mortale a un centinaio di giornali che attualmente usufruiscono dei contributi diretti all’editoria ex legge 7 agosto 1990, n. 250: un sostegno già erogato in misura modesta e incerta negli importi, oltre che pesantemente differito nel tempo.La cessazione dell’applicazione della legge n. 250, prevista all’articolo 29 del recente decreto, avrà riflessi gravissimi sul pluralismo dell’informazione e sulla stessa democrazia, considerato che causerà la fine delle pubblicazioni per l’intero settore della stampa di partito, cooperativa e di idee, notoriamente penalizzato da forti disparità nell’accesso al mercato pubblicitario. Le saranno altrettanto note le conseguenze occupazionali dell’entrata in vigore dell’articolo 29 del decreto e il contraccolpo economico per l’erario, in relazione agli oneri assistenziali che lo Stato dovrebbe accollarsi in seguito alla chiusura di molte decine di testate e la conseguenza perdita di molte centinaia di posti di lavoro, per un volume di spesa persino superiore a quello che sarebbe necessario per reintegrare il Fondo per l’editoria. Quanto alla necessità, altresì prevista dall’articolo 29 del decreto, di stabilire diversi, più severi e oggettivamente verificabili criteri di accesso ai contributi, Le ribadiamo che un rigoroso riordino del settore e il disboscamento della giungla delle sovvenzioni è una rivendicazione che noi per primi abbiamo più volte avanzato, sempre inascoltati. Se però i tempi di questo auspicabile intervento di riordino dovessero risultare lunghi, e si procedesse nel frattempo con i tagli di risorse previsti, la riforma arriverebbe a situazione ormai compromessa, quando i giornali in questione avranno gioco forza cessato di esistere. Nel rivolgerLe la richiesta di un incontro urgentissimo, Le anticipiamo l’invito a un intervento che scongiuri l’apertura di una grave crisi occupazionale ed eviti in extremis un vulnus irreversibile alla libertà di stampa.
di C. Sardo, l’Unità - S. Menichini, Europa - M. Tarquinio, Avvenire - L. Boriani, la Padania - D. Greco, Liberazione - N. Rangeri, il Manifesto - M. De Angelis, Secolo d'Italia - E. Macaluso, Riformista - F. Zanotti- Fisc

in data:10/12/2011
http://liberazione.it/news-file/Caro-pr ... ize=normal


manca, meritoriamente, il Fatto, che si sostiene senza droghe di Stato. Forse perché ha lettori.
Personalmente se quei giornali smettessero di usare carta (che sono alberi) che poi nessuno legge, non piango di certo.
Che usino solo Internet e non rompano i cosiddetti in un periodo in cui si chiedono sacrifici a tutti.
Oppure imparino a fare un prodotto che si compra.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: E piange anche la Casta dei giornali sostenuti dallo Stato

Messaggioda Iafran il 14/12/2011, 2:39

franz ha scritto:Caro presidente Monti, lei rischia di assestare un colpo mortale alla libertà di stampa

Come Lei certamente sa la manovra che il Suo governo ha predisposto rischia di assestare un colpo mortale a un centinaio di giornali che attualmente usufruiscono dei contributi diretti all’editoria ex legge 7 agosto 1990, n. 250:


Se sono centinaia le testate che rischiano la chiusura, i finanziamenti pubblici all'editoria risultano veramente a pioggia ed arrivano ad interessare fogli pubblicati (che nessuno legge) e altri che sono negli elenchi ma che non sono stati mai stampati (risparmiando gli alberi ... ma non le tasche degli italiani).
Il colpo mortale non è alla libertà di stampa ma è alla "libertà di ricevere contributi" con dichiarazioni mendaci inerenti attività inesistenti, senza subire controlli e ... conseguenze legali.

PS - Se fosse penalizzato anche "l'Avanti", il suo direttore, Walter Lavitola, per tirare a campare (e per sfuggire al mandato di cattura emesso dalle procure di Napoli e Bari) dovrebbe veramente accontentarsi della nomina di "console onorario di Panama a Roma": un altro cervello-ne in fuga ... dalle patrie galere!
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Re: E piange anche la Casta dei giornali sostenuti dallo Stato

Messaggioda flaviomob il 18/12/2011, 14:21

Europa, Unità, Liberazione e Manifesto potrebbero scegliere di unire le forze in un patto solidale per non sparire dalle edicole, per potenziare l'informazione su internet (che non ha i costi della carta e della distribuzione), per garantire un pluralismo prezioso.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12 ... ia/178316/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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