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Peggiora la salute degli anziani in Italia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda flaviomob il 13/12/2011, 7:50

Intervista a Valerio Gennaro, oncologo ed epidemiologo.

"Ciao a tutti, sono Valerio Gennaro, medico ricercatore da circa 30 anni. Faccio l’oncologo ed epidemiologo e mi occupo di capire perché la gente si ammala e come sta nell’ambiente di vita o di lavoro. Ho scoperto una statistica. Sono dati ufficiali dell’Eurostat, sono le statistiche che ci diffondono regolarmente sullo stato di salute degli italiani. Ci stanno dicendo che la salute degli italiani migliora di anno in anno in termini di aspettativa di vita complessiva. In effetti la statistica ufficiale dell’Eurostat dice che le donne italiane a 65 anni hanno ben 22 anni di aspettativa da vita. Il dato è in aumento, quindi una donna di 65 anni nel 2008 può attendersi di raggiungere gli 87 anni: una bellissima notizia che viene usata anche per calcolare le pensioni, per motivare il fatto che se si vive di più, bisogna lavorare di più. Quello che ho scoperto è l’altra statistica fatta dall’Eurostat che dice una cosa complementare.

Parla di qualità della vita, non tanto di quantità, ma di qualità. L’Italia era in posizioni perfette, magnifiche fino al 2003. Dal 2004 ha cominciato a scendere ed è crollata sotto i livelli medi nel 2008. Questo dato significa che nel 2003 una donna italiana di 65 anni aveva circa 13/14 anni di aspettativa di vita sana di fronte. Nel 2008 da 14 si è passati a 7. C’è stato un dimezzamento dell’aspettativa di vita sana. Nel grafico, l’ascissa indica il periodo di calendario, dal 2004 al 2009, l’ordinata gli anni di aspettativa di vita sana della popolazione paese per paese rispetto al resto dell’Europa, al valore massimo, medio e minimo europeo.
Questa statistica la dice lunga sulla qualità della vita della popolazione italiana. Si tratta di qualcosa che percepiamo e per questo siamo andati a cercare queste statistiche. Avevamo fiducia che l’Europa le avesse e che in qualche modo utilizzasse i dati. Abbiamo verificato che si parla solo di quantità e ne si magnifica il dato positivo, ma si ignora e omette colpevolmente, il dato della qualità della salute. Questo è un dato che dobbiamo rimettere al centro. Dobbiamo ricordare, quali cittadini consapevoli e impegnati, che questi sono i parametri su cui si deve basare la misurazione di una società, la salute dei propri cittadini. D’altra parte, come ci ricorda l’Art. 32 della Costituzione, la salute è un fatto singolo, ma anche bene collettivo.
Questa è una statistica, possiamo utilizzarla per difenderci. Esiste una tendenza di far credere che la salute che stiamo perdendo sia legata soltanto ai nostri problemi familiari, alla nostra genetica, all’ereditarietà. In realtà il problema vero è che c’è un problema sociale, non legato alla ereditarietà, ma causato dallo stile di vita, dalla qualità della vita che sta crollando in Italia in modo progressivo.
Le linee indicano chiaramente il valore massimo dei paesi europei migliori, il valore medio e quello minimo.
Osserviamo la situazione dei bambini. L’aspettativa di vita alla nascita è un buon indicatore che ci permette di capire l’aspettativa di vita sana dei nostri bambini. In Italia, le bambine vantavano i migliori livelli di aspettativa di vita sana nel 2004. Questi livelli sono letteralmente precipitati nel 2008. Una bambina italiana nata nel 2004 presentava 71 anni di aspettativa di vita sana. Nel 2008 il dato è crollato a 61. Una società che progredisce non può avere questi crolli. Ci sono responsabilità politiche, sociali, economiche che dovremmo individuare. Dobbiamo cominciare a studiare immediatamente le cause di questo fenomeno. Propongo che si interrompa il silenzio colposo su questa situazione. Ci si chiuda in una stanza fino a che non si sia deciso cosa fare, perché questa è una priorità nazionale. Non possiamo permetterci di far crollare la qualità della vita della nostra popolazione in questo modo, in così breve tempo!
Vogliamo misurare la qualità della vita? Non è un indicatore statistico e basta, è un segnale di progresso e l’Europa ci consiglia di usare questo dato per valutare il progresso di un paese rispetto a una media europea.
Aumentare la quantità di vita è importante, ma non anticipare la malattia è altrettanto importante. In Italia per ogni mese di vita in più che “guadagniamo” di anno in anno, ne perdiamo 10 in termini di salute, anticipando la nostra malattia di 10 mesi per ogni mese. A conti fatti, ogni anno guadagniamo 3 mesi ma ne perdiamo 30 in termini di salute. Questo è un dato estremamente drammatico, deve essere messo tra le priorità, all’ordine del giorno delle scelte sanitarie e politiche della nostra Nazione!"

http://www.beppegrillo.it/2011/12/e_vis ... index.html


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda Iafran il 13/12/2011, 10:13

flaviomob ha scritto: L’aspettativa di vita alla nascita è un buon indicatore che ci permette di capire l’aspettativa di vita sana dei nostri bambini. In Italia, le bambine vantavano i migliori livelli di aspettativa di vita sana nel 2004. Questi livelli sono letteralmente precipitati nel 2008. Una bambina italiana nata nel 2004 presentava 71 anni di aspettativa di vita sana. Nel 2008 il dato è crollato a 61. Una società che progredisce non può avere questi crolli. Ci sono responsabilità politiche, sociali, economiche che dovremmo individuare. Dobbiamo cominciare a studiare immediatamente le cause di questo fenomeno. Propongo che si interrompa il silenzio colposo su questa situazione. Ci si chiuda in una stanza fino a che non si sia deciso cosa fare, perché questa è una priorità nazionale. Non possiamo permetterci di far crollare la qualità della vita della nostra popolazione in questo modo, in così breve tempo!
Vogliamo misurare la qualità della vita? Non è un indicatore statistico e basta, è un segnale di progresso e l’Europa ci consiglia di usare questo dato per valutare il progresso di un paese rispetto a una media europea.
Aumentare la quantità di vita è importante, ma non anticipare la malattia è altrettanto importante.


I "servizi" forniti da questo Stato di masnadieri sono stati: cattiva sanità pubblica e chiusura di ospedali pubblici, ricerca medica affidata al buon cuore degli italiani, sfiducia nella scuola pubblica e storno di fondi verso quelle private, volontà di privatizzare l'acqua potabile, riduzione della mobilità dei cittadini per l'abolizioni di numerose tratte ferroviarie ... etc. etc.

Poi, si guarda agli standard europei ... solo per non farli godere all'intera popolazione italiana.

E' chiaro che la figura dell'ex "megapremier" risulti la più azzeccata a realizzare questa politica ("il vantaggio di pochi sul danno di tutti") ... ognuno può coltivare aspirazioni a far parte della categoria dei privilegiati.

Creazione di nuovi posti di lavoro o mantenimento di quelli esistenti? ... Manco a parlarne, solo tagli, tagli indiscriminati al personale ... per la "goduria" del ministro di turno (l'unico grande soddisfatto!).
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda franz il 13/12/2011, 11:35

Decisamente dati sconcertanti ma mi pare che quel medico dica chiaramente "Dobbiamo cominciare a studiare immediatamente le cause di questo fenomeno" ed è questo che dovremmo fare.

Possibile che nessuno abbia idee?
Io ritengo che l'immigrazione sia una possibile causa. Nel 2001 in Italia si stimavano 1'446'700 stranieri.
Ora sono quasi 4 milioni. Gli stranieri vengono da paesi (150 circa) con gravi problemi sanitari, spesso sono ammalati (TBC) e debilitati dal lungo viaggio. Le donne sono debilitate da molte gravidanze.

http://www.repubblica.it/2007/09/sezion ... ritas.html
http://www.interno.it/mininterno/export ... RBAGLI.pdf

Non credo che la causa sia la cattiva sanità perché essa è tale da lungo tempo (comuque vari decenni) ed è cattiva proprio al sud dove da tempo assistiamo pero' alla aspettativa di vita piu' alta, in maschi e femmine.
Piuttosto ritengo che l'apporto di popolazione straniera (che ha una aspettativa di vita inferiore a quella italiana, che a sua volta è una delle piu' alte al mondo) abbia cambiato le statistiche italiane.
Non difficile da verificare. Basta volerlo. Puo' essere anche il motivo per cui altri paesi, con molta popolazione di recente immigrazione (non quindi di seconda o terza generazione) hanno profili critici sul profilo sanitario.
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda ranvit il 13/12/2011, 14:23

...è cattiva proprio al sud dove da tempo assistiamo pero' alla aspettativa di vita piu' alta, in maschi e femmine.


Qualcosa non quadra vero? :D

Te lo spiego io: al Sud ci sono casi eclatanti di mala sanità e carenza di macchinari che fanno pensare, a te (sempre pronto a sparare sul Sud) come ad altri, che sia tutto malasanità. In realtà, mediamente, al Sud la sanità intesa per Medici ed Infermieri è ottima... e questa, unitamente alla dieta mediterranea (e anche ad una certa "filosofia di vita") tiene su l'aspettativa di vita ;)
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda franz il 13/12/2011, 15:02

ranvit ha scritto:...è cattiva proprio al sud dove da tempo assistiamo pero' alla aspettativa di vita piu' alta, in maschi e femmine.


Qualcosa non quadra vero? :D

Te lo spiego io: al Sud ci sono casi eclatanti di mala sanità e carenza di macchinari che fanno pensare, a te (sempre pronto a sparare sul Sud) come ad altri, che sia tutto malasanità. In realtà, mediamente, al Sud la sanità intesa per Medici ed Infermieri è ottima... e questa, unitamente alla dieta mediterranea (e anche ad una certa "filosofia di vita") tiene su l'aspettativa di vita ;)

Ritengo che l'ottima aspettativa di vita in Italia, soprattutto al Sud, sia dovuta principalmente alla dieta mediterranea ed a fattori genetici. Quindi per me quadra.
Che poi la sanità pubblica sia inesistente ed assolutamente deficitaria da Napoli in giu' non è opinione mia (o di chi "spara" sul sud) fa fatto conclamato da vari studi ed analisi oggettive. Per esempio dall'oggettivo turismo sanitario che impone ai malati e familiari lunghe trasferte al nord. Se, come sostieni, la sanità del sud è ottima, non si capirebbe questo fenomeno del turismo sanitario.
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda ranvit il 13/12/2011, 18:31

Che poi la sanità pubblica sia inesistente ed assolutamente deficitaria da Napoli in giu'



Addirittura inesistente e assolutamente deficitaria... :lol:
Franz, ma sei mai stato al Sud (possibilmente senza i paraocchi)?

Il turismo sanitario è dovuto principalmente a malattie i cui centri di ricerche sono da Bologna in su'. Negli altri casi, pochi, alla speranza del meridionale in genere di trovare qualcosa di meglio....visto che in tanti dicono, come te, che al Nord la Sanità è migliore....vedi il San Raffaele o la clinica di cui mi sfugge il nome (Santa Caterina?) :lol:
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda franz il 13/12/2011, 19:36

Lo dicono gli stessi cittadini campani, calabresi e siciliani.
Tu probabilmente appartieni (bontà tua) al 21% che dà un giudizio positivo.
Ma c'è un 80% che dà un giudizio diverso . Visto che sono tuoi concittadini non credo che siano pregiudizi.

http://www.medeu.it/notizia.php?tid=1504

(17 Marzo 2010) - La settima edizione del Rapporto Osservasalute (2009), presentata in questi giorni presso l'Università Cattolica a Roma, ci permette di analizzare lo stato di salute della popolazione italiana e della qualità dell'assistenza sanitaria offerta nelle nostre Regioni.

Il Rapporto – pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane a cui è demandato il compito di monitorare, secondo criteri scientifici, l'impatto dei determinanti organizzativi e gestionali su cui si fondano le realtà sanitarie regionali per poi trasferirne i risultati della ricerca alle autorità competenti – pone la Sicilia in testa alla classifica delle regioni italiane per il peggior rapporto spesa-Pil, aggravando così il divario tra Nord e Sud sul fronte della sanità.

Il giudizio maggiormente positivosul servizio sanitario italiano si registra nelle provincie autonome diBolzano e Trento (quasi il 70%); in Valle d’Aosta la percentuale di coloro che esprimono un punteggio elevato è del 68,5% circa. Risulta drammaticamente inferiore la quota dei cittadini campani, calabresi e siciliani che esprime un giudizio positivo con un modesto 21,6%.

Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università Cattolica di Roma, ha dichiarato: ‘Il Rapporto anche quest’anno conferma una progressiva ed ingravescente divaricazione tra le diverse aree del Paese, con le regioni del Centro-Sud che appaiono sempre più in difficoltà nel garantire adeguate risposte alle esigenze di salute dei propri cittadini. E le premesse per il futuro non sono rosee, perché all’aggravarsi dei fattori di rischio, cattiva alimentazione e sedentarietà in primis, non fa fronte né un’adeguata strategia preventiva, né una di diagnosi precoce e pronta risposta terapeutica da parte delle Regioni più in difficoltà. La speranza è che, come sembra stia avvenendo, il ‘neo-rinato’ ministero della Salute svolga un ruolo sempre più attivo nel mitigare le disuguaglianze geografiche e sociali emergenti, attraverso una collaborazione con le Regioni non solo centrata su aspetti finanziari, ma anche di miglioramento della governance clinica delle organizzazioni sanitarie e delle strategie di prevenzione sia primaria che secondaria’.

Una disamina sulla qualità assistenziale sanitaria regionale che pone sotto scacco una grossa fetta di popolazione meridionale, anch’essa italiana!

I livelli di spesa pro-capite superiori a 1.850 euro si ritrovano esclusivamente nel Nord-Italia. Questo particolare, non irrilevante, sottolinea un marcato gradiente fra Nord e Sud (con un minimo di 4,97% della Lombardia ad un massimo di 10,58% della Sicilia). Nel Nord-Italia la percentuale di spesa sanitaria pubblica corrente rispetto al PIL è pari al 5,56%, al Centro è pari al 6,61% e nel Sud-Italia corrisponde al 9,73%.

Il giudizio dei cittadini (sempre che il Governo italiano ne tenga veramente conto!), raccolto attraverso il Rapporto Osservasalute (2009), fotografa una realtà sanitaria regionale (dal punto di vista organizzativo ed economico del sistema sanitario territoriale) notevolmente diversa tra Regioni del Nord e del Sud.

Chi sanerà questo allarmante e contrastante divario sanitario?

E’ vero che fra i diritti sociali del cittadino italiano c’è quello all’assistenza sanitaria, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, che ‘dovrebbe’ assicurare la tutela del diritto alla salute su tutto il territorio nazionale, ma il gap tra l'italia centro-settentrionale dei servizi e il sud si ripresenta puntualmente. E tra i rappresentanti dell'Assemblea regionale siciliana qualcuno ancora ha il coraggio di ricordare ai cittadini che godiamo dell'autonomia!



Ho scaricato quel rapporto (chiunque puo' farlo, registrandosi) e c'è la versione 2010.
C'è la graduatoria regionale riferita al grado di soddisfazione per assistenza medica, infermieristica e vitto fruiti durante il ricovero - Media anni 2007-2009 - sono tre grafici separati la cui lettura vi raccomando. Il documento è il 19, i grafici sono 1, 2 e 3 (pag 435 e seg). Si puo' vedere sia la percentuale (calante lungo il gradiente nord sud) del livello di soddisfazione sia quella inversa (ma meno forte) del livello di insoddisfazione (per nulla soddisfatto e poco soddisfatto) che al sud è sempre piu' alto della media nazionale. Per assistenza medica e infermieristica tutte le regioni del nord sono sopra la media (per la soddisfazione dei ricoverati) e quelle del sudo sono sotto . Il centro sta a cavallo. Solo per il vitto abbiamo che la calabria sta sopra la media nazionale.
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda ranvit il 13/12/2011, 19:48

Mi pare si parli piu' che di malasanità, di rapporto spesa-Pil e relativa insoddisfazione, tu avevi parlato di inesistenza e assoluto deficit....(da vero leghista :lol: ).

Ma mi hai convinto: adesso ci trasferiamo tutti in Svizzera....piu' a Nord del Nord Italia :D
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda franz il 13/12/2011, 21:34

ranvit ha scritto:Mi pare si parli piu' che di malasanità, di rapporto spesa-Pil e relativa insoddisfazione, tu avevi parlato di inesistenza e assoluto deficit....(da vero leghista :lol: ).

Ma mi hai convinto: adesso ci trasferiamo tutti in Svizzera....piu' a Nord del Nord Italia :D

Già mezzo milione lo ha fatto. Fin che c'è posto si puo' ma tra un po' ci saranno solo posti in piedi ...
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Re: Peggiora la salute degli anziani in Italia

Messaggioda ranvit il 13/12/2011, 22:16

Meglio in piedi che morti (per la malasanità) :lol:
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