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I sobri...

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Messaggioda flaviomob il 09/12/2011, 2:28

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Re: I sobri...

Messaggioda franz il 09/12/2011, 10:35

In effetti Monti è sobrio e nelle varie occasioni in cui lo abbiamo sentito parlare credo che quasi tutti avranno notato l'assenza di retorica e la prevalenza dei fatti concreti. Diversamente da Travaglio che invece, da buon giornalista politico, fa abbontante uso della retorica per gonfiare gli scarni contenuti espressi.
Se c'è poco da prelevare agli scudati (e Travaglio stesso riferisce) allora chiedere 5 o 1.5 porta allo stesso scarno risultato, se non peggio. Forse chiedendo 5 si fa bella figura (e Travaglio allora potrebbe prosopopare sulla necessità di chiedere 15) ma si ottiene meno di quando si chiede 1.5
Sulle frequenze e sull'ici alla chiesa, i ministri hanno risposto, sollecitati, che non si sono ancora chinati sul problema.
Qui dovrebbe essere chiaro che per ogni incompetente (del genere a cui siamo stati abituati in questi decenni sia nella politica che nel giornalismo, salvo rare e meritevoli eccezioni in entrambi) è tutto facile e "basta fare cosi'" etc.
Cioè per i banalizzatori (commentatori e pseudoanalisti) è tutto semlice, tanto poi dovranno fare gli altri. Ma per dei tecnici che devono fare è tutto complesso (soprattutto in in paese contorto come il nostro) e quindi ogni problema va approfondito ad un livello che i banalizzatori non possono arrivare e non possono comprendere. Capita cosi' che un ottimo giornalista di cronaca giudiziaria (e Travaglio lo è) prenda incredibili scivoloni quando parla di cose che non conosce nel dettaglio (evasione, per esempio) ma su cui sembra lecito,sulla base di un giodizio morale pensare di dire cose esatte sul piano economico.
Ecco, ammetto di preferire la concreta sobrietà di Monti, che deve rimettere in sesto il paese, anche se appare meno spettacolare della facile retorica del commentatore politico che in fondo non ha quel compito gravoso (per fortuna) e deve solo fare audience.
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Re: I sobri...

Messaggioda flaviomob il 09/12/2011, 13:45

Se non si risponde nel merito, tutto può essere tacciato di banalità.

Intanto proviamo a regolare i conti con la Svizzera....

http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 9ac4.shtml

Conti in Svizzera, perché Roma non firma
Berlino e Londra hanno l'accordo, ma l'Italia aspetta l'Europa

MILANO - Il paragone più calzante è quello degli Orazi e dei Curiazi: non potendo affrontare da solo tre nemici in una volta sola, l'ultimo Orazio sopravvissuto nel mitologico combattimento comincia a farsi inseguire rompendo il fronte avversario e riuscendo in questo modo a duellare con un rivale alla volta. Fino a risultare vincitore. La piccola Svizzera, assediata dalla comunità internazionale a caccia dei capitali rifugiatisi nelle banche di Lugano e Zurigo, sta adottando la stessa tattica, e fino a oggi con successo. L'Europa, che tutto avrebbe da guadagnare facendo fronte compatto sulla tassazione dei conti off shore è invece divisa e indecisa sulla linea da tenere con Berna. Ecco perché il ministro Giarda due giorni fa ha annunciato in Parlamento che l'Italia al momento rinuncerà a cercare un accordo con la Svizzera sui soldi fuggiti a nord delle Alpi.
L'origine della controversia è una convenzione con l'Ocse che il parlamento elvetico ratifica nel settembre del 2009: con esso la Svizzera accetta di tassare i capitali stranieri confluiti nei suoi forzieri e di girare l'imposta ai Paesi di origine dei correntisti. In cambio ottiene il no alle temutissime fishing expeditions, vale a dire la trasmissione indiscriminata di dati fiscali sulla sua clientela. Le banche pagano, in altre parole, ma il segreto bancario è salvo.

La convenzione Ocse non entra in vigore automaticamente ma deve essere preceduta da trattati internazionali con i singoli governi. E qui il fronte si spacca. Germania e Gran Bretagna (i cui cittadini custodiscono in Svizzera secondo alcune stime rispettivamente 80 e 20 miliardi di euro) approfittano al volo dell'opportunità e nei primi mesi del 2011 firmano con Berna accordi in base ai quali sui conti svizzeri viene applicato un duplice prelievo con aliquote oscillanti tra il 25 e il 34%. Analogo patteggiamento viene offerto a Italia, Francia e Grecia.

Ma qui arriva lo stop dell'Unione europea. «Gli accordi sottoscritti da Germania e Gran Bretagna sono casi da non ripetere» ammonisce il 15 novembre scorso Algirdas Semetas, commissario Ue alle questioni fiscali, minacciando sanzioni. Tre le obiezioni avanzate: prima, è meglio puntare a un accordo unico con la Svizzera per non creare condizioni di disparità tra Stati dell'Unione che creerebbero movimenti anomali di capitali; seconda: c'è una direttiva comunitaria che fissa al 35% l'aliquota da applicare alla Svizzera e quelle concordate da Londra e Berlino sono più basse; terza: gli accordi sottoscritti perpetuano l'anonimato degli esportatori di capitali e questo non va bene. E a questa linea si conforma il ministro Giarda nella sua risposta di due giorni fa a Montecitorio. «L'Italia ricaverebbe solo vantaggi dalla firma di un accordo con noi - dichiara il deputato elvetico Dick Marty, che a settembre aveva intavolato la trattativa con Roma - perché otterrebbe subito denaro per le sue casse in crisi. Ma evidentemente Roma in questo momento non vuole o non può aprire un contenzioso con Bruxelles».

«E invece la questione va riaperta - dice da Roma il deputato pd Francesco Boccia - perché non possiamo aspettare i tempi lunghi della Ue. Intanto tassiamo i capitali degli evasori e quando l'Europa avrà trovato una sua linea comune, anche l'Italia si adeguerà».

Claudio Del Frate


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Re: I sobri...

Messaggioda lodes il 09/12/2011, 15:06

Di solito apprezzo Travaglio, ma stavolta lo trovo superficiale e fazioso. Nel senso che ciò che dice è costruito per dimostrare una tesi precostituita che nulla ha a che fare il merito dei singoli aspetti trattati. La tesi è che questo governo è un tradimento della democrazia, che Monti è un sodale di Berlusconi, che il PD fa gli inciuci e che ci volevano le elezioni .

Ora non metto in discussione che uno pensi questo, ognuno è libero di pensare quello che vuole, mi rimane però il diritto di criticarla. Partendo da due elementi che nessuno dei sostenitori delle posizioni alla Travaglio riescono a confutare. E cioè che se il paese fosse passato dal governo Berlusconi elle elezioni i ceto meno abbienti avrebbero pagato molto salato questo conto. Molto più dei sacrifici della manovra. Che non ci fossero (a breve) più soldi per pagare stipendi e pensioni era ed è noto, figurarsi cosa sarebbe accaduto con il Governo Berlusconi e alcuni mesi di campagna elettorale. L'altro punto è che il governo tecnico deve trovare i voti in parlamento e non nelle urne dove la maggioranza è ancora di centro destra. Allora perchè caricare di responsabilità Monti che sono delle forze politiche? Qui sta la faziosità di Travaglio.
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Re: I sobri...

Messaggioda franz il 09/12/2011, 16:08

flaviomob ha scritto:Conti in Svizzera, perché Roma non firma

Perché Tremonti non voleva (per conto di Berlusconi, maggior detentore di capitali oscuri all'estero) e visto che anche l'attuale governo qualche spina con Berlusconi continua ad averla (e quest'ultimo minaccia di staccarla) è chiaro che Monti preferisce procedere coi piedi di piombo. In realtà un accordo con Berna come quello siglato con DE e UK portebbe ogni anno centinaia di milioni nelle casse della RI ed in piu' un importo forfettario per chiudere il passato, di qualche milardo. Perché gli attuali accordi con UK e DE prevedono aliquote inferiori al 35%? Semlicemente perché è un'aliquota troppo alta ed i capitali scapperebbero altrove, facendo perdere sia la UE che CH. Ora Berna, Berlino e Londra lo hanno capito .... si spera che lo capiscano anche gli altri.
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