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Monti convince?

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Re: Monti convince?

Messaggioda franz il 09/12/2011, 9:26

flaviomob ha scritto:Aggiungiamoci precariato, insicurezza sociale, paura del futuro (e del "diverso", anche quando gli stranieri sono più produttivi di noi, generano una fetta sempre più consistente di Pil, ci pagheranno la pensione e, osservazione personale piuttosto focalizzata sul mio lavorare nel sociale, sono mediamente molto più civili di noi), delocalizzazioni a gogo, peggioramento del sistema educativo (leggi: diplomifici privati a pagamento), retorica del successo facile (amici & grande fratello), mignottopoli...

Quando sposti una fabbrica in Cina, quei posti di lavoro non li recuperi più.

Nulla da eccepire. Proprio per questo chi è rimasto deve rimboccarsi le maniche e lavorare di piu'.
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Messaggioda Robyn il 09/12/2011, 11:47

La polemica sull'Ici alla chiesa mi sembra inutile.Tutte le organizzazioni che fanno no profit hanno detassazioni,se non si fà no profit si pagano per intero le tasse,rifacendosi al principio dell'uguaglianza sull'origine delle organizzazioni.Se proprio si vuole chiudere la polemica si può fare un'emendamento copia-incolla.La legge cosa prevede?la legge prevede che chi fa no profit è detassato.Allora si fà un'emendamento uguale a quello esistente e si fà il copia-incolla.I media annunceranno:Anche la chiesa paga l'Ici.La platea parlamentare ha votato all'unanimità a favore.Ma in realtà non è cambiato assolutamente nulla.Ecco quindi che si può demolire l'anticlericalismo.In merito a pensioni e lavoro il PD non credo che abbia defezioni ma la prudenza non è mai troppa.Per Sl non c'è da temere perche è un partito che sui principi te le manda a dire senza mezzi termini magari inveiendo un pò.Gli attacchi speculativi possono provenire dall'Idv che sinceramente è un partito che non si capisce cosa sia.Il paese deve fare le riforme"nell'equita" e fra destra e sinistra serve un clima più sereno,di riconoscomento se pur nelle normali diversità ed è veramente senza senso parlare di inciuci.Diciamo che è tempo di smetterla con le speculazioni ciao robyn
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Re: Più equità

Messaggioda franz il 09/12/2011, 12:15

Robyn ha scritto:La polemica sull'Ici alla chiesa mi sembra inutile.Tutte le organizzazioni che fanno no profit hanno detassazioni,se non si fà no profit si pagano per intero le tasse,rifacendosi al principio dell'uguaglianza sull'origine delle organizzazioni.

Certo ma si deve fare no profit veramente e per molti immobili (che hanno camere per dormire per cui paghi una retta o in cui si fa scuola a pagamento etc) il no-profit è una scusa. Una cosa è che l'organizzazione intera sia noprofit, altro è che singole attività svolte in singoli immobili, siano attività che generano utili. Poichè in tutte queste attività redditizie religiose non manca mai una cappelletta, si tenta di far passare per destinazione religiosa tutto l'immobile. Come si vede la furbizia italica (sulla cui etica tanto discutiamo) non si ferma oltre-tevere.
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Re: Monti convince?

Messaggioda franz il 10/12/2011, 10:07

letto che "la CEI apre sull'ICI" (sembra l'inizio di uno scioglilingua) vediamo il resto.

Dallo scudo agli enti inutili
tutti i «buchi» della manovra


La norma sulla sanatoria e la ripresa della fuga dei capitali

Che il decreto «salva Italia» sia un esempio di semplicità e chiarezza, come prescrive una legge calderoliana di due anni fa, peraltro mai applicata, non si può proprio dire. Agli scettici suggeriamo di leggere gli articoli del «capo» intitolato «Misure per l'emersione della base imponibile e la trasparenza fiscale»: dove l'unico messaggio immediatamente comprensibile e inequivocabile, senza andare a consultare articoli di legge, regolamenti e decreti legislativi, è che la Guardia di finanza farà gli accertamenti presso le imprese, «per quanto possibile, in borghese».

E siamo certi che molte sorprese ancora devono saltare fuori. Intanto però il decreto che avrebbe fermato l'Italia sull'orlo del baratro mostra già qualche crepa, che bisognerà riparare quanto prima per evitare il rischio di mettere in pericolo pezzi importanti della manovra. È il caso della sovrattassa dell'1,5% sui capitali rientrati, o meglio regolarizzati, con lo scudo fiscale. Addizionale che viene considerata da molti osservatori, a ragione, assolutamente insufficiente. Chi ha esportato illegalmente capitali all'estero se la caverà pagando il 6,5% in tutto, vale a dire un settimo di quanto avrebbe dovuto versare se avesse dichiarato quelle somme al fisco. Ma soprattutto, negli ambienti bancari circola un discreto scetticismo sulla reale applicabilità della soprattassa, per com'è formulata. Bisogna infatti ricordare che l'ultimo scudo fiscale del governo Berlusconi prevedeva l'anonimato assoluto. Ragion per cui il Tesoro non conosce i nomi dei beneficiari e ciò, oltre a essere un'anomalia tutta italiana, rappresenta anche un bel problema che andrebbe superato. Non è poi detto che i capitali rientrati o regolarizzati con quella meravigliosa agevolazione concessa agli evasori siano ancora nelle stesse banche dove sono tornati o che li hanno messi in regola. In moltissimi casi potrebbero essere anche tornati all'estero, soprattutto in Svizzera: se è vero, come si sussurra negli ambienti bancari ben informati, che nelle banche elvetiche le cassette di sicurezza da mesi registrano il tutto esaurito. E che la crisi finanziaria ha indotto molti cittadini non certo patriottici quanto facoltosi, a esportare in Svizzera volumi di denaro inimmaginabili: c'è chi parla addirittura di cifre record, circolano stime vertiginose, che arrivano a 800 miliardi di euro nell'ultimo anno e mezzo. Quell'1,5%, ammesso che si riesca a riscuotere, non gli fa nemmeno il solletico.

C'è poi il delicato passaggio dei costi della politica. Il governo ha già dovuto fare una marcia indietro sulle Province, rimandando a una futura legge l'eliminazione delle giunte e il taglio dei consiglieri provinciali, mentre il giro di vite sulla previdenza ha risparmiato i privilegiatissimi dipendenti degli organi costituzionali come Camera e Senato.

Altri buchi? La fusione fra Inps, Inpdap ed Enpals non sarà una passeggiata: non a caso il precedente progetto di integrazione, che portava il marchio del centrosinistra, è fallito. Per ora l'unico a guadagnarci davvero, se si eccettuano i dirigenti che non perdono il posto ma vengono semplicemente spostati, è il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, che incassa una proroga monstre del suo incarico di 30 mesi. Dal suo punto di vista, è il decreto «salva Mastrapasqua». Già. Nominato dal governo Berlusconi, Antonio Mastrapasqua sarebbe scaduto a luglio prossimo: il suo incarico durerà invece fino al 31 dicembre 2014.

Piuttosto complicato, diciamo la verità, sembra attuare anche la norma che stabilisce la fine del pagamento in contanti per le pensioni oltre 500 euro. Vi immaginate milioni di poveri vecchietti costretti ad aprire un conto in banca? E vi immaginate gli istituti di credito che non fanno loro pagare un euro di commissione? Boh...

Non poche perplessità sollevano poi le norme che dovrebbero far pagare finalmente un po' di quattrini ai proprietari di lussuosi yacht. La tassa colpisce le barche ormeggiate nei porti italiani. E quelle ormeggiate nei porti di Paesi esteri, magari battenti bandiera straniera? E quelle parcheggiate in società di comodo con sede nei paradisi fiscali? Con una legge congegnata così può stare tranquillo anche Silvio Berlusconi, proprietario di uno splendido yacht di 48 metri acquistato da Rupert Murdoch nel 2000 al prezzo di 28 miliardi e mezzo di lire e intestato alla società Morning Glory Yachting limited, con sede alle Bermuda. Gli basterà tenersi alla larga dai porti italiani... E l'ex premier tycoon non è certo l'unico. Considerazioni analoghe si possono fare per la tassa sugli aerei e gli elicotteri privati, che riguarda solo i velivoli iscritti nel registro aeronautico nazionale. Gli altri?

Ma non che non ci si renda conto delle difficoltà enormi a cui si va incontro quando si affrontano certi capitoli. Gli enti inutili, per esempio. Non c'è un governo che non ne abbia abolito qualcuno. Salvo poi fare marcia indietro. Il governo Monti non ha voluto essere da meno, decretando l'evaporazione dell'Enit, ente che avrebbe dovuto promuovere il turismo, e dell'Isa, società del ministero dell'Agricoltura con un consiglio di amministrazione lottizzato nel pieno rispetto dei rapporti di forza della maggioranza che sosteneva Berlusconi. Oltre che di alcuni organismi che rappresentano autentiche assurdità, come l'Agenzia per la regolamentazione sul settore postale, una specie di authority per le Poste creata in un battibaleno dal governo nonostante esistessero già l'Antitrust e l'Agcom, e al cui vertice era stato collocato il capo di gabinetto dell'ex ministro Renato Brunetta, il consigliere di Stato Carlo Deodato. Ma perché, mentre si procedeva a quelle sacrosante abrogazioni, far resuscitare con lo stesso decreto l'Istituto nazionale per il commercio estero, sotto forma di una nuova Agenzia?

Sergio Rizzo
http://www.corriere.it


Ottimo come sempre, Sergio Rizzo pero' come molti scivola su strafalcioni enormi quando si deve affronare un tema economico fiscale. Mi riferisco a quel "se la caverà pagando il 6,5% in tutto, vale a dire un settimo di quanto avrebbe dovuto versare se avesse dichiarato quelle somme al fisco". Ora in Italia non esiste un'imposta sul capitale (se ne parla da tempo e molto in questi mesi) e certo non esiste un'imposta sul capitale pari al 45.5% (6.5% per 7). Diciamo che se esistesse un simile prelievo sui capitali allora la mole di capitali all'estero arriverebbe praticamente al 100%. Rizzo per prima cosa confonde reddito con capitale ed applica ai redditi la percentuale di prelievo macroeconomico (pressione fiscale) quasi confondendo pressione fiscale con aliquote. A livello piu' generale confonde flusso con stock. Il capitale è l'accumulo di diversi anni di risparmi (dove risparmio = reddito - spese). Naturalmente chi evade ha possibilità di un maggior risparmio, visto che ha meno spese (paga meno tasse e contributi) e quindi di investimento, ma non si puo' caricare sul capitale risparmiato la pressione fiscale media nazionale per stimare il gettito perso. Inoltre nel caso in cui il denaro all'estero sia di provenienza criminale, non esiste nemmeno la possibilità di tassarlo, a meno che i politici, sempre estrosi quando si tratta di inventare nuove tasse, non propongano di tassare il furto d'auto, il pizzo, lo sfruttamento della prostituzione, la produzione e vendita di stupefacenti. Non a caso lo scudo fiscale di Tremonti è stato visto anche come una notevole operazione di riciclaggio di denaro sporco in grande stile, fatta con l'appoggio della RI. La strada maestra da seguire, per evitare questi pasticci, è data da accordi bilaterali (ITA-CH) come già fatto con altri paesi (Germania e Regno Unito) o da un accordo generale bilaterale UE-CH. Vediamo pero' che Il Regno Unito si dichiara indisponibile a regilamentazioni europee in campo fiscale e bancario e quindi la via piu' rapida e pratica è quella dell'accordo ITA-CH.
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Re: Monti convince?

Messaggioda Robyn il 10/12/2011, 12:47

Diciamo che si può accertare l'evasione
Più che altro l'aspetto ecclesiastico andrebbe rivisto più in là ,
nella formulazione di una legge generale sul no-profit
ciao robyn
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Re: Monti convince?

Messaggioda trilogy il 10/12/2011, 14:16

Robyn ha scritto:Diciamo che si può accertare l'evasione
Più che altro l'aspetto ecclesiastico andrebbe rivisto più in là ,
nella formulazione di una legge generale sul no-profit
ciao robyn


penso che il no-profit può funzionare bene se c'è anche un profit sano, altrimenti l'intero sistema diventa illusorio.
In Italia la situazione può essere descritta come: il 20% del paese paga tutto; il 40% evade e non paga nulla, un 40% gode di agevolazioni più o meno giustificate e non paga o paga meno di quanto dovrebbe.
Il secondo aspetto è che le varie agevolazioni non sono distruite sulla base del bisogno, ma del peso politico delle categorie. Il controllo di pacchetti di voti, la capacità di indirizzare il consenso determina la quantità di risorse pubbliche a cui si accede.
E' un sistema marcio dalle fondamenta, che non si regge più e finirà per autodistruggersi, con costi enormi per tutti.
La riforma culturale profonda da fare è adottare il principio che tutti pagano, le eccezioni sono limitatissime e soggette a scadenza automatica, salvo verifica periodica che ne giustifichi il proseguimento, Poi i furbi vanno puniti in modo tempestivo ed esemplare.
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Re: Monti convince?

Messaggioda franz il 10/12/2011, 16:02

trilogy ha scritto:
Robyn ha scritto:Diciamo che si può accertare l'evasione
Più che altro l'aspetto ecclesiastico andrebbe rivisto più in là ,
nella formulazione di una legge generale sul no-profit
ciao robyn


penso che il no-profit può funzionare bene se c'è anche un profit sano, altrimenti l'intero sistema diventa illusorio.
In Italia la situazione può essere descritta come: il 20% del paese paga tutto; il 40% evade e non paga nulla, un 40% gode di agevolazioni più o meno giustificate e non paga o paga meno di quanto dovrebbe.
Il secondo aspetto è che le varie agevolazioni non sono distruite sulla base del bisogno, ma del peso politico delle categorie.

Forse le % non sono quelle ma il concetto è chiaro e corretto. Il primo punto ci dice che esiste una maggioranza che crede che esistano pasti gratis e che siccome sono maggioranza, legiferano per legittimare i pasti gratis. Il secondo punto ci dice che per raggiungere realizzare il primo punto i singoli si uniscono in categorie, corporazioni, gilde, mafie.
Siccome i pasti gratis non esistono, siamo arrivati alla resa dei conti.
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Re: Monti convince?

Messaggioda flaviomob il 10/12/2011, 17:04

la crisi finanziaria ha indotto molti cittadini non certo patriottici quanto facoltosi, a esportare in Svizzera volumi di denaro inimmaginabili: c'è chi parla addirittura di cifre record, circolano stime vertiginose, che arrivano a 800 miliardi di euro nell'ultimo anno e mezzo. Quell'1,5%, ammesso che si riesca a riscuotere, non gli fa nemmeno il solletico.


Evidentemente la cara, buona moneta elettronica, unita ad una legislazione più seria, impedirebbe questi "sconfinamenti". Paypal fa riferimento a un istituto di credito lussemburghese, per cui rientrerebbe nell'ambito di controllo legislativo europeo: se ora la Merkel vuole davvero "fare sul serio", con un'unione fiscale più stringente, ha l'occasione di dimostrarlo.

Sulla risposta di Franz, lavorare di più "chi rimane" in Italia, mi sembra piuttosto velleitaria. Le aziende non delocalizzano perché all'estero si lavora di più che in Italia ma perché ci sono meno tutele e perché in Italia si è lasciato lacerare il tessuto socioeconomico permettendo smantellamenti che in Francia e Germania non si sono mai sognati. Bisogna invece lavorare con più garanzie (per chi non ne ha), più qualità, ricerca, innovazione, difendendo con forza tutti i settori strategici sia dalla delocalizzazione che dagli appetiti rampanti di paesi più forti del nostro...


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Re: Monti convince?

Messaggioda franz il 10/12/2011, 18:04

flaviomob ha scritto:Evidentemente la cara, buona moneta elettronica, unita ad una legislazione più seria, impedirebbe questi "sconfinamenti".

Ma veramente credi che 800 miliardi (ammesso che quella sia la cifra) siano stati spostati fisicamente nelle valigette a colpi di 10 / 20 mila euro a botta o nascoste nei sottofondi delle macchine o nelle ruote?
flaviomob ha scritto:Sulla risposta di Franz, lavorare di più "chi rimane" in Italia, mi sembra piuttosto velleitaria. Le aziende non delocalizzano perché all'estero si lavora di più che in Italia ma perché ci sono meno tutele e perché in Italia si è lasciato lacerare il tessuto socioeconomico permettendo smantellamenti che in Francia e Germania non si sono mai sognati. Bisogna invece lavorare con più garanzie (per chi non ne ha), più qualità, ricerca, innovazione, difendendo con forza tutti i settori strategici sia dalla delocalizzazione che dagli appetiti rampanti di paesi più forti del nostro...

Che strano, il Germania e Francia ci sono piu' garanzie e gli stipendi sono piu' alti ... e li' come sono messi a delocalizzazione? Mi sa che si si fatto strane idee a furia di leggere certi giornali e ti sei perso di tante ditte italiane che si sono trasferite in UK, a Berlino, Parigi o in Svizzera (tutti paesi in cui notoriamente la manodopera non costa nulla e le tutele del lavoro sono insistenti). Invece di piu' forti, prova a scrivere piu' organizzati e pensa che per organizzarsi meglio ... bisogna lavorare di piu' (e meglio). Bisogna anche investire in innovazione ma è difficlie in un paesi in cui ti portano via la metà di quello che guadagni senza darti in cambio servizi alla svedese o di tipo germanico.
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Re: Monti convince?

Messaggioda flaviomob il 11/12/2011, 5:07

No infatti me le sono perse: quali sono le ditte italiane che hanno delocalizzato in paesi con stipendi più alti?


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