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Manovra ... ennesima

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Manovra ... ennesima

Messaggioda franz il 05/12/2011, 9:06

Con beneficio d'inventario ...

Manovra da 20 miliardi netti - La manovra è di 20 miliardi al netto e di 30 al lordo. Lo ha detto il viceministro Vittorio Grilli, aggiungendo che tale entità risponde in pieno alle richieste della Ue: "Se prendiamo - ha detto Grilli - un anno medio, di riduzione di spesa ci sono circa 12-13 miliardi e il resto (17-18 miliardi, fino ad arrivare a 30 miliardi) di aumento delle entrate".

LA STRETTA SULLE PENSIONI 1

Irpef, non cambiano aliquote - A sorpresa, è stato escluso l'intervento sull'Irpef. Nelle prime bozze c'era il ritocco al rialzo delle aliquote del 41 e del 43%, che avrebbe toccato i redditi superiori ai 55mila e 75mila euro. Entrambi gli aumenti sono stati accantonati nella bozza finale. La rinuncia al ritocco è compensata con un leggero aumento dell'addizionale Irpef (con corrispondente diminuzione dei trasferimenti alle regioni) dallo 0,9 all'1,23%.

Tassa per scudo fiscale - E' prevista una "tassa" una tantum dell'1,5% sui capitali rientrati tramite l'ultimo scudo fiscale. Le somme, ha detto il premier Mario Monti, serviranno a coprire l'inflazione per le pensioni fino a 960 euro.

Casa - L'imposta municipale unica sostituisce la vecchia Ici e si pagherà anche sulla prima casa con un'aliquota dello 0,4%, con una detrazione di 200 euro, rispetto allo 0,76% dell'aliquota ordinaria per la seconda casa. E' prevista anche una rivalutazione degli estimi del 60%.

Iva - E' previsto un aumento dell'imposta sul valore aggiunto: sarà del 2% (dal 21 al 23%) dal primo settembre 2012. Sarà a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare "solo nel caso in cui sia necessario". L'aumento è a copertura della delega fiscale del precedente governo che ha previsto risparmi di 4 miliardi nel 2012 tagliando sgravi e agevolazioni. Le somme recuperate, ha detto il sottosegretario Giarda, andranno "a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne".

Limiti al contante - La soglia della tracciabilità del denaro viene abbassata a mille euro. Al di sopra di questo tetto non saranno possibili operazioni in contanti. La soglia è abbassata a 500 euro per i pagamenti effettuati da pubbliche amministrazioni per stipendi e prestazioni d'opera.

Autorità ridotte o soppresse - Il governo prevede la riduzione dei componenti delle varie Authority operanti in Italia, dalla Consob al Garante per la concorrenza ecc. ecc. E' prevista inoltre la soppressione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, dell'agenzia per il terzo settore, dell'agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, dell'ente nazionale per il microcredito e dell'autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza.

Fondo garanzia per imprese - La manovra prevede un potenziamento del fondo di Garanzia con almeno 20 miliardi di credito a disposizione delle piccole e medie imprese, ma anche la ricostituzione dell'Istituto per il commercio estero e la creazione di un'autorità nei trasporti per accompagnare il processo di liberalizzazioni.

Irap - Le imprese potranno dedurre dall'Ires e dall'Irpef la quota di Irap "relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato". L'Irap alle imprese "verrà sgravata" anche "per chi prevede" l'assunzione di "donne e giovani". La misura in questione "va a ridurre il gettito dell'Irap per le Regioni e sarà perciò compensato con un aumento dei trasferimenti statali".

Tagli a enti locali - Per le regioni si prevedono ulteriori tagli per 3,1 miliardi a decorrere dal 2012. Le Regioni a statuto ordinario concorrono per 2,1 miliardi, mentre le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano per 1,035 miliardi.

Per i comuni oltre i cinquemila abitanti previsti tagli per 1,450 miliardi nel 2012; della stessa entità, ma dal 2013, i tagli ai Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti. Per le province, la riduzione dei trasferimenti sarà di 415 milioni a partire dal 2012.

Farmaci liberalizzati - Via libera alla liberalizzazione dei farmaci di fascia c, quelli a pagamento, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie, ma "nell'ambito di un apposito reparto delimitato, rispetto al resto dell'area commerciale, da strutture in grado di garantire l'inaccessibilità ai farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura al pubblico che di chiusura".

Tassa su elicotteri e aerei privati - La bozza prevede un'imposta erariale annuale sugli aeromobili privati immatricolati nel registro aeronautico nazionale. La tassa è calcolata in base al peso ed è raddoppiata per gli elicotteri privati.

Tassa su auto di lusso - La tassa sul lusso è prevista anche per le auto più potenti: "A decorrere dai pagamenti dovuti dal 1° gennaio 2012 - si legge nella bozza - per le autovetture è dovuta un'addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt (231 hp), da versare alle entrate del bilancio dello Stato".

Via doppi stipendi per i membri del governo - "I soggetti chiamati all'ufficio della presidenza del consiglio, di ministro e sottosegretario per tutta la durata dell'incarico cessano da qualunque altro trattamento retributivo gravante sul bilancio dello stato". Lo prevede una norma inclusa nella manovra varata dal governo.

Bollo su depositi titoli - E' prevista l'estensione del bollo dai conti correnti ad altri strumenti finanziari quali depositi titoli, polizze vita e fondi mobiliari.

Pensioni:
Finestra mobile assorbita nell'età effettiva. Scompare il meccanismo della "decorrenza" di 12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi" previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011 che allungava di fatto i tempi per l'accesso al pensionamento. Il periodo sarà assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini dipendenti saranno dall'anno prossimo pari a 66 anni (65 anni attuali più 12 mesi di finestra). I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi.

Donne in pensione di vecchiaia a 62 anni. Si accelera sull'aumento dell'età di vecchiaia delle donne dipendenti del settore privato. Dal 2012 andranno in pensione a 62 anni, mentre entro il 2018 saranno a quota 66 come gli uomini e le donne del settore pubblico (a 66 anni già dal 2012). Lo scalino tra 2011 e 2012 sarà quindi di fatto di un anno, dato che quest'anno le donne dipendenti del settore privato uscivano a 60 anni più 12 mesi di finestra mobile (quindi a 61).

Stretta sull'anzianità. Si potrà andare in pensione in anticipo rispetto all'età di vecchiaia solo se sarà stata maturata un'anzianità contributiva di 42 anni e un mese per chi li matura nel 2012, 42 anni e due mesi per chi li matura nel 2013 e 42 anni e 3 mesi per chi li matura nel 2014.

Per chi esce in pensione anticipata prima dei 63 anni di età dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento prima dei 63 anni di età.

Aumentano le aliquote per gli autonomi. Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha parlato di un aumento delle aliquote contributive degli autonomi (adesso al 20-21% per i commercianti e gli artigiani a fronte del 33% dei dipendenti): potrebbero crescere di due punti percentuali.

Fascia flessibile per pensionamento. Per le donne prevista una fascia flessibile per il pensionamento tra i 63 e i 70 anni mentre per gli uomini sarà tra i 66 e i 70. Ci saranno vantaggi per chi esce più tardi e penalizzazioni per chi esce dal lavoro prima.

Stop alla rivalutazione delle pensioni. Le pensioni in essere saranno congelate per il 2012 rispetto all'inflazione. Saranno escluse dal blocco solo quelle fino a 935 euro al mese, che avranno la rivalutazione piena.

Contributo di solidarietà. "Abbiamo chiesto un contributo di solidarietà alle pensioni più ricche e avvantaggiate", ha detto il ministro Fornero nella conferenza stampa dopo il varo della manovra.
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Re: Caro presidente no, così non va

Messaggioda gabriele il 05/12/2011, 11:02

franz ha scritto:TROPPE TASSE E POCHI TAGLI
Caro presidente no, così non va



In cambio di che cosa
di Roberto Napoletano

La domanda è: in cambio di che cosa? Noi accettiamo di pagare di più (molto di più) ma non in bianco. Vogliamo pagare il nostro biglietto, Ici e dintorni pesanti. Siamo pronti a farlo e vigileremo fino in fondo sul tasso di equità dei sacrifici richiesti.

In cambio, però, la manovra da 30 miliardi lordi del governo Monti deve favorire, in misura significativa, il rientro della bolla dei tassi di interesse sul titolo Italia: più forti saranno tali benefici e più elevate saranno la quantità e la qualità delle risorse che si libereranno per stimolare una crescita sana e minori saranno i costi che le imprese dovranno pagare per comprare denaro, continuare a produrre reddito e occupazione.
Il professor Monti si è rivolto direttamente ai cittadini italiani e ha ricordato di avere ricevuto dal capo dello Stato e dal Parlamento «un mandato ad aiutare l'Italia ad uscire da una crisi gravissima» e non ha rinunciato a sottolineare che è convinto che «l'Italia è capace di trovare la forza in sé per risolvere questi problemi». Dietro questo appello a sostenere quello che ha definito il «decreto salva-Italia» c'è la consapevolezza del nostro presidente del Consiglio dell'entità dei rischi che potrebbe ancora correre l'Italia alle prossime aste di titoli pubblici in assenza di un aggiustamento così imponente dei suoi conti pubblici qual è quello prospettato ieri: in pratica si anticipa la manovra già anticipata dal 2014 al 2013 direttamente al 2012.

Vogliamo dire subito che condividiamo le valutazioni responsabilmente preoccupate di Monti: giovedì 10 novembre abbiamo titolato in prima pagina FATE PRESTO e chiedevamo di dare all'Italia un governo competente e politicamente forte per la semplice ragione che il giorno prima si era chiuso con uno spread BTp-Bund di 575 punti (record storico) e i tassi di rendimento dei nostri titoli pubblici ben al di sopra del 7%, una situazione (gravissima) sostenibile solo per un periodo limitato di tempo, tale da non consentire vuoti di governo, una situazione che non è ancora terminata. Questa è la verità.
Alla vigilia di due importanti appuntamenti europei e dopo poco più di due settimane dal suo insediamento, il governo Monti presenta una manovra che si propone di "stupire" mercati e istituzioni europee per la sua durezza e lancia (timidamente, ma correttamente) alcuni semi sul terreno italiano della crescita diventato arido dopo almeno un paio di decenni di abbandono.

Questa manovra è pro-ciclica, non anti-ciclica, il peso dei prelievi fiscali in generale e, in particolare, sulla casa colpisce in modo preponderante il ceto medio italiano che paga da sempre le tasse ed è riconoscibile e contiene, di per sé, un pericoloso (ancorché inevitabile) effetto depressivo (l'abolizione dell'inasprimento dell'Irpef sui soliti noti, auspicata dal nostro giornale, è positiva). Sostenere, però, come si è fatto con più di qualche superficialità, che questa manovra non contiene tagli strutturali alla spesa pubblica non è vero e, soprattutto, è grave perché incide sulle aspettative che riguardano il titolo Italia e, di riflesso, incide sul risparmio e il lavoro di tutti gli italiani.

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AafDIQRE
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Re: Manovra ... ennesima

Messaggioda ranvit il 05/12/2011, 12:02

Anch'io sono "ceto medio"....ma concordo con Napoletano: lasciamo lavorare Monti e smettiamola di difendere, semmai con "specchietti per le allodole", il benaltrismo!

Vediamo le prossime mosse, prima di criticare!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Manovra ... ennesima

Messaggioda Robyn il 05/12/2011, 13:50

Questa riforma porta ad uscire sostanzialmente dal lavoro a 65 anni anche perchè sono sempre meno quelli che iniziano a lavorare presto.Ma perchè 66 anni e non 65?Dobbiamo fare sempre diversamente dai nostri partner europei.La prima impressione sulla riforma è dura ma man mano l'urto viene assorbito ciao robyn
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