L'intervista è del 24/02/2011, quando la questione delle dimissioni dell'ex PdC non era all'o.d.g.
Gli scherani del PdL attaccavano continuamente Fini già dal 30/07/2010, data della sua fuoriuscita dal partito.
Le ragioni degli uni erano che Fini, facendo politica, non poteva ricoprire un ruolo super partes. Ma questa motivazione mi sembra strumentale: lo avevano messo in base ad un accordo elettorale proprio perché era di parte. Mica avevano messo uno dell'opposizione, a garanzia (come si fadeva una volta: Nilde Iotti fu Presidente della Camera dei deputati per 13 anni, dal 1979 al 1992).
Il loro interesse era che al suo posto andasse un altro della loro parte, e quindi non super partes per definizione. E, naturalmente, dare sfogo all'ansia di vendetta del loro capetto.
Le sue ragioni Fini le espone nell'intervista. Il patto era che, vinte le elezioni, l'ex andava al governo e lui alla presidenza della Camera. La rottura di questo patto doveva comportare le dimissioni di entrambi.
Successivamente, ma 'molto successivamente' per i tempi e per le cause, il 'fu' diventa ex (e tra l'altro diventa TdC).
Questi ha fatto un passo indietro per assunzione di responsabilità, per sua stessa dichiarazione: responsabilmente si è dimesso, avendo capito che non era in grado di prendere misure serie per fronteggiare la crisi (tranne dire che i ristoranti sono pieni ed aumentare l'iva dell'1%) e perché preoccupato dalla caduta di Mediaset (l'hanno convinto che il mercato lo avrebbe massacrato nei suoi 'affetti': le azioni). Cioè niente a che vedere col fatto che, dopo la perdita di un pezzo di PdL (ex AN), non aveva più la maggioranza. Peraltro aveva ovviato con gli acquisti (come fa col Milan).
Non vedo collegata la 'promessa' di Fini con l'evoluzione degli eventi.
Secondo me Fini si sarebbe dovuto dimettere ( e sempre secondo me si sarebbe dimesso) se fosse stato costituito un altro governo di Cd, con un altro PdC (cosa che la Costituzione avrebbe consentito). Il Cd l'avrebbe potuto fare con il sostegno dell'UdC, ma non è stato capace.
Ma adesso c'è un fascio di partiti convergentemente paralleli ...
