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Se foste Monti, cosa fareste?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda franz il 15/11/2011, 8:21

trilogy ha scritto:Credo che il problema non sia dovuto a quello.
Ascolatavo ieri al TG il sindaco di un paesino che aveva avanzato alle "autorità competenti" la richiesta per riverniciare un viadotto. solo riverniciare non costruire Gli sono arrivati tre scatoloni di documenti da leggere e compilare. Altezza complessiva degli scatoloni ricevuti: un metro e sessanta cm. peso: delle carte 63 Kg. Pensa se il viadotto lo voleva costruire, ci voleva un autotreno per inoltrare la domanda :mrgreen:

Appunto. In un contesto federale il sindaco, se il viadotto è comunale, non deve chiedere di imbiancarlo. Lo fa e basta. Con i soldi che ha. Se il bene non è comunale, se lo imbiancano i proprietari.
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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda ranvit il 15/11/2011, 9:13

flaviomob ha scritto:Credo che Monti avrà già parecchio da fare prima di pensare a ridefinire la struttura dello Stato... :lol:
Va bene che è Supermario, ma non è mica l'onnipotente...




No, non è onnipotente....purtroppo!

Per questa Italia ci vorrebbe comunque un Monti (inteso nel senso di persona di buon senso) per almeno tre legislature consecutive....altro che tornare presto alle urne!
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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda ranvit il 15/11/2011, 10:34

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... icolo=9439


Quei privilegi non più tollerabili
MARIO CALABRESI
Mario Monti ha pochissimo tempo davanti, l’Italia non può stare a lungo senza un governo in questa situazione, ma per cominciare la sua navigazione deve riuscire a conquistarsi un patrimonio di credibilità con i cittadini e a costruirsi una tenuta politica che ne eviti il naufragio precoce.

Una sfida difficile in un Paese che ancora oggi mostra di non avere consapevolezza delle difficoltà che affrontiamo: lo dimostrano quei leader politici che continuano a giocare e a opporre veti e tutti quei cittadini che sono pronti ad accettare ogni sacrificio, basta che tocchi qualcun altro e non loro.

Il premier incaricato però, pur con quella sua aria distante e un po’ lunare, ha mostrato ieri sera di essere un attento ascoltatore degli umori degli italiani, ha capito che stava crescendo il malessere per un governo che si prevedeva composto solo da uomini e di grande esperienza. Così ha corretto l’impressione sottolineando che la sua squadra sarà orientata a dare risposte ai bisogni delle donne e dei giovani, che perseguirà la crescita e l’equità e non avrà come motto: «Lacrime e sangue».

Se tende ancora l’orecchio allora gli sarà chiaro che, per conquistarsi un ampio consenso e il sostegno della maggioranza degli italiani, dovrebbe mettere al primo punto del suo programma un intervento vero sui costi e sui privilegi della politica.

In tempi di sacrifici e di tagli l’esempio deve venire dall’alto, da chi ci governa: solo se si hanno le carte in regola allora si può chiedere agli italiani di fare rinunce o pagare nuove tasse. La maggioranza uscente ha sottovalutato il problema in questi anni, non ha capito quanto fosse grande nel Paese l’insofferenza verso la cosiddetta «casta», e anche per questo ha perso il consenso di chi l’aveva votata.

E’ necessario un gesto di discontinuità, le possibilità sono moltissime perché moltissimi sono i privilegi e i costi delle burocrazie e della politica (lo hanno spiegato con grande chiarezza ieri Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera , ricordandoci tra l’altro che a Palazzo Chigi ci sono ben più del triplo dei dipendenti che nella sede del primo ministro britannico). Molte sono le cose inaccettabili, per esempio non si capisce perché ogni cittadino italiano abbia una trattenuta sulla liquidazione del 23 per cento (fino a 15 mila euro, perché sopra questa cifra l’aliquota sale al 27) mentre i parlamentari invece non pagano tasse sulla loro indennità di fine mandato. E, come abbiamo raccontato in un’inchiesta di Carlo Bertini, dopo una sola legislatura l’indennità è di ben 46 mila euro netti. E’ chiaro che i tagli alla politica non faranno la differenza nel bilancio dello Stato e non saranno certo determinanti per ridurre il nostro debito, ma è certo che faranno un’immensa differenza nella percezione dei cittadini e nella loro propensione ad accettare i sacrifici necessari a rimettere in equilibrio il Paese. E’ un’impresa difficile e coraggiosa a ogni latitudine (ieri i parlamentari francesi hanno rigettato la proposta di tagliarsi gli stipendi del dieci per cento, preferendo un ben più modesto 3 per cento e non da subito), ma è il necessario punto di partenza.

Ma se ha bisogno dei cittadini, Monti ha bisogno anche del sostegno convinto del Parlamento, per questo ieri sera è stato attento a mostrare rispetto per la politica, i suoi tempi e i suoi percorsi necessari. Anche se non può sfuggire che se la giornata è stata nuovamente drammatica ciò è accaduto perché non c’è ancora un nuovo governo e non ci sono certezze sui tempi.

Alla politica l’ex commissario europeo si è rivolto mostrando la possibilità di trasformare un momento difficile in una vera opportunità di rilancio e speranza. Dovrebbe essere chiaro a tutti i nostri leader di partito che Monti è l’ultima scialuppa di salvataggio sia per loro sia per l’Italia. Ma non tutti l’hanno capito e questa mattina sarà cruciale per misurare la reale volontà dei due partiti maggiori di sostenere il nuovo governo.

Monti avrebbe voluto avere nel suo esecutivo esponenti di peso legati alle tre maggiori forze politiche del Parlamento, non voleva dire tornare indietro o chiedere ai segretari di partito di farne parte, ma costruire un filo diretto con il Parlamento che desse maggiore tenuta al nuovo esecutivo. Si parlava di Gianni Letta e Giuliano Amato, ma questa soluzione è rimasta schiacciata tra i veti incrociati di Pd e Pdl, che non riescono a uscire dalla stagione della contrapposizione e della battaglia. Monti non ha ancora abbandonato la speranza di rafforzare il suo governo, cosciente insieme al Presidente della Repubblica che ad un governo puramente tecnico è più facile «staccare la spina», e ai partiti ha detto chiaramente che è «indispensabile un appoggio convinto».

Quest’uomo, che appare un marziano delle scene politiche per come risponde o non risponde - alle domande, sembra avere presente meglio di quasi tutti noi la gravità del momento. Intorno a lui, nei partiti e nell’opinione pubblica, la memoria sembra essere brevissima, non più lunga di una giornata. Accade perché il cambiamento non ce lo siamo conquistato, perché questa situazione è figlia di spinte esterne più che di una consapevolezza maturata all’interno. Ora abbiamo davanti una seconda occasione, dopo quella seguita al crollo della Prima Repubblica, per riformare il sistema, per ripartire e per ricostruire. Una terza probabilmente non ce la darà nessuno.
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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda Iafran il 15/11/2011, 16:21

(Voglio sognare anch'io)

Che gli Onorevoli ed i Senatori siano sempre ... persone onorevoli!
Un'inchiesta giudiziaria, che fa vacillare l'immagine dell'uomo pubblico e che individua suoi interessi di parte o collusioni con la mafia non deve aspettare l'Autorizzazione a procedere del Parlamento per dare corso ai deliberati della Magistratura, deve comportare dimissioni d'ufficio da parlamentare ... se il non-"onorevole" non sente di rassegnarle di sua iniziativa.

trilogy ha scritto:C Conflitto d'interessi [commento: è uno dei problemi fondamentali del paese a tutti i livelli]
L'Italia è diventata una Repubblica fondata sul conflitto d'interessi. Basta con presidenti del Consiglio proprietari di reti televisive, ma anche assessori alla salute titolari di aziende fornitrici della sanità pubblica, sottosegretari proprietari di società che gestiscono la pubblicità per i giornali, sindaci geometri che presiedono giunte che approvano i loro progetti, avvocati-assessori che fanno causa alla propria amministrazione.


Questa deve essere alla base di qualsiasi riforma, perché oltre ai casi sopraddetti bisogna evitare che un Onorevole sia avvocato difensore di un privato cittadino contro la Magistratura, altro Organo istituzionale dello Stato: non si rispetterebbe il gioramento di fedeltà ("Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione") che, suppongo, non spetti solo ai membri del Governo ma a tutti i parlamentari!
Un ipotetico "On. Ghedini" di turno non può esimersi dal difendere la Magistratura dagli attacchi di un cittadino. E' impensabile che faccia l'opposto: contrabatterla in procedimenti giudiziari quale difensore di parte privata!
Questo non sarebbe conflitto d'interesse ma azione sovversiva nei confronti della Repubblica italiana.
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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda Stefano'62 il 16/11/2011, 1:12

Se fossi Monti.....avrei seri dubbi che mi lascino lavorare.

Mi sono venuti in mente infatti un paio di grossi motivi per cui berlusconi & complici faranno di tutto per tarpargli le ali:

Il primo,non potranno permettere che si dimostri che si può fare,magari in quattro e quattr'otto,quello che loro non sono riusciti a fare in tutto questo tempo.
Sai che figura da cialtroni ?

Il secondo e più importante,hanno bisogno di andare a votare subito,non per vincere che è impossibile,ma per sfruttare sto schifo di legge elettorale prima che a qualcuno venga in mente di cambiarla,e nascondersi per un altro botto di anni in Parlamento,soprattutto quelli che hanno paura di un qualche bel mandato di arresto.

Non gliene frega una mazza della crisi,lasceranno affondare l'Italia pur di pararsi il culo o di evitare figuracce.

Quindi se fossi Monti la prima cosa che farei sarebbe proprio una legge elettorale decente,così nel caso mi facessero cadere poi il futuro Palramento sarebbe più facilmente formato da brave persone elette invece che da mafiosi nominati,e sarebbe forse possibile riproporre loro il programma tecnico di risanamento che era stato boicottato con le elezioni.
E perchè no....magari addirittura presentarsi con una lista apposita e una coalizione disposta a seguirlo il programma di risanamento.
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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda Giorgio Graffieti il 17/11/2011, 13:07

farei come i Mont(y)... Python...

Mont(y)... il tristo mietitore...

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Re: Se foste Monti, cosa fareste?

Messaggioda cardif il 17/11/2011, 13:33

Pulizia integrale; altro che Mastrolindo :D
Ho Sentito Daniela Santanché dire che non parteciperà al funerale dell'ex Capetto.
Lei si era candidata contro di Lui nel 2008.
Poi Lei glie l'ha data (la fiducia) a Lui, e Lui ha fatto Lei sottosegretario (all'attuazione del programma di Lui che Lei aveva criticato in campagna elettorale :lol: :lol:)
Ma Lui non ha potuto fare Lei parlamentare.
Ora che il governo di Lui è caduto, è caduta anche Lei; e non sta nemmeno in Parlamento.
Per forza che Lei non voleva la caduta di Lui.
Ora dovrà trovare qualcun altro a cui dargliela (la fiducia) ;)
Ma mo' mi so' capito bene?
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