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In tremila al Big bang di Renzi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 05/11/2011, 17:26

Stefano'62 ha scritto:Davvero non hai capito che per povero intendevo dire che dalla politica non ci deve cavare un soldo ?

No ... ma se questo è il concetto sono assolutamente d'accordo.
Lo avrei espresso in ben altro modo.
Non che "deve essere povero" ma che "non deve arricchirsi" grazie alla politica.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 05/11/2011, 19:03

Credo comuqnue che il suo contrapporsi di fatto alla sinistra radicale, che ha i suoi punti (o miti per chi non li condivide) intoccabili, lo faccia apparire naturalmente come esempio positivo.
E' un effetto automatico per molti che da tempo si sentono a disagio a sinistra, ha fastidio per i sindacati etc etc.
Il fatto è che le sue sono parole, importanti se si condividono nel merito le ipotesi proposte e sempre che non siano affermazioni generiche.
Poi dalle parole, che sono premesse o epilogo di quanto fatto, si deve (o si dovrebbero) valutare appunto i fatti.
Evidentemente molti si accontentano dei proclami e non vogliono sapere o capire se è stato coerente con quanto affermato o semplicemente su taluni argomenti ha raccontato balle.
C'è chi si fida a prescindere, sulla scorta che comunque è "nuovo" e chi non si fida, magari sulla base di qualche elemento conosciuto.
Il paragone con Berlusconi è ovviamente offensivo, visto che nessuno è come silvione, ma - tanto per dire - se adesso il nostro premier ci dice "a Genova non dovevano costruire" riguardo i disastri dell'alluvione, in senso assoluto dice anche una cosa giusta. Ma è da apprezzare visto che grazie alle sue leggi, ai suoi condoni, ai sistemi contrattuali imbastiti sotto i suoi governi si è dato la stura al saccheggio del territorio e del paesaggio?
Appunto, non la racconta giusta.
Quindi questo vale per ogni politico.
Renzi ha il vantaggio di scagliarsi contro un gerontocomio inamovibile, ma da qui a rappresentarcelo - a prescindere - come personaggio "nuovo" (nei comportamenti) ce ne corre.
La guerra degli editoriali non cambia di molto la sostanza visto che per lo più fanno riferimento a teorie (più riformismo, meno riformismo, destra più destra, sinistra meno sinistra, praticamente geometria applicata ai propri sogni) che con Renzi, i suoi detti e contraddetti (e fatti), non ha nulla a che vedere.

I proclami, magari anche giusti o in parte giusti, che titillano delle idiosincrasie (sinistra, sindacati, la pretesa di essere moralmente diversi e superiori) possono fare piacere ma ad avviso di noi malfidati non bastano. Ci vuole altro. E sicuramente non "a prescindere".
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 05/11/2011, 19:51

lucameni ha scritto:Credo comuqnue che il suo contrapporsi di fatto alla sinistra radicale, che ha i suoi punti (o miti per chi non li condivide) intoccabili, lo faccia apparire naturalmente come esempio positivo.

Ma anche negativo, per chi parteggia per le latitudini del SEL, IDV e della sinistra del PD.
E visto che (a torto o a ragione) se ne fa anche una questione di conflitto tra giovani e dinosauri appare anche potenzialmente negativo per quegli "anzianotti" che in questo momento sono appoggiati con il deretano su qualche cadrega politica.
Rivedendo questo filmato umoristico http://video.corriere.it/favola-pd-renz ... c8530a33df mi pare che pero' Bersani sia un po' troppo coinvolto, quasi fosse toccato. Queste reazioni denotano un certo nervosismo. Come anche i fischi a Roma oggi (nella tradizione classica dello stalinismo).
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 05/11/2011, 20:17

Verissimo che i più si contrappongono a Renzi in quanto "di destra". A prescindere.
Argomento molto criticabile, anche se certe uscite di quelle tipo "con Marchionne senza se e senza ma", magari non sono felicissime anche a voler prendere atto di certe situazioni e volendo usare un disinvolto e forse necessario pragmatismo.
Ci sono argomenti che difficilmente sono etichettabili come di destra e di sinistra. Lo sono diventati magari come contrapposizione al berlusconismo e sempre tenendo conto che ci sono tante destre e tante sinistre.
Quindi l'argomento Renzi "di destra" mi pare estremamente semplicistico e uso solo a prenderne le distanze senza voler troppo argomentare nel merito di quanto proposto o affermato.
Su Bersani e C.: è ovvio che siano nervosi.
Il futuro non è roseo per loro e per le loro aspirazioni di potere eterno.
Ma da qui, e dalla necessità che questi signori levino le tende e alla svelta, a dare per buono tutto quello che si propone come "nuovo" ce ne corre.
Credo che il Pd abbia in panchina, magari negli enti locali, del personale politico ancora di tutto rispetto.
Se i cittadini sapranno riconoscere questi signori, volendo approfondire un po' il loro reale curriculum politico, forse ci sarà modo per pensionare i Bersani della situazione senza sostituirli con dei meri furbastri, che magari usano - anche - argomenti tali da aver permesso B. di proliferare per 17 anni.
Ma il percorso è lungo e sarà accidentato, soprattutto se si persisterà a dare fiducia al nuovo "a prescindere".
Oppure - è vero - a rifiutare chi non è sinistro d.o.c. "a prescindere".
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda matthelm il 05/11/2011, 20:34

Mi dispiace, ma comunicare è fare politica. Gli errori di oggi, e di altre volte, non sono solo errori di comunicazione, ma errori politici.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda flaviomob il 05/11/2011, 22:59



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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 05/11/2011, 23:42

Così però si incentiva sempre più l'immagine del "nuovo" che contrasta l'ortodossia della sinistra che magari non accetta nemmeno di striscio una politica più centrista e la presenza di ex D.C.
Sentimenti comprensibili ma speculari a chi parimenti non digerisce appunto la sinistra sinistra.
Renzi può essere contestato, e da parte mia deve essere contestato, semmai per i suoi detti e contraddetti e per il fatto, con buona pace dei sempre vaghi editorialisti, di non essere quel tanto auspicato "nuovo" inteso come cambiamento di comportamenti e finalmente politica basata sulla realtà dei fatti. Aliena da facile propaganda e balle, pur ben confezionate.
Temo che si andrà avanti a reciproche contestazioni di nuovismo e recriminazioni sulla mancanza di dna di sinistra. Sul resto, ovvero sulla credibilità di chi propone e sui contenuti (che non possono essere meri proclami ma proposte ben argomentate), il nulla.
Pronto a giocarci gli zebedei.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 06/11/2011, 13:05

cardif ha scritto:Fassina ha pure detto che ci sono delle regole (uno Statuto) nel PD; una è che il segretario viene eletto con le primarie, come è avvenuto; un'altra è che alle primarie di coalizione per le elezioni ci va il segretario. E' proprio quello che sapevo.
...
E non sono d'accordo che si saltino le regole, il cui rispetto è garanzia dell'esistenza della democrazia.

Parliamo allora di regole.
Cosa possiamo dire, rispetto alla gerontocrazia ed ai politici di professione, sul limite di tre mandati al Parlamento?
Qui troviamo lo statuto del PD http://iltafano.typepad.com/Documenti/Statuto-PD.pdf e anche qui, in html http://www.partitodemocratico.it/dettag ... emocratico
Possiamo cercare la parola "mandati" e vedere cosa scaturisce? Ok, ogni limite puo' avere deroghe ma quante deroghe accetteremo, alle prossime elezioni? 200?
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda cardif il 06/11/2011, 13:50

franz ha scritto:Parliamo allora di regole.

Non mi rimangio mica quello che ho scritto :D :D
Il principio è quello: rispettare le regole.
Mi fai notare che il PD non sempre le rispetta? Va bene. Non ho mai pensato che il PD sia senza macchia, così come non ho mai pensato che nel suo cesto non ci siano mele marce. La perfezione non è di questo mondo; è una tendenza.
Io scelgo tra quello che c'è.
Il Pdl aveva uno statuto che non prevedeva la figura del segretario. Quando Berlusconi ha deciso di farne uno (il più accomodante alle sue direttive) ha proposto Alfano, che è stato ubbidientemente acclamato (per quanto Formigoni ieri sera da Fazio abbia detto che fu eletto). Verdini si è accorto che non si poteva fare; allora è andato nella stanza affianco ed ha cambiato lo statuto.
Bè, mi sembra meglio il PD.
Der resto, non so se Renzi, supposto che diventi segretario, non accetti qualche eccezione.
Lui vuole pure abolire le Province, ma è stato Presidente della Provincia di Firenze (forse con non tanta coerenza).
Naturalmente le regole possono pure essere modificate.
Nel merito, penso che non è che se un politico è valido (nel senso che dà un buon contributo, non nel senso che è validamente seduto su una poltrona) debba essere messo da parte perché a superato x anni (facciamo 45? o 50? e perché non 60?). E nemmeno perché ha già ricoperto una carica per x mandati. Per meriti, e solo per meriti, si potrebbe prevedere una eccezione, sancita da una regola naturalmente (per esempio: approvazione da parte del Consiglio nazionale); non ad arbitrio di qualcuno.
Quante scoperte non si sarebbero avute se i ricercatori fossero stati messi per legge in pensione di anzianità per raggiunti limiti di età? ;) :D
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 06/11/2011, 13:56

Bè quando era presidente della provincia (quindi non proprio nuovo nuovo) ricordo bene (io ero lì) diceva che l'abolizione delle province era un falso problema e frutto di demagogia. L'avrà detto a sua insaputa perchè poi ha detto nuovamente che lui è sempre stato favorevole all'abolizione delle province.
Delle due l'una: o ha scarsa memoria lui o abbiamo scarsa memoria noi (oppure ce ne freghiamo).

Ma questo è un dettaglio rispetto ad altri - eventuali e contestabili - detti e contraddetti.
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