annalu ha scritto:Il Fatto Quotidiano, dopo aver scoperto che le famose 100 proposte di Renzi sono state raccolte e stilate sul computer di
Giorgio Gori, ex direttore di Canale5 e di Italia1, si dedica ad una attenta lettura delle proposte stesse.
Il primo articolo (non so se ne seguiranno altri) esamina in dettaglio le proposte riguardanti la ricerca: [..]
45. Un fondo nazionale per la ricerca gestito con criteri da venture capital. Istituire un fondo nazionale per la ricerca che operi con le modalità del venture capital e sia in condizione di finanziare i progetti meritevoli al di fuori delle contingenze politiche. Il fondo sarà gestito da un comitato esecutivo in carica per almeno 7 anni, costituito per 1/3 da professori impegnati nella ricerca a livello internazionale, per 1/3 da membri della comunità finanziaria esperti di project finance e venture capital, e per 1/3 della Comunità europea. A parte che la Comunità europea non esiste più, ma esiste l’Unione europea (e in un programma politico, destinato a “girare”, questa differenza non è da sottovalutare), cosa significa “al di fuori delle contingenze politiche”? E poi chi dice che un professore impegnato nella ricerca nazionale sia meno valido, a seconda del settore, di un professore impegnato nella ricerca internazionale (si pensi a uno storico dell’arte…). Infine, sappiamo cosa è un’operazione in venture capital? Sembra di no. Si tratta di un’operazione di investimento ad alto rischio, destinata a finanziare un’impresa con collocamento sicuro sul mercato ma con scarsa liquidità. Applicarlo alla ricerca significa finanziare non la ricerca di base, fondamentale, bensì la ricerca applicata; far questo con soldi pubblici significa ribaltare semplicemente le priorità, dando soldi solo a ciò che può rendere un profitto in tempi brevi. Sarebbe meglio riflettere sulle caratteristiche delle diverse famiglie della ricerca scientifica, prima di pensare a misure inapplicabili o applicabili solo in parte.
La parte
ricerca di Renzi l’avevo criticata in parte anche io, ma il FattoQuotidiano aggiunge confusione alla confusione:
1.
“un fondo nazionale gestito con criteri di venture capital”. D’accordo in parte con le osservazioni del giornalista. E' uno strumento, non particolarmente nuovo di sostegno alla ricerca incrementale e all’innovazione industriale, presente in vari paesi. Gli svizzeri ad esempio hanno il CTI:
http://www.kti.admin.ch/index.html?lang=itAndrebbe sotto un titolo “innovazione”.
Ma come strumento non è sbagliato!! Smettiamola una volta per tutte con questa logica di una presunta purezza della ricerca fondamentale buona, perchè disinteressata, e la ricerca cattiva indirizzata a trasformare le conoscenze in nuovi prodotti e servizi e infine in profitti. In Italia questo modo di pensare ha prodotto danni colossali forse irrecuperabili.
2.Proporre, come fa Renzi, un fondo gestito da un comitato esecutivo in carica per 7 anni
“fuori dalle contingenze politiche” va bene (è una tempistica a cavallo tra due governi). In politica abbiamo il Governo: durata 5 anni, il Presidente della Repubblica: durata 7 anni. La scelta non è casuale. I tempi della ricerca sono normalmente più lunghi di quelli di un governo. Per la politica di ricerca è un sistema adottato in vari paesi e anche dalla Commissione europea.
3. Va benissimo anche l’affermazione
“professori impegnati nella ricerca a livello internazionale”, anche se poteva essere formulata meglio. Dice in proposito il “fatto quotidiano
” si pensi ad uno storico dell’arte” . E allora? Salvatore Settis è uno storico dell’arte, ma a livello internazionale tutti nella comunità scientifica degli storici dell’arte sanno chi è, conoscono i suoi scritti e viceversa, fa parte di vari organismi internazionali di ricerca.