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Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

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Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda ranvit il 29/10/2011, 8:31

In occasione dello sciopero dei dipendenti comunali di Salerno:

http://www.cronachesalerno.it/web/index ... o=&banner=

De Luca: “Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali di cui ci siamo caricati nel corso degli anni”

“Dicevo già tempo fa che se non avessimo rinunciato al superfluo avremmo rischiato il necessario. Ebbene, ci siamo arrivati. Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali di cui ci siamo caricati nel corso degli anni. Si sono venuti a creare degli eccessi che al mondo d’oggi non stanno più in piedi”.

Ad affermarlo Vincenzo De Luca nel corso del consueto appuntamento del venerdì su LIRATV. “Dobbiamo capire che economicamente è venuta la fine del mondo, che dobbiamo fare miracoli per salvare il posto di lavoro, che non è più in discussione il salario accessorio, ma il posto stesso – prosegue il Sindaco -. Voglio spiegare a chi ha scioperato questa mattina che rispetto al 2010, quando il Comune ha impiegato 18 milioni del suo bilancio per il salario accessorio, pur a fronte degli enormi tagli subiti, abbiamo ridotto questo salario accessorio solo del 10%.

Si tratta di piccoli sacrifici, necessari per evitare di sforare il patto di stabilità: se lo sforiamo non si p arlerà più solo di una riduzione del 10%, perché per il salario accessorio non ci sarà più un euro. Stesso discorso vale per la retribuzione dei vigili urbani. Abbiamo deciso di puntare sulla sicurezza e ritengo sia giusto che chi lavora per garantire questa sicurezza guadagni qualcosa in più: ma c’è un limite. A Salerno il salario medio di un vigile urbano è già di 400 euro maggiore di quello percepito da un vigile di Napoli, 500 in più di uno di Torino o Reggio Emilia.

Dobbiamo anche pensare a chi un lavoro non lo ha, a iniziare dai giovani – aggiunge De Luca -. È per questo che, accanto a quella del rigore, abbiamo fatto la scelta di puntare sugli investimenti: non siamo una banca che deve accumulare, siamo un’istituzione che deve investire per creare lavoro e sviluppo, per realizzare opere, per rilanciare il turismo. Potremmo anche non farlo e fare una vita tranquilla. Ma ho un debito morale verso questa città, mi sento obbligato a dare la vita per Salerno”.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda franz il 29/10/2011, 9:26

Ho cercato di capire cosa sia questo salario accessorio, trovando due versioni. La prima riguarda un salario virtuale dato ad alcune parti della pubblica amministrazione (mi pare nelle seconda metà degli anni 70) per consentire un pensione piu'alta nel pubblico impiego.
La seconda riguarda lo stipendio basato sulla produttività. Questa mi pare piu' attinente.
Ecco cosa ho trovato.
Il salario accessorio. Già da molti anni nel pubblico impiego è stata introdotta la “produttività”, cioè una parte di stipendio che non è fissa e uguale per tutti, bensì è legata ai risultati ottenuti. Si chiama “salario accessorio”, ed è stato creato (con il consenso di tutti i maggiori sindacati) nell’intento di favorire l’impegno del personale e ottenere più l’efficienza. Almeno in teoria, perché nella pratica è successo che alcune amministrazioni hanno usato questo strumento con accortezza e intelligenza, altre invece hanno distribuito soldi a pioggia o peggio ancora con criteri clientelari.

Personalmente ritengo che diminuirlo del 10% a tutti (o eliminarlo) sia sbagliato.

Ho trovato questa proposta (aprile 2009), che mi pare migliore, ma non so se è poi stata attuata
Al termine di un anno di lavoro, tutto il personale viene giudicato secondo i risultati individuali e si crea così una graduatoria. Il 25% dei dipendenti che si trovano ai primi posti della classifica riceve il premio intero. Il 50% della fascia centrale avrà il premio dimezzato. Infine il 25% che finisce in fondo alla classifica non avrà niente. Detto in altro modo, su quattro dipendenti ce ne saranno due con il salario accessorio normale, uno che lo riceverà raddoppiato e uno che invece non vedrà neanche un centesimo. È un sistema adottato già in alcune amministrazioni italiane (per esempio all’Agenzia del Territorio è in vigore da tempo un meccanismo di differenziazione molto sofisticato).

Ritengo che se l'amministrazione vuole essere efficente, deve poter licenziare quel 25% che finisce in fondo alla classifica ed assumere al loro posto personale migliore. A parità di costo, miglioreranno i servizi offerti.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 11:21

proposta ad oggi applicata solo in parte ma che con questa rigidità ha dato e darà luogo solo a problemi. Seri.
Non fosse altro che in alcuni enti ci sono ben più del 25 % che lavorano bene e si meriterebbero la fascia alta, ed altri enti o uffici che magari hanno l'80 % di gente che lavora malissimo o non lavora.
Quindi è evidente che in questo modo si punisce gente che non dovrebbe essere punita e si premia gente che non dovrebbe essere premiata, per il semplice fatto che manca ogni potere di modulare i premi e i disincentivi sulla base della realtà dell'ente.
Dividere così a compartimenti stagni non ha alcun significato, è fuori da ogni logica d'ufficio. E oltretutto porta a forzature e malumori che vanificano ogni incentivo sia per la fascia alta che quella bassa.
Peggio che mai.
Una iattura, che poteva essere evitata semplicemente lasciando il dirigente libero di valutare senza schemi definiti in maniera così rigida e fuori da ogni analisi concreta della realtà dell'ufficio.
Valutazione ancorata a criteri oggettivi, non a compartimenti stagni, con relative verifiche ed erogazioni non a pioggia: così succede in poche, molto poche, organizzate e apprezzabili realtà della P.A. italiana.

Gli effetti di questa normativa, soprattutto in amministrazioni che si reggono con lo sputo, è stato assurdo; con ore e ore perse per non combinare nulla, in assenza di criteri oggettivi spendibili in quella realtà per implementare il tutto.
Oppure ore e ore perse per creare dei criteri fasulli e assolutamente ridicoli.
In realtà come la Difesa o altre dove convivono contrattualizzati e non contrattualizzati poi il caos è stato maggiore perchè ci sono dirigenti e funzionari non contrattualizzati, e quindi non valutabili in base alla nuova normativa, che avrebbero dovuto valutare a loro volta i contrattualizzati, così facendo venire meno la presunta logica del sistema.
Peraltro i licenziamenti per il 25% nella fascia bassa, già proposti nella prima versione del provvedimento, in assenza di un sistema basato su una sorta di contabilità analitica sarebbero scaturiti da giudizi motivati sommariamente dal solo dirigente, senza alcuna verifica oggettiva (come del resto succede per la divisione degli incentivi), tale da esporre chiunque ad un potere ricattatorio anche del solo funzionario.
Poi - vabbè - sono idee che acchiappano molto, a prescindere.
Mi permetto solo di dire che nell'applicazione pratica - ed anche usando la logica - certe teorie, imbastite giusto per entusiasmare coloro che non sanno nulla della P.A. italiana e che usano le leggi per suscitare una voglia di rivalsa a fronte di evidenti disservizi, fanno acqua da tutte le parti.
Si capisce ancora una volta che Brunetta e tutti gli artefici di queste riforme farsa non sanno proprio cos'è la P.A. italiana.
O non sanno di cosa parlano o vivono in un altro mondo.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda flaviomob il 29/10/2011, 11:46

Il problema dell'Italia è l'organizzazione razionale delle risorse, dice bene Luca.
La voglia di rivalsa contro i dipendenti pubblici che, per definizione, devono essere nullafacenti e parassiti, è invece un sentimento prettamente irrazionale, cavalcato da vent'anni dalla destra più becera. Quindi siamo ancora nel campo dell'irrazionalità, cioè nell'humus primario del culture del bunga bunga.


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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 11:53

Bè la fannullonaggine abbonda. Ma -almeno su questo Ichino si differenzia da Brunetta - va detto che la valutazione dovrebbe essere fatta su persone messe nella condizione di lavorare.
Ci sono uffici dove non si lavora perchè non c'è da lavorare con organici esagerati e personale non preparato, mentre altri dove manca da decenni personale, ad organici sguarniti e gli impiegati impazzano (vedi molte realtà del ministero della giustizia).
Non generalizzerò mai perchè negli anni ho conosciuto tante persone che lavorano con impegno ed anche per coloro che non fanno una mazza.
Quindi, non per benaltrismo, ma se non mettono una pezza ad un'organizzazione a dir poco carente, ogni riforma farà acqua.
Se poi le imbastiscono come le ha ideate Brunetta e i suoi fidi...vabbè.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda ranvit il 29/10/2011, 12:15

Concordo abbastanza con quanto dicono Franz e Lucameni.

Ma qui il problema è un po' piu' semplice nella sua drammaticità: i Comuni hanno ricevuto e riceveranno tagli drammatici, enormi rispetto alla capacità di sostituirli con altre entrate. Si rischia l'annullamento totale del salario accessorio...
Chiaro? Quindi la cosa non si risolve nell'immediato con le belle idee...
In attesa di poter organizzare una decente valutazione dei meriti e della produttività, nonchè di fonti alternative di reddito, ai Comuni non resta che un primo taglio lineare (per esempio del 10% come vuol fare De Luca). Salvo poi fare di piu'....semmai tenendo conto del merito.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 12:19

Di sicuro il salario accessorio meglio diminuirlo o eliminarlo piuttosto che darlo ad minchiam come da legge Brunetta.
Così come imbastito non serve ad incentivare alcunchè. Anzi se seguissimo le direttive di Brunetta, ad oggi applicate in minima parte, avremmo più danni che altro, con personale l'uno contro l'altro e demotivato.
Un danno per la P.A. e la decente convivenza tra colleghi.
Per carita.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda franz il 29/10/2011, 14:51

lucameni ha scritto:proposta ad oggi applicata solo in parte ma che con questa rigidità ha dato e darà luogo solo a problemi. Seri.
Non fosse altro che in alcuni enti ci sono ben più del 25 % che lavorano bene e si meriterebbero la fascia alta, ed altri enti o uffici che magari hanno l'80 % di gente che lavora malissimo o non lavora.
Quindi è evidente che in questo modo si punisce gente che non dovrebbe essere punita e si premia gente che non dovrebbe essere premiata, per il semplice fatto che manca ogni potere di modulare i premi e i disincentivi sulla base della realtà dell'ente.

Il sistema "gaussiano" (basato sui percentili, in queso caso sui quartili) non è "ad minchiam" ma efficace sul breve e medio periodo.
Ammettiamo che in una organizzazione ci sia un 35% che lavora bene, un 30% che lavora mediamente ed un 35% che lavora male. Il primo anno premi al massimo, dandogli la gran parte die premi, il 25% che lavora meglio (preso tra il 35% di buon livello, ma dove non tutti sono uguali ed il 25% migliore lo trovi). Punisci anche il 25% peggiore, individuando i pessimi nel 35% peggiore (anche qui non saranno tutti uguali). Gli altri (50%) prendono un aumento medio. Il secondo anno si ripete ed anche qui si premia il 25% migliore. Tra questi forse qualcuno che prima era Ok si starà "seduto" e chi invece era nel 50% medio si è dato da fare. Magari anche qualcuno che stava nel 25% peggiore si è rimboccato le maniche. Dopo 5 anni puoi osservare chi è sempre stato OK, chi è migliorato o peggiorato e puoi anche costatare chi in 5 anni non si è mai mosso dal 25% peggiore.
E quelli, come dico, vanno licenziati e sostituito con nuovi ingressi.
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Re: Dobbiamo liberarci dei privilegi pseudo-sindacali

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 17:45

Va bene Franz, come al solito prendo atto delle Sue profonde conoscenze sulla P.A. italiana e non solo (salvo andarsi a controllare i dati su wikipedia o non so dove).
Una conoscenza gaussiana, di livello superiore, che fa strame della miserrima conoscenza sul campo di centinaia di dirigenti e funzionari (certo intesa come semplice constatazione di quello che succede nella P.A., della normativa e di quello che è ragionevole aspettarsi con i mezzi a disposizione).
Più che un forumista direi un paragnosta. Un professore infallibile che se le inventa tutte pur di non prendere atto - forse - di aver detto qualche sciocchezza.
La vedrei bene come dirigente in una P.A. italiana, messa com'è, a parlare di gaussiane e a far lavorare fin da ora questi signori. Bene bene.
Complimenti vivissimi anche per la cultura giuridica.
E' bello confrontarsi con simili geni.
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