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Il Partito di De Magistris....

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Il Partito di De Magistris....

Messaggioda ranvit il 13/10/2011, 19:23

http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 9648.shtml

politica
De Magistris: il partito si chiamerà «L'Italia è tua»
Il sindaco: «Prima tappa a Roma il 15 ottobre. Poi da Napoli lancio il manifesto»

NAPOLI — L'accelerazione è forte. Forse perché il momento del possibile confronto con gli elettori potrebbe essere vicino. Più vicino, se si dovesse andare a elezioni anticipate nella prossima primavera. Sarà forse anche per questo che de Magistris ha annunciato addirittura per il mese prossimo il battesimo del suo movimento, che forse si chiamerà l'«Italia è Tua», versione nazionale di «Napoli è Tua», la sua lista civica. Ma il nome poco conta. Conta il pensiero, che è chiarissimo: quello di far nascere un movimento all'interno del quale ogni decisione venga presa tramite primarie. La nascita un manifesto, anticipata dal Corriere del Mezzogiorno, il sindaco di Napoli l'ha annunciata, manco a dirlo, a casa dell'Idv, il suo partito d'origine (almeno così dovrebbe essere), sabato scorso, quando chiaro e tondo ha detto che «i partiti non ce la fanno più», e che «il rischio che dilaghi l'antipolitica è alto».

Da qui, la rivelazione di lavorare ad un progetto nuovo, anche se «da sindaco di Napoli», che metta in moto un movimento nazionale che tenga dentro i tanti movimenti, come quello di Uniti contro la crisi, oltre la crisi». E ieri un altro tassello di quest puzzle, che potrebbe catapultare il sindaco appena eletto già su altri palcoscenici, è andato al suo posto. In un'intervista rilasciata a «Sky.it», de Magistris ha detto che «entro novembre» presenterà il «manifesto politico» di «un grande movimento» che traduca «le istanze di democrazia e partecipazione in istanze di governo e cambiamento delle cose», «perché è solo sulla base del manifesto si potrà iniziare a formare una classe dirigente». Un movimento, col quale, senza dubbio, Vendola, Di Pietro e Bersani dovranno fare i conti. Perché probabilmente l'idea dell'ex pm è quella di replicare l'alchimia della «rivoluzione arancione» partenopea a livello nazionale, facendosi promotore dell'«unità» dei cosiddetti movimenti della società civile.

Primo appuntamento del suo nuovo cammino è per il 15 ottobre a Roma, alla manifestazione contro la finanziaria, «ma intanto — ha detto — sto già avendo una serie di contatti, anche con altri partiti, per lanciare un manifesto politico che presenteremo probabilmente a Napoli». La platea a cui si rivolge il sindaco è ampia: «Ho avuto — spiega — la conferma dell'agibilità di un progetto del genere dopo la vittoria delle elezioni a Napoli, dove una fetta importante della popolazione che include non solo i giovani, ma anche i moderati, i liberali, la borghesia, ha contribuito alla mia vittoria». Comunque, non si tratta di un partito. Almeno nelle forme tradizionali. «E' una cosa totalmente innovativa», puntualizza, pure «perché gli spazi per i partiti sono tutti presi, dopo che è arrivato pure il partito della Gnocca… Ma, battute a parte, ciò a cui lavoriamo è un grande movimento politico. Non perché io sia contro i partiti, ma perché i partiti oggi non riescono a comprendere al loro interno tutti quei soggetti che vogliono fare politica. E hanno anche perso la capacità di affrontare la questione morale, interpretare una pulsione rivoluzionaria, avere come faro i principi della costituzione repubblicana. Il rischio è che se non viene proposta un'alternativa, la voglia di partecipazione dei cittadini si possa tradurre in antipolitica fine a se stessa».

Oggi l'ex pm sarà anche a Roma per parlare con Luigi Bersani. Al centro dei colloqui ci sarà ovviamente la situazione napoletana e gli eventuali accordi col Partito democratico. Partito che comunque vede i suoi «ultimi pezzi» saltare uno dietro l'altro. L'ultimo, Nicola Oddati, che de Magistris vuole sostituire con Roberto Vecchioni alla presidenza del Forum delle culture.

Paolo Cuozzo
13 ottobre 2011

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http://vedinapoli.corrieredelmezzogiorn ... o_naz.html

Che futuro ha il movimento nazionale di de Magistris?
Scritto da: Marco Demarco alle 10:11 del 13/10/2011

Che futuro può avere un movimento nazionale guidato da de Magistris? Sarà l'ennesima conseguenza del narcisismo politico del Nostro, o la soluzione alla crisi italiana? In particolare, perché un nuovo movimento? Davvero ci sono spazi politici ancora intonsi? Ma poi: perché De Magistris tenta questa carta a pochi mesi dalla sua elezione a sindaco di Napoli? Quali sono le sue reali intenzioni, quale può essere il suo obiettivo finale? E un impegno nazionale aiuterebbe o condizionerebbe quello locale? Insomma, si possono fare bene il sindaco e il leader politico? C'è infine un tema più generale: Renzi contro Bersani, de Magistris contro Di Pietro, Pisapia contro Vendola: dove vogliono andare a parare i nuovi sindaci? Viaggiano insieme o ognuno per conto suo? Una cosa è certa, nel vivo della crisi, la politica va in periferia alla ricerca di nuove idee e nuovi protagonisti. Al centro, l'antiberlusconismo ha esaurito la sua spinta propulsiva: ora bisogna costruire l'alternativa. Davvero i nuovi sindaci possono riempire questo vuoto? Negli anni passati questo progetto è fallito. Vedremo ora.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda pianogrande il 13/10/2011, 22:37

Di sindaci con aspirazioni a livello nazionale è piena anche la storia del PD.
Per me, è, semplicemente la dimostrazione della pochezza delle strutture nazionali di un partito.
Esiste anche il senso contrario (vedere Fassino e non solo).
Secondo me, De Magistris, finché fa il sindaco, deve vedere tutto in funzione del bene della città che amministra.
Se pensa che questo movimento ed il fatto di dirigerlo possa fare il bene di Napoli, allora, va bene.
Deve, però, spiegarlo ai cittadini che lo pagano e si aspettano grandi cose da lui.
Se non lo spiega, sta cominciando a rubare lo stipendio e la popolarità.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda franz il 13/10/2011, 23:29

pianogrande ha scritto:Di sindaci con aspirazioni a livello nazionale è piena anche la storia del PD.
Per me, è, semplicemente la dimostrazione della pochezza delle strutture nazionali di un partito.

Non sono affatto d'accordo e le tue parole mi hanno fatto venire in mente un vecchio articolo di Eiunadi (uno dei nostri padri fondatori e secondo Presidente della Repubblica Italiana) scritto quando era in esilio durante la seconda guerra mondiale.

La classe politica non si forma da sé, ne è creata dal fiat di una elezione generale. Ma si costituisce lentamente dal basso; per scelta fatta da gente che conosce personalmente le persone alle quali delega la amministrazione delle cose locali piccole; e poi via via quelle delle cose nazionali od inter-statali più grosse.

Diceva Einaudi che "la democrazia comincia dal comune, che e cosa dei cittadini, i quali non solo eleggono i loro consiglieri e sindaci o presidenti o borgomastri, ma da se, senza intervento e tutela e comando di gente posta fuori del comune od a questo sovrapposta, se lo amministrano, se lo mandano in malora o lo fanno prosperare".

Ed il punto fondamentale per lui era che:
Cosi pure si usa governare in Inghilterra, con altre formule di parrocchie, borghi, città, contee, regni e principati; cosi si fa negli Stati Uniti, nelle federazioni canadese, sudafricana, australiana e nella Nuova Zelanda. Nei paesi dove la democrazia non è una vana parola, la gente sbriga da se le proprie faccende locali (che negli Stati Uniti si dicono anche statali), senza attendere il la od il permesso dal governo centrale. Cosi si forma una classe politica numerosa, scelta per via di vagli ripetuti. Non è certo che il vaglio funzioni sempre a perfezione; ma prima di arrivare ad essere consigliere federale o nazionale in Svizzera, o di essere senatore o rappresentante nel congresso nord americano, bisogna essersi fatto conoscere per cariche coperte nei cantoni o negli stati; ed essersi guadagnato una qualche fama di esperto ed onesto amministratore

Scusa pianogrande ma perferisco un sindaco con esperienza ad un funzionario o portaborse di partito. Coi baffi o senza. :-)
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda pianogrande il 14/10/2011, 23:57

Forse mi sono espresso in modo un po' esasperato ma quello che volevo dire era che se uno fa il sindaco deve dare la precedenza assoluta al bene della comunità che amministra e non vedere quella posizione come lo scalino per andare avanti nella carriera politica.
Cosa che non è vietata ma se per essere perseguita si toglie energia allo svolgimento dell'incarico locale la vedo piuttosto sleale.
Infatti dico che De Magistris, se si dedica ad una attività a livello nazionale intanto che è sindaco di Napoli (dovrebbe averne più che abbastanza lì) dovrebbe spiegare ai napoletani che lo hanno eletto perché sta perdendo tempo ed energie in altre faccende.
Nel caso del PD, i sindaci rampanti sono stati e sono così tanti che il livello nazionale, quanto meno, non ci fa una bella figura.
Poi, sul fatto che un politico a livello nazionale non debba essere un principiante, sfondi una porta aperta.
La mia non è una posizione di principio ma un richiamo a comportamenti corretti e leali verso i cittadini.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda ranvit il 15/10/2011, 8:48

....volevo dire era che se uno fa il sindaco deve dare la precedenza assoluta al bene della comunità che amministra e non vedere quella posizione come lo scalino per andare avanti nella carriera politica.


Era forse meglio la Iervolino: non si interessava di niente a livello nazionale.... ma neanche del Comune?

Voglio semplicemente dire che ... dipende dalla persona e dal caso. Il giudizio va dato a cose fatte.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda Iafran il 15/10/2011, 10:18

pianogrande ha scritto:volevo dire era che se uno fa il sindaco deve dare la precedenza assoluta al bene della comunità che amministra e non vedere quella posizione come lo scalino per andare avanti nella carriera politica.
Cosa che non è vietata ma se per essere perseguita si toglie energia allo svolgimento dell'incarico locale la vedo piuttosto sleale.

Concordo con pianogrande: il sistema democratico si basa sulla partecipazione dei cittadini nei diversi livelli e non sulla concentrazione del "potere" in poche mani (per evitare l'insidia delle "cupole" e quella dei "gerarchelli" manifesti o in erba).
Non ho visto per niente bene i festeggiamenti per l'elezione a sindaco di uno che era stata eletto qualche settimana prima Senatore della Repubblica italiana!
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda matthelm il 15/10/2011, 10:32

Se ne sentiva proprio la mancanza, per il momento e per la necessità.
Non c'è mai fine al senso del ridicolo. Che faccia il sindaco e basta, così potrà dimostrare se vale qualche cosa oppure è un altro dei soliti rivoluzionari parolai. E c'è chi pure plaude a queste scelte scriteriate.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda ranvit il 15/10/2011, 10:48

Qualcuno qui ricorda i profondissimi danni fatti a Napoli e alla Campania (e al centrosinistra!) dal duo Iervolino/Bassolino?
E ricorda chi erano le alternative a De Magistris? Lettieri della "banda" per il Pdl e un figurante di Bassolino per il centrosinistra....
E ha presente qual'è lo stato del centrosinistra italiano (zeppo di mediocri politici, quasi zombie dei Partiti di provenienza, incapaci di tenere testa al berlusconismo da almeno 18 anni)?

De Magistris, che pure appartiene ad un filone politico che io non approvo, era la soluzione migliore per i napoletani.
Vedremo cosa riuscirà a fare.
Perchè non dovrebbe ambire ad esportare la sua esperienza a livello nazionale? La situazione degli italiani non è molto dissimile da quella dei napoletani....anche qui, vedremo cosa saprà fare, poi giudicheremo.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda matthelm il 15/10/2011, 12:55

Ranvit sarà un altro Di Pietro (suo ex amico) in sedicesima.
Tutti possono provare, figuriamoci, questo è il paese dove tutti si credono dei piccoli napoleone.
Sarà una tombata garantita.
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Re: Il Partito di De Magistris....

Messaggioda pianogrande il 15/10/2011, 17:34

Io sono stato felicissimo della elezione di De Magistris.
Vorrei tranquillizzare Ranvit, lo sono ancora.
Mettiamola così.
Mi dispiacerebbe veramente se facesse qualche stronzata (adesso il termine va di moda) per rovinare tutto o anche soltanto per dare in pasto qualcosa ai suoi avversari.
I miei, quindi, sono incitamenti a tenere duro e rimanere concentrato sul punto principale della sua attività politica.
I giudizi si possono dare anche lungo la strada non solo ala fine.
De Magistris ha ancora molto da dimostrare prima di poter divagare (a meno che non dimostri quale sia il bene per Napoli di questa sua attività extra).

Insomma.
Forza De Magistris e attento a non strafare.
Fotti il sistema. Studia.
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