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QUALE LEGGE ELETTORALE?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda ranvit il 09/10/2011, 16:17

In attesa che franz ci dica la sua: Sto preparando una proposta (di massima) in tal senso ed appena è pronta la condividero' anche qui. :D

http://www.corriere.it/editoriali/11_ot ... ad62.shtml

QUALE LEGGE ELETTORALE
La soluzione del doppio voto

Il successo della raccolta delle firme per il referendum abrogativo ha riaperto i giochi intorno alla legge elettorale. Nessuna decisione, naturalmente, verrà presa prima del gennaio prossimo, prima della sentenza della Corte costituzionale sull'ammissibilità del referendum. Se la sentenza sarà a favore dell'ammissibilità resteranno alla classe politica poche settimane per decidere il da farsi: andare al referendum, chiedere al presidente della Repubblica le elezioni anticipate o varare una nuova legge elettorale. Anche se la decisione, quale che sia, maturerà solo allora, conviene discuterne fin da adesso. Perché i termini del problema siano chiari a tutti.

Sappiamo che al governo non conviene il referendum: l'insofferenza per l'attuale sistema elettorale è talmente diffusa nel Paese che la vittoria del «sì» sarebbe molto probabile. E sarebbe un'altra sberla (forse definitiva) per il governo e la maggioranza, arroccati nella difesa dell'indifendibile. Dunque, la vera scelta sarà fra elezioni anticipate (ammesso che il presidente della Repubblica le conceda) e una nuova legge elettorale. Poniamo che, ritenendo probabile una sconfitta, la maggioranza scarti l'opzione delle elezioni anticipate. Verso quale legge elettorale dovrebbe allora orientarsi?

Il segretario del Pdl Alfano ha tentato, proprio sulla riforma elettorale, ma fin qui senza successo, di «agganciare» l'Udc di Casini. Anche in vista di una alleanza politica che il Pdl giudica vitale per le proprie sorti future. Solo che arrivare a un accordo fra Pdl e Udc è come quadrare il cerchio. Il Pdl deve salvare il bipolarismo, l'Udc deve farlo saltare. Come superare l'ostacolo? È sufficiente reintrodurre le preferenze? No, non scongiurerebbe il referendum e inoltre (come ha osservato Roberto D'Alimonte, Il Sole 24 Ore del 4 ottobre) non soddisferebbe Casini che ha bisogno, per mettere in soffitta il bipolarismo, di eliminare il premio di maggioranza. Men che mai ha senso proporre il «sistema spagnolo» (proporzionale con collegi piccoli che penalizzano le forze intermedie) perché anche questa soluzione è inaccettabile per Casini (e per la Lega).

Come uscirne? Consiglierei ad Alfano e a Casini di leggere con attenzione la proposta di legge presentata il 30 luglio del 2010 dal senatore Stefano Ceccanti (del Pd). Ho avuto già occasione di parlarne ai lettori del Corriere (il 12 ottobre del 2010). Quella proposta prefigura una variante del sistema elettorale australiano: è un sistema maggioritario, con collegi uninominali, e si vota in un solo turno. Come in Gran Bretagna. Ma c'è una decisiva differenza: l'elettore ha a sua disposizione due voti, una prima scelta e una seconda scelta. In altri termini l'elettore, dopo avere votato per il candidato del partito con cui si identifica, può spendere un secondo voto per il candidato di un altro partito. Combina aspetti del maggioritario a un turno (britannico) e del doppio turno (francese). Salvaguarda il bipolarismo perché incentiva le alleanze prima del voto: solo se il partito A si allea col partito B può sperare di ottenere, sommandole, le prime scelte dei propri elettori e le seconde scelte (di una parte almeno) degli elettori del partito B. Al tempo stesso, proprio come nel sistema francese, è un meccanismo che non penalizza i partiti di medie dimensioni. Non li stritola come invece tende a fare il sistema britannico. Possiamo chiamarlo maggioritario con doppio voto.

Per convergere su tale proposta sia il Pdl che l'Udc dovrebbero rinunciare a qualcosa: il Pdl dovrebbe mettere da parte la sua ostilità per i collegi uninominali (che verrebbero comunque reintrodotti in caso di vittoria dei «sì» al referendum). Casini, a sua volta, dovrebbe rinunciare alla proporzionale e al connesso sogno di ereditare i consensi in uscita da un Pdl rassegnato alla disgregazione dopo il ritiro di Berlusconi. Il sogno di Casini potrebbe avere senso solo se i tacchini risultassero felici per l'avvicinarsi del Natale, solo se il Pdl mostrasse una gran voglia di suicidarsi. Ma se così non fosse, allora Casini dovrebbe rivedere le sue posizioni e cercare una soluzione comunque buona per lui. Il sistema qui indicato non dovrebbe affatto sfavorirlo.

Anche la Lega di Bossi non dovrebbe avere obiezioni. Il maggioritario con doppio voto incentiva le alleanze competitive: al Nord continuerebbe quindi ad esserci l'alleanza competitiva del passato fra Pdl e Lega. Infine, il Partito democratico: perché dovrebbe opporsi a una soluzione che gli garantisce la centralità a sinistra?

Qualcuno ha avanzato l'obiezione secondo cui il sistema elettorale qui prospettato sarebbe «astruso». È un'obiezione ridicola. Che cosa c'è di più astruso dell'attuale legge elettorale? E non è forse astruso il cosiddetto «sistema ungherese» proposto da Bersani? Anche il maggioritario con quota proporzionale che verrebbe reintrodotto se vincessero i «sì» al referendum (e che è comunque, secondo me, di gran lunga preferibile all'attuale legge), quanto ad astruserie non scherzava: qualcuno ricorda il famigerato «scorporo», la formula inventata per annacquare in senso proporzionale gli effetti del maggioritario? Nessun adulto che non abbia una preparazione specifica può capire davvero come funzionano i suddetti sistemi elettorali. Ma può comprendere subito il funzionamento di un maggioritario che lascia all'elettore la facoltà di dare due voti.

In omaggio a un'antica tradizione che negli ultimi tempi si va un po' appannando, e che consiste nel pensare prima di parlare, sarebbe utile se i protagonisti della politica ci ragionassero sopra un po' prima di negare che questo sistema possa servire al Paese. E forse anche a loro.

Angelo Panebianco
09 ottobre 2011 10:24
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda Robyn il 11/10/2011, 14:18

Sì al sistema australiano che prevede primo e secondo turno accorpati in un solo turno senza correzione proporzionale.In questo caso si fanno le alleanze prima.Se in un collegio il canditato A ha ottenuto x voti e il candidato B alleato del candidato A ha ottenuto y voti con y<x il candidato A viene eletto con x+y voti.Questo sistema pero taglia la rappresentanza delle forze minori.Allora l'idea è quella di dare lo stesso la rappresentanza in proporzione ai voti che si hanno.Questi parlamentari hanno gli stessi diritti dei parlamentari normali con indennità etc con la sola differenza che nelle operazioni a maggioranza semplice i loro voti non vengono conteggiati.Possono presentare emendamenti,proposte di legge,partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica e dei Presidenti delle camere,sono determinanti in quelle votazioni in cui servono i due terzi ciao robyn
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda pianogrande il 11/10/2011, 15:16

Dalle nostre parti e non sto scherzando, sarebbe estremamente intrigante, in aggiunta alla sacrosanta preferenza, quella che potremmo chiamare una preferenza negativa.
Sulla stessa lista, però, o sulla stessa coalizione se no non vale.

Insomma.
Bisogna fare di tutto perché i cittadini eleggano i loro rappresentanti e non i partiti (i loro).
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda franz il 11/10/2011, 17:26

pianogrande ha scritto:Dalle nostre parti e non sto scherzando, sarebbe estremamente intrigante, in aggiunta alla sacrosanta preferenza, quella che potremmo chiamare una preferenza negativa.

Stai anticipando - senza saperlo - parte della mia proposta.
È un sistema possibile. Vari sistemi elettorali lo prevedono.
Si cancella un candidato per poter dare due voti ad uno particolare.
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda Robyn il 11/10/2011, 22:06

Preferisco comunque sempre il ballottaggio separato dal primo turno perche i cittadini sono loro che scelgono senza che ci sia una scelta automatica ciao robyn
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda flaviomob il 12/10/2011, 0:03

Gli australiani saltano un passaggio, del resto sono pieni di canguri...


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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda pianogrande il 12/10/2011, 11:40

Robyn ha scritto:Preferisco comunque sempre il ballottaggio separato dal primo turno perche i cittadini sono loro che scelgono senza che ci sia una scelta automatica ciao robyn


Perché una cosa dovrebbe escludere l'altra?
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda Robyn il 12/10/2011, 14:03

Perchè se le alleanze si fanno prima del voto i partiti per farti perdere non si alleano con te magari venendo meno alla volontà dei loro elettori ciao robyn
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda pianogrande il 12/10/2011, 17:25

E perché dovrei allearmi con i partiti che vogliono farmi perdere?
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Re: QUALE LEGGE ELETTORALE?

Messaggioda franz il 12/10/2011, 20:15

pianogrande ha scritto:E perché dovrei allearmi con i partiti che vogliono farmi perdere?

Tutti i partiti vogliono vincere e visto che il numero di elettori è fisso, si danno da fare per far togliere elettori agli altri.
Poi visto che nessuno ha la maggioranza assoluta, bisogna per forza allearsi.
L'ho fatta troppo semplice? :P
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