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I dollari di Topolino :-)

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

I dollari di Topolino :-)

Messaggioda franz il 28/09/2011, 11:47

TITO TETTAMANTI, finanziere
I dollari di Topolino degli Stati indebitati

Parecchi anni fa, con il comico italiano Raffae­le Pisu, avevamo proget­tato nel Mendrisiotto, sulla falsa riga dei parchi Walt Di­sney, una Pisulino City. Opposi­zioni insormontabili ci fecero ab­bandonare il progetto. Ricordo dalle diverse analisi eseguite che una delle fonti di reddito per i par­chi Walt Disney era il dollaro di Topolino. Non vi era visitatore, bambino o genitore, che non por­tasse a casa qualcuno di questi speciali dollari quale ricordo. Ot­timo affare per chi li vendeva: si incassava un dollaro vero contro un pezzo di carta che, compresa la stampa, costava qualche cen­tesimo. Il tutto mi è tornato alla mente vedendo come la FED ne­gli USA ma anche altre banche centrali emettono moneta a gogo. Il denaro, sappiamo, è un indi­spensabile mezzo di scambio, e la moneta, scrive Fergusson («Asce­sa e declino del denaro», 2009) de­ve essere disponibile, accessibile, durevole, tangibile, portatile ed affidabile. Nella storia le monete rappresentavano il valore dell'oro, argento, bronzo, con le quali ve­nivano coniate. L'affidabilità non dipendeva solo dal metallo incor­porato, bensì anche dalla credibi­lità e dalla fiducia riscossa dal­l'emittente.

Veniamo ai tempi nostri e meglio al 1971. Nixon annulla l'impegno degli USA di cambiare i dollari, moneta di riferimento del sistema, in oro. Sono cose che gli Stati so­vrani possono fare, a differenza di noi privati: rimangiarsi la paro­la. Da quel momento, semplifi­cando, possiamo dire che le singo­le monete (banconote) si basano esclusivamente sulla fiducia ver­so lo Stato (o il gruppo di Stati per l'euro) emittente.
Agli Stati - con poche eccezioni - ed alla politica non parve vero di poter promettere l'impossibile per ottenere i favori degli elettori, con­trarre debiti per pagare l'impos­sibile, o perlomeno il molto gene­roso promesso, il tutto grazie alla facoltà di emettere carta moneta per pagare - si fa per dire - i debiti. Conclusione: Stati super indebitati, quasi tutti, moneta che perde di valore ed una gravissima crisi finanziaria.

Al concretizzarsi della crisi finanziaria nel 2007 e 2008, i Governi la affrontano in modo errato e con i sistemi usati per le recessioni (immissione di liquidità nel sistema, mantenimento di tassi vicini allo zero, interventi di salvataggio massicci, misure di sostegno di dubbio effetto) ma non riescono comprensibilmente nel loro intento, quello di rilanciare l'economia. Una terapia costosa e inadeguata, frutto di una diagnosi errata. Evitiamo le polemiche, ma c'era chi vedeva in questo frenetico interventismo statale la rinascita e conferma di teorie più o meno keynesiane, chi decretava la morte o quasi dell'economia di mercato. Non ci si era accorti che era la politica ad aver portato Stati e privati a super indebitarsi e che la crisi era quella che Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff (This Time is Different, 2009) avevano definito una «grande contrazione» conseguente ad una situazione di super indebitamento.

Quando si è oberati dai debiti la soluzione non consiste nel fare sempre più debiti e stampare sempre più moneta, cercando di dopare l'economia. Gli Stati dapprima salvano (non sempre a ragione) alcune banche (benvenuto il fallimento Lehman, che ci ha fatto capire dove eravamo arrivati). Dopo averle salvate hanno fatto acquisire alle stesse banche miliardi di obbligazioni statali che il mercato avrebbe avuto difficoltà ad assorbire. Successivamente gli stessi Stati fanno i salti mortali per impedire che qualche nazione (vedi Grecia) dichiari bancarotta alfine di evitare una nuova crisi delle banche, dovuta alla perdita di valore delle obbligazioni statali in portafoglio. I Governi sono allarmati perché questa volta hanno meno forza per intervenire. E con tutto ciò non si è risolto il problema di fondo: quello di pagare i debiti.

I debiti si pagano o risparmiando (ma è possibile e ne abbiamo la volontà?) o con un aumento di produttività, quindi lavorando di più (nuovamente siamo disposti?) o con il condono da parte del creditore che si rende conto di non poter recuperare quanto dovutogli. Vi è un'altra strada, quella di una bella inflazione (speciale perché non figlia di scarsità di prodotti) determinata dalla perdita di fiducia nella moneta e nello Stato emittente. Conseguenza: impoverimento dei cittadini, specie risparmiatori e pensionati, praticamente espropriati di una parte dei loro averi. Non dimentichiamo, esaminando le soluzioni, che gli Stati sono storicamente dei cattivi pagatori, lo dicevamo in un commento da queste colonne nel settembre del 2009, mettendo in guardia ancora prima della crisi in Grecia.

Attenti, il vero desiderio di Stati indebitati perché male amministrati è di pagarci con i dollari di Topolino.

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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda flaviomob il 29/09/2011, 1:14

Visto che siamo in tema, con i fumetti...
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda Iafran il 29/09/2011, 8:26

franz ha scritto:Attenti, il vero desiderio di Stati indebitati perché male amministrati è di pagarci con i dollari di Topolino.

Non ci dovrebbe essere qualche Corte Internazionale alla quale i cittadini ricorrere per far rispondere la propria classe politica dei danni provocati alle finanze del loro Stato, per cattivo o pessimo governo?
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda franz il 29/09/2011, 9:04

Iafran ha scritto:
franz ha scritto:Attenti, il vero desiderio di Stati indebitati perché male amministrati è di pagarci con i dollari di Topolino.

Non ci dovrebbe essere qualche Corte Internazionale alla quale i cittadini ricorrere per far rispondere la propria classe politica dei danni provocati alle finanze del loro Stato, per cattivo o pessimo governo?

L'idea di risolvere il problema individuando un altro ennesimo potere è tipica ma realisticamente difficile, perché nessun potere politico accetta di buon grado di essere soggetto ad un'autorità superiore. Inoltre a pensarci bene anche i cittadini sono in parte responsabili (anche se non al 100%) avendo votato un determinato governo. Pensa al disastro greco, dove un governo di centrodestra ha addirittura truccato i conti, cosa scoperta solo grazie all'alternanza di potere. Oppure all'Irlanda, dove il sostengno alle banche (dirette dagli amici e leggevo anche da parenti di chi era al governo) ha distrutto un'economia sana e rigogliosa, attorno a cui era scoppiata una bolla immobiliare. Cose del genere sono solitamente connotate da una molteplicità di cause ed anche vedono moltissimi cittadini beneficiati. Nel caso dell'irlanda i mutui erano concessi troppo facilmente e chi ci guadagnava una casa con mutui agevolati mica si lamentava del regalo. In Italia i governi sprecano risorse ma se ci fai caso quelle risorse (di tutti noi) ritornano in buna parte nelle tasche di quancuno. Non solo i furbetti del quartierino ma per esempio, alcuni milioni di pensionati di anzianità (una cinquantina di miliardi di euro all'anno). Insomma quello che voglio dire è che ci si lamenta quando le cose vanno male (e ci mancherebbe) ma ci si dimentica che negli anni passati si stava zitti e si incassava senta fiatare (una volta addirittura gli insegnanti potevano andare in pensione dopo 15 anni, sei mesi ed un giorno). Un potere supremo, un'alta corte, dovrebbe bastonare solo politici e banchieri oppure anche chi è stato zitto mentre godeva di benefici economicamente insostenibili, messi sotto l'etichetta del "diritto"?
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda Iafran il 29/09/2011, 11:42

franz ha scritto:In Italia i governi sprecano risorse ma se ci fai caso quelle risorse (di tutti noi) ritornano in buna parte nelle tasche di quancuno.

Se sono molti cittadini a beneficiarne è un conto (che siano tutti i cittadini a pagarne le conseguenze), ma per le cosiddette "cattedrali nel deserto", tipo ponte sullo Stretto di Messina o altro, o per le elergazioni gratuite di denari a enti di truffatori o a cricche (giustificate da tanto di leggi "per i soliti compari", votate a maggioranza, o per effetto del conferimento di "poteri straordinari" a qualche commissario governativo), o per il trattamento di favore (un irrisorio 5%) per il rientro dei capitali (portati illegalmente) all'estero, la cosa dovrebbe avere risvolti diversi.

Gheddafi, Saddam e altri hanno fatto intervenire gli Organismi internazionali (dopo tanti accordi e strette di mano ricevute dagli stessi) ... nel caso dei berluscones e dei politici greci, che minacciano l'euro, "qualcosa" potrebbe ... "studiarsi"!
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda franz il 29/09/2011, 12:05

A parte il fatto che non tutti pagano le conseguenze, anzi immagina un evasore, che detiene BOT (anonimi ed esentasse).
Non paga, anzi viene pagato ..... con le tasse degli onesti e viene rimunerato con i soldi accumulati evadendo che ha deciso di prestare allo stato. Bello, no?

A parte questo, alle cattedrali nel deserto hanno lavorato operai, agli studi di progettazione di opere inutili qualcuno ha preso soldi, poi li ha spesi comprando cose fatte da operai, insomma in un modo o nell'altro l'innaffiatoio fa piacere a molti, non solo a pochi.
E questo spiega perché:
a) ogni tentativo di modificare la spesa pubblica eliminando il clentelismo e gli sprechi fallisce per l'opposizione di forti gruppi di pressione (di sinistra e di destra) che di quei traferimenti vivono, sopratutto al meridione.
b) ogni governo ha una base elettorale dove prevale la conservazione dell'esistente, sotto il motto che se ci sono sacrifici da fare, devono farli "gli altri".
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda flaviomob il 29/09/2011, 13:53

Questo non spiega perché ciò è tanto radicato in Italia e non, ad esempio, nei paesi confinanti, o D o UK...
Del resto, se si giustifica l'evasione si può giustificare tutto: corporativismo, mafia, raccomandazioni, immobilismo, inefficienza, parassitismo...


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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda Iafran il 29/09/2011, 14:36

flaviomob ha scritto:Questo non spiega perché ciò è tanto radicato in Italia e non, ad esempio, nei paesi confinanti, o D o UK...

Non è perché i "preti" (che spopolano in Italia) facciano ritornare o sentire "candidi" come la neve anche i "tizzoni più neri"?
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda cardif il 29/09/2011, 19:44

Evadere significa sottrarre disponibilità al Governo per fare le sue scelte di natura economica. Ma bene o male anche l'evasore che, con i soldi delle tasse che non ha pagato, compra una Ferrari contribuisce a pagare tutta la catena dalla produzione dei materiali al rivenditore di auto.
Il monte totale della ricchezza di uno Stato in un dato momento è quello (diminuisce solo se una parte si perde all'estero, e per questo è grave l'elemosina chiesta da Tremonti per la regolarizzazione dei capitali sottratti alla tassazione).
Il problema è la sua distribuzione: dovunque nel mondo le scelte di natura economica di un governo di sinistra tendono ad una più equa distribuzione e quelle di un governo di destra ad una maggiore tutela dei capitali. Sta a chi vota scegliere (quando e se può).
Bè, non è che abbia scritto una genialata ....
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: I dollari di Topolino :-)

Messaggioda franz il 29/09/2011, 21:19

flaviomob ha scritto:Questo non spiega perché ciò è tanto radicato in Italia e non, ad esempio, nei paesi confinanti, o D o UK...
Del resto, se si giustifica l'evasione si può giustificare tutto: corporativismo, mafia, raccomandazioni, immobilismo, inefficienza, parassitismo...

Coma già detto tante (troppe) volte, non si tratta di giustificare ma di capire. capire le cause, capire le conseguenze, porre rimedi. è l'essenza della politica. Giustifcare o condannare invece è l'essenza della religione (anche laica)
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